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Certificazione TIST (Trauma-Informed Stabilization Treatment)
Livello 01, con Janina Fisher

30 ore | 30 ECM (validi per il triennio 2023/25)

 

POSTI DISPONIBILI TERMINATI

Prossima edizione Autunno/Inverno 2023. Interessati a bloccare subito il posto? Scrivete a formazione[@]liquidplan.it

Liquid Plan srl e Area Trauma, in partnership con la Dr.ssa Janina Fisher, ti offrono in esclusiva italiana il percorso online di Certificazione internazionale di Livello 01 sul TIST, modello di trattamento di stabilizzazione informato sul trauma elaborato da Janina Fisher.

Buongiorno Collega,

negli ultimi 30 anni i progressi terapeutici hanno aiutato molti clienti, ma rimane ancora un gruppo significativo di sopravvissuti al trauma alla disperata ricerca di sollievo, per i quali questi approcci non hanno funzionato.

Spesso etichettati come “non trattabili”, questi soggetti vengono diagnosticati come affetti da disturbi della personalità, suicidi, autolesionismo, abuso di sostanze, disturbi alimentari o dissociazione. Questa stigmatizzazione li fa sentire emarginati e incompresi, dal sistema di Salute mentale in generale e dai loro terapeuti in particolare.

A loro volta, molti clinici si sentono sopraffatti da questi clienti. E purtroppo gli approcci tradizionali non forniscono gli strumenti e le competenze necessarie per lavorare efficacemente con questa popolazione.

La verità è che questi clienti sono trattabili con efficacia!

Nella mia pluridecennale esperienza clinica ho appurato che la stabilizzazione è il momento clinico centrale del trattamento, e per tale ragione ho creato un percorso formativo certificato, in grado di ben preparare il terapeuta a lavorare con qualsiasi tipo di trauma, anche con casi complessi e dissociativi.

La certificazione TIST si suddivide in due Livelli:

  • nel TIST Livello 01 acquisirai le conoscenze e competenze base del modello di trattamento;
  • nel TIST Livello 02 affinerai le competenze avanzate, utili a lavorare anche con i clienti più difficili e con traumi complessi.

Non vedo l’ora di averti come parte della comunità TIST!

Cordialmente,

Janina Fisher, Ph.D.

I traumi e la trascuratezza grave in infanzia e i fallimenti nelle dinamiche di attaccamento lasciano nelle persone non solo un’eredità di ricordi ed emozioni devastanti, ma anche con un senso di sé frammentato ed un sistema nervoso danneggiato, che compromettono la capacità di tollerare le emozioni e lo stress. 

Inconsapevoli che i loro sentimenti e le loro reazioni intense rappresentano ricordi impliciti non-verbali, contenuti in parti frammentate della personalità, questi pazienti, quando si sentono feriti, minacciati o rifiutati, ricorrono a misure drastiche come dipendenze, autolesionismo, ideazione suicidaria, gesti impulsivi, risposte intense di attacco o fuga. Anziché offrire un contesto per guarire dagli effetti del trauma infantile, la terapia spesso diventa il contesto in cui si riesce a intervenire solo in emergenza e l’obiettivo diventa solo quello di mantenere in sicurezza il paziente.

Il terapeuta si trova quindi di fronte ad un dilemma: come possiamo curare i traumi sottostanti se il paziente è seriamente instabile, non vive situazioni di sicurezza, passa di crisi in crisi o si trova intrappolato fra le “porte girevoli” degli accessi in ospedale o di approcci di cura sempre mutevoli? Come possiamo conoscere cosa sta accadendo senza essere troppo invasivi? Come trattare un paziente che un giorno si sforza di vivere e il giorno seguente prova a morire? Il modello TIST (Trauma-Informed Stabilization Treatment) è stato sviluppato per fornire risposte sensate a queste difficili e sconcertanti sfide.

Fondato su principi teorici tratti dalla ricerca neuroscientifica sul trauma, il TIST combina interventi basati sulla Mindfulness con tecniche estrapolate dalla Psicoterapia Sensomotoria, dalla Terapia degli Stati dell’Io e dalla IFS (Internal Family Systems) in modo da poter affrontare le difficoltà cliniche presenti nella cura di pazienti con un ampio spettro di diagnosi: PTSD Complesso, disturbo borderline di personalità, disturbo bipolare, disturbi dissociativi, alimentari e dipendenze.

Caratteristiche del Corso e Certificazione

Il corso specialistico si sviluppa da Gennaio a Giugno 2023 su 12 sessioni formative, per un totale di 30 ore, così suddivise:

  • 6 sessioni formative di 3 ore ciascuna, condotte dalla Dr.ssa Janina Fisher, per acquisire conoscenze, competenze e tecniche del modello TIST,
  • 6 sessioni di supervisione clinica di 2 ore ciascuna, condotte dal Dr Giovanni Tagliavini e dalla Dr.ssa Maria Paola Boldrini di Area Trauma (collaboratori di Janina Fisher e curatori dell’edizione italiana del suo ultimo volume “Trasformare l’eredità del trauma“, Mimesis Editore), intervalleranno le sessioni di Janina Fisher e permetteranno di consolidare e ottimizzare apprendimento e messa in pratica di strumenti e tecniche TIST. Sarà ogni volta presentato un caso clinico, già preparato e legato agli argomenti del precedente incontro. I partecipanti sono comunque invitati a presentare anche vignette cliniche e casi personali.

Le sessioni vengono svolte su ZOOM e proporranno combinazioni di elementi didattici ed esperienziali tramite vignette cliniche, videoregistrazioni, sotto gruppi di lavoro, ecc… Tutte le sessioni vengono registrate e rimangono disponibili 12 mesi nell’area riservata di ciascun partecipanti.

Per garantire la massima esperienzialità, il corso prevede un massimo di 60 partecipanti.

Il corso rilascia la Certificazione internazionale TIST di Livello 01
E’ obbligatorio seguire almeno l’80% del corso.

Il conseguimento della Certificazione TIST di Livello 02 da diritto all’inserimento dei propri riferimento nell’elenco dei Terapeuti TIST Certificati da Janina Fisher

Obiettivi Didattici

Nel corso di questa formazione acquisirai competenze e tecniche utili a:

  • descrivere gli effetti neurobiologici e psicologici degli eventi traumatici,
  • identificare segni e sintomi del conflitto interno e della frammentazione del Sé,
  • educare i pazienti a dare senso ai sintomi correlati alle loro vicende traumatiche e alla loro esperienza interna,
  • aiutare i pazienti ad accrescere la propria curiosità ed il proprio interesse verso loro stessi,
  • identificare le manifestazioni delle parti frammentate del sé,
  • articolare l’uso della neurobiologia interpersonale e le tecniche di ingaggio sociale all’interno della terapia,
  • descrivere modi per evocare nel paziente empatia verso le parti infantili ferite,
  • insegnare ai pazienti a utilizzare tecniche di dialogo interno,
  • articolare tecniche somatiche, di visualizzazione e degli stati dell’Io per risolvere i ricordi traumatici,
  • identificare interventi per incrementare, all’interno di sé, attaccamento sicuro e auto-compassione,
  • descrivere il significato di “integrazione” nel trattamento della scissione e della frammentazione

Docenti

Janina Fisher, PhD, psicologa clinica e psicoterapeuta, esperta internazionale nel trattamento del trauma. Vicedirettrice del Sensorimotor Psychotherapy Institute fondato da Pat Odgen. Istruttrice presso il Trauma Center, centro clinico e di ricerca fondato da Bessel van der Kolk. Ex istruttrice della Harvard Medical School. È meglio conosciuta per il suo lavoro sull’integrazione di nuovi interventi centrati sul corpo negli approcci tradizionali di psicoterapia, è anche past president della New England Society for the Treatment of Trauma and Dissociation. Janina Fisher è stata relatrice presso il Cape Cod Institute, la Harvard Medical School Conference Series, la EMDR International Association Annual Conference, l’Università del Wisconsin, l’Università di Westminster a Londra, l’Esalen Institute e presso molte altre conferenze a livello nazionale e internazionale su argomenti relativi all’integrazione di ricerca e trattamento e su come introdurre questi nuovi paradigmi di trattamento del trauma negli approcci terapeutici tradizionali. Janina Fisher è coautrice con Pat Ogden di “Sensorimotor Psychotherapy: Interventions for Attachment and Trauma” (2015), autrice di “Healing the Fragmented Selves of Trauma Survivors: Overcoming Self-Alienation” (2017) e di “Transforming the Living Legacy of Trauma: a Workbook for Survivors and Therapists” (2021), prossimamente disponibile in traduzione italiana.

Ulteriori informazioni possono essere trovate sul suo sito web: www.janinafisher.com

Giovanni Tagliavini

Psichiatra e psicoterapeuta, si occupa di diagnosi e terapia dei disturbi traumatici complessi, in un’ottica integrativa che cerca di collegare una prospettiva psicodinamica/di attaccamento con il pensiero di Gianni Liotti sugli sviluppi traumatici e con le proposte di Onno van der Hart e Kathy Steele sulla dissociazione strutturale della personalità. Ha tradotto i lavori di questi ultimi autori, a partire da “Fantasmi nel Sé” fino a “La terapia della dissociazione traumatica”. Ha completato in Olanda la formazione in psicoterapia sensomotoria e collabora da tempo con Janina Fisher, di cui ha introdotto le idee in Italia. E’ stato socio fondatore ed è attualmente presidente di AISTED (Associazione Italiana per lo Studio del Trauma e della Dissociazione) www.aisted.it

Assieme alla collega Paola Boldrini, ha fondato AreaTrauma (una società che organizza corsi con speaker nazionali e internazionali sul tema del trattamento del trauma).

Psicologa Psicoterapeuta, iscritta all’Ordine degli Psicologi/Albo degli Psicoterapeuti dell’Emilia Romagna. Socia fondatrice, Trainer e Supervisore di AreaTrauma srls. Membro eletto del board e chair dell’Education Committee dell’ESTD, società europea per lo studio del Trauma e dei Disturbi Dissociativi e socia fondatrice di AISTED, associazione italiana affine ad ESTD. Specializzata in terapia Cognitivo Comportamentale presso Studi Cognitivi, con formazioni ulteriori: Corso di J. Fisher  sul trattamento dei disturbi post traumatici complessi (TIST-in Italia organizzato da AreaTrauma srls), Sensorimotor Psychotherapy ( 1° e 2°livello – SPI), EMDR, REBT Advanced (presso Albert Ellis Institute) e altri training e workshop dedicati al trattamento dei disturbi post traumatici e dissociativi tenuti da docenti esperti come S. Boon, K, Steele, D. Mosquera e A. Gonzalez .Principali aree di intervento nell’età adulta: Disturbi d’ansia, Disturbi del Tono dell’umore, Disturbi di personalità, PTSD, DID e  i disturbi dell’area post traumatica e dell’attaccamento, Terapia di Coppia. 

Docente di Studi Cognitivi SpA e altri enti pubblici e privati come la Casa di Cura “Villa Rosa” di Modena. Docente e Supervisore in master e corsi di aggiornamento/ECM ad esempio per l’Istituto Beck di Roma e l’ASL/Centro di salute mentale di Novara e Modena. Membro delle società scientifiche: SITCC, SPR EU, SPI, ESTD e ISSTD. 

www.mariapaolaboldrini.it

Programma formativo

Modulo 1: Trauma e alienazione del Sé

Janina Fisher

Per sopravvivere a traumi che avvengono in giovane età è necessario rinnegare il bambino abusato e umiliato, cercando al tempo stesso di diventare un bambino “troppo buono per essere abusato”. Gli effetti del rinnegamento e del rifiuto di noi stessi, a scopo di sopravvivenza, hanno conseguenze che durano tutta la vita e che si traducono in disturbi della personalità, disturbi dissociativi, comportamenti pericolosi e relazioni tumultuose, compresa quella terapeutica. In questo modulo esamineremo un modello di trauma che affronta questa importante questione e discuteremo come aiutare i pazienti a comprendere se stessi con compassione piuttosto che con vergogna e autogiudizio.

Supervisione 1: Trauma e alienazione del Sé

Giovanni Tagliavini e Maria Paola Boldrini.

Questo modulo sarà seguito dalla discussione, con Giovanni Tagliavini e Maria Paola Boldrini, del caso di Roberta [tutti i nomi sono fittizi], donna di 45 anni, professionista e madre di 2 figlie, che si trova a chiedere aiuto clinico, per la terza volta nella sua vita, per stati intensi di irritabilità e ansia. Ottiene buoni risultato dopo avere seguito una terapia farmacologica mirata e messo in opera alcune strategie comportamentali di base, concordate con la terapeuta: ma questa volta accetta la sfida di “provare a guardare più in là”e continuare il rapporto terapeutico per indagare la sua complessa storia di attaccamento traumatico.

Modulo 2: Abilità fondamentali per la stabilizzazione trauma-informed

Janina Fisher

Il superamento della frammentazione interna e dell’auto-alienazione richiede la capacità di concentrarsi con attenzione piuttosto che “assecondare” la marea di emozioni e impulsi che i sopravvissuti sperimentano quotidianamente. Istruzioni date passo dopo passo aiuteranno il terapeuta a guidare i pazienti, portandoli da azioni e reazioni impulsive verso la consapevolezza e verso una crescente capacità di “essere con se stessi”. Imparare a relazionarsi con gli stati di intensa angoscia, vedendoli come comunicazione di parti giovani traumatizzate, cambia il rapporto tra emozioni intense e tendenze ad agire impulsivamente.

Supervisione 2: Abilità fondamentali per la stabilizzazione trauma-informed

Giovanni Tagliavini e Maria Paola Boldrini.

Discussione clinica del caso di Irene, donna di 34 anni con tre figlie piccole: donna sempre dinamica e “mai doma”, si trova bloccata per 2 mesi a letto a causa di una grave infezione del sangue, a cui segue un crollo dell’intero sistema di gestione della vita quotidiana che si manifesta mediante un grave episodio depressivo. La costruzione di una relazione terapeutica attenta al trauma infantile le permetterà di iniziare a comprendere che non solo il periodo infezione-depressione, ma tutta la sua vita sembra una costante ripetizione di/oscillazione tra di momenti di disconnessione, impulsività, distruttività, disperazione, angoscia e amnesia dissociativa, alternati ad altri in cui riesce a costruire efficacemente cose per sé, per la sua famiglia e per la sua vita di oggi.

Modulo 3: Suicidarietà, autolesionismo, dipendenze e disturbi alimentari

Janina Fisher

Dati di ricerca illustrano la forte relazione esistente tra storie di trauma e sviluppo di dipendenze, disturbi alimentari comportamenti pericolosi. Questo modulo si concentrerà su come aiutare i pazienti a imparare a relazionarsi con gli impulsi ad agire in modo pericoloso, osservandoli come risposte al trauma guidate da parti protettrici. Trigger traumatici presenti nella vita quotidiana attivano paura e vergogna, spingendo le parti fight (attacco) e parti flight (fuga) a metter in atto misure disperate che portano sollievo a breve termine, ma ricreano l’ambiente insicuro dell’infanzia. Capire che le intenzioni di queste parti sono protettive spesso calma il sistema e permette ai pazienti di costruire le risorse e le abilità necessarie per gestire il sovraccarico emotivo.

Supervisione 3: Suicidarietà, autolesionismo, dipendenze e disturbi alimentari

Giovanni Tagliavini e Maria Paola Boldrini.

Discussione clinica del caso di Fabio, 20 anni, in infanzia manipolato e usato sessualmente da un predatore molto sagace e pericoloso. Liberatosi da questa costante minaccia, ora si trova bloccato in una ripetizione di comportamenti pericolosi, quasi sempre autolesionistici che lo portano spesso in Pronto Soccorso.

Modulo 4: La sfida dell’attaccamento traumatico

Janina Fisher

I traumi fisici, emotivi e/o sessuali nell’infanzia hanno un effetto profondo sullo sviluppo dell’attaccamento, causando quello che i ricercatori chiamano “attaccamento disorganizzato”. Il bambino (e in seguito l’adulto) reagisce all’ambiente minaccioso con un forte desiderio di vicinanza e con intense paure di abbandono, alternati a timori di vicinanza e a intensa diffidenza. L’ansia da separazione si alterna alla necessità di allontanarsi o fuggire dagli altri.
L’intensità di queste opposte tendenze confonde e spaventa i pazienti e mette spesso a dura prova la relazione terapeutica. In questo modulo affronteremo il tema dell’attaccamento traumatico che complica il trattamento.

Supervisione 4: La sfida dell’attaccamento traumatico

Giovanni Tagliavini e Maria Paola Boldrini

Discussione clinica del caso di Marco, 48 anni, cresciuto in un ambiente familiare di terrore cronico, alternato a scoppi di spaventosa aggressività del padre. Al suo sesto tentativo di terapia, ma per la prima volta cercando specificamente un professionista esperto di trauma, riprodurrà col nuovo terapeuta un caleidoscopio di dinamiche da “triangolo drammatico” che metteranno a dura prova la tenuta della coppia terapeutica.

Modulo 5: Sviluppare la comunicazione e la collaborazione interne

Janina Fisher

La successiva tappa di trattamento è lo sviluppo della collaborazione interna tra parti guidate da contrastanti risposte di sopravvivenza. Il comportamento autodistruttivo viene solitamente affrontato dal punto di vista comportamentale, ma gli alti tassi di ricaduta confermano la necessità di trattare anche traumi e parti traumatizzate. Imparare ad aiutare i pazienti a cambiare il loro rapporto con pensieri pericolosi e azioni impulsive è un primo passo. Successivamente, il trattamento richiede una capacità di dialogo e di negoziazione interne che si traduce in una crescente empatia per le parti e nella disponibilità a trattare con esse in modo creativo e compassionevole. La sicurezza diventa un terreno comune all’interno del quale tutte le parti possono essere accolte.

Supervisione 5: Sviluppare la comunicazione e la collaborazione interne

Giovanni Tagliavini e Maria Paola Boldrini.

Discussione clinica del caso di Filippo, 35 anni, la cui infanzia tra costanti interruzioni dei legami di attaccamento (madre, nonni materni, patrigno violento) gli ha lasciato un’eredità complessa e multiforme. Descriveremo la parabola clinica che lo porterà ad avere comprensione, compassione e accoglienza delle diverse parti di Sé, prima rinnegate o sentite in modo confuso come accettabili, poi spaventose.

Modulo 6: Guarire il sé frammentato dei nostri pazienti

Janina Fisher

In quest’ultimo modulo ci concentreremo sull’aiutare i pazienti a “riparare” il passato piuttosto che a ricordarlo, in modo da risolvere i vari frammenti di eredità del trauma presenti in varie parti del Sé. Quando vengono costruiti internamente legami di gentilezza e compassione, l’intensa reattività delle parti diminuisce, e questo permette ai pazienti di accogliere le parti rinnegate e di offrire loro un ambiente interno finalmente sicuro e amorevole. Piuttosto che enfatizzare l'”integrazione”, questo modello si concentra sulla collaborazione e sulla vicinanza interna, sulla creazione di capacità di accettazione, perdono e sicurezza interne. La capacità del paziente di creare attaccamento sicuro verso ogni parte prima rifiutata e rinnegata, usando calore e amorevolezza, diventa l’antidoto di guarigione al trauma.

Supervisione 6: Guarire il sé frammentato dei nostri pazienti

Giovanni Tagliavini e Maria Paola Boldrini

Nella discussione clinica che seguirà l’ultimo modulo cercheremo di tirare le file di tutti gli argomenti toccati da Janina Fisher, ricollegandoci ai casi già presentati e aggiungendo ulteriori vignette cliniche provenienti dalla pratica quotidiana di Giovanni Tagliavini e Maria Paola.
Come per tutti gli altri momenti di discussione, i partecipanti sono incoraggiati a portare i loro casi clinici, in modo da attivare momenti di vera e propria supervisione clinica.

30 crediti ECM in FAD

Liquid Plan srl. società che gestisce Formazione Continua in Psicologia è Provider ECM  n° 6888 accreditato dall’ l’Age.Na.S. (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) per la progettazione e l’erogazione dei corsi di formazioni per il personale sanitario, nell’ambito del programma di educazione continua in medicina (ECM).

Liquid Plan srl. società che gestisce Formazione Continua in Psicologia è Provider ECM  n° 6888 accreditato dall’ l’Age.Na.S. (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) per la progettazione e l’erogazione dei corsi di formazioni per il personale sanitario, nell’ambito del programma di educazione continua in medicina (ECM).

Il presente corso è accreditato in FAD cartacea ID Evento:  379022

Obiettivi formativi tecnco professionali: 18 – Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica, ivi incluse le malattie rare e la medicina di genere;

Tutte le Professioni.

Il corso sarà attivo dal 16/06/2023 al 15/06/2024

Crediti ECM: 30

 

Tutte le Professioni

Quiz ECM compilabile a partire dal 16/06/2023 su formazionecontinuainpsicologia.it nella sezione “I MIEI CORSI”

Ottenimento dei crediti ECM, ovvero superamento del quiz ECM, entro e NON oltre il 15/06/2024

La prova di apprendimento consisterà in un questionario composto da 90 domande a risposta multipla con 4 possibilità di risposta di cui una sola giusta. Bisogna superare almeno il 75% delle risposte.

Potrai continuare a visionare i video per 365 giorni dal momento dell’acquisto.

Termini di partecipazione

Il Training avanzato prevede un totale di 30 ore di formazione specialistica. L’evento rilascia 30 crediti ECM in FAD, quindi senza l’obbligo di assistere a tutte le dirette.

Hai 2 modalità di iscrizione:

  • IN 2 RATE: blocchi il posto con un versamento di 227€ e saldi i rimanenti 347€ entro Giovedì 5 Gennaio 2023. Per un totale di 567€, iva inclusa
  • IN UNICA RATA SCONTATA: blocchi il posto con un unico versamento di 527€, iva inclusa, e risparmi 40€ sul costo pieno di iscrizione.

Iscriviti IN 2 RATE

Blocca il posto con 227€, i 347€ li saldi il 5 Gennaio 2023
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  • 30 ore di formazione
  • 30 crediti ECM
  • Accesso illimitato per 12 mesi
  • Certificazione internazionale TIST Livello 01

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