FCP > Formazione Gratuita in Psicologia e Psicoterapia > Bias vs Insight: l’enigma del pensiero secondo la prospettiva psicoretorica
Questo lavoro si inserisce così nell’attuale dibattito all’interno della psicologia del pensiero e dei processi decisionali sulla spiegazione degli errori, sulla relazione tra linguaggio e pensiero, sul ruolo dell’inconscio cognitivo e delle sue implicazioni critiche rispetto alle teorie dei processi duali.
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Docenti:
Laura Macchi
, Raffaello Cortina Editore
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La rappresentazione del funzionamento della nostra mente che emerge dagli studi di psicologia del pensiero ha in sé un profondo contrasto, una contraddizione, rimasta perlopiù latente.
Se non considerata, lascia aperto un dubbio sul suo significato e non consente di costruire un quadro integrato, più completo e, inevitabilmente, più complesso del nostro modo di pensare.
Il contrasto appare invece nella sua piena evidenza nel momento in cui si provi a mettere in contatto due fondamentali ambiti di studio della psicologia del pensiero: lo studio del ragionamento e delle decisioni da una parte e l’ambito del problem solving dall’altra. Ci si riferisce allo stridente “accostamento” tra una visione sostanzialmente irrazionalistica dell’uomo da un lato (costellata di bias e fallacie) e una creativa, innovativa o addirittura geniale dall’altro (testimoniata dall’insight nel problem solving).
La ricerca su queste diverse manifestazioni del funzionamento della nostra mente si è sviluppata in modo indipendente e senza che risultati così diversi sollevassero dubbi o interrogativi sulla loro spiegazione e, di conseguenza, sulla rappresentazione generale del sistema cognitivo umano.
La diversità dei risultati della ricerca, rispettivamente sul ragionamento e sul problem solving, non può essere spiegata in modo soddisfacente semplicemente sostenendo che, da un lato, gli esseri umani sono ottusi ragionatori, predisposti alle fallacie e ai bias, in particolare, per quanto riguarda i principi e le procedure, a cui la psicologia del ragionamento attribuisce particolare importanza, e, dall’altro, sono intelligenti solutori di problemi creativi.
Possiamo però provare a spiegare questo paradossale enigma del pensiero. Ripensare all’approccio teorico-sperimentale di questi due importanti ambiti di ricerca potrebbe offrire degli indizi per comprenderne l’apparente inconciliabilità.
Si pensi innanzitutto al fatto che, nel caso del ragionamento probabilistico e decisionale, si faccia ricorso a discipline extra-psicologiche de-psicologizzate (come la logica, la teoria della probabilità, la teoria dell’utilità), mentre il problem solving si afferma come una disciplina autonoma, che nasce con i gestaltisti da un intento fenomenologico diverso, quello di indagare la portata generale dei risultati ottenuti nella ricerca sulla percezione, sulla capacità di organizzare in unità gestaltiche la realtà, intento mai valutativo delle prestazioni e delle caratteristiche del funzionamento della mente.
Ed è questo l’atteggiamento conoscitivo che si è cercato di assumere nelle ricerche, riportate nel volume La Psicoretorica.
Questo lavoro si inserisce così nell’attuale dibattito all’interno della psicologia del pensiero e dei processi decisionali sulla spiegazione degli errori, sulla relazione tra linguaggio e pensiero, sul ruolo dell’inconscio cognitivo e delle sue implicazioni critiche rispetto alle teorie dei processi duali.
La psicoretorica eredita dall’arte del persuadere attraverso il discorso le intuizioni sull’intima connessione fra pensiero e linguaggio, focalizzandosi al tempo stesso sulle regole della comunicazione e sul funzionamento del pensiero.
La prospettiva teorica proposta, supportata da recenti evidenze sperimentali, ripensa la concezione delle fallacie del pensiero, non più considerate come costitutive del sistema cognitivo umano, ma come possibili effetti di una comunicazione fuorviante.
Tale prospettiva ci permette, in generale, di riconsiderare la questione della razionalità limitata. Lo studio di come ragioniamo mette in evidenza i principi che descrivono il funzionamento del pensiero umano; non si tratta di limiti, che di per sé portano all’errore, ma di caratteristiche con cui percepiamo, pensiamo e comunichiamo.
Questo webinar nasce a partire dal libro
“La Psicoretorica. dall’arte del dire alla forma del pensiero”
edito da Raffaello Cortina Editore.
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2 reviews for questo corso
Daniela Costantino –
Una buona esperienza
Matilde Guarnieri –
Il testo apre a nuove prospettive interessanti nell’agire professionale e oltre.