Lo sport giovanile è un’attività molto importante che, se adeguatamente strutturata, può portare a uno sviluppo positivo dei giovani (PYD; Fraser-Thomas et al., 2005). Tale sviluppo viene massimizzato quando i giovani vengono visti come risorse da sviluppare piuttosto che come problemi da gestire, cioè creando relazioni positive con gli adulti, nonché insegnando le cosiddette life skill (Holt et al., 2017; Lerner et al., 2005).
Nello sport Gould e Carson (2008) hanno definito le life skill come risorse personali interne, cioè caratteristiche e abilità come:
- la definizione degli obiettivi,
- il controllo emotivo,
- l’autostima,
- l’etica del duro lavoro.
Queste skill possono essere facilitate o sviluppate nello sport e sono trasferibili in altri contesti di vita.
Life skill e allenatori
Turnnidge e colleghi (2014) hanno dimostrato come lo sviluppo e il trasferimento di tali competenze possono essere agevolate dagli allenatori attraverso:
- un approccio implicito, che si riferisce agli allenatori che si concentrano sullo sviluppo delle abilità specifiche per lo sport dei loro atleti senza un’attenzione deliberata o uno sforzo posto sullo sviluppo o sul trasferimento delle life skill;
- un approccio esplicito, cioè dove i coach mirano intenzionalmente allo sviluppo e al trasferimento delle abilità di vita durante l’allenamento.
Bean et al. (2018) hanno proposto un’integrazione di entrambi gli approcci per aiutare i giovani a diventare più consapevoli delle proprie competenze, consentendo loro di generalizzare le proprie abilità di vita oltre lo sport. In particolare, gli autori hanno identificato un continuum di 6 livelli di insegnamento delle life skill, dove ogni livello funge da elemento costitutivo che consente agli allenatori di progredire verso livelli crescenti di intenzionalità.
Per questi motivi Camiré e colleghi hanno creato nel 2021 uno strumento di autovalutazione degli allenatori per valutare il loro livello di intenzionalità nell’insegnamento delle life skill attraverso lo sport. Con lo strumento disponibile in quattro lingue, gli allenatori di tutto il mondo possono diventare più consapevoli del loro ruolo e costringerli a compiere passi sempre più concreti continuare, migliorare o cambiare i propri comportamenti.
Sergio Costa
Psicologo dello Sport
PhD in Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche
Preparatore Mentale FIT
https://www.sergiocostapsicologosport.com/
BIBLIOGRAFIA
Bean, C., Kramers, S., Forneris, T., & Camiré, M. (2018). The implicit/explicit continuum of life skills development and transfer. Quest, 70(4), 456–470.
Camiré, M., Turgeon, S., Kramers, S., Rathwell, S., Bean, C., Sabourin, C., & Pierce, S. (2021). Development and initial validation of the Coaching Life Skills in Sport Questionnaire. Psychology of Sport and Exercise, 53, 101845, 1–10.
Fraser-Thomas, J. L., Côté, J., & Deakin, J. (2005). Youth sport programs: An avenue to foster positive youth development. Physical Education & Sport Pedagogy, 10(1), 19–40.
Gould, D., & Carson, S. (2008). Life skills development through sport: Current status and future directions. International Review of Sport and Exercise Psychology, 1(1), 58–78.
Holt, N. L., Neely, K. C., Slater, L. G., Camiré, M., Côté, J., Fraser-Thomas, J., MacDonald, D., Strachan, L., & Tamminen, K. A. (2017). A grounded theory of positive youth development through sport based on results from a qualitative meta-study. International Review of Sport and Exercise Psychology, 10(1), 1–49.
Lerner, R. M., Lerner, J. V., Almerigi, J. B., Theokas, C., Phelps, E., Gestsdottir, S., Naudeau, S., Jelicic, H., Alberts, A., Ma, L., Smith, L. M., Bobek, D. L., Richman-Raphael, D., Simpson, I., Christiansen, E. D., & von Eye, A. (2005). Positive youth development, participation in community youth development programs, and community contributions of fifth grade adolescents: Findings from the first wave. The Journal of Early Adolescence, 25(1), 17–71.
Turnnidge, J., Côté, J., & Hancock, D. J. (2014). Positive youth development from sport to life: Explicit or implicit transfer? Quest, 66(2), 203–217.