Lo studio pubblicato su journal Molecular Psychiatry ha dimostrato che i bambini con una durata del sonno più breve hanno maggiori probabilità di soffrire di depressione, ansia e scarse prestazioni cognitive.
I dati di 11.000 bambini di età compresa tra i 9 e gli 11 anni provengono da l’Adolescent Brain Cognitive Development dataset.
Gli stati di sonno sono processi attivi che possono funzionare a sostegno della riorganizzazione dei circuiti cerebrali, il che rende il sonno particolarmente importante per i bambini in questa fase dello sviluppo del cervello.
Misure di depressione, ansia, comportamento impulsivo e scarso rendimento cognitivo nei bambini sono stati associati a una minore durata del sonno. Anche a distanza di un anno, gli effetti depressivi sono stati associati a una breve durata del sonno.
Una riduzione del volume cerebrale di aree cerebrali coinvolte la corteccia orbito-frontale, corteccia prefrontale e temporale, precuneus, e giro sopramarginale è risultato essere associato ad una più breve durata del sonno utilizzando una big data analysis approach.
Questi risultati evidenziano l’importanza di un sonno adeguato sia per la salute mentale che per lo sviluppo del cervello dei bambini.
La quantità di sonno raccomandata per i bambini dai 6 ai 12 anni è di 9-12 ore. Tuttavia, i disturbi del sonno sono comuni tra bambini adolescenti di tutto il mondo.
Un precedente studio ha mostrato che circa il 60% degli adolescenti negli Stati Uniti dorme meno di otto durante i giorni di scuola. Un’importante implicazione di salute pubblica è che la psicopatologia sia nei bambini che nei loro genitori dovrebbe essere considerata in relazione ai problemi di sonno nei bambini.
“I nostri risultati hanno mostrato che il punteggio totale dei problemi comportamentali nei bambini con meno di 7 ore di sonno era del 53% più alto della media, mentre il punteggio cognitivo totale era del 7,8% più basso in media rispetto ai bambini con 9-11 ore di sonno.
Ciò evidenzia l’importanza di un sonno adeguato. Si tratta di associazioni importanti queste identificate tra la durata del sonno nei bambini, la struttura del cervello e le misure di salute cognitiva e mentale, ma sono necessarie ulteriori ricerche per scoprire le ragioni alla base di queste relazioni”.
ha affermato Edmund Rolls professore dell’ University of Warwick.
Sono in aumento anche i casi di bambini più grandi (quattro, cinque, fino a dieci, undici anni) in cui spesso la difficoltà di sonno (pensiamo al non riuscire a dormire da soli nella propria camera, ad esempio) può essere la manifestazione più visibile di un disagio più profondo, che va necessariamente indagato in modo più approfondito.
In queste situazioni, la richiesta parte dal problema di sonno per poi spostarsi anche su altro, ma certamente conoscere bene l’ambito risulta molto utile per una presa in carico adeguata ed efficace.
La consulenza sul sonno può essere molto efficace sia quando riveste una funzione preventiva rispetto ad altre problematiche che si potrebbero instaurare successivamente, sia quando si inserisce in un contesto più ampio di un supporto alla genitorialità.
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Bibliografia:
Wei Cheng, Edmund Rolls, Weikang Gong, Jingnan Du, Jie Zhang, Xiao-Yong Zhang, Fei Li, Jianfeng Feng. Sleep duration, brain structure, and psychiatric and cognitive problems in children. Molecular Psychiatry, 2020; DOI: 10.1038/s41380-020-0663-2