Rapporti di lavoro: come costruirli e gestirli al meglio

"Non far caso a me, io vengo da un altro pianeta. Ancora vedo orizzonti dove tu disegni confini" ~ Frida Kahlo  Sono una Psicologa Iscritta all’Albo A dell’Ordine del Lazio con il N° 13...
RAPPORTI DI LAVORO COSTRUIRLI E GESTIRLI

Ciascun professionista nello svolgimento del proprio lavoro, al fine di migliorare la sua prestazione, non deve solo tener conto degli aspetti tecnici che riguardano la propria disciplina, ma anche e soprattutto degli aspetti relazionali e di come questi entrano a far parte del suo contesto professionale.

La Psicologia è la scienza che studia i comportamenti e le relazioni (CNOP, 2015) e il ruolo che questi hanno nei diversi contesti; nel nostro caso utilizzeremo i principi psicologici per analizzare le relazioni che si sviluppano all’interno dell’ambito lavorativo.

Indipendentemente dal tipo di lavoro che ciascuno svolge, e dalla tipologia di inquadramento professionale, sia che operi come libero professionista, come lavoratore dipendente (Andronico, 2014) o in altre forme di collaborazione, esistono delle costanti che regolano i rapporti professionali, e che possono essere riassunte in tre grandi categorie:

  • Rapporti con il cliente
  • Rapporti con il capo ed i collaboratori
  • Rapporti con i colleghi

Per poter essere dei professionisti a tutto tondo, è necessario saper padroneggiare le competenze di base delle relazioni umane e di saperle declinare in base alle esigenze dell’interlocutore che si ha di fronte. Alcuni principi generali dell’interazione che riguardano la comunicazione efficace, possono essere appresi attraverso specifici training per le abilità sociali, mentre per quanto riguarda i rapporti professionali sarà bene approfondire le macrocategorie che abbiamo sopracitato.

Un principio base del marketing afferma che “il cliente ha sempre ragione”, chi non conosce le dinamiche relazionali alla base dell’interazione con il cliente potrebbe mal interpretare questa affermazione e compromettere, invece di incrementare, il rapporto con la clientela. Il senso profondo di questa affermazione è che il cliente è il primo obiettivo di ciascun professionista e come tale, diviene il polo su cui orientare le strategie di marketing e comunicazione del lavoratore. Mi spiego meglio, un ottimo prodotto/servizio se non è fruibile per nessun cliente perde di valore; allo stesso modo un professionista brillante se non offre servizi che la clientela reputa utili, non verrà scelto. Ma come fare a comprendere qual è il nostro cliente e come fare a soddisfarlo? Esistono una serie di strategie chiave che consentono al lavoratore non solo di interagire in maniera efficace con il proprio cliente, ma addirittura di incrementare il suo volume di affari.

Stessa cosa dicasi per i rapporti con il capo ed i collaboratori, quante volte ci si è trovati in difficoltà su lavoro perché non si è riusciti a gestire in maniera ottimale i rapporti professionali?! infatti in qualsiasi contesto di lavoro il ruolo del leader riveste un’importanza decisiva, giacchè influenza le prestazioni, le motivazioni del gruppo ed il clima stesso dell’ambiente di lavoro. Gestire in modo costruttivo il proprio rapporto con lui è dunque la chiave per una proficua vita lavorativa, è quindi necessario conoscere i vari stili di leadership e le dinamiche di gruppo per trarre il maggior profitto dalle relazioni interpersonali sul lavoro.

E che dire dei colleghi, alleati o competitor? Nel moderno mondo del lavoro, è importante per qualsiasi professionista, creare una rete di contatti con altri colleghi operanti nello stesso settore, allo scopo da un lato di incrementare il proprio bacino di clienti, e dall’altro di essere sempre il più possibile aggiornati sulle novità e sulle dinamiche della professione. Dovrebbe quindi essere nostra cura, sviluppare delle relazioni professionali che ci consentano di lavorare meglio e di ampliare il nostro bagaglio di conoscenze ed esperienze lavorative, attraverso delle vere e proprie sinergie fondate sul rispetto del principio di colleganza.

Da quanto sin qui esposto appare chiara la trasversalità di questi rapporti professionali, indipendentemente dalla professione svolta e di come questi influiscano con il nostro rendimento; ed allora che fare? anche in questo settore esistono dei corsi che possono orientarci nel mare magnum degli rapporti di lavoro, insegnandoci a focalizzarci sugli aspetti relazionali per aumentare la qualità del nostro lavoro e perché no anche il nostro profitto.

Passiamo al lavoro gran parte del nostro tempo, migliorare il contesto professionale garantirà un miglioramento della qualità della nostra vita in generale. Infatti, stabilire relazioni efficaci sul lavoro è un fattore protettivo anche per la nostra salute, studi scientifici (Buccioni, Cheli, 2000) hanno dimostrato che una bassa qualità dei rapporti professionali incide negativamente sulla salute, aumentando lo stress che a sua volta è connesso con l’insorgere delle patologie. Ed allora perché rischiare? Facciamoci del bene ed incrementiamo la nostra salute sul lavoro non possiamo cambiare ciò che ci sta attorno, ma siamo padroni del nostro modo di approcciarci alle situazioni, ed allora coraggio ed impariamo a gestire in maniera efficace le nostre relazioni professionali.

 

Andronico F. (2014), Psicologo: aspetti fiscali, legali e deontologici, Alpes, Roma.

Buccioni I., Cheli E. (2010), Benessere sul lavoro e qualità delle relazioni, Aracne Editrice, Roma.

CNOP (2015), Psicologo: Atti tipici, www.cnop.it

 

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