FCP > Corsi Ondemand di Psicologia e Psicoterapia > La Compassion Focused Therapy nella pratica clinica
Potrai ascoltare più di 15 dei più grandi esperti al mondo di Compassion Focused Therapy, tra cui Paul Gilbert, Nicola Petrocchi, James Kirby, Marcela Matos, Dennis Tirch, and Kate Lucre e aggiornarti su tutti i campi di applicazione della Compassion Focused Therapy in vari contesti clinici e di ricerca.
157,00 € IVA inclusa
Docenti:
Niki Petrocchi
, Paul Gilbert
, James Kirby
, Jeffrey Kim
, Kate Lucre
, Tobyn Bell
, Charlie Heriot Maitland
, Elisabeth Svanholmer
, Rufus May
, Julian F. Thayer
, Allison Kelly
, Cristina Ottaviani
, Marcela Matos
, Stan Steindl
, Daniel Rijo
, Diana Ribeiro da Silva
, Lisa McLean
, Dennis Tirch
, Laura Silberstein
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Potrai ascoltare più di 15 dei più grandi esperti al mondo di Compassion Focused Therapy, tra cui Paul Gilbert, Nicola Petrocchi, James Kirby, Marcela Matos, Dennis Tirch, and Kate Lucre e aggiornarti su tutti i campi di applicazione della Compassion Focused Therapy in vari contesti clinici e di ricerca.
La Compassion Focused Therapy (CFT) è stata sviluppata dal Prof. Paul Gilbert da anni impegnato nella ricerca scientifica sulla vergogna e sull’autocritica, elementi trans-diagnostici di molti disturbi psicologici. Grazie ai sempre più numerosi dati di ricerca la CFT è diventata uno degli approcci terapeutici più promettenti ed efficaci per il trattamento di gravi psicopatologie tra cui psicosi e disturbi alimentari.
La CFT adotta una prospettiva evoluzionistica e bio-psico-sociale della psicopatologia e del suo mantenimento basata sullo sbilanciamento di tre sistemi di regolazione emotiva presenti nel nostro cervello: il sistema della minaccia, della ricerca di stimoli, e della connessione e sicurezza – safeness.
Propone un processo di cambiamento (ribilanciamento dei sistemi emotivi) che avviene tramite l’attivazione e “l’allenamento-training” di un sistema motivazionale innato (la compassione, sia per se stessi che per gli altri), da anni al centro di numerosi studi di neuroscienze e psicofisiologia per i suoi effetti positivi sulla regolazione emotiva, l’autocritica, la nostra capacità di mentalizzazione e persino sul nostro sistema immunitario e cardiovascolare.
In questo summit online, i più importanti esperti e ricercatori al mondo di CFT ti condivideranno dati di ricerca, vignette cliniche, pratiche di meditazione, le varie applicazioni cliniche della CFT con diverse popolazioni cliniche (tra cui disturbi alimentari, psicosi, complex PTSD, disturbo antisociale) e in combinazione con altri potenti approcci terapeutici (ACT – Acceptance and Commitment Therapy).
Il Prof. Paul Gilbert, fondatore della Compassion Focused Therapy, aprirà questo straordinario evento. Il Dott. Nicola Petrocchi e il Dott. James Kirby chiuderanno il Summit in una keynote finale per esplorare le frontiere della Compassion Focused Therapy.
Gli interventi saranno intervallati da sessioni di compassion focused yoga, brevi pratiche meditative e musica live contemplativa che permetteranno ai partecipanti di sperimentare l’attivazione del sistema calmante attraverso diversi “portali di accesso alla compassione”, tra cui il corpo e la musica.
L’evento è proposto da PESI Italia srl in partnership con Compassionate Mind Italia, estensione ufficiale della Compassionate Mind Foundation di Paul Gilbert. Nicola Petrocchi, il presidente dell’associazione Italiana, è membro attivo della fondazione Inglese, è membro della commissione di ricerca Inglese e collabora da più di 7 anni con il Prof. Gilbert in progetti di ricerca sull’efficacia della CFT.
A cura del Dr Paul Gilbert
In questo intervento Paul illustrerà la storia e lo sviluppo della Compassion Focused Therapy (CFT) come un modello biopsicosociale di psicoterapia basato sulla teoria evoluzionistica. Saranno delineate le origini della Compassion che sono radicate nell’evoluzione del comportamento di cura dei mammiferi, in particolare dell’attaccamento. Questo ha portato alla nascita di due diversi meccanismi di regolazione della minaccia che prendono il nome di safety e safeness. L’evoluzione del comportamento di accudimento è stato accompagnato da un ampio spettro di processi fisiologici che sono il target del cambiamento nella CFT. Tuttavia, ciò che trasforma l’accudimento in compassione è legato all’evoluzione di competenze cognitive più recenti che sono un elemento altrettanto centrale della CFT. Paul metterà in evidenza come la CFT promuove la coltivazione del sistema motivazionale di cura e accudimento, che consente agli individui di avere accesso a sistemi fisiologici che favoriscono la regolazione del sistema della minaccia, modulano motivazioni e comportamenti competitivi disfunzionali e creano una base interiore sicura
A cura del Dr James Kirby e del Dr Jeffrey Kim
In questo intervento James e Jeffrey presenteranno le più recenti ricerche sulle neuroscienze della compassione. Verrà esposto lo stato dell’arte sugli studi di compassion che utilizzano tecniche di neuroimaging fMRI. Si soffermeranno poi in particolare sugli studi neuroscientifici sul Compassionate Mind Training (CMT), presentando i dati di una ricerca da poco conclusa in cui sono state prese in esame le risposte neurali davanti ad una delusione (es: rifiuto, fallimento) da parte dei partecipanti, usando due stili di auto-regolazione principali: l’auto-critica e l’auto-rassicurazione (uno stile relazionale motivato dalla compassione). Discuteranno inoltre il ruolo svolto dalle tecniche immaginative e dallo stile di attaccamento sulle nostre capacità di essere rassicuranti o critici verso noi stessi. Concluderanno infine con diverse raccomandazioni per futuri studi di neuro-imaging nell’ambito del CMT, evidenziando il bisogno di includere misurazioni multi-modali e disegni di studio randomizzati.
A cura del Dr. Rufus May e del Dr. Charlie Heriot Maitland e Elizabeth Svanholmer
Charlie, Elizabeth e Rufus discuteranno inizialmente di come il mondo moderno rappresenti un luogo ostile per le voci – l’approccio più diffuso è
infatti proprio quello di ignorare e silenziare le voci. Dato questo contesto, i tre relatori esploreranno i modi in cui è possibile creare le condizioni (nel corpo, nella mente, nella sfera sociale) per poter approcciare diversamente le voci. Il timore che oggi esiste nella cultura di fronte all’udire di voci rende necessario un lavoro approfondito con il paziente e con la sua rete di supporto per poter creare quel senso di sicurezza necessario a sperimentare nuovi modi in cui relazionarsi con le voci. Durante l’intervento verranno condivise diverse strategie per poter essere di supporto ad una persona uditrice di voci, per costruire un sé compassionevole e un senso di sicurezza emotiva. A volte le voci stesse possono aiutare in questo processo; verranno condivisi degli esempi concreti di questa dinamica. Infine, verranno condivise esperienze in cui è stato possibile costruire un rapporto più compassionevole con le voci.
A cura della Dr. Kate Lucre e del Dr. Tobyn Bell
Tobyn e Kate, in questo intervento discuteranno dell’importanza del lavoro con le sedie e il role-playing all’interno della Compassion Focused Therapy. Ma andranno ben oltre la discussione: i due speaker mostreranno due pratiche esperienziali al fine di dimostrare “in azione” i principi e i processi del lavoro con le sedie e del role-playing, paragonando i due approcci e i modi in cui possono facilitare i diversi flussi della compassione. Particolare attenzione sarà dedicata a come poter adattare questi approcci a pazienti che hanno subito un trauma dell’attaccamento e relazionale, nonché al setting terapeutico online.
A cura del Dr Julian Thayer
Tobyn e Kate, in questo intervento discuteranno dell’importanza del lavoro con le sedie e il role-playing all’interno della Compassion Focused Therapy. Ma andranno ben oltre la discussione: i due speaker mostreranno due pratiche esperienziali al fine di dimostrare “in azione” i principi e i processi del lavoro con le sedie e del role-playing, paragonando i due approcci e i modi in cui possono facilitare i diversi flussi della compassione. Particolare attenzione sarà dedicata a come poter adattare questi approcci a pazienti che hanno subito un trauma dell’attaccamento e relazionale, nonché al setting terapeutico online.
A cura della Dr. Allison Kelly
Attingendo alla ricerca empirica, questo intervento sottolineerà diversi modi in cui i terapeuti possono integrare la Compassion Focused Therapy nella formulazione dei casi e nel lavoro con persone che soffrono di disturbi alimentari. Al termine dell’intervento, i partecipanti saranno in grado di comprendere meglio i sintomi del disturbo alimentare in termini dei principali processi di regolazione affettiva che coinvolgono; apprezzare il modo in cui stimolare l’accesso alla compassione nei pazienti può aiutare ad equilibrare questi processi di regolazione affettiva, facilitando in questo modo la remissione dei sintomi del disturbo alimentare; aiutare i pazienti ad identificare e sostituire il proprio approccio auto-critico, guidato dalla vergogna nei confronti del cambiamento del proprio comportamento con un approccio invece più paziente e gentile; comprendere meglio e superare gli ostacoli più resistenti all’auto-compassione. Questo intervento utilizzerà diversi casi studio e pratiche esperienziali per illustrare come la CFT può essere usata per potenziare gli attuali trattamenti per persone che soffrono di disturbi alimentari, in particolare coloro che manifestano vergogna e auto-critica con carattere di cronicità.
A cura del Dr. Nicola Petrocchi
Nicola Petrocchi guiderà i partecipanti in una meditazione conclusiva che permetterà di integrare a livello esperienziale gli insight avuti durante la prima giornata di lavori e di continuare a nutrire l’intenzione compassionevole per il resto della serata.
La meditazione lascerà spazio ad un momento di musica meditativa dal vivo.
A cura del Dr Paul Gilbert
Introduce il Dr Nicola Petrocchi, Paul Gilbert comtinuerà ad illustrarci la storia e lo sviluppo della Compassion Focused Therapy (CFT)
A cura della Dr. Cristina Ottaviani e del Dr. Nicola Petrocchi
I nostri pazienti riportano spesso di “non riuscire a togliersi dalla testa” qualcosa: un fallimento, un abbandono, oppure il timore di qualcosa che può accadere nel futuro. Ma, in che senso non riescono a toglierselo dalla testa? In questo talk, Cristina e Nicola mostreranno come e perchè la perseverative cognition (in particolare la ruminazione e il worry) è oggi considerata un fattore transdiagnostico che ha un ruolo cruciale nell’esordio, il mantenimento e le ricadute di disturbi psichiatrici nonché un fattore di rischio per la salute fisica. Rappresenta una risposta rigida e inflessibile ad un ambiente caratterizzato da alti livelli di intrusività e difficoltà nel “defondersi” dai pensieri, soprattutto quando diventano autocritici. Da un punto di vista neurofisiologico, questo può essere interpretato come una mancanza di controllo inibitorio da parte della corteccia prefrontale sulle aree limbiche. I relatori presenteranno i dati raccolti in diversi studi condotti in collaborazione, soffermandosi in particolare su misure come la variabilità interbattito (Heart Rate Variability – HRV), un indice connesso anche all’attivazione della motivazione compassionevole. Si illustrerà quindi come i pazienti possano utilizzare la coltivazione dei tre flussi di compassione per rafforzare le capacità inibitorie della corteccia prefrontale, con interventi come il compassionate mirror e la stimolazione transcranica non invasiva.
A cura della Dr. Marcela Matos e del Dr. Stan Steindl
Marcela e Stan, in questo talk fortemente esperienziale, mostreranno come la vergogna sia un’emozione umana potente e universale, che si è evoluta per aiutarci a navigare le nostre relazioni sociali. Purtroppo la vergogna è anche profondamente dolorosa e può avere seri effetti avversi sul funzionamento fisiologico e la salute mentale. Le memorie di vergogna si sono rivelate centrali per il nostro senso di identità, e possono avere un carattere traumatico che mantiene ed esacerba l’attivazione del sistema di minaccia, soprattutto negli aspetti sociali e relazionali della nostra vita. Tuttavia, coltivare e soprattutto ricevere la compassione dagli altri e da sé stessi, è in grado di attutire l’impatto negativo delle esperienze di vergogna. Coltivare un senso di compassione nei confronti del sé che prova vergogna può essere favorito dalle pratiche di visualizzazione focalizzata sulla compassione e di scrittura di lettere compassionevoli. Questi due approcci offrono una modalità complementare e/o alternativa al lavoro più tradizionale con le memorie di vergogna. In questo intervento verranno condivise le nozioni teoriche riguardanti le memorie di vergogna, nonché esercizi esperienziali che incorporano l’imagery e la scrittura per poter lavorare con queste memorie.
A cura della Dr. Diana Ribeiro da Silva e del Dr. Daniel Rijo
Ad oggi si riscontra una carenza di interventi mirati per il trattamento di giovani criminali con tratti psicopatici. Daniel e Diana, basandosi su assunzioni teoriche, dati empirici e sulla pratica clinica, illustreranno il programma PSYCHOPATHY.COMP, un intervento di 20 sessioni individuali basato sulla Compassion Focused Therapy sviluppato dal loro gruppo di ricerca. Il PSYCHOPATHY.COMP è mirato a ridurre i tratti psicopatici e i comportamenti distruttivi in giovani criminali attraverso la promozione dello sviluppo di una motivazione compassionevole. L’obiettivo principale di questo intervento è di presentare il programma PSYCHOPATHY.COM, illustrando il suo svolgimento attraverso un caso clinico. Verranno presentati anche i dati di un trial clinico con giovani criminali detenuti, prestando particolare attenzione all’impatto dell’intervento sui tratti psicopatici, la vergogna, le paure della compassione, la compassione per il sé, per gli altri e la sicurezza sociale.
A cura della Dr. Deborah Lee and of Dr. Lisa McLean
Vi è stato molto interesse nell’utilizzare approcci basati sulla Compassion con pazienti che hanno subito esperienze abusive di attaccamento, tra cui l’abuso sessuale Infantile e studi recenti hanno portato risultati promettenti in questo ambito. Tuttavia, vi sono importanti considerazioni da tenere a mente quando si utilizza la CFT con pazienti che hanno subito un trauma, poiché l’approccio richiede una somministrazione che sia trauma-informed, che tenga in considerazione l’impatto pervasivo del trauma e il rischio di ri-traumatizzazione. In questa presentazione, Deborah e Lisa presenteranno un framework che evidenzia la sinergia teorica per l’applicazione della CFT ai sopravvissuti di abuso sessuale infantile. Verrà analizzata la relazione tra una ridotta compassione per il Sé e diversi fattori perpetuanti che mantengono la severità dei sintomi (come ad esempio l’inflessibilità psicologica, una maggiore disregolazione emotiva, una piccola finestra di tolleranza, aumento della vergogna, profondo disgusto per il sé). Verrà evidenziato come la CFT mira direttamente ai principali sintomi associati con il trauma intepersonale e l’abuso sessuale infantile, sottolineando le necessarie modifiche affinché la CFT sia proposta in chiave trauma-informed.
A cura della Dr. Laura Silberstein e del Dr. Dennis Tirch
I progressi nella ricerca hanno suggerito che il Compassion Training potrebbe rappresentare un fattore significativo e attivo nel determinare l’efficacia di una psicoterapia. Al di là della semplice gentilezza, l’attivazione deliberata della Compassion può aiutare a generare il coraggio e la flessibilità psicologica di cui abbiamo bisogno per affrontare le difficoltà della vita. Il training in Compassion Focused Therapy (CFT) può offrire una strada evidence-based per il lavoro con la compassione in psicoterapia. Molti terapeuti che hanno maturato esperienza in altri approcci psicoterapeutici sono interessati nell’integrare la CFT nella propria pratica clinica, ma potrebbero non sentirsi pronti, o in grado di fare un totale cambiamento nel proprio orientamento psicoterapeutico per aiutare i pazienti a coltivare la compassione in nuovi modi. Fortunatamente, la CFT è stata ideata con un approccio modulare e facilmente accessibile, rendendola facilmente integrabile con molti approcci psicoterapeutici tra cui l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT). In questo intervento verrà presentato un nuovo approccio, la Compassion Focused Acceptance and Commitment Therapy (CFACT), sviluppato per aiutare i pazienti a coltivare la flessibilità psicologica e superare la sofferenza legata a stati di ansia e di vergogna. I partecipanti apprenderanno gli elementi principali del modello CFACT, che è radicata nella CFT, nell’ACT, nella Psicoterapia Analitico-Funzionale (FAP) e nella psicologia buddista (BP). Attraverso esercizi esperienziali, tra cui pratiche di compassion focused imagery, sarà possibile vivere in prima persona l’applicazione di questo modello.
Conducono il Dr. Paul Gilbert, Dr. James Kirby e il Dr. Nicola Petrocchi
Questo intervento fornirà una breve panoramica di come la Compassion Focused Therapy (CFT) si è diffusa negli ultimi 20 anni ed è oggi utilizzata in diversi ambiti di psicoterapia, utilizzando un approccio integrativo multi-processuale. Verranno presi in esame alcuni degli sviluppi scientifici e delle applicazioni a vari problemi di salute mentale. In aggiunta, l’evoluzione e il modello biopsicosociale della CFT viene utilizzato anche in altre aree: dall’ambito aziendale, a quello scolastico e politico. L’intervento esplorerà le implicazioni di questi sviluppi e discuterà lo sviluppo del Manuale di CFT in 12 moduli utilizzabile sia in contesti di gruppo che individuali.
Le registrazioni dei corsi a cui ti sei iscritta/o sono elencati nella tua Area Riservata, a cui puoi accedere effettuando il login. Ciascun corso, gratuito e/o a pagamento, ti rimane accessibile per 12 mesi dalla data di registrazione, salvo differenti informazioni fornite nel programma.
L’eventuale presenza di crediti ECM, ed il relativo numero di crediti, viene indicata ad inizio pagina e nel box di iscrizione. Se presenti, all’interno del programma c’è un paragrafo “Crediti ECM” in cui poter visualizzare la data a partire dalla quale potrai effettuare il quiz ECM e la data massima entro cui riuscire a superarlo con successo. Tali informazioni e date sono riportate anche nel box di iscrizione.
Per calcolare le tempistiche di accreditamento bisogna far riferimento alla “Data di scadenza del Quiz ECM” indicata nello specifico corso di formazione, NON alla data in cui viene superato il Quiz ECM. La data di scadenza del Quiz ECM la trova indicata nella pagina del corso, sia nel box di iscrizione che nel paragrafo dedicati a Crediti ECM.
Ebbene, entro 90 giorni dalla data di scadenza del Quiz ECM dobbiamo comunicare i dati ad AGENAS. A sua volta AGENAS trasmetterà i dati al COGEAPS e solo a quel punto le risulteranno accreditati.
Mediamente, consigliamo quindi di calcolare circa 4 mesi dalla data di scadenza del Quiz ECM. Precisiamo, in ogni caso, che l’Attestato di acquisizione ECM del corso a cui ha partecipato, vale come certificazione dei crediti acquisiti.
Sì, il corso rilascia un attestato di partecipazione.
Tutti i corsi di FCP, con speaker internazionali, dispongono di traduzione in italiano. In particolare: i Corsi online e le Master Class dispongono di interpretariato simultaneo, i Corsi Ondemand dispongono di sottotitolazione e/o voice over in italiano, i Corsi residenziali – in-person – dispongono di interpretariato simultaneo o consecutivo. Tali informazioni vengono generalmente specificate sulla pagina di presentazione di ciascun corso.
La presenza di materiale extra dipende dal docente e dal corso specifico: solitamente ci sono pdf contenenti i power point del docente.
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Corso chiaro, utile e ricco di approfondimenti.
Maria Grazia Nuzzo (verified owner) –
5
Claudia Goss (verified owner) –
tanya alcini (verified owner) –
Grazie a tutti! E’ stata una bella e intensa esperienza
Chiara Cazzola (verified owner) –
Bello