La Vergogna del Terapeuta: da nucleo di sofferenza a fattore di cura

16 ore | Esplora il modello intersoggettivo e relazionale per trattare il tema della vergogna del terapeuta come fattore di cura con pazienti complessi, assieme al docente Gianpaolo Salvatore.

Corso Ondemand

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Corso attivo dal giorno 11/02/2024
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Docenti:
Gianpaolo Salvatore  

  • 16 ore di formazione
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16 ore di formazione specialistica sul tema della Vergogna del terapeuta come fattore di cura attraverso la relazione terapeutica

 

Con questo corso potrai approfondire il tema della Vergogna, dal punto di vista del terapeuta, come fattore di cura e come strumento per approfondire l’intersoggettività e la clinica del paziente complesso, con Gianpaolo Salvatore.

I numerosi modelli di psicoterapia descrivono sequenze di interventi che dovrebbero assicurare ai terapeuti la risposta “giusta” ad ogni situazione clinica. Eppure, anche il terapeuta che applica alla perfezione tali modelli è spesso in difficoltà con i casi complessi, soprattutto nelle fasi critiche della relazione terapeutica. Questa difficoltà può manifestarsi con la fatidica domanda: “e ora cosa dico?”.

Ciò accade perché la conoscenza di un modello di intervento non dota il clinico della capacità di monitorare e regolare i propri scenari interni problematici nei diversi momenti della relazione con il paziente. Un approccio radicalmente intersoggettivo all’incontro clinico vede questi scenari interni contribuire significativamente alle trame spesso intricate della relazione terapeutica. Il clinico entra nella relazione con la propria storia, e con i propri traumi evolutivi. Elemento centrale di questi traumi è la vergogna, che la letteratura descrive come esperienza pervasiva di perdita del legame a causa della propria difettosità ontologica. È spesso la vergogna a celarsi al di qua della domanda “e ora cosa dico?”.

Il corso permetterà agli utenti di comprendere come il trauma evolutivo e la vergogna implicita del terapeuta ostacolano la capacità di muoversi spontaneamente e creativamente nel dialogo con il paziente; e fornirà l’apprendimento teorico ed esperienziale utile a sviluppare un nuovo modo di stare nella relazione con sé e con il paziente, e a trasformare la relazione stessa in principale strumento di cura. Inoltre, il corso aiuterà i terapeuti a sviluppare strategie intrapersonali e interpersonali di “manutenzione” affettiva di sé – indispensabile per sostenere il carico dei casi complessi.

 

Obiettivi didattici

  • Promuovere nel partecipante una maggiore consapevolezza di come i propri nuclei di sofferenza evolutivamente determinati condizionano la relazione terapeutica, nonché decorso ed esito della seduta/terapia;
  • Promuovere nel partecipante la conoscenza e i risvolti operativi utili a un incremento della capacità di regolazione affettiva intrapersonale e interpersonale, e alla trasformazione dei propri nuclei traumatici in strumento di connessione con il paziente; 
  • Promuovere nel partecipante la conoscenza e i risvolti operativi utili a incrementare la capacità di utilizzare la relazione terapeutica come strumento di cura;
  • Promuovere nel partecipante un incremento della capacità di padroneggiare la tecnica, il timing e le molteplici sfumature dell’intervento di self-disclosure, nonché gli shift di focus dall’esplorazione dei contenuti narrativi al qui e ora della transazione intersoggettiva terapeuta-paziente;
  • Promuovere nel partecipante la capacità di integrare il trattamento psicoterapeutico con le operazioni di management del caso, attraverso la costruzione di un dialogo intersoggettivo con i colleghi e con altre figure professionali.

 

Programma

 

Modulo 1 

L’intersoggettività nella pratica clinica: l’attivazione dei nuclei di sofferenza del terapeuta nella relazione con il paziente complesso

Viene presentato il paradigma intersoggettivo in psicoterapia. Secondo tale paradigma, la storia emotiva e l’organizzazione psicologica del paziente e del terapeuta sono ugualmente rilevanti per la comprensione dello scambio clinico: nella stanza della terapia vi sono due soggettività – e due vulnerabilità – che si influenzano mutuamente. I temi irrisolti che il terapeuta porta nella relazione possono potenzialmente rivolgersi in modo utile o negativo rispetto al processo terapeutico. Il modulo prevede la presentazione di slide e numerose esemplificazioni (video di supervisioni).

 

Modulo 2 

Dal primo colloquio come esperienza relazionale correttiva alla restituzione diagnostica

Vengono presentate diverse esemplificazioni di primo colloquio (video di sedute), come stimolo di riflessione condivisa. Su tale base, si promuoverà la capacità del clinico di: a) muoversi agilmente tra due canali di informazione, quello derivato dall’esplorazione dei contenuti narrativi, e quello derivato dal focus sul qui e ora della relazione; b) utilizzare le informazioni emerse da questi due canali, e integrarle con i risultati della valutazione testologica, per pervenire a una formulazione diagnostica dotata di impatto terapeutico, e utile alla pianificazione condivisa del trattamento, al management del caso, e alla responsabilizzazione del paziente rispetto alla cura.

 

Modulo 3 

Supervisione clinica: dalla teoria alla pratica e ritorno

Si prevede un lavoro di supervisione su 3-4 casi clinici. Nel lavoro di supervisione sarà data particolare rilevanza agli elementi dello scenario interno del clinico attivatisi nell’interazione con il paziente. A partire da tali aspetti, si costruirà la linea di intervento e di management del caso. A partire dallo studio dettagliato di ciascun caso, saranno operate digressioni teoriche con richiami sintetici ai primi due moduli.

 

Modulo 4 

Esercitazione pratica

In questo modulo verrà effettuata una esercitazione pratica consistente in una simulazione di scenario clinico a tema. L’esercitazione prevederà la suddivisione degli utenti in gruppi di tre persone. A turno, ciascuna di esse assumerà uno dei seguenti ruoli: paziente, terapeuta, osservatore. La consegna per ciascuno dei componenti del gruppo costituirà uno sviluppo applicativo dei precedenti moduli e del significato complessivo del corso.

Docenti


Gianpaolo Salvatore

Gianpaolo Salvatore, Psichiatra, psicoterapeuta, criminologo, professore ricercatore presso l'Università degli Studi di Foggia, Socio Ordinario SITCC (Società Italiana di Terapia...
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3 reviews for questo corso

  1. Mario Valente

    Coltiva dentro di noi terapeuti un assetto clinico che migliora la sintonizzazione con i nuclei di sofferenza del paziente. Rende le sedute un atto terapeutico e rivoluzionario per alcuni pazienti e anche per noi terapeuti. Consigliato vivamente!

  2. Anna Rossi

    Consigliatissimo! “La vergogna del terapeuta ” introduce a un nuovo modo di intendere, stare nella relazione terapeutica e promuovere il cambiamento

  3. Acerra Antonio

    Interessante

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