Le scelte alimentari degli adolescenti sono un argomento sempre più discusso in quanto considerato dalla letteratura come una possibile base di partenza per lo sviluppo di disturbi del comportamento alimentare. Ma quali sono i fattori sottostanti a queste scelte? Questo interessante studio qui riportato ha provato a identificarli tramite una ricerca qualitativa.
L’adolescenza è un importante periodo di sviluppo caratterizzato da una transizione da un’alimentazione controllata principalmente dai genitori verso un’alimentazione maggiormente auto-direzionata. (Kelder 1994) L’adolescenza copre un arco di tempo dai 10 ai 19 anni ed è caratterizzata da cambiamenti fisici, mentali rapidi e da uno sviluppo emotivo (Sawyer et. al. 2018). Durante questo periodo, le scelte alimentari dell’adolescente sono influenzata da genitori, coetanei e dall’ambiente circostante (Story et al. 2002).
Da quando gli studi hanno dimostrato che i comportamenti alimentari dei bambini e degli adolescenti fanno strada fino all’età adulta, questi possono essere oggetto di valutazione per ottenere una migliore comprensione dei fattori che li influenzano (Devine 2005). Inoltre, il grado in cui l’adolescente ha il controllo, o l’autonomia, relativa alle scelte alimentari può associarsi con altri risvolti sulla salute, come i disordini alimentari o l’obesità. Gran parte dei lavori precedenti sull’adolescenza si sono concentrati sui disturbi alimentari in contesti, alimentazione in contesti specifici o tipi di alimenti.
Per esempio, ci sono molte prove che riguardano i comportamenti maladattivi adolescenziali come saltare i pasti (Nicklas et. al 2001), diete estreme (Patton et al. 1997) e il binge eating (Swanson et al., 2011; Pearson et al., 2012). C’è anche molta letteratura che dimostra che le pratiche alimentari dei genitori e lo stile genitoriale può influenzare il comportamento alimentare dei figli, ma si sa meno dell’effetto sugli adolescenti nello specifico (Savage et al., 2007; Vaughn et al., 2016).
Le caratteristiche dell’età, come una maggiore suscettibilità alla pressione dei coetanei, hanno anch’esse un impatto sulla percezione del cibo e delle scelte alimentari nell’adolescenza, soprattutto nel contesto scolastico (Maxwell, 2002; Andersen et al., 2016; Macchi et al., 2017). Infine, gran parte del lavoro di ricerca analizza che il processo di scelta nutrizionale dell’adolescente viene limitata a delle diete fisse, come il fare delle scelte alimentari “sane” (French et al., 2001) nonostante alcuni risultati dimostrano che gli adolescenti non seguono le raccomandazioni sul mangiar sano (Croll et al., 2001). Sono necessarie ulteriori ricerche che esaminino più ampiamente i comportamenti alimentari degli adolescenti nelle diverse occasioni e contesti alimentari.
Alcuni modelli delle scelte alimentari degli adolescenti
Il modello di scelte alimentari fornisce un quadro per esaminare la natura complessa delle decisioni alimentari nella vita (Sobal et al. 2006). Questo modello, adattato da quello del team di Connol (2001) è stato sviluppato sulla base delle investigazioni qualitative dei processi di scelte alimentari negli adulti, riconoscendo che c’è una variabilità individuale nei fattori che riguardano i processi di scelte alimentari.
Uno dei maggiori componenti del modello è “il sistema alimentare personale” che è l’operazionalizzazione delle influenze percepite sulle scelte alimentari in diversi contesti (Connors et al. 2001). Identificando i fattori per cui una persona presenta una certa agentività nel descrivere delle considerazioni attive e le negoziazioni sociali correlate alle scelte alimentari. Il modello di processo delle scelte alimentari spiega ulteriormente che all’interno del sistema alimentare personale, questi fattori spesso competono per una prioritizzazione basata sui propri valori in ogni contesto. L’espansione di questo modello include i comportamenti alimentari (come acquisto, preparazione e consumo) prodotti dalle decisioni e scelte alimentari (Bisogni e Sobal 2009). Ci sono differenze importanti in come adulti e adolescenti concettualizzino i fattori coinvolti nelle scelte alimentari, ma è necessario un maggiore lavoro per comprendere la prospettiva degli adolescenti (Share e Stewart-Knox, 2012).
Tuttavia, nessuna singola teoria spiega completamente il comportamento decisionale alimentare e il processo di scelta alimentare (Bisogni e Sobal, 2009). Mentre il modello del processo di scelta alimentare illumina l’importanza di comprendere le percezioni degli adolescenti sui fattori che influenzano le loro scelte alimentari, alcuni altri modelli enfatizzano pesantemente le influenze sociali e ambientali sul comportamento alimentare. Story et al. (2002) hanno proposto un modello concettuale delle scelte alimentari degli adolescenti basato su una combinazione della Teoria Cognitiva Sociale (SCT) e del Modello Ecologico Sociale (SEM) (Story et al.,2002). Questo modello evidenzia l’importanza di esaminare le interazioni tra le principali aree di influenza (individuale/intrapersonale, ambiente sociale/interpersonale, ambiente fisico/comunitario e macrosistema/sociale) all’interno delle scelte alimentari di un individuo.
I fattori che influenzano le scelte alimentari degli adolescenti
Ci sono state limitate analisi dei fattori che influenzano le scelte alimentari degli adolescenti. Alcune recenti indagini qualitative hanno esaminato le scelte alimentari del pranzo scolastico (Contento , 2006; Waddingham , 2018). Di queste, una ha chiesto agli adolescenti di confrontare le loro decisioni sul pranzo con altri pasti o momenti della giornata (Contento , 2006).
Altri studi hanno utilizzato un’attività di richiamo per aiutare gli adolescenti a descrivere le scelte alimentari che avevano fatto il giorno precedente; uno all’interno di un contesto scolastico, con focus group (Neumark-Sztainer , 1999), e l’altro attraverso un focus group e interviste individuali (Sommer , 2014). C’è stato anche almeno uno studio che ha valutato il processo di scelta alimentare degli adolescenti nell’ambiente domestico (Holsten , 2012).
C’è bisogno di più lavoro per capire i fattori ambientali e psicosociali che influenzano le scelte alimentari degli adolescenti. A nostra conoscenza, non esiste una valutazione qualitativa delle scelte alimentari degli adolescenti condotta al di fuori dell’ambiente scolastico o domestico. Si riconosce sempre di più che i bambini e gli adolescenti hanno un ruolo attivo nelle loro esperienze e detengono prospettive uniche che dovrebbero essere studiate in prima persona (Smith, 2007). Comprendere la prospettiva adolescenziale è particolarmente importante durante la fase della vita in cui lo sviluppo dell’autonomia si verifica in molti contesti, tra cui la scelta del cibo e il comportamento alimentare (Spear e Kulbok, 2004; Stok , 2010; Dahl , 2018).
L’autonomia come chiave per le scelte alimentari degli adolescenti
La psicologia e la letteratura sullo sviluppo suggeriscono che l’autonomia di un adolescente è legata al comportamento di uso di sostanze (Allen , 2012), alla suscettibilità alla pressione dei pari (Allen , 2006) e all’autostima (Allen , 1994). È importante notare che un’analisi concettuale della precedente letteratura sull’autonomia degli adolescenti evidenzia una carenza di studi che esaminano le relazioni di autonomia con i comportamenti di vita degli adolescenti, come le scelte alimentari (Spear e Kulbok, 2004).
È stata identificata un’associazione tra l’autonomia degli adolescenti e l’acquisto di snack non salutari (Stok, 2010), ma nessun altro lavoro è stato fatto in quest’area. Comprendere l’autonomia degli adolescenti in relazione ai comportamenti alimentari può essere la chiave per adattare gli interventi sul comportamento alimentare degli adolescenti a miglioramenti clinicamente significativi degli esiti della dieta e della salute. Quando gli adolescenti agiscono in modo autonomo, assumono un livello di responsabilità e di controllo sulle loro scelte alimentari (Teixeira , 2011). I termini “autonomia” e “indipendenza” possono riflettere entrambi la libertà dal controllo esterno, ma “indipendenza” può anche essere usato per indicare una separazione fisica.
Pertanto, in questo lavoro abbiamo definito le scelte alimentari autonome come quelle fatte senza la guida diretta dei genitori, usando il termine “indipendente” per comunicare casi di scelte alimentari quando gli adolescenti sono separati dai genitori. Ad oggi non esiste un modo stabilito per valutare l’autonomia degli adolescenti nell’ambito delle scelte alimentari e del comportamento alimentare.
Abbiamo operazionalizzato l’autonomia alimentare degli adolescenti come un processo decisionale individuale relativo degli adolescenti, e la percezione del controllo sulle loro scelte alimentari.
L’obiettivo primario di questo studio era quello di identificare i fattori predominanti coinvolti nelle scelte alimentari degli adolescenti in una varietà di ambienti ecologici e contesti sociali.
L’obiettivo secondario di questo lavoro è stato quello di identificare i temi relativi al controllo percepito che gli adolescenti hanno sulla loro alimentazione.
Questo lavoro formativo è un primo passo verso lo sviluppo di una scala per valutare l’autonomia alimentare degli adolescenti.
Materiali e metodi
Questo studio ha utilizzato metodi qualitativi per ottenere una comprensione delle scelte degli adolescenti relative al cibo. Quattro focus group sono stati condotti con adolescenti di età compresa tra 13-17 anni tra novembre e dicembre 2019. La discussione si è concentrata sull’esplorazione delle decisioni che gli adolescenti prendono, e del controllo percepito, intorno alle loro scelte alimentari.
Reclutamento e impostazione dei focus group
Gli adolescenti sono stati reclutati tramite volantini fisici e digitali distribuiti a più distretti scolastici e list-serve nella zona occidentale di New York da ottobre a novembre 2019. Utilizzando un campionamento di convenienza, i genitori/tutori [di seguito denominati genitori] degli adolescenti interessati sono stati invitati a contattare il laboratorio di ricerca per ulteriori informazioni e per completare uno screening di idoneità. I genitori hanno fornito informazioni demografiche durante il processo di screening.
Gli adolescenti erano idonei se avevano un’età compresa tra i 13 e i 17 anni, parlavano inglese e non erano contemporaneamente iscritti a un altro studio del nostro team di ricerca. L’arruolamento è stato strutturato in modo da ottenere un campione rappresentativo di adolescenti provenienti da diversi contesti geografici (cioè da aree urbane, suburbane e rurali).
Il coordinatore del reclutamento (AMG) ha utilizzato elementi di selezione mirata per bilanciare la partecipazione programmata in ogni focus group nel modo più equo possibile in base a sesso, età e scuola per massimizzare l’eterogeneità all’interno di ogni campione di focus group. I focus group sono stati opportunamente localizzati in base alle preferenze dei partecipanti. Ogni focus group ha seguito un flusso quasi identico di eventi ed è durato 1,5 ore.
All’arrivo ad ogni focus group, gli adolescenti hanno ricevuto un numero di identificazione e hanno scelto un nome (per garantire l’anonimato). Poi il partecipante e il suo genitore sono stati guidati in un’area semi-privata dove un assistente di ricerca addestrato ha compilato un consenso scritto dei genitori e un processo di consenso degli adolescenti. I genitori hanno quindi lasciato la stanza per permettere lo svolgimento dei focus group. Dopo aver completato le domande di discussione, gli adolescenti hanno completato un breve pacchetto di sondaggi e hanno ricevuto un compenso in denaro per la loro partecipazione.
Guida alla discussione nei focus group
I focus group hanno seguito una guida di discussione semi-strutturata. Ai partecipanti è stato detto che “vogliamo capire meglio come gli adolescenti scelgono i cibi che mangiano e dove li prendono“. Le domande di discussione erano progettate per essere aperte, coprendo più argomenti come il modo in cui gli adolescenti decidono cosa mangiare in una varietà di ambienti, la partecipazione al processo di acquisto di generi alimentari e l’identificazione di come e quando gli adolescenti sentono il maggior controllo sulle loro scelte alimentari.
La guida per il moderatore della discussione prevedeva domande prioritarie con possibili richieste di follow-up, per stimolare una conversazione che fosse naturalistica, dettagliata e informativa sui fattori individuali e ambientali che possono avere un ruolo nelle scelte alimentari degli adolescenti.
Caratteristiche del campione
Il totale iniziale degli adolescenti idonei era di 69. Trentaquattro adolescenti idonei non hanno partecipato: 1 non si è presentato come previsto, 8 non hanno risposto al contatto, 10 hanno rifiutato la partecipazione e 15 non hanno potuto partecipare a causa di conflitti di programmazione. Il campione finale comprendeva 35 adolescenti, 18 maschi e 17 femmine, con un’età media di 14,9 anni.
La dimensione finale di ciascuno dei quattro focus group variava da 6 a 12 partecipanti: Focus group A (n = 7; 4F, 3M), Focus group B, (n = 10; 5F, 5M), Focus group C (n = 12; 6F, 6M), e Focus group D, (n = 6; 2F, 4M).
Gli adolescenti rappresentavano una vasta gamma di background economici, razziali/etnici e geografici. Quindici adolescenti provenivano da aree ad alta densità di popolazione, 11 da aree medie e 9 da aree a bassa densità di popolazione. Questi adolescenti frequentavano 26 scuole uniche.
Discussione: quali i fattori sottostanti le scelte alimentari degli adolescenti?
Questo studio ha esaminato i fattori che gli adolescenti percepiscono per influenzare le loro scelte alimentari in una serie di ambienti. Lo studio è unico nella sua indagine sulle scelte alimentari degli adolescenti in una vasta gamma di ambienti, estendendosi oltre il precedente lavoro sulle scelte alimentari all’interno della casa o della scuola, e includendo fattori in altri ambienti (in particolare, negozi e ristoranti).
Inoltre, agli adolescenti è stato chiesto di considerare sia l’occasione di consumo che il contesto sociale, il che rende questo studio più completo del lavoro precedente. Attraverso questo studio, abbiamo identificato le caratteristiche chiave del costrutto dell’autonomia alimentare degli adolescenti con l’obiettivo di comprendere meglio le decisioni alimentari degli adolescenti. Questo è importante perché l’adolescenza è un periodo di sviluppo in cui si stabiliscono le abitudini alimentari che si ritrovano nell’età adulta.
Fattori nelle scelte alimentari degli adolescenti
La ricerca sui determinanti delle scelte alimentari ha trovato differenze individuali nei fattori che sono considerati più influenti (Köster, 2009). Nell’ambito del sistema alimentare personale del modello di processo delle scelte alimentari, i cinque valori principali che sono emersi costantemente secondo gli adulti sono il gusto, la salute, il costo, la convenienza e la gestione delle relazioni (Connors , 2001).
-Differenti scelte alimentari degli adolescenti in base al contesto
Esaminando le scelte alimentari degli adolescenti, il nostro studio ha scoperto che i fattori più influenti rispecchiano generalmente quelli descritti negli adulti, ma differiscono in base al contesto ambientale.
Coerentemente con i precedenti lavori qualitativi sulle scelte alimentari degli adolescenti (Neumark-Sztainer , 1999; Sommer, 2014; Waddingham, 2018), questo studio ha scoperto che la convenienza e la facilità di preparazione sono i fattori principali nelle decisioni alimentari degli adolescenti in casa, a scuola, al ristorante e nei negozi. Lo studio attuale ha replicato che gli orari e le priorità di tempo erano fattori importanti nei contesti degli ambienti domestici e scolastici (Neumark-Sztainer , 1999; Contento , 2006; Holsten , 2012; Sommer , 2014), ma non nei ristoranti e nei negozi.
-Fattore salubrità nelle scelte alimentari degli adolescenti
Abbiamo anche scoperto che quando veniva menzionata la salubrità degli alimenti, era tipicamente nel contesto dell’identificazione se un alimento scelto era considerato malsano o meno, piuttosto che spiegare che un alimento era stato selezionato in base ai valori di salute. Questo è coerente con i lavori precedenti che mostrano che la salubrità percepita di un alimento non è un fattore dominante nelle scelte alimentari degli adolescenti (Croll , 2001; French , 2001; Waddingham , 2018).
-Il gusto nelle scelte alimentari degli adolescenti
La letteratura precedente cita spesso il gusto o le proprietà fisiche del cibo come un fattore top nelle scelte alimentari, sia tra gli adulti (Köster, 2009) che tra gli adolescenti (Neumark-Sztainer , 1999; Contento , 2006; Holsten , 2012; Sommer , 2014; Bawajeeh , 2020). Tuttavia, abbiamo scoperto che il gusto era solo un fattore predominante nelle discussioni sulle scelte alimentari a scuola. Questo rispecchia il lavoro di Share e Stewart-Knox (2012) che hanno scoperto, attraverso l’analisi quantitativa dei fattori, che le proprietà del gusto non erano determinanti primarie delle scelte alimentari degli adolescenti irlandesi.
Una ragione per questo è che il gusto del cibo può essere più apprezzato nelle scelte alimentari a scuola, dove le selezioni degli adolescenti sono limitate a opzioni che sono percepite come poco appetibili. Al contrario, a casa o al ristorante, gli adolescenti possono avere più opzioni appetibili tra cui scegliere.
Il nostro lavoro supporta l’idea che gli adolescenti hanno influenze reciproche rispetto ai comportamenti dei loro genitori, che possono giocare un ruolo nel garantire che il loro ambiente alimentare domestico contenga regolarmente articoli che loro approvano in termini di gusto (Crosnoe e Johnson, 2011).
-Il costo nelle scelte alimentari degli adolescenti
Il costo è stato un fattore prominente nelle descrizioni degli adolescenti sulle scelte alimentari nei ristoranti e nei negozi. A nostra conoscenza, solo uno studio precedente ha identificato il costo come un fattore nelle decisioni alimentari fuori casa tra gli adolescenti con obesità (Watts , 2015). È possibile che il costo non sia comunemente citato come fattore principale in altri lavori sulle scelte alimentari degli adolescenti perché una moltitudine di studi si è concentrata sulle scelte alimentari degli adolescenti quando il cibo è liberamente disponibile, come a casa o a scuola, e non quando la selezione del cibo può essere influenzata dal fare un acquisto con fondi propri. È anche plausibile che altri studi non abbiano spesso visto la preminenza del costo perché i concetti di costo e convenienza possono essere altamente legati secondo gli adolescenti (Share e Stewart-Knox, 2012).
-L’esperienza sociale nelle scelte alimentari degli adolescenti
Mangiare è un’esperienza sociale per gli adolescenti (Holsten , 2012; Sommer , 2014; Waddingham , 2018). Abbiamo trovato che le scelte alimentari descritte nei ristoranti e nei negozi co-occorrevano più spesso con la presenza di amici rispetto alla scuola e alla casa, che non avevano praticamente alcuna menzione della famiglia o degli amici.
Inoltre, abbiamo scoperto che gli adolescenti erano spesso motivati da un’apertura a provare nuovi cibi quando nei ristoranti (compresi i caffè), dove gli adolescenti possono sentirsi meno costretti o trovare più attraente provare nuovi cibi tra amici. Allo stesso modo, un altro studio che indaga sulle scelte alimentari ha dimostrato che il “godimento dei cibi come processo di apprendimento” è un motivatore principale, in particolare nel contesto della cena fuori al ristorante, dove gli adolescenti con allergie alimentari sentivano che la loro libertà di sperimentare l’apertura era limitata dalle loro restrizioni alimentari (Sommer , 2014).
Mentre il nostro lavoro non ha trovato che le scelte alimentari degli adolescenti siano motivate specificamente dalle influenze dei pari, altri studi hanno dimostrato che gli adolescenti possono selezionare gli alimenti per conformarsi a chi li circonda, per rispettare gli stereotipi di genere (Chapman e Maclean, 1993), o per soddisfare un bisogno percepito di selezionare il “cibo dei bambini” (come le crocchette di pollo o un panino di pane bianco) rispetto al “cibo degli adulti” (come un’insalata) (Ludvigsen e Scott, 2009).
Elementi di autonomia nelle scelte alimentari degli adolescenti
Questa analisi ha identificato gli elementi predominanti che compongono il costrutto dell’autonomia alimentare degli adolescenti. Mentre il lavoro precedente ha identificato i concetti relativi al controllo adolescenziale sull’alimentazione, questo studio è il primo a sintetizzare e concettualizzare i componenti del costrutto.
Inizialmente, abbiamo definito l’autonomia alimentare dell’adolescente come un processo decisionale individuale dell’adolescente relativo a, e la percezione del controllo sulle, loro scelte alimentari. Questo lavoro ha sviluppato ulteriormente la nostra comprensione del costrutto come composto da comportamenti autonomi di scelta del cibo, per i quali gli adolescenti hanno una gamma di impegno e di controllo percepito.
Inoltre, ciascuno dei comportamenti autonomi di scelta del cibo può essere influenzato da fattori che possono espandere o infrangere l’autonomia alimentare degli adolescenti. Bassett (2008) suggerisce che le scelte alimentari degli adolescenti sono attivamente co-costruite attraverso gli esercizi di autonomia degli adolescenti e i meccanismi di controllo dei genitori, che dovrebbero cambiare nel tempo (Bassett , 2008).
Per la maggior parte dell’adolescenza, ipotizziamo una dinamica genitore/adolescente che è per sua natura interdipendente. Un certo numero di pratiche di genitorialità alimentare, come la discussione, la negoziazione e il sostegno all’autonomia, sono note per svolgere un ruolo nella costruzione dell’autoregolazione del bambino relativa al cibo (Di Pasquale e Rivolta, 2018).
È possibile che le pratiche genitoriali che migliorano l’autonomia possano essere correlate alle scelte alimentari degli adolescenti durante le occasioni di alimentazione indipendente (Reicks et al., 2020), ma è necessario svolgere un lavoro più controllato per distinguere il processo decisionale alimentare autonomo degli adolescenti dalle influenze genitoriali.
La percezione del controllo sulle scelte alimentari degli adolescenti
La percezione degli adolescenti del controllo sulla loro scelta alimentare in contesti diversi può fornire informazioni sulla loro autonomia alimentare situazionale. Gli adolescenti affermano di avere una gamma di controllo sulle loro scelte alimentari in base all’occasione del pasto, al periodo di tempo e all’ambiente, ma le ragioni delle differenze nel controllo percepito sono sconosciute (Sommer, 2014). I nostri risultati rispecchiano quelli di Contento (2006) dimostrando che la cena era il pasto che mostrava le maggiori differenze nel controllo percepito (Contento, 2006).
Nella maggior parte dei casi, il loro senso di controllo durante la cena era limitato dal pasto familiare in casa, a meno che gli adolescenti non fossero impegnati in altre componenti del processo di pianificazione, spesa o preparazione dei pasti. La disponibilità di una varietà di offerte in un dato momento era associata a un maggiore controllo percepito sulle scelte alimentari in molti ambienti.
Ciò indica la sfumatura dell’elemento di controllo, in cui alcuni possono sentire livelli di controllo più elevati in situazioni in cui hanno semplicemente più elementi tra cui scegliere (come nel menu di un ristorante). Altri possono sentirsi più controllati nelle loro scelte alimentari immediate (quelle basate su fame, gusto, convenienza) rispetto a scelte basate su considerazioni più distanti affrontate attraverso comportamenti complessi (come la spesa e la pianificazione).
Gli adolescenti possono dimostrare la loro autonomia alimentare attraverso le loro abitudini di spesa alimentare. Questo studio ha rilevato che gli adolescenti spesso comprano gli articoli che desiderano ma un genitore non li compra (come i popcorn al cinema o una bevanda energetica al supermercato). Tuttavia, questi comportamenti di spesa autonomi erano spesso associati agli adolescenti che acquistavano articoli visti come dolcetti, occasioni speciali, articoli a cui normalmente non hanno accesso o articoli al di fuori del piano alimentare della famiglia.
Questi risultati suggeriscono che le scelte alimentari indipendenti degli adolescenti non sono indicative delle loro più ampie abitudini alimentari. Pertanto, per comprendere meglio le scelte alimentari degli adolescenti, dovremmo prima esaminare l’entità e la frequenza per cui si verificano i diversi comportamenti autonomi legati al cibo.
Conclusioni sulle scelte alimentari degli adolescenti
Questo studio ha identificato i principali elementi dell’autonomia alimentare degli adolescenti con l’obiettivo di essere in grado di quantificare l’azione degli adolescenti sulle loro scelte alimentari.
I risultati di questo studio verranno utilizzati per generare una scala dell’autonomia alimentare degli adolescenti, che viene testata, convalidata e pubblicata dai coautori di questo gruppo. Valutare il livello di coinvolgimento in comportamenti alimentari autonomi specifici ci consentirà di quantificare la quantità e la frequenza dell’impegno dell’adolescente in molti comportamenti legati al cibo. Sospettiamo che alcune dimensioni del costrutto dell’autonomia alimentare possano essere fortemente correlate alla qualità generale della loro alimentazione, dalla dieta, all’obesità, al comportamento dietetico e ad altri risultati sulla salute degli adolescenti.
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Articolo liberamente tradotto e adattato. Fonte: Kasprzak, Christina. (2021). An Ecological Perspective of Food Choice and Eating Autonomy in Adolescents. Frontiers in Psychology. https://www.researchgate.net/ publication/350020744_An_Ecological_Perspective_of_Food_Choice_and_Eating_Autonomy_in_Adolescents/citation/download