Lo Screening Neuropsicologico Breve

Screening Neuropsicologico Breve

Una batteria di test per lo screening neuropsicologico breve

La valutazione neuropsicologica è un processo articolato che evidenzia il funzionamento cognitivo e globale della persona, arrivando a delineare un profilo cognitivo-comportamentale verosimilmente compatibile con la propria condizione psico-fisica. Questo esame può essere di screening o di approfondimento. Oggi parleremo di Screening Neuropsicologico Breve.

Quando si vogliono evidenziare eventuali deficit a carico delle funzioni cognitive ed emotivo-comportamentali, il clinico solitamente somministra questi due protocolli:

  • L’esame Neuropsicologico Breve (ENB)
  • La Batteria per il Deterioramento Mentale (BDM o MDB, Mental Deterioration Battery)

Quando usare l’ENB e quando usare la BDM

Il primo viene impiegato solitamente nella prima visita, come screening delle funzioni cognitive più completo rispetto ai tradizionali Mini-MentalState Examination (MMSE) e Montreal Cognitive Assessment (MoCA), poichè esamina tutte le funzioni cognitive comprendendo anche delle fasi di raccolta anamnestica e test sulle funzioni esecutive. Essendo uno screening e quindi una prima visita per inquadrare la situazione del paziente non può essere utilizzato a fini diagnostici. Il secondo, invece, che presenteremo nel prossimo articolo, si usa nelle indagini neuropsicologiche di approfondimento ed è composto da sette prove neuropsicologiche, sensibili all’effetto del deterioramento cognitivo e può essere utilizzato a fini diagnostici, insieme eventualmente ad altri test neuropsicologici più specifici. Alcuni test, tuttavia, sono presenti in entrambi i protocolli e si può scegliere di usarli o nella prima visita oppure nella seconda di approfondimento.

In questo articolo, ci soffermeremo sull’ENB come batteria di test per lo screening neuropsicologico mentre ci occuperemo della BDM nella prossima uscita.

Come si struttura il protocollo dell’ENB?

L’ENB è uno strumento di agile e veloce somministrazione e si compone di tre parti:

  1. Raccolta anamnestica
  2. Intervista neuropsicologica con il paziente e i familiari
  3. Somministrazione delle prove cognitive e raccolta dei dati

Raccolta anamnestica

Il protocollo inizia con una scheda dove è possibile annotare tutte le informazioni che si ottengono durante il colloquio con il paziente, come per esempio i dati anagrafici e il motivo della visita. Oltre a questi aspetti, il clinico pone delle domande al paziente per raccogliere i dati anamnestici come la sua storia medica, quella dei suoi familiari e se sono presenti eventuali referti degli esami di neuroimmagine e se segue particolari terapie farmacologiche.

Intervista neuropsicologica con il paziente e i familiari

Dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie, il clinico deve poter approfondire attraverso un’intervista con il solo paziente, tutti gli elementi relativi al comportamento relazionale, alla capacità di comunicativa, alle eventuali difficoltà che riscontra nella vita quotidiana e se percepisce dei cambiamenti nella sfera cognitiva e emotiva. Oltre ad intervistare il paziente è necessario approfondire alcuni aspetti con i familiari per capire se ciò che è stato riportato dal paziente corrisponde alla realtà e soprattutto per indagare se notano dei cambiamenti nella personalità e nell’atteggiamento.

Somministrazione delle prove cognitive e raccolta dei dati

Il protocollo prevede la somministrazione di tredici test neuropsicologi e segue un preciso ordine e una precisa procedura di somministrazione. Per aiutare il clinico a utilizzare al meglio la batteria di test neuropsicologici, il manuale riporta per ciascuno di essi le seguenti caratteristiche, essenziali per stendere la relazione da restituire in seguito: scopo, procedura di somministrazione, valutazione quantitativa e qualitativa, condizioni di fine prova e punteggio massimo.

I test neuropsicologici presenti nell’ENB sono:

  • Digit span
  • Trail Making Test (TMT)
  • Copia di disegno
  • Memoria con interferenza
  • Astrazione
  • Test dei gettoni
  • Memoria di prosa (immediata e differita)
  • Test delle figure aggrovigliate
  • Disegno spontaneo
  • Fluenza fonemica
  • Stime cognitive
  • Prove prassiche
  • Test dell’orologio

Oltre alla spiegazione dei test neuropsicologici utilizzati con determinate caratteristiche e il protocollo da somministrare con il suo specifico materiale da ritagliare, il manuale mette a disposizione anche degli esempi di valutazioni, casi clinici ed esempi di relazioni neuropsicologiche da poter consultare per conoscere e approfondire questa batteria di test per lo screening cognitivo. Qui il link per acquistare il protocollo.

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One thought on “Lo Screening Neuropsicologico Breve

  • renadine5da8630f59684 says:

    Salve. Mi chiedo anzitutto se questi test abbiano o meno avuto una validazione su una popolazione italiana, che ha una storia socio-culturale affatto diversa da quella statunitense o canadese. E poi mi pare che l’articolo non metta in alcuna evidenza le problematiche relative ai contesti e alle dimensioni relazionali del colloquio, che possono avere implicazioni anche molto rilevanti, ritengo, rispetto a ciò che il paziente (o meglio, l’interlocutore) può ‘produrre’. Più in generale, un contesto ‘valutativo’ elicita in chi vi è sottoposto stati d’animo e emozionali che possono inficiare la nostra reale comprensione dei bisogni e delle potenzialità del paziente.

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