In questo discorso tenuto durante un Ted Event dello Psicologo Sociale Thomas Curran, esperto delle caratteristiche di personalità del perfezionismo e di come questo impatti la salute mentale, spiega come la pressione esterna all’essere perfetti sta facendo emergere conseguenze a livello della salute mentale soprattutto nella popolazione più giovane.
Come possiamo creare una cultura più orientata a celebrare anche gli aspetti positivi dell’imperfezione? Scopriamolo in questo interessante speech di Curran.
Buona lettura!
Sono piuttosto perfezionista. Quante volte l’avete sentito dire? Magari bevendo qualcosa con gli amici, o forse con la famiglia al Ringraziamento. È il difetto preferito di tutti, è l’ormai comune risposta alla difficile, ultima domanda dei colloqui di lavoro: “Il mio più grande difetto? È il mio perfezionismo.”
Cosa dice di noi e della nostra società il fatto che ci sia una sorta di celebrazione della perfezione e del perfezionismo?
Le nostre ricerche suggeriscono che il perfezionismo cresce di pari passo al cambiamento della società
Questa è una società che colpisce le loro insicurezze
Un esempio: il caso di John
Il perfezionismo nella letteratura fino ad oggi
Ma c’è speranza?
Cosa possiamo fare contro l’aumento esponenziale del perfezionismo?
Ogni volta che vengono buttati giù dalla montagna, non vedono altra opzione che scalarla di nuovo. Gli antichi Greci sapevano che questo viaggio senza fine, su e giù per la stessa montagna, non porta alla felicità. La loro idea dell’inferno era un uomo chiamato Sisifo, condannato per l’eternità a spingere un macigno su di una montagna, per poi vederlo rotolare giù e ricominciare daccapo. Finché insegniamo ai giovani che non c’è niente di più reale o di più importante nella vita della disperata ricerca di perfezione, condanneremo le generazioni future alla stessa futilità e disperazione.