Lesione da trauma cranico, una potenziale causa di reati violenti

Lesione da trauma cranico reati violenti

Le lesione da trauma cranico sembrano essere un fattore di rischio per reati violenti.

Una review coordinata da Huw Williams dell’Università dell’Exeter, nel Regno Unito i cui risultati sono stati pubblicati su Lancet Psychiatry , mostrano come un trauma cranico potrebbe contribuire ad aumentare il rischio di compiere atti criminali, soprattutto tra i giovani che hanno già dei precedenti penali.
Williams e colleghi sottolineano che una commozione cerebrale, ovvero un trauma cranico molto lieve, porta raramente a cambiamenti permanenti nel cervello, mentre un trauma cranico da moderato a grave, a lungo termine può essere associato a disturbi neurocognitivi, comportamentali e psichiatrici a lungo termine.

Gli effetti neuropsicologici possono andare da scarsa memoria e poca capacità di attenzione e concentrazione a un aumento del rischio di aggressione impulsiva, scarsa capacità decisionale e mancanza di controllo del comportamento sociale.

Nel lavoro vengono suggerite diverse misure per ridurre il rischio di compiere atti criminali dopo aver subito un trauma cranico tra cui, la neuroriabilitazione, l’identificazione e la gestione dei trauma cranici tra giovani e bambini, uno screening di routine e la fornitura di adeguate opzioni di trattamento quando si entra in carcere, con figure professionali adeguate a supporto del personale giudiziario.

“Sono rimasto sorpreso dal fatto che gli effetti di un trauma cranico sull’aumento della criminalità fossero uguali tra culture e sistemi giudiziari differenti e che l’aumento del rischio di commettere atti criminali tra chi aveva subito un danno cerebrale fosse di almeno il doppio. I medici dovrebbero seguire meglio i casi di trauma cranico per garantire una più efficace reintegrazione nella comunità, specialmente tra i giovani”.

sottolinea Huw Williams, autore principale della review.

Secondo Alice Theasom, della Auckland University of Technology, in Nuova Zelanda,

“è probabile che dal momento che il trauma cranico può causare cambiamenti emotivi, fisici e cognitivi che possono portare a difficoltà della gestione dell’umore e nell’affrontare lo stress, aiutare le persone a far fronte a questi cambiamenti e facilitare il recupero potrebbero ridurre il rischio di commettere atti criminali”. In ogni caso “abbiamo ancora molto da imparare sugli impatti a lungo termine delle lesioni cerebrali, in particolare di quelle lievi e delle multiple”

Fonte: 

Quotidiano Sanità

Lancet Psychiatry

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