Workshop Mindful Eating

Psicologa, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, giornalista. Membro del Center for Mindful Eating, istituzione fondata da Jean Kristeller e colleghi per la diffusione della cultura e delle tecnic...
Workshop Mindful eating

Finalmente ci incontriamo di persona! Ed impareremo tante cose sulla Mindful Eating.Il workshop del 26 Ottobre punto per punto

Si può fare la meditazione da sdraiati anziché da seduti? E se un paziente non riesce a rilassarsi? Come si fa se un paziente non riesce a trovare i cibi trigger?

Queste sono solo alcune delle domande più frequenti che i colleghi mi pongono durante i corsi di Mindful Eating. Da qui, l’esigenza di creare un workshop dedicato ai colleghi che lavorano o che intendono lavorare con la mindful eating e che avesse le seguenti caratteristiche:

  • Un taglio fortemente pratico
  • Volto a rispondere efficacemente a tutte le domande dei colleghi, nate dallo studio e/o dall’applicazione del protocollo nella propria professione

In modo particolare, il workshop affronterà gli errori più comuni di trainer e clienti che approcciano alla mindful eating, proponendo soluzioni efficaci per tutti quei casi che rappresentano una sfida al protocollo MB-EAT o a quello per età evolutiva (clienti con patologie o particolarmente resistenti al trattamento). Inoltre parte del workshop è dedicato alla supervisione: i colleghi avranno la possibilità di condurre un momento di pratica strutturata o non strutturata o di introdurre il gruppo ad una delle tematiche del protocollo sotto la mia supervisione.

Il Workshop per trainer di Mindful Eating è dedicato a tutti i colleghi che hanno partecipato almeno ad uno dei corsi:

  • Mindful Eating. Riconnettersi con il proprio corpo
  • Mindful Eating in bambini dai 3 agli 11 anni

Durante le 9 ore di workshop, affronteremo i seguenti punti:

  • Quali sono le possibili varianti per la postura, in caso di patologie o altre problematiche, mantenendo l’efficacia della pratica meditativa strutturata. Sappiamo bene che la postura della sitting meditation, così come le altre posture in altri tipi di meditazione, viene scelta in base all’osservazione di specifici pattern di funzionamento psico-fisiologico, che risultano ottimali per la pratica di consapevolezza. Ma cosa fare in caso di patologie? Quanta libertà possiamo permetterci nel variare queste posture senza alterare gli effetti della pratica?
  • Pratica Strutturata. Attenzione focalizzata, apertura, chiusura, intellettualizzazione, focalizzazione… differenze ed effetti dell’atteggiamento mentale durante la pratica. C’è, infatti, una linea sottile che separa la pratica meditativa dal sognare ad occhi aperti o dalla fissazione sull’oggetto di meditazione. E questa linea determina anche la bontà della conduzione delle meditazioni e dell’intero protocollo. Troppo spesso accade che i clienti credono di doversi concentrare sull’oggetto di meditazione, con effetti controproducenti. Insieme comprenderemo bene le differenze e ne faremo esperienza.
  • Colloqui preliminari. Come costruire il setting? Quali sono i clienti che non possono partecipare al protocollo? Quali varianti al setting (musica, campane, tappetini, sedie, panchetti,…)
  • Yoga. Quale tipo di pratica corporea scegliere? Quali sono le alternative allo yoga su sedia? Focus sulla walking meditation.
  • Mindful Eating and Drinking. Focus sull’interconnessione. Cosa significa? Quali sono gli effetti? Come usarla nella vita quotidiana? Quale posizione assumere nei confronti dello stile alimentare del nostro cliente? Come trattare i clienti che seguono un programma alimentare? E quelli che hanno patologie organiche?
  • Gerarchia dei cibi trigger. Focus sugli errori più comuni del trainer e del cliente durante la pratica con i cibi trigger. Intellettualizzazione, contatto sensoriale con l’esperienza alimentare, mente che vaga…. Questi ed altri aspetti verranno affrontati nel dettaglio, con l’obiettivo di delineare le caratteristiche della buona pratica non strutturata.
  • Supervisioni. A questa punto dedicheremo ampio spazio nel workshop. I colleghi non sempre hanno l’opportunità di essere supervisionati durante la conduzione delle meditazioni. I partecipanti saranno invitati a condurre un momento di pratica strutturata o non strutturata sotto la mia supervisione, in modo da individuare i punti critici e correggerli sul campo.

 

Per ulteriori informazioni, trovi il programma QUI

 

Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivere a formazione@quidplan.it

 

Ci vediamo a Roma!

Dott.ssa Teresa Montesarchio

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

Lifetime member The Centre for Mindful Eating

 

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