Ebook Gratuito: “Teoria Polivagale: la scienza della sicurezza“, di Stephen W. Porges

Questo e-book ti guiderà attraverso le basi neurofisiologiche e biologiche dei sentimenti di sicurezza, secondo la prospettiva della Teoria Polivagale.

Le strategie contemporanee per la salute e il benessere non rispettano i nostri bisogni biologici, poiché non riconoscono che i sentimenti di sicurezza emergono da stati fisiologici interni regolati dal sistema nervoso autonomo.

Lo studio dei sentimenti di sicurezza è stato un costrutto sfuggente che storicamente è dipeso dalla soggettività. Riconoscere che i sentimenti di sicurezza hanno un substrato neurofisiologico sottostante misurabile sposterebbe le indagini sui sentimenti di sicurezza da una scienza soggettiva a una scienza oggettiva.

La teoria polivagale fornisce una prospettiva scientifica innovativa per studiare i sentimenti di sicurezza che incorpora la comprensione della neuroanatomia e della neurofisiologia. Questa prospettiva identifica i circuiti neurali che regolano le reazioni alla minaccia.

Fondamentalmente, quando gli esseri umani si sentono sicuri, il loro sistema nervoso supporta le funzioni omeostatiche di salute, crescita e recupero, e allo stesso tempo sono aperti verso gli altri, senza sentire o esprimere minaccia e vulnerabilità. I sentimenti di sicurezza riflettono un processo fondamentale che ha permesso agli esseri umani di sopravvivere: le caratteristiche opportunistiche della fiducia nei legami sociali hanno capacità di co-regolamentazione e la loro funzione è quella di mitigare le reazioni di difesa metabolicamente costose.

Attraverso lo studio dello sviluppo neurale e della filogenesi, possiamo estrarre i principi fondamentali e i meccanismi sottostanti attraverso i quali il sistema nervoso autonomo porta a sentimenti di sicurezza e opportunità di co-regolazione.

Diversi principi evidenziano la validità di una scienza della sicurezza che, se implementata nelle istituzioni sociali, dall’assistenza sanitaria all’istruzione, migliorerebbe la salute, la socialità e porterebbe a una maggiore produttività, creatività e senso di benessere. Rispettando il nostro bisogno di sentirci sicuri come imperativo biologico legato alla sopravvivenza, rispettiamo la nostra eredità filogenetica ed eleviamo la socialità come neuromodulatore che fornisce funzionalmente la validazione scientifica per un focus sociale sulla promozione di opportunità per sperimentare sentimenti di sicurezza e co-regolamentazione.

Questo l’indice dei contenuti che riceverai in 7 email, una ogni 3 giorni:

1. Introduzione
2. Dissoluzione
3. Lo stato autonomico come variabile interveniente
4. Rapporto tra influenze culturali e filosofiche e diminuzione dell’interesse verso la sensazione di sicurezza
5. Il viaggio filogenetico
6. Neurocezione
7. Connessione sociale: un imperativo biologico
8. Implicazioni cliniche
9. Lo stress e la minaccia hanno una base neurofisiologica comune
10. Resilienza: una proprietà emergente della connessione e del sentimento di sicurezza
11. Osservazioni conclusive: rivendicare il nostro patrimonio filogenetico

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