9 ore | Esplora un modello innovativo per il trattamento del trauma complesso e del PTSD, attraverso l’uso dello Yoga, con il Trauma Sensitive Yoga (TSY o TCTSY), grazie a sessioni di formazione specialistica e di supervisione clinica esclusiva!
147,00 € IVA inclusa
Docenti:
Jennifer Turner
, Alessia Piazza
, Simona Anselmetti
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Il training NON necessita di specifiche e pregresse competenze nell’ambito dello Yoga , si rivolge a colleghi e colleghe che trattano PTSD / Trauma Complesso e che intendono conoscere e integrare un validato approccio botton-up nella loro pratica clinica.
Con Jenn Turner, Co-Director & Founder del Center for Trauma & Embodiment, Alessia Piazza e Simona Anselmetti, facilitatrici e trainer ufficiali di Trauma Center Trauma Sensitive Yoga per l’Italia.
Jenn Turner e Dave Emerson, Fondatori e Direttori del Trauma Center Trauma Sensitive Yoga presentano i principi del TCTSY
La metodologia del Trauma Sensitive Yoga o Trauma Center Trauma Sensitive Yoga (TCTSY) si basa su aspetti teorici che si rifanno a:
Il TCTSY si concentra sulla possibilità di de-patologizzare quello che accade dentro se stessi, anche a livello sensoriale, e sulla costruzione di un nuovo senso di sè che si sviluppa “dal di dentro”. Questo tipo di intervento può essere integrato come pratica individuale o di gruppo anche dalle/dai terapeute/i nel contesto delle sessioni di psicoterapia .
Le attuali ricerche nell’ambito della psicotraumatologia evidenziano come spesso per le persone con una storia traumatica sia estremamente faticoso riconoscere i segnali del proprio corpo, prendersi cura di sé e legittimare le proprie scelte . La diagnosi di Disturbo da Stress Post Traumatico Complesso (CPTSD) riesce spesso per questo tipo di clienti/pazienti a spiegare una buona parte della sintomatologia da loro riferita, tuttavia la terapia “della parola” in quanto processo top-down, ovvero che si concentra sugli aspetti cognitivi, pare non essere per loro sufficiente.
Sempre più di frequente infatti si tende a studiare e a proporre alle persone resistenti ai tipici trattamenti per Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD) degli interventi che si focalizzano sul corpo e sulle sensazioni interne. Il TCTSY fa parte di tali interventi bottom-up e oltre a essere efficace per l’individuo, favorisce il potenziamento della sua capacità di interagire nella relazione con l’altro e con il contesto.
Il TCTSY è un approccio su base somatica validato empiricamente , risulta efficace in caso di trauma complesso e/o di PTSD) cronico e resistente al trattamento. Esso è supportato da più di 10 studi originali sottoposti a peer-review e da molte altre analisi indipendenti che si sono susseguite nel corso degli ultimo 20 anni. Attualmente viene generalmente riconosciuto come trattamento aggiuntivo alla psicoterapia.
A oggi in più di 40 Paesi vi sono oltre 400 Facilitatori certificati che offrono interventi e collaborano a ricerche e progetti. Nel 2019, più di 30.000 persone in tutto il mondo hanno provato il TCTSY come trattamento aggiuntivo per il PTSD e il trauma complesso. In un recente articolo (Zaccari et al., 2023) viene inoltre messo in evidenza come, nel contesto della terapia per persone sopravvissute al trauma, l’intervento di TCTSY possa essere considerato equivalente a uno di Cognitive Processing Therapy.
Sebbene il TCTSY utilizzi forme fisiche e movimenti della pratica yogica, il focus è sull’esperienza interna della/del cliente e non su come tali movimenti appaiono o sono in grado di ricalcare un qualsivoglia standard (ad esempio raggiungere determinate posizioni).
Per offrire un intervento di TCTSY la/il terapeuta NON necessita di specifiche competenze nell’ambito dello yoga , è la sua volontà di conoscere e integrare un validato approccio bottom-up per il trattamento del Trauma Complesso e del Disturbo Post Traumatico da Stress che potrebbe infatti portarla/o a esplorare il modello e a condividerlo con le/i proprie/propri clienti.
Come terapeute/i possiamo coltivare la nostra capacità di essere trauma-informed e pertanto apprendere a riconoscere, anche a partire dal corpo, come le esperienze passate siano talvolta coriacee e in grado di continuare a influenzare e limitare il presente. Nel TCTSY il corpo favorisce il potenziamento della capacità di scelta, in contrasto con la percezione di impotenza generata dalle esperienze traumatiche non elaborate.
Un tipo di relazione capace di essere sensibile agli aspetti traumatici è il fondamento della cura per il trauma. I numerosi interventi offerti e i molti anni dedicati alla ricerca presso il Justice Resource Institute (JRI), ci hanno mostrato come la consapevolezza e la comprensione della nostra esperienza incarnata, o embodiment, sia parte integrante del processo di cura. Il Modulo 1 si propone di favorire l’analisi dell’esperienza personale del terapeuta nel contesto della relazione con il cliente/paziente e di mettere in luce alcuni degli aspetti terapeutici che possono minare le pratiche di tipo trauma-informed.
Questo modulo offre una riflessione sul perché adattiamo il linguaggio e ci prendiamo cura di creare un contesto non coercitivo. Quando proponiamo un intervento e/o una pratica capaci tener conto degli effetti di una storia traumatica ci basiamo sul principio di collaborazione, sull’empowerment, sulla capacità di fare delle scelte e sulla non violenza. La messa a punto del linguaggio è un altro modo per creare congruenza tra ciò che diciamo e ciò che facciamo. Nel TCTSY la possibilità di decidere per il proprio corpo si sperimenta tramite il linguaggio invitazionale. Nel corso del Modulo 2 verrà favorita la riflessione sull’importanza di essere consapevoli delle dinamiche di potere e su come il linguaggio possa essere considerato un utile strumento di promozione della non-coercizione.
I sopravvissuti al trauma sviluppano un’importante capacità di prestare attenzione a ciò che accade nel mondo esterno (esterocezione), ritenuto dal sistema mente-cervello pericoloso, a discapito del loro mondo interno (interocezione), che spesso è necessario non senta del tutto (sensazioni, emozioni ecc) per poter sopravvivere. Ciò potrebbe spiegare perché queste persone si sentano sopraffatte, intorpidite o disconnesse dal loro corpo e dal panorama sensoriale interno. Il Modulo 3 si focalizza sulla comprensione delle basi neuroscientifiche della modalità automatica di risposta al trauma e su come lo sviluppo della capacità interocettiva possa avere un impatto positivo ad ampio spettro sulla vita delle persone.
Il Modulo 4 è da intendersi come uno spazio di pratica, scambio e consulenza in cui i terapeuti potranno illustrare i propri casi clinici e discutere aspetti della pratica personale nel contesto del TCTSY. Jennifer, Alessia e Simona condivideranno esempi clinici per illustrare il possibile lavoro di integrazione dei principi e della pratica del TCTSY nel setting terapeutico.
Le registrazioni dei corsi a cui ti sei iscritta/o sono elencati nella tua Area Riservata, a cui puoi accedere effettuando il login. Ciascun corso, gratuito e/o a pagamento, ti rimane accessibile per 12 mesi dalla data di registrazione, salvo differenti informazioni fornite nel programma.
L’eventuale presenza di crediti ECM, ed il relativo numero di crediti, viene indicata ad inizio pagina e nel box di iscrizione. Se presenti, all’interno del programma c’è un paragrafo “Crediti ECM” in cui poter visualizzare la data a partire dalla quale potrai effettuare il quiz ECM e la data massima entro cui riuscire a superarlo con successo. Tali informazioni e date sono riportate anche nel box di iscrizione.
Per calcolare le tempistiche di accreditamento bisogna far riferimento alla “Data di scadenza del Quiz ECM” indicata nello specifico corso di formazione, NON alla data in cui viene superato il Quiz ECM. La data di scadenza del Quiz ECM la trova indicata nella pagina del corso, sia nel box di iscrizione che nel paragrafo dedicati a Crediti ECM.
Ebbene, entro 90 giorni dalla data di scadenza del Quiz ECM dobbiamo comunicare i dati ad AGENAS. A sua volta AGENAS trasmetterà i dati al COGEAPS e solo a quel punto le risulteranno accreditati.
Mediamente, consigliamo quindi di calcolare circa 4 mesi dalla data di scadenza del Quiz ECM. Precisiamo, in ogni caso, che l’Attestato di acquisizione ECM del corso a cui ha partecipato, vale come certificazione dei crediti acquisiti.
Sì, il corso rilascia un attestato di partecipazione.
Tutti i corsi di FCP, con speaker internazionali, dispongono di traduzione in italiano. In particolare: i Corsi online e le Master Class dispongono di interpretariato simultaneo, i Corsi Ondemand dispongono di sottotitolazione e/o voice over in italiano, i Corsi residenziali – in-person – dispongono di interpretariato simultaneo o consecutivo. Tali informazioni vengono generalmente specificate sulla pagina di presentazione di ciascun corso.
La presenza di materiale extra dipende dal docente e dal corso specifico: solitamente ci sono pdf contenenti i power point del docente.
1 recensione per questo corso
graziella –
molto valido