Gli antichi greci avevano due diverse parole per il tempo: chronos e kairos. Chronos descrive il tempo quando passa regolare, mentre kairos descrive quei momenti in cui il tempo sembra aprirsi fino a rallentare.
La Percezione del tempo nella nostra vita cambia in base allo stato emotivo, all’età, a volte scorre velocissimo, altre sembra che tutto si fermi. Il tempo può passare più velocemente o più lentamente se siamo in attesa di qualcosa o se una scadenza si avvicina.
I pazienti che soffrono di depressione sembrano vivere il tempo in modo diverso, caratteristica della depressione è il rallentamento del flusso del tempo, il suo scorrere continuo rallenta fino ad arrestarsi. La giornata diventa interminabile, con una sensazione che tutto sia fermo. Il tempo diventa un peso che devono sopportare.
Un team di psicologi riuniti a Johannes Gutenberg di Magonza (JGU) hanno raccolto studi pertinenti in materia per analizzarli in un cosiddetto meta-studio.
Emerge come, nel confronto con soggetti sani, gli individui depressi mostrano in realtà, una sensazione soggettiva di come il tempo passa più lentamente. Tuttavia, quando viene chiesto loro di valutare la durata di un intervallo di tempo specifico, come ad esempio due secondi o due minuti, le stime sono altrettanto accurate di quelle dei soggetti sani.
Sven Thönes e Daniel Oberfeld-Twistel dell’Istituto di Psicologia presso l’Università di Mainz hanno esaminato i risultati di 16 studi, in cui hanno partecipato 433 soggetti depressi e 485 soggetti di controllo non-depressi.
“Psichiatri e psicologi in ospedali e studi privati riferiscono che i pazienti depressi sentono che il tempo passa veramente molto lentamente, i risultati della nostra analisi lo confermano.”
Indagini scientifiche su questo argomento sono state eseguite già nel 1940.
Nella seconda parte della loro meta-analisi, Thönes e Oberfeld-Twistel hanno esaminato le stime soggettive relative al tempo; hanno chiesto, per esempio, di stimare la durata di un film in minuti, o di discriminare la durata di due suoni. I risultati ottenuti per i soggetti depressi erano esattamente gli stessi degli individui non depressi senza alcuna differenza rilevante.
Lo studio mostra dunque che
“Il sentimento soggettivo del passare del tempo differisce dall’abilità di assegnare la reale durata di un evento esterno”
Tuttavia, sempre dallo studio emerge come i diversi aspetti del rapporto tra la depressione e il tempo, e la sua percezione, non siano ancora stati indagati in maniera adeguata. Poco si sa circa gli effetti degli antidepressivi e della psicoterapia, o come i pazienti con disturbi bipolari rispetto alla depressione non bipolare valutano il passare del tempo
Source: Universität Mainz
Time perception in depression: A meta-analysis, Sven Thönes, Daniel Oberfeld, Journal of Affective Disorders, DOI:10.1016/j.jad.2014.12.057, 12 January 2015.
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