L’olfatto
Capace di riportarci indietro nel tempo in un istante, di aiutarci ad “annusare” i pericoli, di calmarci o addirittura commuoverci, l’olfatto è il senso più antico e irrazionale che possediamo. Sappiamo che i neonati sono in grado di riconoscere l’odore del latte materno e che le memorie che si legano a questo senso risultano così arcaiche e indelebili, da influenzare le nostre scelte alimentari anche a distanza di molto tempo dalla loro origine.
Secondo alcuni neurofisiologi, l’odore contribuisce per il 90% alla percezione delle qualità gustative dei cibi: solo il 10% dei sapori che conosciamo sarebbe, dunque, dovuto all’azione delle papille gustative.
Mindful eating e consapevolezza
Uno dei pilastri della mindful eating è la consapevolezza delle qualità sensoriali di quello che si sta mangiando e la connessione con l’intero bagaglio di sensazioni percepibili prima, durante e dopo i pasti. L’esplorazione sensoriale, dunque, è alla base del mangiare consapevole, anche in età evolutiva.
Mangiare consapevolmente vuol dire non solo riuscire a ridurre o eliminare dalla propria vita tutti quegli episodi alimentari inconsapevoli, come la gestione della noia o di altre emozioni negative attraverso il cibo, il mangiare oltre il punto di sazietà perché si è distratti dalla tv, dal cellulare o da altre informazioni o perché, “semplicemente”, si è sovrappensiero. Mangiare consapevolmente vuol dire anche godersi molto di più il proprio pasto, creare un rapporto sereno con il cibo e sentirsi più soddisfatti di sé, del proprio corpo e di tutto il proprio vissuto alimentare: una bella eredità da lasciare ai nostri piccoli!
L’autoregolazione nel comportamento alimentare
Sin dagli anni ’30 gli studiosi del comportamento alimentare sanno che i bambini molto piccoli sono dotati di una naturale capacità di autoregolazione, che, però, può essere offuscata dai condizionamenti sociali a partire dai tre anni di età. Quando la disconnessione dai segnali fisiologici di fame e sazietà diventa consistente e prevalgono altre spinte, come il desiderio di compiacere l’altro finendo tutto ciò che si ha nel piatto, o di terminare il pasto solo per poter, poi, andare a giocare o per aver diritto al dolce, la conseguenza è che si mangia più di quanto in realtà il nostro corpo ne abbia bisogno, con un conseguente sovrappeso o obesità.
La mindful eating per i bambini
La mindful eating dedicata ai bambini mira ad invertire questa rotta in un età ancora tenera, in cui i bambini sono più vicini, rispetto agli adulti, al loro essere naturalmente mindful, alle loro naturali competenze di mangiatori consapevoli.
Per tale motivo, i giochi di esplorazione sensoriale, fra cui rientra l’esplorazione olfattiva dei cibi, risultano particolarmente efficaci e anche divertenti!
Di seguito propongo un gioco da fare con i piccoli di qualsiasi età, che sarà stimolante anche per gli adulti. L’obiettivo è quello di riuscire a rallentare e soffermarsi sulle qualità olfattive del cibo. Per farlo, giochiamo a riconoscere gli odori delle erbe aromatiche più usuali nella cucina locale. Pronti?
Ecco cosa ti occorrerà:
- 5 (o più) erbe aromatiche usate comunemente nella cucina del tuo territorio
- Piccoli contenitori non trasparenti (come quelli delle pellicole fotografiche), circa 20
- Ritagli di stoffa abbastanza grandi da ricoprire i contenitori, circa 20
- Elastici, per fissare la stoffa intorno al contenitore, circa 20
- Fogli e matite per segnare le risposte (vedi tabella n.1.)
Ora giochiamo!
Prima fase
In una prima fase del gioco, si invitano i partecipanti ad esplorare le qualità olfattive delle varie erbe, che verranno, dunque, presentate scoperte e una per volta. I partecipanti sono invitati ad osservarle, annusarle e a descriverne le qualità olfattive: è un odore pungente? Delicato? Intenso?
Ricordiamo che non c’è una risposta giusta o sbagliata e che ognuno può liberamente descrivere la propria esperienza così come la percepisce.
Seconda fase
Nella seconda fase del gioco, si effettua una prova di riconoscimento alla cieca: le erbe vengono inserite nei contenitori non trasparenti, ricoperte di stoffa fissata con l’elastico. È necessario contrassegnare ogni contenitore con un numero o una sigla di riconoscimento. Ogni partecipante, dopo aver esplorato le qualità olfattive dell’erba misteriosa, annusando il contenitore, segnerà sul proprio foglio la rispettiva sigla accanto al nome dell’erba che, secondo lui, vi era contenuta. I fogli potrebbero contenere una tabella come questa:
Tabella 1. Scheda per riconoscimento olfattivo delle erbe aromatiche.
Se sei uno psicologo e hai trovato interessante la mindful eating per bambini, ti invito ad approfondire la scheda del corso online che partirà a breve. Il corso si rivolge ai professionisti che desiderano lavorare nel campo del comportamento alimentare attraverso un protocollo di mindful eating dedicato ai bambini e le loro famiglie.
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Per approfondimenti:
- Davis, C.M. (1939) Results of the Self-Selection of Diets by Young Children. Canadian Medical Association Journal 41 (1939): 257-261
- Rolls, B.J., Engel, D., Birch, L.L. (2000) Serving Portion Size Influences 5-Year-Old But Not 3-Year-Old Children’s Food Intakes. Journal of the American Dietetic Association 100; 232-234
Teresa Montesarchio
Psicologa, Psicoterapeuta TCC
Lifetime Member The Centre for Mindful Eating
One thought on “Mindful Eating con i bambini: un gioco per tutte le età!”
Paola says:
Stimolante come input, ma mi aspettavo di più, considerato anche il fatto che la pagina indicata non si apre.