Come si può lavorare con i genitori nello sport?

Autore: Sergio Costa
Sono uno psicologo di Roma specializzato nella psicologia dello sport, grazie a diversi Master e Corsi sulle tematiche dell'integrazione sociale, nonchè sull'ottimizzazione della prestazione. T...
lavorare con i genitori nello sport

Come si può lavorare con i genitori nello sport? E perché è importante?

Attraverso le loro convinzioni e comportamenti i genitori insegnano ai bambini valori e abilità trasferibili nella vita quotidiana (Gottzen and Kremer-Sadlik, 2012), forniscono loro esperienze che influenzeranno le loro scelte e gli obiettivi (Fredricks and Eccles 2005).

Secondo Keegan e colleghi (2010), i genitori (così come allenatori e compagni) possono influenzare:

  • l’intenzione di fare sport;
  • l’impegno e il divertimento;
  • l’interesse per l’apprendimento di nuove abilità;
  • la spinta a continuare di fronte alle difficoltà.

Molte società, per affrontare questo problema, fissano un decalogo, consigliando i genitori di sdrammatizzare, incoraggiare, esaltare i risultati positivi e alleggerire le sconfitte. Spesso li obbligano a non entrare in campo e negli spogliatoi, di lasciare che la borsa se la portino i ragazzi da soli e di non discutere con l’allenatore di aspetti tecnici o tattici, nonché di rispettare i compagni e gli altri genitori, senza tuttavia riscontrare spesso grande successo.

Lavorare con i genitori nello sport: 7 tipologie

Pete Van Mullem e Mike Cole (2015), attraverso anni di esperienza pratica e una revisione della letteratura hanno individuato le seguenti 7 tipologie di genitori nello sport. Hanno descritto come è possibile lavorare con i genitori nello sport ed evidenziato le loro caratteristiche:

  1. focalizzato sul risultato;
  2. guidato dalle emozioni;
  3. veterano esperto;
  4. influencer finanziario;
  5. verbalmente violento;
  6. spettatore sottomesso;
  7. osservatore dell’orologio.

Vicent e colleghi (2015) suggeriscono di dare l’opportunità ai genitori di conversare su una tematica, di esplorare e confrontare le proprie esperienze, piuttosto che creare una serie di lezioni ed incontri formativi, utili ma fini a sé stessi. Seguendo infatti la teoria dell’autodeterminazione (Ryan e Deci, 2002), è solo attraverso l’autonomia, la relazione e la competenza, creata attraverso un lavoro sulla consapevolezza di sé, che si riesce ad ottenere un clima basato su una forte motivazione intrinseca utile al cambiamento e all’apprendimento del genitore.

 

Sai quali sono nel dettaglio le tipologie di genitore nello sport?
Vuoi conoscere più da vicino i programmi di allenamento per lavorare con i genitori?

Il ruolo dei Genitori nel contesto sportivo e non solo. Uno strumento pratico per lavorarci al meglio

Docente: Dr Sergio Costa

 

Bibliografia

Fredricks, J. A., Simpkins, S., & Eccles, J. S. (2005). Family Socialization, Gender, and Participation in Sports and Instrumental Music. In C. R. Cooper, C. T. G. Coll, W. T. Bartko, H. Davis, & C. Chatman (Eds.), Developmental pathways through middle childhood: Rethinking contexts and diversity as resources (p. 41–62). Lawrence Erlbaum Associates Publishers.

Gottzén, L. and Kremer-Sadlik, T. (2012) Fatherhood and youth sports: A balancing act between care and expectations. Gender & Society 26(4): 639-664.

Keegan, R., Spray, C., Harwood, C. and Lavallee, D. (2010) The Motivational Atmosphere in Youth Sport: Coach, Parent, and Peer Influences on Motivation in Specializing Sport Participants, Journal of Applied Sport Psychology, 22:1, 87-105.

Ryan, R. M., and Deci, E. L. (2002). Overview of self-determination theory: An organismic-dialectical perspective. In E. L. Deci & R. M. Ryan (Eds.), Handbook of self-determination research (p. 3–33). University of Rochester Press.

Van Mullem, P. and Cole, M. (2015) Effective Strategies for Communicating with Parents in Sport, Strategies, 28:1, 13-17.

Vincent, A. P. and Christensen, D. A. (2015). Conversations with Parents: A Collaborative Sport Psychology Program for Parents in Youth Sport, Journal of Sport Psychology in Action, 6, 73–85.

 

Sergio Costa

Psicologo dello Sport

PhD in Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche

Preparatore Mentale FIT

Articoli correlati

Adolescenti
Adolescenza e sensibilità alle prese in giro sociali
Le prese in giro possono attirare un’attenzione sociale negativa sulla persona presa in giro....

Partecipa lasciando un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Puoi usare questi tag HTML:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>