L’adolescenza è da sempre una fase di passaggio delicata e complessa — ma mai come oggi i giovani si trovano ad affrontare sfide così profonde, in un mondo in continuo mutamento.
Viviamo in un’epoca in cui l’adolescenza è attraversata da profondi cambiamenti sociali, emotivi e culturali.
Crisi identitarie, nuove dipendenze, disagio psichico diffuso, fragilità familiari e pressioni scolastiche sono solo alcune delle realtà con cui i ragazzi si confrontano ogni giorno.
Se desideri accompagnare ragazze e ragazzi — e le loro famiglie — con strumenti clinici aggiornati, capaci di leggere e affrontare le nuove forme di sofferenza giovanile, questa Masterclass è pensata per te.
Attraverso un approccio trasversale e multidisciplinare, esploreremo le principali trasformazioni della crescita adolescenziale nel contesto attuale: un’epoca segnata da alti livelli di disagio psichico, rivoluzioni tecnologiche, nuovi linguaggi affettivi e relazionali, ridefinizione delle identità.
Apprenderai competenze teoriche e tecniche per lavorare con le più diffuse problematiche emotive, le “nuove normalità” e le manifestazioni di disagio che caratterizzano l’adolescenza contemporanea.
N.B. La Masterclass Ondemand ti permette di apprendere con i tuoi tempi e rilascia, fino al 31 dicembre 2025, 4O Crediti ECM.
Fino a mercoledì 27 agosto 2025 a soli 198,80€ — Un Incredibile Risparmio!
Il training ti rimarrà interamente disponibile nella tua area riservata per 12 mesi.
La Master Class rilascia 40 ECM in FAD Asicrona. Potrai seguire le lezioni dei docenti internazionali in lingua inglese con traduzione simultanea
Questa Masterclass ti offre una formazione d’eccellenza per affrontare con competenza le sfide cliniche dell’adolescenza contemporanea.
Imparerai a leggere la sofferenza non solo come sintomo, ma come espressione di un contesto in trasformazione.
Acquisirai strumenti aggiornati, integrati e coerenti con le nuove forme di disagio e di sviluppo.
FCP (PESI Italia) ha raccolto i migliori interventi dei maggiori esponenti nazionali e internazionali in questa Masterclass progettata per arricchire la tua comprensione e potenziare le tue capacità di trattamento, fornendo una risorsa preziosa per psicologi e psicoterapeuti che desiderano approfondire la loro pratica clinica.
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Peter Fonagy
PhD, Psicologo Clinico e psicoanalista. Direttore del Dipartimento di Psicologia Clinica, della Salute e dell’Educazione presso l’University College di Londra.
Matteo Lancini
Presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano. Docente presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca.
Gustavo Pietropolli Charmet
Psichiatra e psicoterapeuta dell’adolescenza, già Docente di Psicologia Dinamica presso la Statale di Milano e la Milano Bicocca e già Primario dei servizi psichiatrici di Milano.
Massimo Ammaniti
Professore Onorario di Psicopatologia generale e dell’età evolutiva presso l’Università La Sapienza di Roma.
Stefano Vicari
Neuropsichiatra e Neuroscienziato presso l’Università Cattolica, dirige la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma.
Marco Aime
Docente di Antropologia culturale presso l’Università di Genova. Esperto di temi quali la costruzione dell’identità, i riti di passaggio e il razzismo.
Lisa Coyne
Fondatri cedel McLean OCD Institute for Children and Adolescents presso il McLean Hospital, Professore Associato presso l’Harvard Medical School.
Dafna Lender
LCSW, formatrice certificata in Theraplay e nella Dyadic Developmental Psychotherapy (DDP), certificata in Somatic Experiencing e Polyvagal Theory.
Anna Rita Verardo
Psicologa e psicoterapeuta, Trainer certificato EMDR Europe per adulti, bambini ed adolescenti.
Daniel J. Siegel
Psichiatra, neuroscienziato, educatore. Docente di Psichiatria alla UCLA e co-direttore del Mindful Awareness Research Center.
Alfio Maggiolini
Psicoterapeuta e socio del Minotauro di Milano. Ha insegnato Psicologia dell’adolescenza e del ciclo di vita presso l’Università di Milano Bicocca.
Elena Buday
Psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva, docente presso la Scuola di Formazione in Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescente e del Giovane Adulto dell’istituto Minotauro.
Katia Aringolo
Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, terapeuta EMDR e per la Schema Therapy e Theraplay.
Elena Riva
Psicoterapeuta e psicoanalista, coordina l’equipe sui disturbi del comportamento alimentare e dell’immagine corporea dell’Istituto Minotauro.
Bessel van der Kolk
MD, clinico e ricercatore, probabilmente il più rinomato esperto al mondo nel trattamento del trauma. Fondatore della Trauma Research Foundation.
Susan Fee
NCC, LMHC, ha sviluppato il Circle of F.R.I.E.N.D.S., un curriculum e una guida per facilitatori, per sviluppare resilienza e assertività nelle adolescenti.
Anna La Prova
Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, si occupa di formazione e consulenza degli insegnanti, collaborando con il Centro Studi Erickson di Trento.
Giacomo Stella
Fondatore dell’AID – Associazione Italiana Dislessia ed è membro del Comitato tecnico ministeriale per l’applicazione della legge 170/10 sui DSA.
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Il programma combina contributi di neurobiologia, psicopatologia dello sviluppo, psicoterapia relazionale, psicoanalisi contemporanea, psicotraumatologia, educazione, antropologia e neuroscienze.
L’obiettivo? Offrirti uno sguardo complesso e utile per costruire interventi clinici più efficaci con adolescenti, famiglie e scuole.
Marco Aime
Viviamo in un’epoca sempre più de-ritualizzata, in cui i momenti più rilevanti della vita non vengono più accompagnati da rituali collettivi. In particolare il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, momento quanto mai critico e delicato, è divenuto più fluido, perdendo i contorni. I giovani vivono esistenze più solitarie, il collettivismo delle generazioni passate è venuto meno e il rapporto con gli adulti e con il mondo del lavoro meno connotato. Da queste riflessioni nasce la domanda se sia utile e possibile re-inventare nuove forme di ritualità, per caratterizzare in modo diverso le differenti fasi della vita.
Gustavo Pietropolli Charmet
L’adolescente attuale raramente intravede nella propria scuola una struttura dotata di un significato istituzionale e simbolico. Ciò rischia di indurlo a ritenere che la scuola sia un servizio a disposizione dei ragazzi della sua età: tale rappresentazione è spesso condivisa dai genitori che rischiano di valutare la scuola con lo stesso metro con il quale si valuta l’efficienza di un servizio. L’adolescente perciò è portato ad attribuire una grande importanza all’appartenenza al gruppo classe nel quale cerca di inserirsi alla ricerca di relazioni amicali individuali e di gruppo.
In questa prospettiva è diventato quanto mai utile e richiesta la presenza all’interno della scuola di un servizio di consulenza psicologica.
La famiglia e la scuola stanno cercando la strada per ristabilire una efficace alleanza educativa in grado di organizzare una risposta efficace alla complessità del processo di crescita nell’attuale società.
Stefano Vicari
I disturbi mentali nei bambini e negli adolescenti sono in aumento da dieci anni a questa parte e la recente Pandemia da Covid-19 ha ulteriormente esasperato una condizione da tempo critica. Perché questa nuova emergenza? Quali sono i nuovi fattori di rischio per la salute mentale dei nostri ragazzi? E, viceversa, quali i fattori di protezione? L’importanza di educare all’autonomia i bambini per favorire la crescita della loro autostima e la conoscenza di sé… Ma famiglia e scuola sono oggi in grado di sostenere ancora il loro ruolo educativo?
Matteo Lancini
Una fragilità adulta senza precedenti è la cifra distintiva della nostra società attuale. Una fragilità che si caratterizza, tra le altre cose, per la difficoltà sempre più evidente a identificarsi e sintonizzarsi con le esigenze evolutive dei bambini e degli adolescenti odierni, costretti a crescere silenziando le proprie verità emotive e affettive. L’ansia e la polisintomatologia diventano così le forme elettive di espressione del disagio e della sofferenza generazionale, di giovani e giovanissimi impegnati a diventare sé stessi assecondando le esigenze di mamma, papà, insegnanti ed educatori. Cosa fare? Quale funzione dovrebbero svolgere le madri e i padri? Quali iniziative la scuola dovrebbe intraprendere? Quale il lavoro di consultazione e psicoterapia più adeguato a contenere i dolori della contemporaneità, a sostenere la realizzazione di compiti evolutivi dell’adolescente post-narcisista?
L’intervento terapeutico con adolescenti con disturbi esternalizzanti è difficile poiché normalmente hanno scarse capacità di mentalizzazione, non hanno consapevolezza di avere problemi psicologici e di conseguenza non hanno una domanda di aiuto. Queste difficoltà sono ancora maggiori quando ci si trova di fronte a ragazzi antisociali sottoposti a procedimenti penali. Nella lezione sarà presentato un modello di comprensione dei comportamenti violenti e antisociali basato su una prospettiva di psicopatologia evolutiva e un modello di intervento con gli adolescenti e i genitori di psicoterapia evolutiva.
Elena Riva
Il recente aumento delle forme ortoressiche e vigoressiche di DCA, accomunate dall’intento di costruire un corpo vigoroso e in buona salute grazie a una sana alimentazione e a un’intensa pratica sportiva, interroga sul significato identitario della corazza muscolare vigoressica e sulle strategie utilizzate dalle adolescenti post-moderne per assolvere al compito di integrare il corpo sessuato nell’immagine di sé e costruire l’identità femminile.
Le adolescenti che soffrono di disturbi alimentari incarnano, radicalizzandolo, l’ideale femminile della post-modernità. La diffusione di condotte ortoressiche e vigoressiche (che segue l’epidemia di anoressia restrittiva degli anni Settanta e l’aumento delle forme bulimiche dagli anni Ottanta) rimanda a una nuova declinazione identitaria femminile, forte, sana e vincente, con un’importante marcatura narcisistica e una profonda diffidenza nei confronti della dipendenza relazionale.
Attraverso una presentazione teorica e il confronto su casi clinici, il seminario intende introdurre un approccio ai disturbi alimentari che superi una logica prettamente psicopatologica per aprire a una prospettiva evolutiva e psicosociale sociale sul tema dei disturbi alimentari.
Katia Aringolo
Le esperienze emotive della noia del senso di vuoto sono parte delle relazioni sociali e dell’adattamento al contesto di vita di un adolescente. Seppur non gradevoli capita di esperirle e possono rappresentare un’esperienza molto comune tra i ragazzi e le ragazze , ma forse fino ad ora è stata data poca attenzione scientifica a tale fenomeno emotivo. Secondo Eastwood (Eastwood, Frischen, Fenske, Smilek, 2012) la noia è un’esperienza emotiva caratterizzata da un desiderio non appagato di esperire qualcosa di soddisfacente. Eastwood la definisce uno stato di “unengaged mind”, è uno stato aversivo che si presenta o quando non si è in grado di impegnare in modo efficace la propria attenzione verso stimoli interni o esterni o allorquando ci si focalizza sul non essere in grado di impegnare la nostra mente in una attività soddisfacente o ancora quando attribuiamo la causa del nostro stato avversivo a fattori esterni. Inoltre la noia sarebbe caratterizzata sia da un basso che da un elevato arousal. Mentre il senso di vuoto è in psicologia fa riferimento a molti vissuti emotivi a cui si associa una connotazione negativa (Fogarty, 1973). Si parla di vuoto legato alla solitudine, al non sentire, alla confusione, alla disillusione, alla non appartenenza, noncuranza, tristezza, fallimento, morte emotiva, etc. Comprendere e riconoscere tali esperienze emotive può aiutare l’adolescente a dare ad esse un significato personale e interpersonale e potrebbe sostenerle nel difficile compito di adattamento socio-emotivo.
Elena Buday
Gli adolescenti oggi si presentano relativamente al genere con modalità fluide e non binarie che appaiono molto diverse da quelle tradizionali. La lezione fornirà una proposta teorico – clinica per inquadrare i fenomeni legati alla fluidità di genere in adolescenza entro una prospettiva attenta alla specifica fase di sviluppo e ai suoi compiti evolutivi, tra cui l’integrazione della corporeità puberale e la nascita sociale. In quest’ottica, l’identità di genere viene connessa ai più ampi processi di costruzione identitaria che costituiscono il compito di sviluppo centrale di questa fase evolutiva.
Il ruolo del terapeuta in questa fase è quello di valutare l’andamento dei processi di sviluppo, nella relazione con il contesto familiare, sociale e culturale. Il suo obiettivo è quello di comprendere il significato della fluidità in relazione alla crescita. Non è detto infatti che la fluidità risulti necessariamente connessa ai quadri più strutturati della disforia o incongruenza di genere, riferibili principalmente al corpo. Può essere, in senso più ampio, una soluzione evolutiva, ovvero un modo per superare eventuali empasse od ostacoli favorendo la crescita, oppure espressione di uno scacco con tendenze regressive, che porta ad evitarla.
Anna Rita Verardo
Durante l’adolescenza, il bisogno di appartenenza al gruppo dei pari diventa fondamentale, spesso sostituendo il bisogno di vicinanza al caregiver. In questa fase di svincolo, il mondo esterno diventa il terreno di esplorazione, e i coetanei assumono un ruolo cruciale nello sviluppo del Sé sociale. Le esperienze di rifiuto, esclusione e umiliazione possono portare gli adolescenti a provare un’intensa vergogna, emozione che rappresenta un significativo fattore di rischio per comportamenti autolesionistici e suicidari. In questa delicata età, i ragazzi aspirano a conformarsi ai membri del loro gruppo; l’appartenenza, l’affiliazione e il gioco sociale diventano strumenti evolutivi essenziali per la sopravvivenza. Quando un adolescente si sente diverso o escluso, vive emozioni intense che possono rappresentare una minaccia alla propria esistenza. Come per altri mammiferi, il gruppo rappresenta un luogo sicuro per l’esplorazione, e l’esclusione può costituire un rischio per la vita. La pandemia di COVID-19 ha aggravato i problemi di esclusione sociale e isolamento, mentre l’uso intensivo dei dispositivi digitali ha esposto i giovani a un maggiore rischio di cyberbullismo, un fenomeno in crescita tra i minori. La vergogna è un’emozione intensa e segregata; spesso, chi la prova desidera scomparire. Questo incontro affronterà attraverso le esperienze e i casi clinici il tema della vergogna nel contesto clinico.
Dafna Lender
Conosci terapeuti che sembrano avere “il tocco magico” quando si tratta di convincere gli adolescenti a fidarsi e a entrare in contatto con loro? E se ci fossero dei comportamenti reali che si possono imparare e incorporare nel modo di stare con gli adolescenti che possono sollecitare l’apertura, il rilassamento e la fiducia?
Unisciti a Dafna Lender, LCSW, per questo workshop di 3 ore, mentre guiderà attraverso le complessità dell’uso della teoria polivagale con i clienti adolescenti.
Utilizzando il tuo sistema di coinvolgimento sociale e sintonizzandoti sullo stato fisiologico dell’adolescente imparerai:
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Con l’iscrizione alla Masterclass , ricevi subito l’accesso anche a una serie di contenuti bonus OnDemand, tenuti da esperti di fama internazionale.
Approfondirai temi cruciali come la mentalizzazione, il trauma, i disturbi di personalità, la resilienza e il ruolo della scuola, arricchendo ulteriormente la tua cassetta degli attrezzi clinici.
I video Bonus resteranno disponibili per 12 mesi nella tua area riservata.
Peter Fonagy
Adottare un approccio mentalizzante per il trattamento di un disturbo di personalità emergente in adolescenza. Il trattamento basato sulla mentalizzazione è un approccio integrativo radicalmente nuovo al trattamento di gravi problemi di salute mentale per adolescenti e adulti.
Come terapia psicologica si è dimostrato efficace nell’affrontare problemi di autolesionismo e suicidalità, nonché disregolazione emotiva e problemi di attaccamento. Le tecniche sono semplici e relativamente facili da insegnare in quanto implicano la modifica di tecniche standard nella direzione di migliorare la capacità di un individuo di comprendere meglio il modo in cui gli stati mentali guidano l’azione in se stessi e negli altri.
La Lecture delineerà brevemente il quadro concettuale e si concentrerà sulle tecniche che abbiamo sviluppato per affrontare problemi gravi ma tuttavia comuni negli adolescenti, tra cui depressione, ideazione suicidaria, autolesionismo, disturbo alimentare e disturbo post traumatico complesso.
La Lecture verterà sull’importanza della mentalizzazione nell’instaurazione della fiducia tra cliente e terapeuta e sul modo in cui questa viene generalizzata alle persone del mondo interpersonale del giovane.
Daniel J. Siegel
In questa presentazione, il dottor Siegel offrirà approfondimenti sul pensiero iperrazionale, sull’impulsività, sui cambiamenti nella spinta della dopamina verso la ricompensa e sull’aumento della reattività emotiva del cervello per illuminare molti dei potenziali fattori di rischio durante questi anni trasformativi della vita. Piuttosto che vedere l’adolescenza come un periodo di immaturità o disfunzione, questa visione suggerisce che l’essenza dell’adolescenza – la scintilla emotiva, l’impegno sociale, la ricerca di novità e le esplorazioni creative –può essere sfruttata al meglio sostenendo questi importanti aspetti del nostro sviluppo umano.
Questa lezione di Bessel Van der Kolk ci presenterà gli effetti del trauma in età infantile e adolescenziale. In questo approfondimento, esploreremo innanzitutto come i bambini affrontano e vivono il trauma, concentrandoci sugli effetti devastanti che può lasciare nel loro percorso di crescita e sviluppo. Verrà mostrato il significato e l’impatto dei punteggi nella scala delle Esperienze Infantili Avverse (ACES) sulle traiettorie di vita.
Approfondiremo gli impatti del trauma sulla mente e sul corpo dei giovani, gettando luce sui meccanismi neurobiologici che possono essere attivati in queste circostanze estreme. Cercheremo di acquisire una comprensione più profonda e compassionevole dell’impatto del trauma nei bambini e negli adolescenti, aprendo la strada a strategie e interventi che possano promuovere la guarigione e il benessere in queste delicate fasi della vita.
Massimo Ammaniti
La lezione si propone di definire l’organizzazione della personalità in adolescenza mettendone in luce gli ambiti rilevanti, di questa fase della vita come la dimensione corporea e cerebrale, il funzionamento cognitivo, la regolazione emotiva e la dimensione relazionale.
Dopo questo inquadramento si affronta l’ambito dei disturbi di personalità in adolescenza mettendone in luce gli aspetti epidemiologici e diagnostici. Facendo riferimento al modello nosografico del DSM-5 e al modello strutturale di Otto e Paulina Kernberg. Che oltre a valutare gli aspetti fenomenologici, mette in luce l’organizzazione strutturale della personalità, che è più stabile rispetto agli aspetti sintomatologici che sono più variabili in adolescenza.
Successivamente viene affrontata la metodologia della valutazione della personalità facendo riferimento all’Intervista clinica (IPOP-A, Ammaniti et al., Intervista Clinica per i Processi Organizzativi della Personalità in Adolescenza, 2012) che esplora sistematicamente le aree dell’identità, delle relazioni interpersonali, della regolazione emotiva e dei comportamenti a rischio.
Lisa Coyne
Studi epidemiologici stimano un tasso di prevalenza del 28.8% lungo tutta la vita per i disturbi d’ansia (Kessler et al, 2005) ed una recente meta-analisi di 87 studi in 44 Paesi ha stimato l’attuale prevalenza a livello globale dei disturbi d’ansia al 7.3% (4.8-10.9%, con aggiustamenti per differenze metodologiche fra i vari studi, Baxter, Scott, Vos, & Whiteford, 2012). Mentre i trattamenti basati sull’esposizione per l’ansia ed il DOC in popolazioni di giovani e adulti ha un forte supporto empirico, c’è ampio spazio per apportare miglioramenti. In termini di risultati, l’analisi delle intenzioni al trattamento suggeriscono che circa 1 individuo su 5 abbandona i trattamenti basati sull’esposizione (Hofmann and Smits, 2008; Ong et al. 2016) ed una proporzione significativa di giovani non migliora o subisce delle ricadute (eg Ginsburg et al., 2013; 2018). Inoltre, è improbabile che i medici utilizzino i trattamenti basati sull’esposizione anche quando essi sono richiesti (Freihart et al, 2004; Deacon et al., 2013; Sars & Van Minnen, 2015), a causa del loro stesso evitamento esperienziale (Meyer et al., 2014; Scher, Herbert & Forman 2015). A complicare le cose, la semplice aggiunta dell’ACT all’Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP) non porta a risultati migliori dimostrabili (Twohig et al., 2018). Così, mentre l’esposizione funziona, essa potrebbe funzionare meglio ed i clinici potrebbero sviluppare maggiori competenze e flessibilità nel suo utilizzo. Molto probabilmente servirebbe un “approccio microanalitico” centrato sul paziente (Twohig et al., 2018) per migliorare i risultati degli approcci basati sull’esposizione per gli individui nei loro specifici contesti.
Questo workshop rivolto a professionisti con qualche esperienza o con l’ACT o con l’Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP), esplorerà come utilizzare l’ACT per migliorare i trattamenti basati sull’esposizione con bambini e adolescenti, supportando la loro curiosità, volontà, flessibilità e l’azione guidata da valori. Nello specifico, la relatrice discuterà di come incorporare specifiche strategie ACT nell’esposizione, per rafforzare l’apprendimento inibitorio nel trattamento basato sull’esposizione. Esempi clinici saranno utilizzati per illustrare le tecniche terapeutiche, in aggiunta ai contenuti didattici del workshop.
A seguito di questo workshop, i partecipanti saranno in grado di:
Susan Fee
In questa lezione la relatrice Susan Fee, M.Ed., NCC, LMHC, ti passerà indicazioni pratiche su come utilizzare abilmente interventi basati sulle risorse interiori per aiutare le ragazze a rafforzare e massimizzare la resilienza, sviluppare capacità di gestione dello stress e ridurre ansia e depressione.
Grazie a questa lezione apprenderai:
Giacomo Stella e Anna La Prova
Memoria di lavoro, attenzione e capacità di ascolto. Come sono cambiate con la didattica a distanza
Dopo 2 anni di didattica a distanza le capacità di apprendimento dei nostri ragazzi sono cambiate, anche a seconda del livello socio-culturale delle famiglie e della presenza di disturbi di apprendimento.
Vi sono tuttavia degli effetti su alcune funzioni trasversali che riguardano tutti e forse hanno cambiato alcune funzioni importanti per i processi di apprendimento.
Obiettivi didattici:
Favorire la crescita di bambini resilienti a scuola. Il contributo dello psicologo
Il talk, dopo una breve introduzione sul concetto di scuola inclusiva e di resilienza, si focalizzerà sulle azioni che educatori e professionisti possono compiere per favorire uno sviluppo mentale con caratteristiche di resilienza, nel bambino e nel preadolescente.
Si ragionerà, poi, sulla percezione dello psicologo da parte di insegnanti e dirigenti scolastici e su come il suo ruolo possa essere ripensato e riproposto, sia alla luce dei dati emersi dalla letteratura e dalla ricerca, sia alla luce dei nuovi bisogni emotivi che negli ultimi anni stanno emergendo tra i soggetti in età evolutiva, in particolare a seguito degli eventi drammatici che hanno investito il nostro contesto sociale.
Verranno poi presentati una serie di strumenti che lo psicologo scolastico deve conoscere, per proporsi in un ruolo di facilitatore nella costruzione di ambienti di apprendimento inclusivi che promuovano la resilienza in bambini e ragazzi.
Obiettivi didattici:
In sintesi il talk verterà su:
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PESI Italia srl. società che gestisce Formazione Continua in Psicologia è Provider ECM n° 6888 accreditato dall’ l’Age.Na.S. (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) per la progettazione e l’erogazione dei corsi di formazione per il personale sanitario, nell’ambito del programma di educazione continua in medicina (ECM).
L’evento ECM in Asincrono terminerà il 31 dicembre 2025
Crediti ECM previsti: 40 – Il quiz ECM FINALE dovrà essere svolto entro il 31 dicembre 2025.
ID Evento 439930 – Tutte le Professioni.
Obiettivo Formativo: 2 – Linee guida – protocolli – procedure