La violenza non ha sesso: alle radici della relazione malata, per contrastare la prevaricazione alla violenza

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Corso attivo dal giorno 31/10/2019
(411 Recensioni dei clienti)

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Alpes Italia  

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In questo webinar gratuito verrà presentato il il libro: “La violenza non ha sesso. Alle radici della relazione malata” edito da Alpes.

Cosa capita alla Relazione Affettiva? Perché  persone al di sopra di ogni sospetto, anche appartenenti alla propria sfera affettiva (partner, genitori, figli, vicini, colleghi) si trasformano in spietati aguzzini? Come mai l’Amore è sempre più associato alla parola Morte e ad avere la peggio sono, solitamente, le donne?

L’autrice ritiene  che il nucleo del problema sia nell’Analfabetismo Psicologico, piaga del terzo millennio, che tra le gravose conseguenze, induce alla Gestione Dicotomica delle Divergenze, “un vero e proprio programma infetto”, che prevede la prevaricazione di uno dei poli della relazione e il conseguente fallimento del Reciproco Rispetto: “Chiunque gestisce le divergenze in modo dicotomico (indipendentemente dal sesso, dall’età e dallo stato di salute), quando si troverà nella posizione di Forza (fisica, economica, di ruolo, psicologica), tenderà a prevaricare l’interlocutore in posizione di Debolezza: donne ed uomini ‘fragili’, bambini, anziani, animali”.

E’ innegabile che le Donne rispetto agli Uomini siano socialmente svantaggiate e maggiormente esposte alla vittimizzazione, anche criminale, ma per debellare la Violenza, è necessario capire che il Killer da combattere non è  il  Maschio, ma l’Analfabetismo Psicologico  di cui sono Vittima sia gli Uomini che le Donne!

L’autrice afferma che  la Violenza non ha sesso, né età, né cultura, né razza e suggerisce di sostituire la miriade di neologismi che si coniano per specificare i diversi tipi di vittime (femminicidio, femicidio, infanticidio, uxoricidio, etc.) con un neologismo unico rappresentativo di ogni tipologia di vittima: Debolicidio, inteso come prevaricazione/uccisione di chi si trova in situazione di debolezza.

Questo libro  vuol essere un contributo alla crimino-genesi della violenza nella relazione affettiva: stravolge i rassicuranti confini tra il bene e il male, il giusto e l’ingiusto, la normalità e la devianza ed impedisce di banalizzare  questi atti cruenti come esiti di raptus,  follia o violenza di genere.

Per spiegare il fenomeno della violenza nella relazione e cosiddetta domestica, l’opinione pubblica (in linea con la letteratura corrente), è solita ricorrere ad argomentazioni come la Follia, il Raptus, la Violenza di Genere e il Femminicidio, il Troppo Amore, le responsabilità della Società e della Disgregazione della Famiglia.

L’Autrice (impegnata da decenni nel lavoro clinico con il disagio relazionale) è dell’opinione che tutte queste teorie non abbiano centrato la questione e che il nocciolo del problema sia unico per tutte e da ricercare altrove, più nel profondo,  e sia riassunto nelle espressioni “Teoria dell’Analfabetismo Psicologico” e “Teoria del Debolicidio”.

L’angolazione che propone contrasta l’Unidirezionalità dell’attuale cultura della violenza (comunemente intesa come Uomo Carnefice e Donna Vittima), a favore della Bidirezionalità della violenza. Ella afferma che è innegabile che le Donne rispetto agli Uomini siano socialmente svantaggiate e maggiormente esposte alla vittimizzazione, anche criminale, ma ad una analisi più profonda (andando oltre le evidenze statistiche ed il clamore mediatico), ci si accorge che il Killer da combattere non è  il  maschio, in quanto maschio ma quello che lei chiama “Analfabetismo Psicologico”,  di cui a suo avviso sarebbero Vittima le persone in genere, indipendentemente dal sesso, dalla razza, dall’età e dal ceto sociale.

Obiettivi e Finalità didattiche

Individuare e superare le falle dell’attuale cultura in merito alla violenza, contrastare la violenza e prevaricazione nella relazione compreso il femminicidio.

 

Destinatari

Ogni persona del mondo scientifico e non

 

Docente

Antonella Baiocchi, nata a S. Benedetto del Tronto (AP), è psicologa e psicoterapeuta.

Esperta di Riabilitazione Psicosociale, Psicologia Clinica, Sociale, Forense, Violenza di Genere e Pari Opportunità, dopo anni di lavoro in Veneto, dal 2009  svolge la sua attività anche nelle Marche.

Collabora in molte iniziative di solidarietà ed è ideatrice e promotrice di Servizi per Migliorare la Qualità della Vita e contrastare la Violenza nella Relazione.

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412 recensioni per questo corso

  1. lucap68 (proprietario verificato)

    Interessante anche se basilare

  2. Michela Alessandra Allegri (proprietario verificato)

    docente ha detto una cosa che mi ha colpito moltissimo: “immagina la sfera della psiche come se fosse l’hardware di un computer: la qualità di esso dipende anche dai software che si installano al suo interno, che ne compromettono o meno il sistema. Se anche una sola componente è difettosa o -scritta male- il computer agirà di conseguenza rilasciando un messaggio sbagliato in cui 2+2 fa 5”.
    Un modo semplice e intuitivo per descrivere l’analfabetismo psicologico.
    L’aver sempre eseguito una determinata azione in un determinato modus operandi non implica il fatto che essa sia giusta nei confronti di se stessi e degli altri.

  3. Pasquale Riccardi (proprietario verificato)

    semplice nei concetti, buono

  4. testamichele22 (proprietario verificato)

    Il corso è stato molto interessante.

  5. luciana.pagano (proprietario verificato)

    interessante. leggerò il libro

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