Psicologo e Centro Sportivo: il sogno di una notte di mezz’estate.

Psicologo e consulente marketing, nonostante una formazione di stampo clinico l'interesse e la curiosità verso le nuove tecnologie mi ha portato allo studio e alla conoscenza delle principali strateg...

Abbiamo qui con noi la dott.ssa Francesca De Cagno, psicologa del lavoro, attualmente impegnata nella gestione delle risorse umane. Date le sue capacità e la sua esperienza maturata nel settore, vi presentiamo con notevole interesse la sua storia.

Ciao Francesca, grazie per questa intervista. Ci puoi fare innanzitutto una presentazione su di te, chi sei e qual è la tua professione?

Mi chiamo Francesca De Cagno. Sono una psicologa del lavoro, prima dell’inizio di questa avventura imprenditoriale  mi sono occupata di selezione del personale, orientamento scolastico e professionale, piani di innovazione  o valutazione nelle organizzazioni ma soprattutto formazione, che ha sempre rappresentato la mia vera passione. Attualmente sono socia e responsabile risorse umane del centro sportivo Daily Training sporting club.

Una volta avviata l’impresa oltre a lavorare sul gruppo dei dipendenti, circa venti persone, ho avuto modo di seguire in un certo modo come coach i due club manager; mi sono mossa cercando di renderli consapevoli dei loro punti di forza e sostenendoli nella gestione dei lati critici, lavorando fondamentalmente sulla formazione al ruolo:per loro rappresenta la prima esperienza da responsabili.

Data la tua esperienza quali conoscenze e competenze peculiari allo psicologo sono richieste per l’esercizio di questo ruolo?

E’ difficile nominarle singolarmente, diciamo che ho massimizzato tutte le conoscenze teoriche sui modelli di imprese e gestione del personale ma anche l’esperienza di questi 7 anni di contatti con aziende pubbliche  e private, in crisi o in espansione, gerarchizzate o promuoventi il lavoro di squadra. Le competenze che metto in atto sono le stesse su cui lavoro quotidianamente nel team del club: ascolto, capacità di creare gruppo, gestione dei conflitti, motivazione. In più il modello organizzativo che stiamo cercando di attuare è un’impresa basata sul lavoro di squadra.

Si, sappiamo, inoltre, che hai avuto modo di frequentare un corso di perfezionamento riguardante il “marketing per lo psicologo”, in che modo ritieni utili le competenze apprese un questo corso?

Il corso mi ha permesso di rendere chiaro e operativo, ciò che era iniziato come un sogno in una sera d’estate in vacanza con alcuni amici: poter realizzare un modello di allenamento che promuovesse il benessere, unendo diverse professioni (medico, psicologo, fisioterapista, nutrizionista, personal trainer, osteopata) per diffondere una visione sistemica dell’essere umano.  Il corso di marketing  per lo psicologo mi ha permesso di riflettere su come rendere fattibile il nostro progetto, di capire le priorità delle azioni da compiere ed i passi operativi da fare.

Sicuramente un passo molto importante. Quali risorse e caratteristiche tue personali ti hanno maggiormente aiutato e quali ti servirebbero per esercitare meglio questi ruolo?

Sono sempre stata una persona determinata e ottimista e questo mi ha permesso di fare della capacità di motivare le persone un lavoro. Inoltre credo fermamente nella condivisione delle informazioni per poter rendere efficace un’organizzazione. Sento invece che devo incrementare la competenze di leadership.

Vedrai che ci riuscirai sicuramente! Ci puoi raccontare un aneddoto in cui hai potuto esprimere pienamente queste tue competenze?

Essendo un impresa a carattere familiare temevo di non veder riconosciuto il mio ruolo professionale. Invece la soddisfazione più grande è stata proprio costruirmi giorno dopo giorno credibilità. Avevo chiaro in mente che solo con un modello di impresa partecipato avremmo potuto gestire il club, così quando con i responsabili siamo entrati in contatto con realtà d’eccellenza del settore ci siamo resi conto che il modello organizzativo, che stiamo cercando di attuare, era  esattamente ciò che veniva  presentato come stile di gestione più efficace ed in grado di fare la differenza sul mercato.  So che il cammino è lungo per realizzare un clima organizzativo partecipato e condiviso ma credo che siamo sulla strada giusta.

Questa ci fa molto piacere,quali consigli daresti ai tuoi colleghi psicologi che volessero esercitare tale professione?

Non mi sento di descrivere degli step obbligati, i percorsi che incentivano l’ empowerment  o  creano nuove e profittevoli sinergie possono essere i più diversi. Ciò che secondo me è più strategico e sento che ha funzionato sono state due competenze fondamentali:

  1.  Aggiornamento continuo: leggere testi e riviste, partecipare a corsi e convegni, non solo inerenti  al nostro settore, ma andare a curiosare su temi che ci interessano o che possano lambire il nostro campo di azione. Quando ho scoperto che l’approccio centrato sulla persona (C. Rogers) aveva molto in comune con l’ osteopatia mi sono sentita di aver trovato un filo rosso fondamentale per poter proporre nel nostro centro sportivo un approccio integrato tra professioni e coerente come messaggio.
  2. Saper fare rete: questo si collega anche al primo punto, poiché le occasioni possono essere seminari o corsi in cui si conoscono colleghi ma anche persone proveniente da settori professionali diversi. Saper coltivare contatti passati, crearne di nuovi, unire e riunione persone, genera continuamente nuova conoscenza e nuove idee. Quando abbiamo avviato la nostra attività avevamo già ben presenti tutte le persone che potevano collaborare con noi o aiutarci ad concretizzare il progetto.

Ad oggi invece, quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Il centro sportivo Daily Training  è il contenitore dove poter promuovere benessere, fare promozione della salute e proporre un metodo alternativo di allenamento e stile di vita, l’idea è di esportare questa visione olistica dell’individuo  e queste strategie di allenamento in più realtà possibili, non ci poniamo limiti ne spaziali,magari aprendo altrove nuove sedi, ne temporali,ci prenderemo tutto il tempo necessario per farlo.

Ed ora Botta e Risposta!

3 pregi 3 difetti della tuo essere professionista. I pregi: essere libera di trovarmi e organizzarmi  il lavoro, non essere schiacciata dalla routine, poter incontrare realtà e persone sempre diverse. Il difetto lo riassumerei cosi: non abbiamo ancora un mandato e riconoscimento sociale lo psicologo è associato ancora al medico dei pazzi, lo psicologo del lavoro, poi neanche è conosciuto, lo vedo ad esempio con i miei genitori hanno capito solo da poco di cosa mi occupo.

Il libro da consigliare sempre e comunque. Wikinomics , il primo libro che mi ha aperto la strada verso il mondo delle imprese innovative e un classico: Intelligenza Emotiva di Goleman, perché sancisce il ruolo determinante delle emozioni, che comunemente si pensa siano lontane dal mondo delle imprese.

Il difetto della categoria degli psicologi. A volte un po’ troppo autoreferenziali, hanno spesso paura delle contaminazioni per esempio nel proporre o creare collaborazioni con altre figure professionali.

E un punto di forza. Senso di appartenenza (ovviamente il lato positivo del difetto)

Dai un titolo a questa intervista. il titolo che darei è: sogno di una notte di mezz’estate!
perché come scrivo nell’intervista tutto è iniziato da una idea avuta in una notte stellata durante una vacanza in toscana con alcuni amici provenienti da settori diversi

 

Grazie Francesca per la tua disponibilità, credo che questa tua storia possa essere un elemento di interesse e discussione per molti colleghi. Un saluto!

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