Quando nasce un genitore: tra gioie, ansie e nuovi equilibri

Sono psicologa clinica, psicoterapeuta sistemico – relazionale e mediatore familiare e dei conflitti relazionali. Svolgo la libera professione presso il mio studio a San Donà di Piave (Ve), oltre a...
Quando nasce un genitore tra gioie, ansie e nuovi equilibri

La nascita di un figlio cambia improvvisamente la vita personale e quella di coppia; un evento eccezionale e di straordinaria importanza, soprattutto se desiderato. Diventare genitori è generalmente un momento molto atteso, ma può anche essere fonte di grandi ansie e preoccupazioni. Innanzi tutto, è bene tener presente che insieme al neonato nascono due genitori, che probabilmente non hanno mai avuto a che fare con pannolini e bagnetti profumati, con nottate insonni e coliche dei primi mesi… Durante la gravidanza emergono diversi interrogativi rispetto al nascituro, al nuovo ruolo, a come sarà la propria famiglia. Tali domande mettono in moto tutto un meccanismo di immaginazione, costruzione e ricostruzione della propria immagine e identità personale, non solo corporea ma anche sociale ed emotiva.

La nascita del primo figlio comporta una grossa ristrutturazione del rapporto di coppia, non solo per il passaggio dall’essere in due all’essere in tre, ma per imparare a considerare il partner anche nel suo ruolo di padre o di madre. La transizione alla genitorialità porta sempre con sé una crisi; che non è necessariamente sinonimo di problema o addirittura di patologia, ma è sinonimo di cambiamento e il cambiamento, quasi sempre, implica possibilità e rischi.

Il bambino immaginario si incontra o si scontra con quello reale, con le sue caratteristiche personali ed il suo modo di stare al mondo. I neo genitori si trovano catapultati in una routine completamente diversa, che necessita di tempo per trovare un suo ritmo. A fare da sfondo ci sono le innumerevoli emozioni che affollano la mente dei nuovi genitori. Molti non potranno fare a meno di sentire una forte ansia di fronte al pianto inconsolabile, alle difficoltà legate al sonno o ai disturbi della sfera alimentare che può manifestare il piccolo. Accanto alle ansie, vi possono essere diverse paure: legate allo stato di salute del neonato, alle proprie capacità genitoriali, a quelle del nostro partner, allo stato di salute del proprio rapporto di coppia…

Che cosa succede ai neo genitori?

La donna si trova ad avviare un profondo ed delicato processo di trasformazione evolutiva della sua identità femminile: si tratta di confrontarsi con nuove parti di sé, rivisitare la relazione con la propria femminilità, e soprattutto ripercorrere la sua storia di figlia ed il particolare rapporto con la propria madre. Alcune, nel primo periodo, sono sommerse da forti emozioni come crisi di pianto senza motivi apparenti, stati di tristezza e di ansia, irritabilità, inquietudine; tali manifestazioni destabilizzano la neo mamma che gradualmente cerca di trovare un nuovo equilibrio. Inoltre, emergono sentimenti contrastanti in merito al proprio lavoro: sono combattute tra il desiderio di restare con il figlio per i primi anni di vita e quello di tornare subito al lavoro. Anche l’uomo come la donna, durante il percorso verso la genitorialità, affronta una serie di cambiamenti relativi al passaggio dalla posizione di figlio e marito a quella di padre. Egli si trova, quindi, in una fase di sviluppo, a confronto con importanti cambiamenti che gli richiedono la destrutturazione del suo precedente equilibrio e un lavoro di riadattamento e di riorganizzazione.

Andare in crisi con l’arrivo di un figlio

L’equilibrio di una coppia si modifica inevitabilmente quando nasce un bimbo, perché la priorità e le attenzioni si spostano verso il nuovo arrivato. Quando la coppia non riesce ad affrontare i problemi che gli si presentano giorno dopo giorno, entra in crisi: ci si accusa a vicenda di essere cambiati, di non riconoscersi più, di non aver più tempo disponibile l’uno per l’altra. Entrambi i genitori possono sentirsi invasi dalle molteplici novità che il lieto evento ha portato, in modo talmente prepotente da non riuscire a gestire da soli il proprio malessere.

Negli ultimi anni, si è dato sempre più importanza al periodo della gravidanza attraverso corsi pre parto, incontri di sostegno per i futuri genitori, articoli, libri, programmi tv… attenzioni che diventano meno presenti dopo il parto. Molte donne, nel periodo di post parto, testimoniano un vissuto di insicurezza e solitudine, allo stesso modo gli uomini avvertono la difficoltà di comprendere come possono essere un valido aiuto per la propria partner e di avere uno spazio di ascolto rispetto alle loro preoccupazioni.

Quali prospettive?

Di fronte ad una coppia di neo genitori in crisi può essere d’aiuto creare uno spazio per parlare, chiarirsi, cercare delle piccole soluzioni, che spesso consentono ai padri di aiutare di più la mamma e alle madri di ascoltare un pochino anche le esigenze del marito.
Lo psicologo può dare sostegno e risposta alle esigenze dei neo genitori attraverso un breve ciclo di incontri che prevedono l’uso degli strumenti del Parent Coaching.

Perchè?

E’ un metodo innovativo, mirato a potenziare le capacità genitoriali e migliorare le difficoltà relazionali, dove viene meno l’intervento psico-educativo a favore di una responsabilizzazione degli stessi, oltre ad una maggiore autonomia nella messa in atto di scelte e cambiamenti a favore del benessere familiare.

 

Petra Visentin

 

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