FCP > Formazione Gratuita in Psicologia e Psicoterapia > Dalla scienza dell’estinzione verso una terapia di esposizione personalizzata
Il webinar intende fornire utili spunti di osservazione per una futura messa a punto di una terapia di esposizione sempre più personalizzata ed efficace, a partire dal libro La seconda giovinezza della terapia di esposizione. Modello concettuale e modalità operative, edito da Giovanni Fioriti
Docenti:
Emiliano Toso
, Giovanni Fioriti Editore
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Grazie ai recenti e numerosi progressi raggiunti dalla complessa scienza dell’estinzione della paura oggi sappiamo che l’efficacia della terapia di esposizione (che ne rappresenta la sua applicazione clinica) non sarebbe dovuta alla cancellazione dei ricordi eccitatori, come si credeva in passato, ma alla formazione di nuove memorie inibitorie.
Come approfondito nel libro La seconda giovinezza della terapia di esposizione. Modello concettuale e modalità operative, edito da Giovanni Fioriti, emerge, da questo nuovo modello concettuale, che il punto debole della terapia, ossia il ritorno della paura, sarebbe dovuto principalmente ad una determinata fragilità intrinseca al processo di estinzione, ossia la sua dipendenza al contesto. Sono state sviluppate dunque specifiche strategie comportamentali capaci di compensare gli effetti del rinnovo del contesto (ossia il ritorno della paura quando l’esposizione avviene in ambienti diversi) e facilitare il recupero della memoria inibitoria (Toso 2021).
Al fine di massimizzare la terapia di esposizione, le evidenze scientifiche stanno suggerendo, inoltre, la presenza di un ulteriore aspetto da prendere in considerazione, ossia le specifiche differenze individuali che possono influenzare i risultati del trattamento. Tali disuguaglianze, che rappresentano una dimensione del tutto estrinseca al processo di estinzione, sarebbero dovute ad aspetti di natura biologica (ad es. genetici e ormonali), psicologica (ad es. tratti ansiosi o scarsa motivazione al trattamento) e ambientale (ad es. ansia nel terapeuta o dei famigliari).
Tutte queste evidenze suggeriscono la necessità di un nuovo modo di fare esposizione che tenga conto, oltre che dei limiti facenti parte all’estinzione stessa, anche delle differenze individuali in tale processo (Toso 2022). Alla luce delle nuove scoperte, non solo non è più possibile pertanto continuare a ragionare in termini di sola abituazione e/o ristrutturazione del “set cognitivo” del paziente e non è nemmeno più ragionevole utilizzare un approccio standard (seppur evidence based) uguale per tutti i pazienti. Il webinar intende fornire utili spunti di osservazione per una futura messa a punto di una terapia di esposizione sempre più personalizzata ed efficace.
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Per calcolare le tempistiche di accreditamento bisogna far riferimento alla “Data di scadenza del Quiz ECM” indicata nello specifico corso di formazione, NON alla data in cui viene superato il Quiz ECM. La data di scadenza del Quiz ECM la trova indicata nella pagina del corso, sia nel box di iscrizione che nel paragrafo dedicati a Crediti ECM.
Ebbene, entro 90 giorni dalla data di scadenza del Quiz ECM dobbiamo comunicare i dati ad AGENAS. A sua volta AGENAS trasmetterà i dati al COGEAPS e solo a quel punto le risulteranno accreditati.
Mediamente, consigliamo quindi di calcolare circa 4 mesi dalla data di scadenza del Quiz ECM. Precisiamo, in ogni caso, che l’Attestato di acquisizione ECM del corso a cui ha partecipato, vale come certificazione dei crediti acquisiti.
Sì, il corso rilascia un attestato di partecipazione.
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La presenza di materiale extra dipende dal docente e dal corso specifico: solitamente ci sono pdf contenenti i power point del docente.
35 reviews for questo corso
Valeria Rizzonato (verified owner) –
Complimenti, molto interessante!
Rebecca Scicchitano (verified owner) –
Bello e interessante
FABRIZIO SFORNA (verified owner) –
Grazie molto chiaro e arricchente
Nadia Donadonibus –
Molto interessante il tema
arjola_progni –
Webinar molto utile per fornire la terapia più efficiente.