Esposizione a traumi multipli durante la pandemia Coronavirus

Esposizione a traumi multipli durante la pandemia Coronavirus

Nel frattempo che il mondo si occupa sempre più della pandemia di COVID-19, in alcuni paesi si sono verificate simultaneamente altre catastrofi naturali (ad esempio terremoti, inondazioni, incendi e tornado) o emergenze sanitarie pubbliche (ad esempio, l’influenza in America). Possiamo parlare dunque di traumi multipli.

Questi eventi rappresentano gravi minacce per le persone e hanno provocato una grande perdita di vite e proprietà. Fino al 21 marzo 2020 si erano verificati 15 terremoti in Cina durante l’epidemia di COVID-19, aumentando timori, preoccupazioni e l’ansia di oltre 1,4 miliardi di cinesi in merito a disastri naturali ed emergenze sanitarie pubbliche. Inondazioni lampo, incendi boschivi e tempeste di polvere si sono verificati in Australia, uccidendo almeno 33 persone e più di un miliardo di animali, e distruggendo quasi 11 milioni di ettari di terra e migliaia di case (British Broadcasting Corporation, 2020). In America, più di 19 milioni di persone hanno contratto l’influenza grave, causando più di 10.000 morti e 180.000 ricoveri in ospedale  (Bursztynsky, 2020). Inoltre, i tornado hanno ucciso almeno 25 persone in 4 contee del Tennessee (Wadhwani et al., 2020).

La cura dei traumi essenziali deve essere implementata per le persone esposte a più eventi traumatici durante l’epidemia di COVID-19.

Le linee guida dell’OMS per la cura dei traumi essenziali stabiliscono che, per ridurre al minimo gli effetti negativi del trauma sui sopravvissuti, gli aspetti essenziali devono essere considerati durante il trattamento (Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 2004).

  1. In primo luogo, per ridurre al minimo il tasso di mortalità, le lesioni potenzialmente letali dovrebbero essere trattate correttamente e prontamente come una priorità.
  2. In secondo luogo, le lesioni potenzialmente invalidanti devono essere rapidamente rilevate e trattate per ridurre la compromissione funzionale e garantire un rapido ritorno alla vita normale.
  3. In terzo luogo, gli operatori sanitari più esperti dovrebbero essere assegnati a fornire un’assistenza sanitaria sul trauma per chi lo necessitasse, il che potrebbe aumentare l’efficacia e l’efficienza del trattamento.
  4. Infine, dovrebbero essere sviluppati i modelli di gestione delle emergenze disastrose o sanitarie pubbliche, concentrandosi sulle fasi di mitigazione, preparazione, risposta e recupero, che potrebbero garantire migliori misure e assistenze alle vittime condotte in modo efficiente, ben sequenziato e coordinato.

Dopo aver sperimentato più eventi traumatici contemporaneamente, molte persone possono percepire grande terrore, solitudine e frustrazione nel  perdere la loro famiglia, o a causa di lesioni, morti, e  ampi problemi finanziari (Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 2004).

Un adeguato sostegno psicologico dovrebbe essere implementato per le persone esposte a molteplici eventi traumatici durante questo periodo.

Alcuni approcci utilizzati nell’epidemia di sindrome respiratoria acuta grave (SARS) potrebbero essere considerati per risolvere il disagio psichiatrico che emerge durante COVID-19 (Maunder et al., 2003).

  1. In primo luogo, i servizi psicologici tradizionali potrebbero non essere disponibili per le persone isolate durante l’epidemia di COVID-19. Il supporto psicologico online incentrato sui traumi (ad esempio, consulenze psicologiche informatiche, linee dirette di psichiatria e trattamento mentale tramite smartphone) dovrebbe essere fornito per le persone bisognose.
  2. In secondo luogo, per ridurre i sentimenti negativi di incertezza e insicurezza, il governo dovrebbe garantire la trasparenza delle informazioni e aggiornamenti tempestivi su COVID-19 oltre a eventi potenzialmente traumatici tramite piattaforme multimediali (ad esempio, canali di notizie, Facebook, Instagram, Twitter e WeChat).
  3. In terzo luogo, il trauma influenza non solo l’individuo vittima, ma anche l’intera famiglia. Gli operatori sanitari professionisti sono incoraggiati a fornire più supporto psicologico, consigli, trattamenti, interventi e informazioni sui traumi tramite metodi sicuri, nel modo più culturalmente appropriato.
  4. Infine, l’International Society for Traumatic Stress Studies  (International Society for Traumatic Stress Studies (ISTSS), 2018) e l’American Psychological Association (American Psychological Association, 2017)  suggeriscono di monitorare continuamente lo stato di salute mentale dei sopravvissuti e di fornire psicoterapie tempestive  basate su traumi, come la terapia cognitiva comportamentale, la CPT e P.E., quando la situazione si è stabilizzata.

E’ raccomandabile:

  • una maggiore formazione e istruzione degli operatori sanitari in diversi contesti culturali (Fang et al., 2019; Yao et al., in stampa);
  • interagire attivamente con le varie parti interessate e i servizi sociali per rafforzare l’identificazione precoce dei disturbi mentali (Zandifar and Badrfam, 2020) ;
  • incoraggiare ulteriormente i comportamenti di chi cerca aiuto in modo da ridurre la stigmatizzazione e l’emarginazione attraverso i social media, come spot televisivi, WeChat e Facebook (Banerjee, in stampa).

Entro il 27 febbraio 2020, 852 articoli accademici su COVID-19 sono stati pubblicati in tutto il mondo (Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 2020 ) , ma pochi si sono concentrate sull’influenza di altri eventi traumatici sulle popolazioni. Poiché il mondo è molto preoccupato per il COVID-19, le influenze aggiuntive di altri eventi traumatici potrebbero essere trascurate.

Pertanto, la ricerca dovrebbe esplorare l’impatto di questi eventi traumatici che si verificano durante l’epidemia. Ricerche epidemiologiche sui disturbi mentali,  cure informate sui traumi, la ricerca professionale dell’aiuto e le relative barriere dovrebbero essere condotte tra varie popolazioni colpite da eventi traumatici multipli durante l’epidemia di COVID-19.

Questi risultati possono contribuire a coordinare e allineare i programmi di risposta e i modelli di trattamento al di là delle priorità nazionali. Infine, le autorità sanitarie dovrebbero prendere in considerazione i programmi di ricerca e trattamento utilizzati nelle precedenti emergenze sanitarie pubbliche (ad esempio la SARS nel 2003) e gli eventi traumatici (ad esempio, il grande terremoto di Wenchuan del 2008) per migliorare la risposta alle sfide dovute a eventi traumatici che si verificano contemporaneamente all’epidemia di COVID-19.

Post liberamente tradotto dall’articolo scientifico “What can we do for people exposed to multiple traumatic events during the coronavirus pandemic?” su NCBI

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