La depressione è un alto fattore di rischio per patologie cardiovascolari

depressione malattie cardiovascolari

 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS, 350 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di depressione, emerge da un recente studio che la depressione comporta un rischio per le malattie cardiovascolari altrettanto importante che il rischio di obesità e colesterolo alto.

Lo Studio pubblicato  sulla rivista Atherosclerosis mostra come la depressione  risulti essere la causa principale del 15% dei decessi in generale e di quelli per problemi cardiovascolari.

Il primo dato importante emerso dall’osservazione dopo un periodo di 10 anni su 3400 uomini di età compresa tra 45 e 74 anni, mostra come la depressione è in generale un fattore di rischio per le patologie cardivascolari indipendentemente dai 5 (big five) fattori maggiori di rischio (ipertensione,ipercolesterolemia, obesità, fumo, diabete)

“Non vi è dubbio che la depressione sia un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari”,

spiega Karl-Heinz Ladwig, principal investigator dello studio

“La domanda ora è: qual’ è il rapporto tra depressione e altri fattori di rischio come il fumo, livelli elevati di colesterolo, obesità e ipertensione?  E  quanto è grande il ruolo che gioca con ciascun fattore?”

L’ indagine mostra che il rischio di una malattia cardiovascolare fatale a causa della depressione, è quasi grande come il rischio di fattori quali livelli elevati di colesterolo o di obesità. I risultati mostrano che solo la pressione alta e il fumo sono associati ad un rischio maggiore (il colesterolo alto ad esempio è causa di morti per malattie cardiovascolari per l’8,4% , per arrivare al fumo, che ha un’incidenza solo leggermente più pesante della depressione, di oltre il 21%. )

Visto in tutto il campione la depressione è risultata essere il principale fattore di rischio per circa il 15% delle morti cardiovascolari.
“I dati mostrano che la depressione ha un effetto di medie dimensioni all’interno della gamma dei principali fattori di rischio, non congenite per le malattie cardiovascolari.”

Secondo gli autori, questi risultati sottolineano la necessità di considerare la depressione all’interno di una strategia globale di screening e trattamento  per la prevenzione di patologie cardiovascolari. Gli autori scrivono nel paper che uno screening per la depressione possa essere particolarmente utile nei soggetti con uno stato intermedio di fattori di rischio.

 

Journal Reference:

  1. Karl-Heinz Ladwig, Jens Baumert, Birgitt Marten-Mittag, Karoline Lukaschek, Hamimatunnisa Johar, Xioayan Fang, Joram Ronel, Christa Meisinger, Annette Peters. Room for depressed and exhausted mood as a risk predictor for all-cause and cardiovascular mortality beyond the contribution of the classical somatic risk factors in men. Atherosclerosis, 2016; DOI: 10.1016/j.atherosclerosis.2016.12.003

Articolo completo su Researchgate

 

Copyright: Psicologi@Lavoro
Non riprodurre senza autorizzazione

 

 

 

Articoli correlati

Lavoro e organizzazioni
Il supporto dello psicologo per il cambiamento professionale 
“Flessibilità”, “apertura al cambiamento”, “spirito di iniziativa”, sono...
Lavoro e organizzazioni
Rapporti di lavoro: come costruirli e gestirli al meglio
La Psicologia è la scienza che studia i comportamenti e le relazioni (CNOP, 2015) e il ruolo...

Partecipa lasciando un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Puoi usare questi tag HTML:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>