Come si fa a sopravvivere con mezzo cervello? Piuttosto bene, a quanto pare

sopravvivere con mezzo cervello

Uno studio dettagliato di sei adulti che, da bambini, hanno subito una rimozione completa di un emisfero per  curare una grave forma di epilessia farmacoresistente, mostra come il cervello possa riorganizzarsi, formando connessioni insolitamente forti tra le diverse reti cerebrali funzionali.

Queste connessioni supportano il funzionamento cerebrale come se fosse ancora intatto. Lo studio è stato pubblicato il 19 novembre sulla rivista Cell Reports

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L’immagine mostra una scansione fMRI di un cervello di un adulto che ha subito la rimozione di un intero emisfero durante l’infanzia a causa dell’epilessia.
Credit: Caltech Brain Imaging Center

Lo studio

Per quanto estrema sia l’operazione chirurgica, molte di queste persone sembrano conservare, o recuperano abilità linguistiche e di pensiero.

Sei partecipanti adulti con emisferectomia a sinistra (n = 2, HS2 e HS3) o a destra (n = 4, HS1, HS4, HS5 e HS6). Le fette assiali sono state prese minimamente al di sopra della linea di commissura anteriore/posteriore. L, a sinistra; R, a destra.

Ai partecipanti allo studio, sei adulti con una completa rimozione di un emisfero nell’infanzia e sei controlli, è stato chiesto di sdraiarsi in una macchina fMRI, rilassarsi e cercare di non addormentarsi mentre i ricercatori registravano l’attività cerebrale spontanea a riposo.

Sono state esaminate reti di regioni cerebrali note per controllare funzioni come la visione, il movimento, l’emozione e la cognizione. I dati raccolti presso il Caltech Brain Imaging Center, sono stati confrontati con un database di circa 1.500 “cervelli tipici” del Brain Genomics Superstruct Project.

I ricercatori pensavano di trovare connessioni più deboli all’interno di particolari reti nelle persone con un solo emisfero, dal momento che molte di queste reti di solito coinvolgono entrambi gli emisferi. Invece, hanno trovato connessioni globali sorprendentemente normali – e connessioni più forti rispetto ai controlli tra reti diverse.

Secondo Kliemann,  primo autore dello studio, questi risultati permetteranno di comprendere meglio i meccanismi generali del cervello,  e di ampliare questo studio per capire meglio come il cervello si sviluppa, si organizza e funziona in individui con una vasta gamma di atipicità cerebrali.

Per quanto notevole sia l’evidenza che alcuni individui possono vivere con mezzo cervello, di contro a volte una piccola lesione cerebrale come un ictus o una lesione cerebrale traumatica come un incidente in bicicletta o un tumore può avere, invece, effetti devastanti”

“Stiamo cercando di capire i principi della riorganizzazione cerebrale che può portare alla compensazione, al fine progettare strategie di intervento mirate, a seconda della tipologia di lesione, e di aiutare sempre più persone con lesioni cerebrali”.

dice Kliemann.

Capire meglio come il cervello si riorganizza dopo un grande cambiamento potrebbe portare a nuovi approcci per accelerare il recupero in persone con lesioni cerebrali

Reference: Kliemann, D., Adolphs, R., Tyszka, J. M., Fischl, B., Yeo, B. T. T., Nair, R., … Paul, L. K. (2019). Intrinsic Functional Connectivity of the Brain in Adults with a Single Cerebral Hemisphere. Cell Reports, 29(8), 2398-2407.e4. https://doi.org/10.1016/j.celrep.2019.10.067

 

 

 

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