La ricerca ha a lungo evidenziato l’importanza dello sport nello sviluppo psicologico sportivo degli atleti, in particolare delle abilità e delle caratteristiche psicologiche, nel determinare e mantenere prestazioni d’élite (Holt et al., 2017), distinguendo tra atleti di successo e non (Gould et al., 2002; Van Yperen, 2009). Se gli atleti non riescono a gestirle con successo questo può causare abbandono precoce, burnout, sovraccarico dell’atleta e aumento del rischio di infortuni (Stabulova et al., 2015; Stabulova & Wylleman, 2019).
Abilità e caratteristiche per lo sviluppo psicologico sportivo
Dohme e colleghi (2017) hanno definito le caratteristiche psicologiche (CP) come disposizioni simili a tratti che possono essere regolate o migliorate attraverso lo sviluppo sistematico. Mentre le abilità psicologiche (AP) sono state definite come la capacità degli atleti di utilizzare i metodi appresi per regolare o migliorare le proprie caratteristiche psicologiche.
Successivamente, Dohme e colleghi (2019) hanno condotto una seconda revisione sullo sviluppo del talento con l’obiettivo di identificare quali variabili psicologiche dovrebbero essere sviluppate per facilitare lo sviluppo psicologico sportivo degli atleti giovanili, individuando:
- 8 Abilità Psicologiche (definizione degli obiettivi, visualizzazione, rilassamento, routine, autovalutazione realistica, ricerca del supporto sociale, mantenimento di un senso di equilibrio e self talk);
- 11 Caratteristiche Psicologiche (fiducia in sé stessi, etica del lavoro duro, controllo emotivo, competenze interpersonali, indipendenza, intelligenza sportiva, motivazione, competitività, positività, resilienza e concentrazione).
È stato ampiamente dimostrato che tali abilità e caratteristiche non sono fisse, ma modellabili e influenzate da aspetti ambientali e sociali, come ad esempio la comunità, gli amici, i risultati sportivi, i compagni di squadra, gli allenatori e la famiglia. In particolare, quest’ultimi due elementi sono stati identificati come i più influenti sullo sviluppo psicologico degli atleti (Holt, 2016).
Genitori e sviluppo psicologico sportivo
I genitori, infatti, attraverso i loro comportamenti, aumentano le possibilità per i bambini di raggiungere il loro sviluppo psicologico sportivo, avendo un’esperienza psicologica positiva utile per il proprio sviluppo (Harwood & Knight, 2015).
Tuttavia, poca attenzione è stata data al ruolo positivo che i genitori possono svolgere nel sostenere lo sviluppo psicologico sportivo dei propri figli. Piuttosto, diversi sono stati i tentativi di “educare” i genitori a correggere i comportamenti percepiti come negativi o inappropriati, considerandoli come problemi da risolvere piuttosto che come risorse con cui lavorare (Dorsch et al., 2018; Knight et al., 2017).
Genitori, strategie di coping e focalizzazione sul compito
Ad esempio, Tamminen e Holt (2012) hanno approfondito come i genitori potessero influenzare le strategie di coping dei propri ragazzi, dimostrando che fornire una prospettiva diversa, dosare l’esperienza dello stress e fare domande per incoraggiare la riflessione può aiutarli a migliorare i loro atteggiamenti.
Inoltre, uno studio su canoisti britannici ha evidenziato l’impatto che i diversi comportamenti genitoriali avevano sulle caratteristiche e abilità psicologiche degli atleti (Knight et al., 2016). Gli autori hanno dimostrato che creando un clima incentrato sul compito, mostravano fiducia negli atleti e incoraggiavano un’assunzione di prospettiva positiva influenzando l’attenzione, la motivazione, la fiducia, la percezione delle competenze e una crescita di mentalità.
Influenzare lo sviluppo psicologico sportivo
Dohme e colleghi (2020) hanno, invece, individuato 4 comportamenti volti ad influenzare le abilità e caratteristiche psicologiche dei loro figli:
- Parlare in modo informale, utilizzando metafore o storie per spiegare valori, come la competitività e la fiducia in sé stessi;
- Creare intenzionalmente opportunità di apprendimento, guardando ad esempio partite insieme per osservare, commentare e discutere i comportamenti dei giocatori;
- Consentire agli atleti di fare il possibile, adottando uno stile genitoriale autorevole o di supporto all’autonomia per ottimizzare il loro coinvolgimento nello sport;
- Promuovere relazioni tra pari vantaggiose, incoraggiando intenzionalmente le amicizie con individui o gruppi percepiti come aventi un’influenza positiva sullo sviluppo dei loro figli.
Tuttavia, nonostante le buone intenzioni, la natura informale e non guidata di questo tipo di comportamenti a volte ha portato i genitori a rafforzare messaggi sbagliati e a conseguenze indesiderate.
Concludendo, se i genitori vogliono ottimizzare il loro coinvolgimento nei contesti sportivi giovanili, hanno chiaramente bisogno di una guida maggiore che gli fornisca strategie che consentano loro di supportare in modo proattivo, esplicito e coerente lo sviluppo e il trasferimento delle abilità e caratteristiche psicologiche dei loro figli.
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Sergio Costa
Psicologo dello Sport
PhD in Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche
Preparatore Mentale FIT
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BIBLIOGRAFIA
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Dorsch, T. E., King, M. Q., Tulane, S., Osai, K. V., Dunn, C. R., & Carlsen, C. (2018). Parent education in organized youth sport: Recommendations from parents, coaches, and administrators. Journal of Applied Sport Psychology.
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