Una nuova ricerca pubblicata su Cancer e coordinata da Caryn Mei Hsien Chan, dell’Università della Malesia a Kuala Lumpur mostra che circa un quinto dei pazienti oncologici ha subito un disturbo da stress post-traumatico (PTSD) alcuni mesi dopo la diagnosi, e anche se i tassi complessivi di PTSD sono diminuiti nel tempo, un terzo dei pazienti inizialmente diagnosticati con il disturbo di salute mentale presentavano sintomi persistenti o in peggioramento nei quattro anni dopo.
A sei mesi dalla diagnosi, il 22% dei pazienti oncologici riporta sintomi di stress post-traumatico (PTSD – post-traumatic stress disorder).
A quattro anni, la percentuale di pazienti che soffrono ancora di questo disturbo si attesta intorno al 6%.
Il PTSD è più spesso associato ad eventi traumatici come violenti attacchi fisici e sessuali, incidenti gravi e disastri naturali, tra questi eventi traumatici c’è anche “la diagnosi di cancro”, l’esperienza di sottoporsi al trattamento e il sopravvivere a un tumore.
La maggior parte dei malati di cancro manifesta alcuni sintomi caratteristici del PTSD
Per questo studio sono stati seguiti 469 pazienti di un centro oncologico malesiano, che hanno ricevuto una valutazione psicologica in diversi momenti dopo la diagnosi.
Di questi, 210 sono morti durante lo studio. Sei mesi dopo la diagnosi, 27 pazienti su 203, il 13,3%, rientravano nei criteri considerati per la diagnosi di PTSD, e altri 17, pari all’8,4%, avevano diversi sintomi del disturbo. Quasi un paziente su cinque, mostrava sintomi gravi di stress post-traumatico a sei mesi dalla diagnosi di cancro. A quattro anni, invece, 10 pazienti su 245, pari al 4,1%, mostravano ancora un quadro completo di PTSD mentre altri 5 avevano sintomi gravi.
Delle 27 persone con PTSD dopo sei mesi, sei avevano ancora un quadro completo dopo quattro anni, e altre due avevano sintomi gravi.
Meno colpite le donne con tumore al seno. I risultati dello studio per le pazienti affette da tumore al seno suggeriscono che la consulenza può aiutare a prevenire o alleviare la gravità del PTSD. Infatti, le pazienti con tumore al seno, hanno un supporto psicologico nel periodo pre-operatorio, per aiutarle a far fronte alla diagnosi e al trattamento. La ricerca ha evidenziato che dopo sei mesi, le donne con cancro del seno avevano una probabilità tre volte inferiore, rispetto ad altri pazienti, di sviluppare PTSD. E sulla base di questo risultato, secondo gli autori la consulenza potrebbe aiutare a prevenire o alleviare la gravità del PTSD.
Lo stress post-traumatico può verificarsi in qualsiasi momento durante o dopo il trattamento ed è paragonabile alla morte di un caro amico o di un parente”.
Abbiamo bisogno di servizi di valutazione psicologica e di sostegno per i pazienti affetti da cancro in una fase iniziale e in seguito, perché il benessere psicologico e la salute mentale e, per estensione, la qualità della vita, sono altrettanto importanti quanto la salute fisica
conclude Chan
Lo studio
“Course and Predictors of Post-Traumatic Stress Disorder in a Cohort of Psychologically Distressed Patients with Cancer: A 4-Year Follow-Up Study.” Caryn Mei Hsien Chan, Chong Guan Ng, Aishah Taib, Lei Hum Wee, Edward Krupat, and Fremonta Meyer. CANCER; Published Online: November 20, 2017 (DOI: 10.1002/cncr.30980).
Author Contact: Mr. Razuan Ghazali, of the National University of Malaysia’s communications office, at radz@ukm.edu.my or +603 8921 5151.
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0 thoughts on “Il 20% dei pazienti oncologici convive con un disturbo da stress post-traumatico”
Orsenigo Annalisa says:
I presupposti teorici e le manifestazioni cliniche elencate trovino corrispondenza nella pratica professionale qquando si confronta con patologie che mettono in discussione la possibilità di sopravvivenza e/ o di qualità di vita
Orsenigo Annalisa says:
Articolo interessante che trova riscontro nella pratica clinica professionale