I risultati di uno studio prospettico longitudinale sui disturbi alimentari negli adolescenti indicano che i modelli alimentari disordinati sono un fattore di rischio per la depressione futura e il bullismo da parte dei coetanei, con conseguenze simili per ragazze e ragazzi.
Il disturbo alimentare negli adolescenti è stato significativamente associato a futuri sintomi depressivi, con coefficienti di correlazione che vanno da 0,15 a 0,48 (P<0,01) in vari punti durante i 5 anni di follow-up, allo stesso modo, il disordine alimentare è stato significativamente associato al bullismo da parte dei coetanei.
Sebbene i disturbi del comportamento alimentare (DCA) siano più diffuse tra le ragazze adolescenti, le conseguenze a lungo termine per entrambi i sessi sono risultati simili.
Lo studio
I dati relativi a 612 ragazzi e ragazze adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni sono stati raccolti nell’ambito dell’attuale studio canadese McMaster Teen Study, che esamina le associazioni tra bullismo, salute mentale e risultati accademici. L’età media dei partecipanti era di 13 anni, il 54% ragazze e il 71% erano caucasi.
I ricercatori hanno acquisito i dati mediante questionari di autovalutazione. Le percezioni del bullismo sono valutate sulla base di una definizione standard che utilizza una scala di cinque punti.
Attraverso lo “Short Screen for Eating Disorders” si sono valutati i comportamenti alimentari clinicamente significativi come: “quante volte mangi in segreto” e “quante volte vomiti di proposito dopo aver mangiato”.
I ricercatori hanno inoltre utilizzato Il “Behavior Assessment System for Children”per valutare i sintomi depressivi.
Mentre gli studi precedenti si sono concentrati sul disordine alimentare e sul pensiero depressivo come conseguenza del bullismo, quest’ analisi ha esaminato i pensieri depressivi e il disordine alimentare come antecedenti.
I risultati avvalorano la tesi di un “percorso basato sui sintomi, per cui i sintomi psicopatologici preesistenti possono aggravare il rischio di essere vittima di bullismo”.
Studi precedenti avevano già rilevato che i sintomi depressivi sono un fattore di rischio per il bullismo da parte di coetanei, ma questo è il primo studio che evidenzia come i DCA possono divenire fattore di rischio per il bullismo in un campione non clinico di adolescenti.
Fattori ambientali e biologici correlati possono predisporre gli adolescenti alla depressione e a un’alimentazione disordinata. Entrambe le condizioni “sono associate a una bassa produzione di serotonina, che modula la sazietà e l’umore”.
Secondo gli autori
“Psicologicamente, le richieste sociali di “perfezionismo” e il non riuscire a soddisfare tali aspettative, sembrerebbe stimolare il pensiero depressivo e agiscono come un ponte tra le due condizioni. Inoltre, i disordini alimentari sono legati a più ampi problemi comportamentali ed emotivi che possono rendere gli adolescenti bersaglio di bullismo.
Sono oltre tre milioni le persone in Italia convivono con i disturbi del comportamento alimentare (Dca), fra questi 2,3 milioni adolescenti.
I risultati sono limitati da diversi fattori, tra cui la non differenziazione dei diversi tipi di disturbi alimentari e l’uso test di auto-valutazione per il bullismo. Tuttavia, i risultati sostengono la necessità di focalizzarci sull’importanza dei comportamenti alimentari per contribuire a ridurre il rischio di altri problemi di salute mentale.
“Gli interventi nei DCA dovrebbero idealmente promuovere un sano comportamento di controllo del peso e favorire la consapevolezza, così da provare a ridurre sintomatologie legate a tali disordini”
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