FCP > Formazione Gratuita in Psicologia e Psicoterapia > Il modello del cinema nella stanza di analisi
Soffermarsi sui possibili usi dei film da parte di un analista può essere utile, sul piano formativo a vari livelli, in questo webinar li esploreremo con l’autore del libro “Al cinema con il mio paziente” edito da Alpes.
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Docenti:
Giuseppe Riefolo
, Luigi Ippedico
, Alpes Italia
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Vi sono due modalità di uso del cinema per uno psicoanalista.
La prima – che peraltro è la più riconosciuta e, forse, usata – riguarda l’uso della psicoanalisi per scoprire le ragioni profonde che possono essere alla base delle storie che il film propone.
Una variante di questa posizione sarebbe l’atteggiamento degli psicoanalisti, ma anche di critici cinematografici che usino il metodo psicoanalitico, ad indagare le ragioni profonde e soggettive che possono spingere un regista a narrare quella storia.
Un secondo modo di usare i film da parte di uno psicoanalista potrebbe essere quello di usare le immagini e le storie dei film come attivatore di proprie immagini e proprie storie che vengono quindi ad intrecciarsi con il racconto del regista e, nella stanza di analisi, con quelle del paziente.
Pertanto soffermarsi sui possibili usi dei film da parte di un analista può essere utile, sul piano formativo a vari livelli. Un primo livello sarebbe quello di cogliere il discorso del paziente, non come un contenuto da interpretare secondo il codice pulsionale o del registro edipico, ma soprattutto come un contenuto che apra un dialogo intersoggettivo tra paziente ed analista.
L’analista inevitabilmente – e indipendentemente dal modello teorico usato – dovrà riconoscere il proprio contributo soggettivo al processo analitico.
Il modello, quindi, è che il paziente può essere rappresentato come un regista che propone un proprio tema. L’analista, come uno spettatore, piuttosto che semplicemente interpretare il film, può coglierlo come uno stimolo che lo coinvolge.
Infatti nessun film è uguale per tutti gli spettatori e persino per lo stesso spettatore se rivedesse quel film in momenti diversi della propria vita. Infine, il film, nei vari personaggi che propone, può essere colto come la presentazione dei “Plurimi stati dissociati del Sé”n (Taine; Bromberg) che con il contributo dell’analista (spettatore) cercano una ricomposizione continua.
Il modello psicoanalitico che ne emerge è soprattutto orientato alla continua cura e manutenzione della continuità dello stato del Sé prima che alla soddisfazione delle pulsioni o alla ricerca del piacere.
Questo Webinar nasce dal libro
“Al cinema con il mio paziente”
edito da Alpes Italia
Il webinar si terrà Mercoledì 22 Gennaio dalle 13.30 alle 14.30
Le registrazioni dei corsi a cui ti sei iscritta/o sono elencati nella tua Area Riservata, a cui puoi accedere effettuando il login. Ciascun corso, gratuito e/o a pagamento, ti rimane accessibile per 12 mesi dalla data di registrazione, salvo differenti informazioni fornite nel programma.
L’eventuale presenza di crediti ECM, ed il relativo numero di crediti, viene indicata ad inizio pagina e nel box di iscrizione. Se presenti, all’interno del programma c’è un paragrafo “Crediti ECM” in cui poter visualizzare la data a partire dalla quale potrai effettuare il quiz ECM e la data massima entro cui riuscire a superarlo con successo. Tali informazioni e date sono riportate anche nel box di iscrizione.
Per calcolare le tempistiche di accreditamento bisogna far riferimento alla “Data di scadenza del Quiz ECM” indicata nello specifico corso di formazione, NON alla data in cui viene superato il Quiz ECM. La data di scadenza del Quiz ECM la trova indicata nella pagina del corso, sia nel box di iscrizione che nel paragrafo dedicati a Crediti ECM.
Ebbene, entro 90 giorni dalla data di scadenza del Quiz ECM dobbiamo comunicare i dati ad AGENAS. A sua volta AGENAS trasmetterà i dati al COGEAPS e solo a quel punto le risulteranno accreditati.
Mediamente, consigliamo quindi di calcolare circa 4 mesi dalla data di scadenza del Quiz ECM. Precisiamo, in ogni caso, che l’Attestato di acquisizione ECM del corso a cui ha partecipato, vale come certificazione dei crediti acquisiti.
Sì, il corso rilascia un attestato di partecipazione.
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