FCP > Formazione Gratuita in Psicologia e Psicoterapia > Freud e la sua Jofi: il sostegno psicologico con ausilio di animali
Come aveva intuito lo stesso Freud, l’animale può quindi diventare un valido aiuto per lo psicologo che si trova a dover affrontare “utenze speciali” quali minori/ragazzi/giovani adulti con tratti dello spettro autistico, con ritardo mentale grave e/o gravissimo, con problematiche sociali, anziani istituzionalizzati etc… ma anche con utenti che normalmente affrontano problematiche relative al normale svolgimento della propria vita.
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Redazione FCP
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Anna Freud racconta come suo padre consentisse di buon grado, alla sua Chow-chow Jofi, di assistere alle sedute che portava avanti con i suoi pazienti, dando anche un notevole peso a come Jofi interagiva o meno con loro.
Come aveva intuito lo stesso Freud, l’animale può quindi diventare un valido aiuto per lo psicologo che si trova a dover affrontare “utenze speciali” quali minori/ragazzi/giovani adulti con tratti dello spettro autistico, con ritardo mentale grave e/o gravissimo, con problematiche sociali, anziani istituzionalizzati etc…
Cerchiamo di capire come, la nostra professione, possa sfruttare la naturale alchimia che si crea tra uomo ed animale d’affezione, così da poter creare interventi di Sostegno psicologico con Ausilio di Animali.
Il seminario ha come scopo quello di far conoscere un nuovo campo d’intervento dello psicologo, riflettendo sulle peculiarità psicologiche della relazione terapeutica coadiuvata dall’animale.
Dott.ssa Gessica Degl’Innocenti– psicologa, consulente in pet-therapy.
Lavora, da ormai dieci anni, nel mondo della relazione uomo-animale, come libera professionista, sia in strutture pubbliche che private a Firenze e nell’hinterland fiorentino. Si occupa di formazione come docente in materia di psicologia animale e comparata. Nel 2009 pubblica il suo primo libro “Il legame uomo-animale”. Numerose le sue collaborazioni editoriali con riviste scientifiche e divulgative a tiratura nazionale, sul Sostegno Psicologico con Ausilio di Animali.
Le registrazioni dei corsi a cui ti sei iscritta/o sono elencati nella tua Area Riservata, a cui puoi accedere effettuando il login. Ciascun corso, gratuito e/o a pagamento, ti rimane accessibile per 12 mesi dalla data di registrazione, salvo differenti informazioni fornite nel programma.
L’eventuale presenza di crediti ECM, ed il relativo numero di crediti, viene indicata ad inizio pagina e nel box di iscrizione. Se presenti, all’interno del programma c’è un paragrafo “Crediti ECM” in cui poter visualizzare la data a partire dalla quale potrai effettuare il quiz ECM e la data massima entro cui riuscire a superarlo con successo. Tali informazioni e date sono riportate anche nel box di iscrizione.
Per calcolare le tempistiche di accreditamento bisogna far riferimento alla “Data di scadenza del Quiz ECM” indicata nello specifico corso di formazione, NON alla data in cui viene superato il Quiz ECM. La data di scadenza del Quiz ECM la trova indicata nella pagina del corso, sia nel box di iscrizione che nel paragrafo dedicati a Crediti ECM.
Ebbene, entro 90 giorni dalla data di scadenza del Quiz ECM dobbiamo comunicare i dati ad AGENAS. A sua volta AGENAS trasmetterà i dati al COGEAPS e solo a quel punto le risulteranno accreditati.
Mediamente, consigliamo quindi di calcolare circa 4 mesi dalla data di scadenza del Quiz ECM. Precisiamo, in ogni caso, che l’Attestato di acquisizione ECM del corso a cui ha partecipato, vale come certificazione dei crediti acquisiti.
Sì, il corso rilascia un attestato di partecipazione.
Tutti i corsi di FCP, con speaker internazionali, dispongono di traduzione in italiano. In particolare: i Corsi online e le Master Class dispongono di interpretariato simultaneo, i Corsi Ondemand dispongono di sottotitolazione e/o voice over in italiano, i Corsi residenziali – in-person – dispongono di interpretariato simultaneo o consecutivo. Tali informazioni vengono generalmente specificate sulla pagina di presentazione di ciascun corso.
La presenza di materiale extra dipende dal docente e dal corso specifico: solitamente ci sono pdf contenenti i power point del docente.
196 recensioni per questo corso
Elena Castellan (proprietario verificato) –
Molto ben fatto, utile!
antonio (proprietario verificato) –
Argomento interessante e chiaro. Peccato gli interventi disturbati da una eco di fondo.
Antonio
Laura Andretti (proprietario verificato) –
grazie
io addestro i gatti per bambini e adulti anche disabili, non c’è nulla di più meraviglioso del loro aiuto.
LAZZERI MARCO (proprietario verificato) –
Assolutamente interessante e formativo!!
linking_2006 (proprietario verificato) –
Gent.ma dott.ssa La ringrazio per questo suo intervento. Sono anch’io una psicologa e operatrice e docente di Per Therapy a Padova e concordo con lei su moltissime cose. Fortunatamente nel frattempo sono uscite le linee guida nazionali (marzo 2015) in cui è stata riconosciuta l’importanza e la necessità di un team professionale in un progetto di pet therapy e una formazione obbligatoria per lavorare in questo ambito; probabilmente anche grazie a chi come lei ci ha creduto e ha contribuito a divulgare questo aspetto.
Le dirò che noi come associazione preferiamo lavorare con i nostri cani, ogni coppia certificata lavora insieme sempre, senza interscambi proprio per il rapporto e la conoscenza reciproca che riusciamo ad avere con il nostro cane di famiglia, monitorando anche un semplice mal di pancia e per questo non andare in seduta… però le linee guida hanno lasciato ancora libertà in questo. D’accordissimo con lei per quanto riguarda i cani di struttura non è giusto e diventa un vero e proprio USO dell’animale senza che venga riconosciuta la sua identità e i suoi diritti. ( Anche in questo caso le linee guida non tutelano l’animale, ma spero ci arriveremo presto!)
Io preferisco parlare di COINVOLGIMENTO dell’animale piuttosto che ‘uso’ proprio per non creare quella confusione, che lei ha ribadito più volte, cioè che l’animale non è uno strumento di cura ma è un protagonista attivo ( insieme al coadiutore, all’utente…) nella relazione. La mia non vuole assolutamente essere una critica anzi un confronto costruttivo. Mi è piaciuto molto il suo intervento e in quanto collega mi fa piacere che condividiamo l’amore e il rispetto dei nostri compagni pelosi che lavorano con noi.