FCP > Corsi Ondemand di Psicologia e Psicoterapia > Favorire lo Sviluppo Mentale del Bambino e dell’Adolescente
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32 ore di Alta Formazione che vedrà Daniel Siegel, Paolo Moderato, Francesca Pergolizzi, Lavinia Barone, Anna Prevedini, Francesco Dell’Orco, Ilaria Grazzani, Dolores Rollo, Margherita Spagnuolo Lobb, Pietro Cavalieri, Maria Luisa Mondello, Fabio Giommi, Maria Teresa Giarelli e Domenico Scaringi fornirti alcune delle più efficaci competenze e tecniche di intervento clinico per favorire lo sviluppo mentale del bambino e dell’adolescente.
In aggiunta al contributo offerto dal modello della Neurobiologia Interpersonale (IPNB) di Daniel Siegel, il panel di docenti vanta prestigiosi esperti di alcuni dei principali modelli che offrono risorse professionali per lo sviluppo emotivo e relazionale di bambini e adolescenti: Mindulness, DBT, ACT, Gestalt, Tavistock, Neuroscienze cognitive, ecc…
Il format privilegia l’aspetto pratico e professionalizzante, l’obiettivo è quello di fornirti tecniche e strumenti pratici da integrare nella tua pratica clinica.
Dal momento in cui un bambino nasce, inizia a sviluppare un senso di sé e del mondo che lo circonda, ponendo le basi per lo sviluppo sociale ed emotivo futuro. Promuovere lo sviluppo emotivo e relazionale vuol dire aiutare il bambino e l’adolescente a comprendere chi è, cosa prova e cosa si aspetta quando interagisce con gli altri. Vuol dire aiutarli a realizzare appieno il loro potenziale umano.
Aiutare i bambini e gli adolescenti a capire presto le loro emozioni può avere un forte impatto sullo sviluppo emotivo sia nel breve che nel futuro.
Aiutarli a coltivare le risorse interiori, a vivere e sperimentare le emozioni in maniera adattiva incide positivamente sullo sviluppo del senso di sé, sulla salute mentale e sul benessere sociale.
Lezioni professionalizzanti, dedicate a psicologi e terapeuti che lavorano con l’infanzia, l’adolescenza, la genitorialità, per acquisire le più efficaci ed attuali tecniche di intervento. Un percorso di Alta Formazione pensato e progettato per metterti nelle condizioni di arricchire e rendere più efficace la tua pratica professionale.
A cura del Dr Daniel Siegel
La lezione ti offrirà una prospettiva dal quadro interdisciplinare della Neurobiologia Interpersonale (IPNB) su come le sfide della contemporaneità e dell’attuale pandemia stanno influenzando le esperienze ambientali di bambini e adolescenti.
“Chi sei” è sia un io interno (Me) che un sé interconnesso (Noi) che modella la tua identità e il senso di appartenenza. Ma come puoi essere sia all’interno del corpo che tra il corpo e in relazione alle persone e al pianeta? In questa lezione esploreremo come puoi combinare un “Me” interiore e un “Noi” interiore per diventare un sé completamente integrato – un MWe!
Il termine simbolico MWe integra l’aspetto interiore di chi siamo con l’aspetto interconnesso delle nostre vite: Me più We è uguale a MWe. L’integrazione è composta da aspetti differenziati che si collegano senza perdere l’unicità delle componenti differenziate. Me non si perde in MWe, si intreccia con l’altrettanto importante senso differenziato di We.
Con questo senso più integrato della nostra identità, possiamo andare avanti per coltivare la salute e la prosperità personali, interpersonali e persino planetarie.
1) Saper caratterizzare una definizione operativa di identità.
2) Comprendere le relazioni tra identità, appartenenza e “senso di sé”.
3) Apprendere come il “senso di sé” non deve essere limitato al corp
A cura del Prof. Paolo Moderato and of Dott.ssa Francesca Pergolizzi
In questo ultimo anno di pandemia, la Mindfulness è stato un tema molto presente nella vita quotidiana, al punto da creare una reazione di fastidio anche (o forse soprattutto) a chi di mindfulness si occupa scientificamente e clinicamente.
Al di là di questa invasiva popolarità rimangono valide alcune considerazioni generali: molti genitori e bambini di oggi vivono una vita di corsa e non riescono a fermarsi nelle relazioni il tempo necessario a dare senso e significato alla propria esistenza.
Spesso noi tutti cadiamo nella trappola delle pre-occupazioni e delle tensioni che ci distraggono da ciò che per noi è più importante, desideriamo rallentare ed essere più sereni, e se è possibile più felici. Forse dovremmo incominciare a chiederci che cosa è per noi la felicità, che generalmente pensiamo che venga dopo, più in là, quando saremo più grandi, più intelligenti, più amati, con più risorse economiche, con più amici.
E intanto ci perdiamo ogni giorno la possibilità di cogliere e notare che piccole porzioni di felicità sono già qui dentro di noi e fuori di noi. Notare ciò non è facile se non siamo consapevoli, se abitiamo troppo solo e sempre nella mente. D’altro canto è difficile essere pienamente e sempre consapevoli di tutto ciò che succede dentro e fuori di noi.
Diverse situazioni portano ad automatismi che ci fanno perdere la strada: andare verso una vita realmente significativa e ricca, verso la direzione di ciò che vale veramente: le interazioni umane.
Durante questo workshop imparerai a promuovere la disponibilità nei genitori a valorizzare pattern di accudimento quotidiano per favorire interazioni positive sintonizzate genitori figli; imparerai ad affrontare e rimuovere gli ostacoli e superare le barriere interne ed esterne (stress, multitasking ecc) che impediscono di acquisire la consapevolezza su quali siano le scelte su ciò che è veramente di valore e importante nella vita
A cura della Prof.ssa Lavinia Barone
Il numero e la gravità degli adolescenti che presentano comportamenti emotivamente non regolati, auto o eterolesivi, di natura impulsiva e difficili da trattare è in costante crescita. La difficoltà a offrire programmi di intervento idonei è evidente per la compresenza di due principali ostacoli: la scarsa compliance al trattamento e la carenza di programmi dotati di comprovate prove di efficacia specificamente rivolti agli adolescenti.
Il contributo vuole rispondere a questi due ostacoli illustrando il rationale, la modalità di applicazione e le prove di efficacia di due interventi che hanno mostrato, negli ultimi vent’anni, importanti prove di efficacia nel ridurre in maniera drastica tali problematiche.
Il primo intervento – CONNECT Parent Group – è di origine canadese, e prevede il solo coinvolgimento in gruppo dei genitori in un percorso strutturato e articolato in 10 sessioni ispirate alla teoria dell’attaccamento.
l secondo intervento è di origine statunitense – Dialectical Behavior Therapy DBT-A – e prevede il coinvolgimento congiunto dell’adolescente e del genitore in un setting co-terapico articolato in sessioni individuali e di gruppo. Si discuterà delle indicazioni pratiche di entrambi gli interventi e delle prove di efficacia mostrate, con indicazione anche delle applicazioni nel nostro Paese.
A cura della Dott.ssa Anna Prevedini e del Prof. Francesco Dell’Orco
L’Acceptance and Commitment Therapy (ACT) e più in generale le scienze contestualiste del comportamento hanno dato luce a modelli e procedure di intervento innovative rivolte a bambini e adolescenti e alle loro famiglie.
La forte componente esperienziale, una concezione inclusiva e non stigmatizzante della sofferenza, una chiave transdiagnostica con cui guardare alle situazioni di blocco sono solo alcuni dei punti di forza dei trattamenti ACT rivolti all’età evolutiva.
I processi chiave del modello a esagono ACT possono essere molto utili a chi lavora con le famiglie per comprendere a fondo gli aspetti gioiosi e dolorosi dell’esperienza della genitorialità, i blocchi e le motivazioni ai cambiamenti comportamentali necessari nel lungo percorso della relazione genitore-figlio.
Acquisirai conoscenze sui processi chiave del modello ACT della flessibilità e dell’inflessibilità psicologica, ti verranno forniti esempi di concettualizzazione e di intervento sui genitori basati su questi processi.
In particolare saranno presentati esempi di metafore ed esercizi esperienziali per fare leva sui processi di mindfulness, accettazione e azione basata sui valori personali. Sarà anche spiegato come potenziare gli interventi di Parent training da una prospettiva ACT per promuovere la flessibilità psicologica nei genitori e nei loro bambini.
A cura della Dott.ssa Anna Prevedini e del Prof. Francesco Dell’Orco
Anche riguardo all’adolescenza, le radici epistemologiche (contestualismo funzionale) e teoriche (teoria evoluzionistica) dell’Acceptance and Commitment Therapy (ACT) offrono una chiave di lettura innovativa che permette di affrancarsi dalla dicotomia giusto/sbagliato e di guardare alla funzione del comportamento degli adolescenti all’interno di un sistema che ha come goal quello della scoperta di un senso di significato e di vitalità e in un’ultima analisi dell’adattamento.
All’interno di questa prospettiva prende vita il modello DNA-V che, sposando un approccio bottom up, cerca di definire i processi e i comportamenti sottostanti alla base di una crescita sana in adolescenza e dunque dell’adattamento. Il Consulente, l’Osservatore e l’Esploratore ne sono la descrizione metaforica e hanno a che fare che la relazione, con pensieri ed emozioni, con la scoperta di un senso di significato e vitalità in questo particolare periodo dello sviluppo.
Gli interventi ispirati al modello DNA-V prendono dunque la forma di training esperienziali in cui promuovere, conoscenza, consapevolezza e sviluppo di ognuno dei tre processi con l’obiettivo di avviare il percorso di esplorazione e scoperta dei valori.
I contenuti di questo intervento vertono dunque sul modello DNA-V, specifico per il lavoro con gli adolescenti con l’obiettivo di offrire ai partecipanti una conoscenza teorica ed esperienziale di base ognuno dei processi, da poter integrare nella propria pratica clinica.
A cura della Prof.ssa Ilaria Grazzani
Negli ultimi anni le conoscenze scientifiche sull’importanza di un adeguato sviluppo socio-emotivo, a partire dalla prima infanzia, si sono ampiamente accresciute. Una delle conseguenze principali, per chi opera nell’ambito della salute mentale, riguarda la possibilità di utilizzare programmi d’intervento validati per promuovere lo sviluppo emotivo nei contesti educativi con bambini del nido e della scuola dell’infanzia.
1) Breve approfondimento della cornice teorica di riferimento: sviluppo della comprensione sociale and of competenza socio-emotiva
2) Presentazione di un programma di intervento testato nell’ambito delle ricerche del Lab-PSE (Laboratorio di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione), Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione, Università Bicocca, Milano
3) Condivisione di materiali e strumenti per attività pratiche.
A cura della Prof.ssa Dolores Rollo
A partire da un approccio integrativo volto alla promozione e allo sviluppo della persona nella sua interezza, verranno presentati e discussi diversi contributi provenienti sia dalle neuroscienze cognitive e affettive, sia dalla psicologia dello sviluppo e dell’educazione, e focalizzati sugli effetti della pratica musicale.
È noto che la musica influenzi integralmente lo sviluppo potenziale della persona, fin dalla primissima infanzia, se non già prima della nascita stessa. Psicologi e neuroscienziati sono d’accordo nel riconoscere quanto l’esperienza musicale sia totalizzante, toccando diversi ambiti di sviluppo: non solo i sistemi uditivi e motori coinvolti nella percezione e nella produzione musicale, ma anche l’attenzione, l’integrazione multisensoriale, la memoria, l’apprendimento, il linguaggio, l’intelligenza sociale, la creatività e le emozioni.
Studi neuroscientifici dimostrano come la musica sia in grado di modulare e plasmare il cervello dei bambini situati in contesti altamente stimolanti e positivi. Dall’altra parte, numerosi risultati di ricerca testimoniano come la musica faciliti l’acquisizione della consapevolezza ritmica e corporea e potenzi così lo sviluppo delle abilità linguistiche.
L’effetto della pratica musicale è stato indagato, infatti, nei campi della riabilitazione del linguaggio e della lettura: in studi internazionali e nazionali si è visto che training basati sul ritmo musicale possono determinare un miglioramento nelle performance di lettura di bambini con dislessia evolutiva, oltre che potenziarne l’attenzione e il coinvolgimento emotivo.
Nel loro insieme questi risultati suggeriscono che un intervento musicale potrebbe produrre un ampio spettro di esiti, dalla neuroplasticità diffusa fino agli apprendimenti trasversali. Un solo training potrebbe quindi concretizzare i suoi effetti tanto nei contesti clinici della riabilitazione quanto in quelli educativo-scolastici.
A cura della Prof.ssa Margherita Spagnuolo Lobb e del Dott. Pietro A. Cavaleri
Possiamo ripensare alla psicopatologia dei bambini e degli adolescenti come un modo di affrontare il mondo in situazioni di vita difficili, un modo che include una vitalità da preservare e da riconoscere nelle relazioni di cura. La psicoterapia della Gestalt, famosa per le sue tecniche creative e per il modello del “gioco che guarisce” della Oaklander, oggi risponde agli interrogativi clinici innescati dalla pandemia proponendo il paradigma della “situazione”.
Si tratta di un cambiamento di prospettiva di cura, dall’individuo alla situazione, che consente di intervenire non solo sul vissuto o sul comportamento del bambino o dell’adolescente, ma sulle situazioni di cui essi sono parte.
Il seminario offrirà una lettura fenomenologica, estetica e di campo delle varie forme di psicopatologia dei bambini e degli adolescenti, che allarga lo sguardo a tutti i soggetti coinvolti – in primo luogo i caregiver – e presenterà tecniche per intervenire sulle situazioni cliniche più frequenti. La metodologia di insegnamento sarà teorico-esperienziale, coinvolgendo i partecipanti in riflessioni personali ed esempi clinici.
A cura della Dott.ssa Maria Luisa Mondello
La crescita mentale si nutre di intensi scambi intersoggettivi tra bambino e adulto, competenti, ognuno per la sua parte, nel dare forma alla relazione fondativa dell’ evoluzione propria dell’infanzia. Cambia il paradigma implicito nella prima metà del secolo scorso: l’infanzia letta come stato istintuale, primitivo da portare a ragione e legge, fa posto alla possibilità di comprenderne le tappe evolutive come frutto di una predisposizione da affiancare, sostenere piuttosto che destinataria di insegnamenti, correzioni nelle mani dell’adulto.
Il bambino che nasce porta costituzionalmente con sé un “sapere” che diviene gesto, competenza, frutto dell’incontro con la madre primariamente, coi genitori e con l’’ambiente, e diviene la cultura espressa dalle infinite proceduralità che sostengono il vivere e l’essere adatti e capaci di stare nel proprio tempo e nel proprio habitat.
Possiamo considerare l’istinto come cultura che si consolida e si tramanda. Buona parte dei contributi che oggi sostanziano la nostra lettura della crescita umana sono frutto della ricerca psicologica, psicoanalitica, attaccamentale, cognitivista, neuroscientifica, a cui aggiungere i contributi etologici che precisano quanto siamo, insieme a tutti i viventi, naturalmente culturali.
Integrare e riconoscere la sostanziale convergenza dei diversi apporti alla lettura / intervento possibile della crescita umana è la proposta.
A cura del Dott. Fabio Giommi, Dott.ssa Maria Teresa Giarelli e del Dott. Domenico Scaringi
Le pratiche di consapevolezza (mindfulness), soprattutto nella forma di programmi mindfulness-based, offrono un grande potenziale di beneficio per bambini, pre-adolescenti e adolescenti così come per genitori, insegnanti e operatori. Insegnare mindfulness in età evolutiva è però molto più impegnativo e sfidante di quanto spesso non appaia a prima vista. Insieme alle grandi potenzialità ci sono ostacoli motivazionali, organizzativi, istituzionali da un lato, e la necessità di sviluppare competenze professionali ed esperienza personale di pratica di mindfulness dall’altro. Questo workshop di 4 h, ha la finalità di:
Una testimonianza riguarda uno dei pochissimi esempi in Italia di mindfulness per adolescenti e genitori proposta come intervento regolare all’interno di un’istituzione ospedaliera pubblica presso Cremona. La seconda riguarda la proposta di programmi di mindfulness con bambini adolescenti in contesti difficili.
Le registrazioni dei corsi a cui ti sei iscritta/o sono elencati nella tua Area Riservata, a cui puoi accedere effettuando il login. Ciascun corso, gratuito e/o a pagamento, ti rimane accessibile per 12 mesi dalla data di registrazione, salvo differenti informazioni fornite nel programma.
L’eventuale presenza di crediti ECM, ed il relativo numero di crediti, viene indicata ad inizio pagina e nel box di iscrizione. Se presenti, all’interno del programma c’è un paragrafo “Crediti ECM” in cui poter visualizzare la data a partire dalla quale potrai effettuare il quiz ECM e la data massima entro cui riuscire a superarlo con successo. Tali informazioni e date sono riportate anche nel box di iscrizione.
Per calcolare le tempistiche di accreditamento bisogna far riferimento alla “Data di scadenza del Quiz ECM” indicata nello specifico corso di formazione, NON alla data in cui viene superato il Quiz ECM. La data di scadenza del Quiz ECM la trova indicata nella pagina del corso, sia nel box di iscrizione che nel paragrafo dedicati a Crediti ECM.
Ebbene, entro 90 giorni dalla data di scadenza del Quiz ECM dobbiamo comunicare i dati ad AGENAS. A sua volta AGENAS trasmetterà i dati al COGEAPS e solo a quel punto le risulteranno accreditati.
Mediamente, consigliamo quindi di calcolare circa 4 mesi dalla data di scadenza del Quiz ECM. Precisiamo, in ogni caso, che l’Attestato di acquisizione ECM del corso a cui ha partecipato, vale come certificazione dei crediti acquisiti.
Sì, il corso rilascia un attestato di partecipazione.
Tutti i corsi di FCP, con speaker internazionali, dispongono di traduzione in italiano. In particolare: i Corsi online e le Master Class dispongono di interpretariato simultaneo, i Corsi Ondemand dispongono di sottotitolazione e/o voice over in italiano, i Corsi residenziali – in-person – dispongono di interpretariato simultaneo o consecutivo. Tali informazioni vengono generalmente specificate sulla pagina di presentazione di ciascun corso.
La presenza di materiale extra dipende dal docente e dal corso specifico: solitamente ci sono pdf contenenti i power point del docente.
231 reviews for questo corso
Alessia Sannino (verified owner) –
Grazie per la possibilità di formazione
Chiara Fenocchio (verified owner) –
Bello e completo
teresa ambrosio (verified owner) –
ottimo corso
Amanda Grazi (verified owner) –
Ottimi spunti
Federica Verdozzi (verified owner) –
Stupendo!