Dalle Neuroimaging nuove informazioni sul modo in cui il trauma cambia il cervello

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Un nuovo studio di Neuroimaging pubblicato sulla rivista NeuroImage, mostra alcuni nuovi dettagli sulle modificazione dell’attività cerebrale tra le donne con disturbi da abuso di sostanze e disturbo post-traumatico da stress (PTSD)

E’ ampiamente dimostrato che l’esposizione a eventi traumatici sia associata a un incremento del rischio di sviluppare comportamenti compulsivi patologici di abuso di sostanze, questo studio di fMRI faceva parte di uno studio clinico il cui approccio di intervento sull’abuso di sostanze era legato al fatto che le donne entrano in trattamento con comorbidità mediche più complesse rispetto agli uomini, anche a causa di traumi interpersonali e sessuali.

Come neuroscienziata cognitiva, sono rimasta sorpresa nello scoprire che, nonostante il gran numero di studi sull’abuso di sostanze e sullo stress post-traumatico come fenomeni separati, la letteratura sul neuroimaging funzionale ha praticamente ignorato importanti fatti clinici che dimostrano che questi disturbi sono interconnessi a molti livelli

La comorbilità dell’abuso di sostanze PTSD nelle donne era un territorio inesplorato con potenziali implicazioni per la comprensione della psicopatologia e del trattamento. Quindi, era importante scoprire se variazione dell’attività funzione cerebrale in una popolazione femminile dipendente da sostanze potesse essere correlata a uno stress traumatico

Spiega la prima autrice del lavoro Tasha Poppa

Lo studio

I ricercatori hanno analizzato l’attività cerebrale di 43 donne che sono state recentemente ammesse a un programma per dipendenze da sostanze . Quattordici di queste donne avevano ricevuto una diagnosi di PTSD.

Durante la scansione, i partecipanti dovevano in maniera alternata rivolgere la loro attenzione sulla respirazione e focalizzare la loro attenzione su un oggetto esterno. L’attenzione era di particolare interesse perché il programma di abuso di sostanze si basava su pratiche di mindfulness.

Poppa e i suoi colleghi hanno osservato una connettività ridotta in una rete cerebrale legata all’attenzione nelle donne con PTSD rispetto a quelle senza PTSD.

In particolare, le donne con PTSD hanno mostrato una ridotta connettività funzionale tra la corteccia orbito-frontale e il precuno, insula medio-posteriore, corteccia prefrontale laterale e giro angolare.

(A) Rete OFC a livello di gruppo MELODIC analysis (B) Differenze di gruppo nell’integrazione funzionale della rete OFC.

Indipendentemente dalle diagnosi di PTSD, l’esposizione alla violenza sessuale è stata associata in modo indipendente con analoghe riduzioni della connettività anche in questa rete cerebrale.

I risultati indicano che le donne con PTSD e disturbi da abuso di sostanze possono incontrare maggiori difficoltà a utilizzare le funzioni cognitive e di attenzione che favoriscono la regolazione emotiva nel contesto delle pratiche di mindfulness.

Questi risultati si aggiungono a un insieme di dati che mostrano come il trauma sia in grado di modificare in maniera permanente il funzionamento del nostro cervello. Inoltre, data l’elevata co-occorrenza di traumi e disturbi da abuso di sostanze, la comprensione di questi cambiamenti cerebrali potrebbe contribuire a migliorare i trattamenti

ha affermato Poppa a PsyPost.

Limitazioni

Le limitazione del lavoro sono senza dubbio le dimensioni limitare del campione

“Poiché questo è il primo studio che esamina per la prima volta la questione della comorbidità del PTSD in una popolazione femminile che abusa di sostanze, è importante replicare i risultati in studi più ampi”.

 

 

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