FCP > Formazione Gratuita in Psicologia e Psicoterapia > La violenza non ha sesso: alle radici della relazione malata, per contrastare la prevaricazione alla violenza
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Docenti:
Alpes Italia
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In questo webinar gratuito verrà presentato il il libro: “La violenza non ha sesso. Alle radici della relazione malata” edito da Alpes.
Cosa capita alla Relazione Affettiva? Perché persone al di sopra di ogni sospetto, anche appartenenti alla propria sfera affettiva (partner, genitori, figli, vicini, colleghi) si trasformano in spietati aguzzini? Come mai l’Amore è sempre più associato alla parola Morte e ad avere la peggio sono, solitamente, le donne?
L’autrice ritiene che il nucleo del problema sia nell’Analfabetismo Psicologico, piaga del terzo millennio, che tra le gravose conseguenze, induce alla Gestione Dicotomica delle Divergenze, “un vero e proprio programma infetto”, che prevede la prevaricazione di uno dei poli della relazione e il conseguente fallimento del Reciproco Rispetto: “Chiunque gestisce le divergenze in modo dicotomico (indipendentemente dal sesso, dall’età e dallo stato di salute), quando si troverà nella posizione di Forza (fisica, economica, di ruolo, psicologica), tenderà a prevaricare l’interlocutore in posizione di Debolezza: donne ed uomini ‘fragili’, bambini, anziani, animali”.
E’ innegabile che le Donne rispetto agli Uomini siano socialmente svantaggiate e maggiormente esposte alla vittimizzazione, anche criminale, ma per debellare la Violenza, è necessario capire che il Killer da combattere non è il Maschio, ma l’Analfabetismo Psicologico di cui sono Vittima sia gli Uomini che le Donne!
L’autrice afferma che la Violenza non ha sesso, né età, né cultura, né razza e suggerisce di sostituire la miriade di neologismi che si coniano per specificare i diversi tipi di vittime (femminicidio, femicidio, infanticidio, uxoricidio, etc.) con un neologismo unico rappresentativo di ogni tipologia di vittima: Debolicidio, inteso come prevaricazione/uccisione di chi si trova in situazione di debolezza.
Questo libro vuol essere un contributo alla crimino-genesi della violenza nella relazione affettiva: stravolge i rassicuranti confini tra il bene e il male, il giusto e l’ingiusto, la normalità e la devianza ed impedisce di banalizzare questi atti cruenti come esiti di raptus, follia o violenza di genere.
Per spiegare il fenomeno della violenza nella relazione e cosiddetta domestica, l’opinione pubblica (in linea con la letteratura corrente), è solita ricorrere ad argomentazioni come la Follia, il Raptus, la Violenza di Genere e il Femminicidio, il Troppo Amore, le responsabilità della Società e della Disgregazione della Famiglia.
L’Autrice (impegnata da decenni nel lavoro clinico con il disagio relazionale) è dell’opinione che tutte queste teorie non abbiano centrato la questione e che il nocciolo del problema sia unico per tutte e da ricercare altrove, più nel profondo, e sia riassunto nelle espressioni “Teoria dell’Analfabetismo Psicologico” e “Teoria del Debolicidio”.
L’angolazione che propone contrasta l’Unidirezionalità dell’attuale cultura della violenza (comunemente intesa come Uomo Carnefice e Donna Vittima), a favore della Bidirezionalità della violenza. Ella afferma che è innegabile che le Donne rispetto agli Uomini siano socialmente svantaggiate e maggiormente esposte alla vittimizzazione, anche criminale, ma ad una analisi più profonda (andando oltre le evidenze statistiche ed il clamore mediatico), ci si accorge che il Killer da combattere non è il maschio, in quanto maschio ma quello che lei chiama “Analfabetismo Psicologico”, di cui a suo avviso sarebbero Vittima le persone in genere, indipendentemente dal sesso, dalla razza, dall’età e dal ceto sociale.
Individuare e superare le falle dell’attuale cultura in merito alla violenza, contrastare la violenza e prevaricazione nella relazione compreso il femminicidio.
Ogni persona del mondo scientifico e non
Antonella Baiocchi, nata a S. Benedetto del Tronto (AP), è psicologa e psicoterapeuta.
Esperta di Riabilitazione Psicosociale, Psicologia Clinica, Sociale, Forense, Violenza di Genere e Pari Opportunità, dopo anni di lavoro in Veneto, dal 2009 svolge la sua attività anche nelle Marche.
Collabora in molte iniziative di solidarietà ed è ideatrice e promotrice di Servizi per Migliorare la Qualità della Vita e contrastare la Violenza nella Relazione.
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L’eventuale presenza di crediti ECM, ed il relativo numero di crediti, viene indicata ad inizio pagina e nel box di iscrizione. Se presenti, all’interno del programma c’è un paragrafo “Crediti ECM” in cui poter visualizzare la data a partire dalla quale potrai effettuare il quiz ECM e la data massima entro cui riuscire a superarlo con successo. Tali informazioni e date sono riportate anche nel box di iscrizione.
Per calcolare le tempistiche di accreditamento bisogna far riferimento alla “Data di scadenza del Quiz ECM” indicata nello specifico corso di formazione, NON alla data in cui viene superato il Quiz ECM. La data di scadenza del Quiz ECM la trova indicata nella pagina del corso, sia nel box di iscrizione che nel paragrafo dedicati a Crediti ECM.
Ebbene, entro 90 giorni dalla data di scadenza del Quiz ECM dobbiamo comunicare i dati ad AGENAS. A sua volta AGENAS trasmetterà i dati al COGEAPS e solo a quel punto le risulteranno accreditati.
Mediamente, consigliamo quindi di calcolare circa 4 mesi dalla data di scadenza del Quiz ECM. Precisiamo, in ogni caso, che l’Attestato di acquisizione ECM del corso a cui ha partecipato, vale come certificazione dei crediti acquisiti.
Sì, il corso rilascia un attestato di partecipazione.
Tutti i corsi di FCP, con speaker internazionali, dispongono di traduzione in italiano. In particolare: i Corsi online e le Master Class dispongono di interpretariato simultaneo, i Corsi Ondemand dispongono di sottotitolazione e/o voice over in italiano, i Corsi residenziali – in-person – dispongono di interpretariato simultaneo o consecutivo. Tali informazioni vengono generalmente specificate sulla pagina di presentazione di ciascun corso.
La presenza di materiale extra dipende dal docente e dal corso specifico: solitamente ci sono pdf contenenti i power point del docente.
412 reviews for questo corso
lucap68 (verified owner) –
Interessante anche se basilare
Michela Alessandra Allegri (verified owner) –
docente ha detto una cosa che mi ha colpito moltissimo: “immagina la sfera della psiche come se fosse l’hardware di un computer: la qualità di esso dipende anche dai software che si installano al suo interno, che ne compromettono o meno il sistema. Se anche una sola componente è difettosa o -scritta male- il computer agirà di conseguenza rilasciando un messaggio sbagliato in cui 2+2 fa 5”.
Un modo semplice e intuitivo per descrivere l’analfabetismo psicologico.
L’aver sempre eseguito una determinata azione in un determinato modus operandi non implica il fatto che essa sia giusta nei confronti di se stessi e degli altri.
Pasquale Riccardi (verified owner) –
semplice nei concetti, buono
testamichele22 (verified owner) –
Il corso è stato molto interessante.
luciana.pagano (verified owner) –
interessante. leggerò il libro