In questo studio, gli autori dimostrano la possibilità che si sviluppi contagio emotivo su vasta scala attraverso i social network.
Contagio emotivo sui social network: le evidenze sperimentali
Gli autori hanno realizzato un imponente esperimento su Facebook, con un campione di 689.003 partecipanti. Hanno mostrato che gli stati emotivi possono essere trasferiti ad altri tramite il contagio emotivo, portando le persone a provare le stesse emozioni senza la loro consapevolezza. Forniscono prove sperimentali che il contagio emotivo si verifica senza interazione diretta tra le persone. Infatti, l’esposizione a un amico che esprime un’emozione può essere sufficiente. Tutto ciò, anche in completa assenza di segnali non verbali.
Questa ricerca ha dimostrato che:
- il contagio emotivo avviene tramite la comunicazione mediata dal computer basata su testo;
- il contagio riguardo ad aspetti psicologici e fisiologici è stato suggerito sulla base di dati di correlazione per i social network in generale;
- le espressioni emotive delle persone su Facebook prevedono le espressioni emotive degli amici, anche giorni dopo.
Il feed di Facebook
Su Facebook, le persone spesso esprimono emozioni, e gli amici le vedono all’interno della sezione “News Feed“. Poiché i nostri contatti su Facebook spesso producono molti più contenuti di quelli che riusciamo a visualizzare, il feed di notizie filtra i post, le storie e le attività intraprese dagli amici.
Il feed di notizie è il modo principale con cui le persone vedono i contenuti condivisi dagli amici. Un algoritmo di Facebook determina quale contenuto mostrare od omettere nel News Feed e sviluppa e testa continuamente con l’obiettivo di mostrare agli spettatori i contenuti che troveranno più rilevanti e coinvolgenti.
Contagio emotivo attraverso i social network: l’esperimento
L’esperimento ha indagato la misura in cui le persone (N = 689,003) sono state esposte a espressioni emotive nella loro sezione “Notizie”. Questo ha testato se l’esposizione alle emozioni ha portato le persone a cambiare i propri comportamenti sui social, in particolare se l’esposizione a contenuti emotivi ha portato le persone a pubblicare contenuti coerenti con l’esposizione (verificando così se l’esposizione a espressioni affettive verbali porta a espressioni verbali simili, una forma di contagio emotivo).
Gli autori hanno scelto, per l’esperimento, la versione in inglese di Facebook. I partecipanti sono stati selezionati casualmente, con un totale di circa 155.000 partecipanti per condizione che hanno pubblicato almeno un aggiornamento di stato durante il periodo sperimentale.
Esperimenti su emozioni positive e negative
Sono stati condotti due esperimenti paralleli per le emozioni positive e negative.
In uno, i ricercatori hanno ridotto l’esposizione a contenuti emotivi positivi degli amici nella sezione “Notizie”. Nell’altro, hanno ridotto l’esposizione a contenuti emotivi negativi. In queste condizioni, nella propria sezione “Notizie”, tra i post che contenevano contenuti emotivi della relativa valenza emotiva, ognuno aveva una probabilità compresa tra il 10% e il 90% di essere omesso dalla sezione “Notizie” per quella visualizzazione specifica.
È importante notare che questo contenuto è comunque sempre stato disponibile visualizzando direttamente i contenuti di un amico, andando alla “bacheca” di tale amico, piuttosto che tramite la sezione “Notizie”.
Post positivi e negativi: il LIWC
I post sono stati determinati come positivi o negativi se contenevano almeno una parola positiva o negativa. Il sistema di conteggio delle parole Linguistic Inquiry and Word Count (LIWC, 2007) ha permesso di fornire tale definizione. Questo modello è correlato alle misure di benessere auto-riferite e fisiologiche.
In totale, i ricercatori hanno analizzato oltre 3 milioni di post, contenenti oltre 122 milioni di parole, di cui 4 milioni positive (3,6%) e 1,8 milioni negative (1,6%).
L’espressione emotiva è stata modellata, su base individuale, come la percentuale di parole prodotte, che erano positive o negative, da quella persona durante il periodo sperimentale. Positività e negatività sono state valutate separatamente, provando che non sono semplicemente estremità opposte dello stesso spettro.
Risultati
I risultati mostrano un contagio emotivo.
Per le persone che avevano ridotti i contenuti positivi nella loro sezione “Notizie”, una percentuale maggiore di parole negli aggiornamenti di stato era negativa e una percentuale minore era positiva. Quando avevano ridotti i contenuti negativi, si è verificato il modello opposto.
Questi risultati suggeriscono che le emozioni espresse dagli amici, attraverso i social network, influenzano i nostri stati d’animo. Si ottiene così la prova sperimentale di contagio emotivo su larga scala attraverso i social network.
Considerazioni sul contagio emotivo
Questi risultati evidenziano diverse caratteristiche del contagio emotivo.
In primo luogo, poiché il contenuto della sezione “Notizie” non è “diretto” verso nessuno, il contagio potrebbe non essere solo il risultato di qualche interazione specifica con un interlocutore felice o triste.
In secondo luogo, anche se il comportamento non verbale è riconosciuto come un mezzo per il contagio, questi dati suggeriscono che il contagio non richiede necessariamente un comportamento non verbale. Il contenuto testuale da solo sembra essere un canale sufficiente.
Una valutazione finale dello studio
Questi dati forniscono alcune delle prime prove sperimentali a sostegno delle affermazioni controverse che le emozioni possono diffondersi attraverso la rete. Tuttavia, le dimensioni degli effetti provenienti dalle manipolazioni sono piccole.
In realtà, questi effetti contano comunque. Infatti, la manipolazione della variabile indipendente (la presenza di emozioni nella sezione “Notizie”) è stata minima, mentre la variabile dipendente (le espressioni emotive delle persone) è difficile da influenzare, data la gamma di esperienze quotidiane che influenzano l’umore.
È importante, però, tenere in considerazione che, data la massiccia portata dei social network come Facebook, anche piccoli effetti possono avere grandi conseguenze. Ad esempio, la connession tra emozioni e benessere fisico suggerisce l’importanza di questi risultati per la salute pubblica. I messaggi online influenzano la nostra esperienza delle emozioni, che possono influenzare una varietà di comportamenti offline.
Articolo liberamente tradotto e adattato. Fonte: Adam D. I. Kramer, Jamie E. Guillory, and Jeffrey T. Hancock – PNAS June 17, 2014 111 (24) 8788-8790; first published June 2, 2014 https://doi.org/10.1073/pnas.1320040111