Arrivano gli psicologi a scuola
La scuola, sempre più stressata, affaticata, impaurita, ha bisogno di psicologi. Per l’anno scolastico in corso ogni istituzione avrà 4.800 euro a disposizione per “attivare il supporto psicologico per studenti, insegnanti e genitori“. È una misura chiesta dalle stesse scuole e sollecitata al Ministero dell’Istruzione dai sindacati. Ora si è siglato anche un accordo formale con l’Ordine degli Psicologi.
Gli ultimi provvedimenti
Gli istituti più organizzati hanno già fatto partire i bandi per il reclutamento del professionista. La maggior parte dei dirigenti, però, è ancora immersa nella gestione di un quotidiano fatto di docenti che mancano e positivi che salgono. Non ci sono ancora le condizioni per far crescere il controllo del benessere psicologico degli attori scolastici.
Al Ministero, dalla stagione 2016-2017, esiste una task force per le Emergenze educative chiamata a intervenire nelle situazioni di emergenza per garantire il diritto allo studio in tutti gli 8.290 istituti scolastici italiani. Per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19, la task force ha realizzato – in collaborazione con l’équipe clinica e medico-psicologica dell’Ido di Roma, la Società italiana di Pediatria e il portale di informazione Diregiovani – una proposta di assistenza psicologica che si integri con la didattica curriculare.
Si affronterà, e in alcuni casi si sta già affrontando, l’emergenza con le sue conseguenze, pratiche, emotive e psicologiche. Le scuole che hanno aderito per prime al piano provengono da Lombardia, Veneto e Sicilia, dove, si legge, “in un periodo di emergenza come questo si rischia di alimentare la demotivazione e il fenomeno della dispersione scolastica“.
Arrivano gli psicologi a scuola, ma non solo
Un’équipe di psicologi, e psicologhe, dell’età evolutiva è a disposizione dei giovani e delle loro famiglie per garantire, anche a distanza, il servizio dello sportello d’ascolto. Nel protocollo firmato a luglio si parla di un gruppo multi-specialista “a supporto delle famiglie” per gestire e contenere, anche a distanza, difficoltà e bisogni specifici. Dal pediatra al neuropsichiatra, al logopedista, pensati in particolare per chi ha difficoltà di apprendimento o disabilità. Per i docenti è pronto un percorso di formazione a distanza che offrirà gli strumenti necessari per gestire l’ansia e lo stress degli studenti.
In questa rete entrano anche gli educatori, protocollo quest’utimo del 27 agosto. Affiancheranno i docenti nel tentativo di migliorare la gestione della classe e stimolare la crescita delle attività educative inclusive e speciali. Gli obiettivi sono molteplici: sostenere i processi apprenditivi, ridurre e prevenire i fenomeni del bullismo e del cyber bullismo, della violenza, del disagio giovanile, delle difficoltà specifiche nell’apprendimento e delle problematiche comportamentali.
L’opinione del Presidente dell’Ordine
David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, spiega: “La presenza degli psicologi nella scuola è avvenuta sotto la spinta dei bisogni, dal basso, ma questo ha creato un panorama molto frammentato, a macchia di leopardo e spesso su bisogni specifici e limitati. Nel nostro Paese manca un supporto psicologico organico, diffuso e omogeneo sul quale studenti e docenti possano fare affidamento. Un soggetto con problemi psicologici può rinchiudersi in se stesso, sviluppare problematiche invalidanti, rendere molto meno sul piano dello studio e della vita. Tutto questo rappresenta un costo economico e sociale.”
Aggiunge, poi, che: “Se affrontiamo il disagio al momento dell’insorgenza dei primi problemi è possibile minimizzare sia il malessere sia la ricaduta sulla collettività. Per ogni euro investito in psicologi la scuola ne risparmia da tre a sette. Un’indagine italiana realizzata su settemila genitori ha evidenziato problematiche psico-comportamentali in sei minori su dieci, con una correlazione significativa tra disagio psicologico nei genitori e presenza di problemi nei figli. Spesso i figli delle famiglie più svantaggiate sono quelli che hanno più problemi e meno opportunità di aiuto. La mancanza degli psicologi nel pubblico, nella scuola, è uno dei fattori che alimenta la disuguaglianza e il divario di opportunità“.
Fonte: Repubblica.it
0 thoughts on “Arrivano gli psicologi a scuola: ultimi aggiornamenti”
Monica Chiarini says:
Mai come in questo momento penso che ci sia bisogno di una figura professionale all’interno delle scuole
Anna Giannuzzo says:
Anche io sono una psicologa che insegna in un istituto comprensivo.
Quando usciranno i bandi?
michelaformicone says:
Gentile Collega, rivolga la sua domanda a supporto@liquidplan.it, grazie.
Riva Isabella Maria says:
Buongiorno, sono una psicologa scolastica che opera già all’interno di un Ente di Formazione Professionale privato accreditato con Regione Lombardia. Come si inserisce una situazione con queste due caratteristiche, con le modalità di accesso ai finanziamenti da parte dell’ente e la conferma del professionista già individuato nella prosecuzione delle attività di Psicologia scolastica già in essere?
Rosanna Fioratto says:
Buon giorno, sono una psicologa che insegna in un istituto comprensivo, volevo avere maggiori ragguagli sulla modalità di richiesta del fondo di 4800 euro, sulla modalità di reclutamento e sulle attività da proporre.
Grazie, Rosanna