Gli italiani ed Internet nel 2012: analisi del rapporto CENSIS

Psicologo e consulente marketing, nonostante una formazione di stampo clinico l'interesse e la curiosità verso le nuove tecnologie mi ha portato allo studio e alla conoscenza delle principali strateg...
Gli italiani ed Internet nel 2012

Con il finire del 2012 il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, ha da poco pubblicato il 46° rapporto annuale sulla situazione sociale dell’Italia.
Oltre all’analisi dei comportamenti e degli andamenti economici, politici e sociali, del nostro paese, questo rapporto ha indagato anche i comportamenti e gli utilizzi di Internet e degli strumenti di comunicazione in generale, più utilizzati nel nostro paese.

Possono queste statistiche essere di aiuto per promuovere la nostra professione di Psicologi?

Il primo dato che si evidenzia immediatamente, è la sempre crescente percentuale di cybernavigatori presenti nel nostro paese. Al momento ben il 62% della popolazione italiana, ha un accesso e naviga su internet, con un incremento rispetto al 2011 del 9%.

L’accesso e l’utilizzo di Internet è direttamente correlato ad alcuni fattori socio-demografici, quali l’età, l’istruzione e la residenza geografica dei cyber-navigatori. La fascia di età più rappresentata è composta dai giovani (14-29 anni), che sono presenti con addirittura il 90,8% di tutta la popolazione giovanile.

L’accesso ad internet, sembra essere inoltre anche dipendente ,sia dall’alto grado di istruzione della popolazione, l’84,1% dei navigatori sono infatti diplomati o laureati, sia dal tipo di città di residenza, con ben il 74,4% di navigatori residenti in città con oltre 500,000 abitanti.

L’aumento di navigatori su Internet, risulta direttamente correlato, con il grandissimo utilizzo dei social network da parte degli italiani.

Il 66,6% dei navigatori italiani, è iscritto ad almeno un social network, in particolar modo addirittura il 41,3% di TUTTA la popolazione italiana è iscritta su Facebook, quasi un italiano su due, numeri che passano al 79,7% di partecipazione totale se si considera la sola popolazione giovanile italiana.

Il rapporto del Censis, mette in luce un dato di assoluto interesse e rilevanza: il 10,5% dei navigatori utilizza i social network per ricavare, diffondere e scambiare informazioni.

Come scrive il Censis (2012) nel suo rapporto:

Il successo è dovuto alla possibilità per l’utente di interrogare la rete prima di effettuare un acquisto. Si tratta di comportamenti comuni a un gran numero di italiani che hanno accesso alla rete, con effetti tutt’altro che trascurabili. Al primo posto tra i canali adottati nella ricerca diretta di informazioni commerciali in rete figura, con il 37,1% delle risposte degli italiani che hanno accesso a Internet, l’abitudine di visitare il sito Internet dell’azienda produttrice o venditrice dell’oggetto o servizio desiderato. Il secondo canale è quello delle piazze virtuali e dei social network. Discutere, chiedere consigli agli iscritti di community e forum online e cercarne il parere prima di effettuare un acquisto è un’abitudine per il 19% degli italiani che navigano in rete.

La rilevanza di questi dati è confermata ancor più dal grado di credibilità che gli italiani assegnano ai contenuti della rete.

Le informazioni ricavate su internet ricevono un punteggio di credibilità di 6,55 su un di una scala di massimo 10 punti, risultando il punteggio di credibilità più altro tra tutti i mezzi di informazione, per fare un semplice paragone le informazioni provenienti dalla televisione ottengono un punteggio di credibilità pari al 5,74. Queste statistiche, confermano innanzitutto la necessità di essere presenti e di lavorare su internet ed i social media.

Presidiare Internet e Social Media è ormai una condizione imprescindibile per aziende e professionisti intenzionati a promuoversi presso specifiche nicchie di utenza target.

In realtà, come ci dimostrano questi dati, la sola presenza non è sufficiente, bisogna presidiare i luoghi virtuali di aggregazione e conversazione, come forum e community, concentrandosi in particolar modo sui social network, con Facebook al primo posto, divenuto il “luogo di ritrovo” di quasi metà della popolazione italiana. L’alto punteggio di credibilità che viene assegnato ai contenuti della rete, dovrebbe farci riflettere sul tipo di contenuti ed informazioni che decidiamo di diffondere e pubblicare su di noi e sui nostri servizi.

Una cattiva reputazione online o una mediocre presentazione dei nostri servizi, possono essere percepite come elementi di scarsa professionalità e serietà da parte dei navigatori e di conseguenza dei potenziali clienti o collaboratori.

Viceversa, curare con attenzione ed efficacia la nostra presenza online (sito web, blog, profili social), pubblicare con regolarità contenuti di qualità, partecipare con professionalità alle conversazioni delle persone sulle tematiche di nostro interesse, può divenire un eccellente opportunità di guadagno e di crescita professionale.

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Ritengo inoltre di fondamentale importanza la grande percentuale di giovani che utilizza internet, quella che ad oggi, è una piccola rappresentanza della popolazione, negli anni successivi possiamo ipotizzare sostituirà quella parte di adulti e anziani che non utilizzano internet, portando la percentuale totale di popolazione italiana che utilizza internet vicina al 100% (considerando che ad oggi i giovani che navigano sono il 90,8%).

Noi di Psicologi@Lavoro, abbiamo sempre creduto in questo “nuovo” modo di comunicare e promuovere la nostra professione, i dati Censis non fanno altro che confermare e dare valore a questo tipo di strategie. Strategie che sempre più colleghi e professionisti (anche esterni al mondo della psicologia), hanno adottato o che stanno adottando in questi ultimi tempi :-D

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