Master training internazionale in

Disturbi di Personalità. Psicopatologia, Diagnosi e Trattamento

Dal 18 Giugno 2025 al 05 Novembre 2025

77 ore | 69 ECM | max 100 posti

 

PESI Italia ti offre la Seconda Edizione di un Master training internazionale unico nel suo genere, con molti dei più rappresentativi esperti nazionali ed internazionali, per acquisire conoscenze e strumenti diagnostici e d’intervento efficaci per il trattamento dei Disturbi di Personalità da integrare concretamente nella tua pratica clinica!

Il Master Training internazionale in breve…

I disturbi di personalità interessano circa il 9% della popolazione generale e fino alla metà dei pazienti psichiatrici dei reparti e degli ambulatori specialistici.

 

Costituiscono la sfida più complessa per un terapeuta, anche esperto…

…clienti con disturbo istrionico, borderline, antisociale di personalità, che tendono a far sentire il terapeuta manipolato

…clienti con disturbo ossessivo compulsivo di personalità, che con il loro perfezionismo e la loro marcata coartazione emotiva, rendono faticosissima l’esplorazione psicologica e fanno sentire il terapeuta inadeguato

…clienti con disturbo narcisistico di personalità, che svalutano la terapia e fanno sentire il terapeuta incapace, umiliato o sbagliato

…clienti con disturbo istrionico, borderline e dipendente di personalità, che chiedono continuamente attenzione speciale e accudimento, e mettono a dura prova la pazienza e l’empatia del terapeuta, facendolo sentire cronicamente sovraccarico.

L’assunto – spesso implicito – che “imparare un cospicuo numero di modelli evidence-based doterà il terapeuta dei dispositivi interpretativi e operativi necessari per curare qualsiasi disturbo di personalità” non funziona per questi clienti. Il risultato è che spesso il terapeuta può sentirsi frustrato, intrappolato nel proprio ruolo, e persino desiderare la fuga in una professione diversa!

La Psicopatologia della personalità non funziona in base ad un principio normalità-rottura in cui assumiamo un modello di normalità del funzionamento della personalità, in ragione del quale concettualizzare la psicopatologia come alterazione di quella normalità, e la psicoterapia come ripristino del funzionamento normale. 

Questa prospettiva rischia di lasciare il clinico deluso, perché gli scenari che gli si parano davanti sono molto più complessi di quelli descritti dalle caratterizzazioni nosografiche e dai percorsi di apprendimento classici!

La ricerca indica oramai chiaramente che a fare la differenza con clienti con disturbo di personalità non è in primis il modello teorico di riferimento, né il livello di aderenza del clinico al modello, ma in larga misura la capacità di promuovere una buona alleanza di lavoro, il livello di empatia, le cosiddette abilità interpersonali facilitanti e soprattutto la cosiddetta presenza.

Durante questo Master training professionalizzante, non solo ti forniremo una serie di prospettive avanzate di interpretazione psicopatologica, diagnosi e trattamento dei disturbi di personalità, ma – grazie ai tanti laboratori esperienziale ed alle sessioni di supervisione di casi clinici – anche competenze relazionali e di autoregolazione affettiva

Svilupperai fattori personali correlati con l’efficacia clinica nel trattamento dei clienti con disturbo di personalità complesso, ti equipaggeremo di un sapere, di un saper fare e di un saper essere orientato sugli scenari problematici piuttosto che – come dettato dal paradigma normalità-rottura – sui singoli disturbi.

Il Master training ti rilascerà inoltre la Certificazione internazionale “Certified Personality Disorder Treatment Provider” 

A chi si rivolge il Master training

Il master è rivolto a tutti i professionisti della salute mentale: psicologi, psicoterapeuti di qualsiasi orientamento, psichiatri, neuropsichiatri, che operano in contesi sia pubblici che privati.  

Possono inoltre iscriversi i medici (regolarmente iscritti al proprio Ordine di appartenenza) che stiano svolgendo, o abbiano concluso, un percorso formativo riconosciuto, finalizzato all’acquisizione della qualifica di psicoterapeuta, psichiatra o neuropsichiatra Infantile.

Il training promuove una partecipazione attiva del professionista e valorizza il lavoro di rete, offrendo numerosi spazi e momenti di lavoro esperienziale, condivisione e confronto.

Partecipando al Training potrai

Iscriviti adesso alla Master Class

Disturbi di Personalità. Psicopatologia, Diagnosi e Trattamento

 

Dal 18 Giugno al 05 Novembre 2025 | 77 ore di formazione specialistica | 24 + 45 ECM in Sincrono e Asincrono | Accesso H24 per 12 mesi a tutti i contenuti | Interpretariato in italiano | Certificazione internazionale

POSSIBILITA’ DI RATEIZZARE: iscrizione in UNICA soluzione a 547€ // Iscrizione in 4 rate (167€+150€+150€+150) a 617€

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Certificazione Internazionale

 

Unitamente all’Attestato di completamento del corso, la partecipazione a questo training concorre al rilascio della Certificazione internazionale Evergreen in

Certified Personality Disorder Treatment Provider

L’Evergreen Certifications è uno standard di accreditamento professionale internazionale, ciascun profilo professionale di eccellenza viene infatti definito da un board composto da alcuni dei più importanti esperti di riferimento.

Come ottenere il Certificato internazionale C-PD?

  1. segui tutti i contenuti del training e stampa l’Attestato di partecipazione nella tua area corsi di FCP
  2. attesta di aver condotto, nel corso della sua carriera, un minimo di 100 ore di terapia con clienti con tratti e/o diagnosi di disturbo di personalità.
  3. attestazione di iscrizione all’Albo professionale
  4. presenta la domanda – con attestato di partecipazione, l’attestazione dell’iscrizione all’Albo e l’autodichiarazione – a Evergreen Certifications

La Certificazione avrà durata annuale e permetterà inserimento all’interno degli elenchi di Evergreen Certification.

Dal momento della richiesta all’attivazione della Certificazione necessitano almeno 4 settimane. I 12 mesi hanno inizio dal primo giorno di effettiva attivazione.

 

Caratteristiche del Training

Il training si sviluppa da Mercoledì 18 Giugno a Mercoledì 05 Novembre 2025, per un totale di 77 ore, così suddivise:

Tutte le sessioni vengono svolte su ZOOM MEETING, con servizio di interpretariato simultaneo per gli speaker internazionali. Verranno inoltre videoregistrate e tutti i video ti rimarranno disponibili per 12 mesi nella tua area riservata di FCP. 

Ad inizio corso, tutti i partecipanti interessati verranno facoltativamente iscritti ad un gruppo Whatsapp. La creazione di questa community persegue lo scopo di favorire lo scambio interattivo e il mutuo aiuto tra colleghi impegnati nella pratica professionale durante i 5 mesi di corso. Sarà inoltre possibile interagire con il supervisore, Prof. Gianpaolo Salvatore.

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Disturbi di Personalità. Psicopatologia, Diagnosi e Trattamento

 

Dal 18 Giugno al 05 Novembre 2025 | 77 ore di formazione specialistica | 24 + 45 ECM in Sincrono e Asincrono | Accesso H24 per 12 mesi a tutti i contenuti | Interpretariato in italiano | Certificazione internazionale

POSSIBILITA’ DI RATEIZZARE: iscrizione in UNICA soluzione a 547€ // Iscrizione in 4 rate (167€+150€+150€+150) a 617€

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Confrontati con un Team di docenti straordinario!

Nancy McWilliams

Nancy McWilliams

Psicoanalista, co-autrice dello Psychodynamic Diagnostic Manual

Elsa Ronningstam

PhD, Professore Associato di Psicologia all’Harvard Medical School

Vittorio Lingiardi

Psichiatra e psicoanalista, Professore Ordinario di Psicologia Dinamica presso l’Università Sapienza 

Janina Fisher

Vicedirettrice del Sensorimotor Psychotherapy Institute, Istruttrice presso il Trauma Center

José Saporta

Psicoterapeuta psicoanalitico, è stato docente e supervisore alla Harvard Medical School

Clara Mucci

Clara Mucci

PhD, Professore Ordinario di Psicologia Dinamica presso l’Università di Bergamo

Benedetto Farina

Benedetto Farina

Psichiatra, psicoterapeuta, professore ordinario di Psicologia clinica Università Europea di Roma

Esther Perez

Esther Perez

MA, LMFT , in qualità di Senior Trainer bilingue per l’Istituto di Psicoterapia Sensomotoria

Sergio Salvatore

Psicologo, Psicoterapeuta, Professore Ordinario di Psicologia Dinamica presso l’Università del Salento

Gianpaolo Salvatore

Psichiatra, psicoterapeuta, criminologo, professore ricercatore presso l’Università degli Studi di Foggia

Fabio Lucidi

Dottore di ricerca in Psicologia, professore Ordinario di Psicometria alla Sapienza di Roma

Giovanni Stanghellini

Psichiatra, fondatore della Scuola di Psicoterapia Fenomenologico-Dinamica di Firenze

Donatella Fiore

Medico-Chirurgo, Psicoterapeuta, Socia Fondatrice della Metacognitive Interpersonal Therapy Society

Il paradigma Contestuale-Intersoggettivo come guida per le Supervisioni ed i Laboratori esperienziali

Il paradigma contestuale-intersoggettivo supera e risolve due presupposti impliciti spesso presenti nei percorsi formativi e che riguardano la relazione terapeutica:

  • la tendenza a rappresentare l’incontro clinico come un processo in cui un individuo affetto da una sofferenza della personalità viene curato da un altro individuo, il terapeuta, che occupa una posizione caratterizzata dall’assenza di quella sofferenza
  • la tendenza a trascurare che la capacità di “curare” la sofferenza del paziente è strettamente connessa con la capacità di “stare” con quella sofferenza, e con la propria, fortemente sollecitata dalla relazione.

Questi presupposti impliciti rappresentano una criticità, che gli spazi di Supervisione e di Laboratorio esperienziale – parti essenziali del Master – intendono risolvere

1) La psicopatologia della personalità come adattamento. Secondo questo paradigma, i disturbi di personalità si determinano lungo la traiettoria di sviluppo come soluzione adattiva che la mente utilizza per interpretare un ambiente relazionale dotato di scarsa complessità affettiva. Di fronte a tale bassa complessità, la mente non viene sfidata ad aumentare la differenziazione nell’interpretazione dell’ambiente relazionale, attestandosi così su modalità di interpretazione della realtà rigide e ipersemplificate. 

2) Il terapeuta come parte del campo. La storia emotiva e l’organizzazione psicologica del paziente e del terapeuta sono ugualmente rilevanti per la comprensione dello scambio clinico: nella stanza della terapia vi sono due soggettività – e due vulnerabilità – che si influenzano mutuamente. I temi irrisolti e gli elementi di sofferenza personale che il terapeuta porta nella relazione possono rivolgersi in modo utile o negativo rispetto al processo terapeutico. 

3) “Stare” per curare. Il processo di apprendimento deve portare il clinico – con il massimo tatto – a contatto con i propri nuclei di sofferenza, e promuovere la consapevolezza dell’impatto che l’elicitazione di tali nuclei ha sulla relazione terapeutica e sul processo di cura. Tutto ciò deve avvenire attraverso un apprendimento esperienziale gruppale, in cui il clinico possa sperimentare la totale libertà dal timore di giudizio. 

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Disturbi di Personalità. Psicopatologia, Diagnosi e Trattamento

 

Dal 18 Giugno al 05 Novembre 2025 | 77 ore di formazione specialistica | 24 + 45 ECM in Sincrono e Asincrono | Accesso H24 per 12 mesi a tutti i contenuti | Interpretariato in italiano | Certificazione internazionale

POSSIBILITA’ DI RATEIZZARE: iscrizione in UNICA soluzione a 547€ // Iscrizione in 4 rate (167€+150€+150€+150) a 617€

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Programma formativo

La psicopatologia dei disturbi di personalità in una prospettiva intersoggettiva radicale

Gianpaolo Salvatore, Mercoledì 18 Giugno 2025, LIVE ZOOM dalle 15.00 alle 19.00 Da seguire per ECM Sincroni!

  • Comprendere la differenza tra approccio unipersonale e intersoggettivo nella clinica
  • Riconoscere la rilevanza della soggettività del terapeuta nella determinazione degli eventi clinici
  • Tradurre le conoscenze acquisite in competenze efficaci per la diagnosi e il trattamento del paziente affetto da psicopatologia della personalità

La teorizzazione, la ricerca e la pratica clinica nel contesto dei disturbi di personalità è implicitamente dominata da un presupposto sovraordinato di senso regolato da una visione “unipersonale”. In accordo con tale visione la sofferenza si origina dalla mente isolata del paziente ed è il risultato di una serie di malfunzionamenti (e.g., affettivi, cognitivi, metacognitivi) che vanno esplorati e modificati da un clinico che rimane estraneo a essi. In questa ottica, il clinico utilizzerebbe una techne che lo abilita a sapere cosa è giusto fare a fronte dei diversi scenari problematici posti dal caso clinico. Tale visione spinge implicitamente il clinico verso l’obiettivo ideale di padroneggiare quella techne, per esempio attraverso l’acquisizione e il perfezionamento di uno o molteplici modelli di intervento psicoterapeutico evidence based. Questo paradigma, per quanto dotato di un impatto positivo sul processo formativo-professionalizzante, non preserva il clinico dal rischio di sentirsi inerme rispetto alle sfide poste dalla complessità della psicopatologia della personalità e dei fattori di contesto (e.g., i meccanismi di mantenimento della psicopatologia posti inconsapevolmente in essere dalle figure significative). Una delle ragioni più importanti di questo rischio sta nel fatto che il paradigma unipersonale trascura la rilevanza della soggettività del terapeuta; oppure la ingloba in una visione statica, ancora una volta tecnica (e.g., l’idea per cui a specifici disturbi di personalità corrispondano altrettanto specifiche configurazioni controtransferali). Secondo un diverso paradigma – che può essere considerato radicalmente intersoggettivo – la sofferenza psicopatologica è una forma peculiare di adattamento del soggetto alle dinamiche di relazione del suo ambiente; e questi processi di adattamento non sono differenti da quelli che hanno riguardato e riguardano il clinico stesso. Ne consegue che il clinico esplora gli eventi mentali del paziente con la consapevolezza di concorrere a determinarli nel qui e ora con la propria soggettività, la propria sofferenza, i propri processi di adattamento al mondo. La lezione si pone l’obiettivo di mettere gli utenti in condizione di cogliere la complessità della psicopatologia della personalità attraverso il paradigma intersoggettivo radicale, nonché di fornire chiavi di lettura efficaci per cogliere questi aspetti nel vivo del colloquio clinico, e per tradurre questa lettura in competenze utili alla pianificazione dell’intervento diagnostico-terapeutico.

Supervisione di casi clinici

Mercoledì 25 Giugno 2025, LIVE ZOOM dalle 15.00 alle 19.00, condotta da Gianpaolo Salvatore

Supervisione di casi clinici
Nella supervisione di gruppo sarà conferita particolare rilevanza alla creazione di un campo intersoggettivo capace di rendere intensamente condivisi i casi portati dai colleghi e di azzerare la dimensione del timore di giudizio.

Saranno inoltre previsti pazi di simulazione degli scenari clinici rappresentati nella supervisione stessa.

La personalità e le sue diagnosi

Vittorio Lingiardi, Mercoledì 02 Luglio 2025, RILASCIO ONDEMAND (2 ore)

  • La personalità: stili, tratti, disturbi
  • La diagnosi di personalità con la SWAP-200
  • La diagnosi di personalità con il PDM-2 (guardando al PDM-3)

La lezione si propone di illustrare brevemente alcuni elementi di base necessari alla comprensione della personalità e dei suoi disturbi, con particolare attenzione al processo che conduce alla diagnosi e alla formulazione del caso. Per rendere più affidabile l’osservazione viene presentata la Shedler-Westen Assessment Procedure (SWAP-200), strumento valido e attendibile sia sul piano clinico sia nel campo della ricerca. La cornice diagnostica di riferimento è la seconda edizione del Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM-2), integrata con anticipazioni della terza edizione (PDM-3), che uscirà nel 2025.

Alla fine delle lezione, i/le partecipanti avranno acquisito conoscenze di base per impostare un ragionamento clinico-diagnostico sulla valutazione della personalità e valutare l’opportunità di applicare la SWAP-200 e il PDM-2.

Affetti e psicopatologia della personalità

Sergio Salvatore, Mercoledì 02 Luglio 2025, RILASCIO ONDEMAND (4 ore)

  • Promuovere la visione della psicopatologia come fenomeno unitario, le cui molteplici manifestazioni sono altrettante espressioni di un unico meccanismo
  • Evidenziare il ruolo degli affetti nella costruzione e mantenimento delle forme di psicopatologia
  • Evidenziare le implicazioni cliniche derivanti dalla visione unitaria della psicopatologia

Il modulo intende delineare una concezione unitaria, trans-teorica dei disturbi di personalità, e chiarire le implicazioni a livello di comprensione e trattamento delle manifestazioni cliniche della psicopatologia della personalità. Particolare attenzione sarà dedicata al ruolo degli affetti e delle dinamiche intersoggettive nella costruzione e nel mantenimento dei pattern psicopatologici. Sarà inoltre discusso il modello multi-livello del cambiamento deducibile dalla concezione unitaria della psicopatologia. La discussione si avvarrà di riferimenti a dati di ricerca e vignette cliniche

Nello specifico, saranno affrontati i seguenti temi:

  • Concezione unificata della psicopatologia
  • Approccio ortopedico vs approccio contestuale alla psicopatologia
  • Psicopatologia e contesto: compiti evolutivi, risorse, capacità di adattamento
  • Il ruolo degli affetti nella psicopatologia
  • Psicopatologia in chiave intersoggettiva

Supervisione di casi clinici

Mercoledì 09 Luglio 2025, LIVE ZOOM dalle 15.00 alle 19.00, condotta da Gianpaolo Salvatore

Supervisione di casi clinici
Nella supervisione di gruppo sarà conferita particolare rilevanza alla creazione di un campo intersoggettivo capace di rendere intensamente condivisi i casi portati dai colleghi e di azzerare la dimensione del timore di giudizio.

Saranno inoltre previsti pazi di simulazione degli scenari clinici rappresentati nella supervisione stessa.

In via di definizione

Mercoledì 16 Luglio 2025, LIVE ZOOM dalle 15.00 alle 19.00 Da seguire per ECM Sincroni!

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Supervisione di casi clinici

Mercoledì 23 Luglio 2025, LIVE ZOOM dalle 15.00 alle 19.00, condotta da Gianpaolo Salvatore

Supervisione di casi clinici
Nella supervisione di gruppo sarà conferita particolare rilevanza alla creazione di un campo intersoggettivo capace di rendere intensamente condivisi i casi portati dai colleghi e di azzerare la dimensione del timore di giudizio.

Saranno inoltre previsti pazi di simulazione degli scenari clinici rappresentati nella supervisione stessa.

Homo dissipans : fenomenologia del Disturbo Borderline di personalità

Giovanni Stanghellini, Mercoledì 03 Settembre 2025, RILASCIO ONDEMAND (4 ore)

  • Informare circa le caratteristiche del mondo della vita, delle emozioni e dei valori nella struttura di personalità detta “borderline”

In questa lezione, verrà fatta luce su alcuni aspetti di quella che la teoria clinica contemporanea chiama condizione “borderline”, fornendo una descrizione di una figura chiave della cultura tardo-moderna che sarà definita Homo dissipans (dal latino dissipatio, -onis = dispersione, sparpagliamento). L’Homo dissipans è l’opposto dell‘Homo œco- nomicus, la forma che il “narcisismo” assume nella contemporanea “società della realizzazione”, interessata unicamente all’azione razionale finalizzata all’utilità e alla produzione. Per definire l’Homo dissipans, il relatore seguirà le descrizioni del filosofo, antropologo e romanziere francese Georges Bataille di due fenomeni fondamentali: l'”eccesso” e la “spesa”. Il primo può essere definito come un eccesso di energia che secondo Bataille caratterizza l’esistenza umana, animata da un generale movimento di essudazione e dilapidazione e da un’inesauribile spinta a “riversare” se stessi, soprattutto al di fuori dei limiti della compostezza e della ragionevolezza. Quest’ultimo è un atteggiamento etico che approva l’eccesso e il suo potere metamorfico e distruttivo. Il credo dell’Homo dissipans è quello di dissipare senza profitto il surplus di energia, di fuggire in un mondo di pura intensità in cui tutte le forme – compresa l’identità – si dissolvono e si abbandonano alla trasformazione. Si sosterrà che le idee di Bataille sulla “dissipazione” possano aiutarci a riconsiderare due caratteristiche attribuite al disturbo borderline di personalità che sono state ampiamente descritte e talvolta stigmatizzate – la “diffusione dell’identità” e l'”instabilità stabile” – e a riconoscere, comprendere e dare un senso alla loro fenomenologia nel contesto clinico.

La misura della Personalità, basi teoriche e prassi operative

Fabio Lucidi, Mercoledì 03 Settembre 2025, RILASCIO ONDEMAND (4 ore)

  • conoscere le basi della misura della personalità secondo i differenti approcci
  • acquisire riferimenti teorici e strumenti della valutazione in ragione della finalità nei differenti contesti: clinico, terapeutico, organizzativo
  • approfondire la valutazione degli aspetti emotivo, cognitivo e motivazionale della personalità nei differenti contesti
  • approfondire la valutazione della personalità nei contesti organizzativi; teoria dei Big Five
  • approfondire la valutazione della personalità nel contesto clinico: strumenti proiettivi; strumenti con item a scelta forzata; il Minnesota Multiphasic Personality Inventory

La valutazione della personalità rappresenta un ambito altamente complesso. Questo per almeno due ragioni. La prima è che la personalità racchiude simultaneamente elementi propri della sfera emotiva, cognitiva, motivazionale.  La seconda è di natura contestuale: la valutazione della personalità può avvenire sia nel contesto clinico e con finalità terapeutiche; sia nei contesti organizzativi.  Al variare della finalità della valutazione, variano sia i riferimenti teorici che gli strumenti di misurazione. 

Nel contesto clinico, emergono strumenti di valutazione di tipo proiettivo (e.g., test Rorschach, Test di appercezione tematica), così come strumenti strutturati con item a scelta forzata – primo fra tutti l’MMPI, dapprima messo a punto per la valutazione dei disturbi psichiatrici; e al quale sono state successivamente aggiunte scale riguardanti il funzionamento generale. Nei contesti organizzativi, lo studio dei tratti e delle disposizioni di personalità ha visto differenti fasi; negli ultimi anni, alcuni modelli, tra cui quello ispirato alla teoria dei Big Five, e i test con esso coerenti, stanno ricevendo un rinnovato interesse. 

Durante la lezione, verranno descritte le basi della misura della personalità secondo i differenti approcci. Verrà di seguito svolto un approfondimento puntuale sugli strumenti di ambito clinico con particolare riferimento al Minnesota Multiphasic Personality Inventory.

Supervisione di casi clinici

Mercoledì 10 Settembre 2025, LIVE ZOOM dalle 15.00 alle 19.00, condotta da Gianpaolo Salvatore

Supervisione di casi clinici
Nella supervisione di gruppo sarà conferita particolare rilevanza alla creazione di un campo intersoggettivo capace di rendere intensamente condivisi i casi portati dai colleghi e di azzerare la dimensione del timore di giudizio.

Saranno inoltre previsti pazi di simulazione degli scenari clinici rappresentati nella supervisione stessa.

Benedetto Farina

Psicopatologia e clinica del trauma complesso

Benedetto Farina, Mercoledì 17 Settembre 2025, LIVE ZOOM dalle 15.00 alle 17.00 Da seguire per ECM Sincroni!

  • Conoscere le caratteristiche del trauma complesso e del cPTSD
  • Conoscere i processi patogenetici attivati dal trauma complesso
  • Introdurre i principali strumenti terapeutici sviluppati per trattare le manifestazione del cPTSD

Il trattamento di persone che hanno subito un trauma interpersonale prolungato, ovvero del Disturbo Post Traumatico da Stress Complesso, in inglese complex Post Traumatic Stress Disorder (cPTSD), può essere impegnativo data la complessità delle sue manifestazioni psicopatologiche. Le caratteristiche principali del cPTSD, che, tra l’altro lo distinguono dal PTSD classico sono la disregolazione emotiva e comportamentale, l’alterazione dell’esperienza di sé e i disturbi dell’identità, le difficoltà relazionali, la visione negativa di sé e le credenze patogene di indegnità, impotenza, inaiutabilità. Questi elementi psicopatologici sono, allo stesso tempo, obiettivi terapeutici e ostacoli al trattamento. Pertanto, i clinici devono essere consapevoli di queste difficoltà per identificarle precocemente ed essere pronti a trattarle quando si presentano durante la terapia. Lo scopo della lezione è quello di fornire un’introduzione alla psicopatologia e alla patogenesi del cPTSD e degli aspetti chiave del trattamento dei processi patogenetici coinvolti in questo disturbo.

Reinterpretare la Personalità Borderline come Disturbo da Frammentazione

Janina Fisher, Mercoledì 17 Settembre 2025, LIVE ZOOM dalle 17.00 alle 19.00 Da seguire per ECM Sincroni!

  • I partecipanti saranno in grado di descrivere gli effetti dell’attaccamento traumatico sulla regolazione degli affetti.
  • I partecipanti saranno in grado di discriminare tra un disturbo di personalità borderline e un disturbo dell’attaccamento traumatico.
  • I partecipanti saranno in grado di identificare gli stati di angoscia come segni delle parti dissociate legate al trauma.
  • I partecipanti saranno in grado di mettere in atto 2 interventi per diminuire i sintomi.

Trent’anni di ricerche hanno ripetutamente dimostrato una chiara relazione tra una storia di abuso infantile e una successiva diagnosi di Disturbo Borderline di Personalità. Invece di vivere gli altri come un rifugio di sicurezza, gli individui traumatizzati sono guidati da forti desideri e paure della relazione. In questa presentazione, ci occuperemo di comprendere la “personalità borderline” come un disturbo di frammentazione legato al trauma, che riflette l’impatto dell’attaccamento traumatico sulla capacità di tollerare le emozioni e le relazioni. Il cliente borderline è coinvolto in una battaglia interna: Mi fido o non mi fido? Vivo o muoio? Comprendere questi clienti come frammentati e in guerra con se stessi trasforma la relazione terapeutica e il trattamento. 

Supervisione di casi clinici

Mercoledì 24 Settembre 2025, LIVE ZOOM dalle 15.00 alle 19.00, condotta da Gianpaolo Salvatore

Supervisione di casi clinici
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Saranno inoltre previsti pazi di simulazione degli scenari clinici rappresentati nella supervisione stessa.

I disturbi clinici del Narcisismo

Elsa Ronningstam, Mercoledì 01 Ottobre 2025, RILASCIO ONDEMAND (4 ore)

  • Narcisismo sano e patologico
  • Lo stile di personalità narcisistico
  • Disturbi del narcisismo: Prospettive diagnostiche, cliniche ed empiriche
  • Valutare il narcisismo patologico e il funzionamento della personalità narcisistica in un colloquio clinico
  • L’individuo dietro la diagnosi – attenzione alla storia dello sviluppo, al contesto di vita attuale, alla gamma e al contesto del narcisismo patologico
  • Sviluppare un’alleanza terapeutica con pazienti affetti da narcisismo patologico o disturbo narcisistico di personalità
  • Fattori che influenzano la scelta della modalità di trattamento
  • Processo terapeutico; soggettività e difficoltà del terapeuta; controtransfert
  • Nuove prospettive sul narcisismo patologico e sul disturbo narcisistico di personalità
  • Scenari clinici (esemplificazioni di casi)

L’obiettivo principale di questa lezione è definire il narcisismo e identificare la gamma e le fluttuazioni del narcisismo patologico e del disturbo narcisistico di personalità (NPD). Inoltre, la lezione informerà sulle modalità di trattamento, discuterà su come sviluppare un’alleanza terapeutica e si occuperà del processo terapeutico in corso e dei fattori che contribuiscono al cambiamento nel narcisismo patologico. Verranno affrontati i recenti sviluppi negli studi e nel trattamento del narcisismo patologico e del Disturbo Narcisistico di Personalità.

Nancy McWilliams

Gestire il controtransfert: lavorare con pazienti con psicopatologie complesse

Nancy McWilliams, Mercoledì 01 Ottobre 2025, RILASCIO ONDEMAND (3 ore)

  • Distinguere tra controtransfert concordanti e complementari e considerare le rispettive implicazioni cliniche;
  • Dedurre se il “test” del paziente nei confronti del terapeuta è un test di transfert o una trasformazione da passivo ad attivo e considerare le rispettive implicazioni cliniche;
  • Descrivere le conseguenze cliniche di ciò che Krause ha definito “affetto anormale” dello psicoterapeuta efficace.

Negli ultimi decenni, c’è stato un ampio consenso tra i clinici e gli studiosi sul fatto che, quando lavoriamo con pazienti con problemi di personalità complessi o gravi, non è possibile mantenere un senso di serenità interna. Al contrario, ci immergiamo nel mondo soggettivo del paziente, che può includere emozioni che il terapeuta non è preparato a provare – emozioni che spesso sono nettamente in contrasto con l’esperienza affettiva abituale del clinico. Questo workshop si concentrerà sulla funzione comunicativa dei sentimenti intensi e spesso opprimenti del paziente, comprese reazioni di disperazione, odio, invidia, paura, shock, vergogna, disprezzo, disgusto, sadismo, noia, infatuazione, beatitudine e inflazione narcisistica. Particolare attenzione sarà rivolta a come utilizzare in modo clinicamente funzionale queste reazioni interne, a come porle al servizio della comprensione del paziente e del progresso terapeutico. Gli utenti saranno inoltre guidati a operare la giusta cura di sé al fine di meglio gestire questi affetti travolgenti e spesso tossici.

Supervisione di casi clinici

Mercoledì 08 Ottobre 2025, LIVE ZOOM dalle 15.00 alle 19.00, condotta da Gianpaolo Salvatore

Supervisione di casi clinici
Nella supervisione di gruppo sarà conferita particolare rilevanza alla creazione di un campo intersoggettivo capace di rendere intensamente condivisi i casi portati dai colleghi e di azzerare la dimensione del timore di giudizio.

Saranno inoltre previsti pazi di simulazione degli scenari clinici rappresentati nella supervisione stessa.

Terapia e management del paziente con disturbo severo di personalità. La Terapia Metacognitiva Interpersonale

Donatella Fiore, Mercoledì 15 Ottobre 2025, RILASCIO ONDEMAND (4 ore)

  • Costruire un assessment metacognitivo
  • Formulazione del caso 
  • Definizione degli obiettivi strategici del trattamento

La Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI) è un modello di intervento psicoterapico evidenced- based , sviluppato presso il Terzo Centro di Terapia Cognitiva di Roma. Gli studi più̀ recenti evidenziano come un fattore generale sottostante la patologia della personalità sia la difficoltà nella metacognizione, intesa come la capacità di riflettere e ragionare sui propri e altrui stati mentali e di utilizzare queste conoscenze a fini strategici per riconoscere e gestire stati di sofferenza soggettiva e/o comportamenti disadattivI (Semerari et al., 2014). Un aumento della metacognizione predice una diminuzione della sofferenza, un miglioramento del funzionamento generale e delle relazioni interpersonali (Carcione et al., 2019). Uno studio ha evidenziato l’efficacia della TMI per il trattamento del Disturbo Borderline di Personalità, mostrando gli effetti non solo clinici, ma anche sul funzionamento cerebrale in termini di riduzione dell’attività dell’amigdala e incremento della connettività strutturale cerebrale, che correla significativamente con l’aumento della metacognizione (Rossi et al., 2023).

La formazione ha l’obiettivo di illustrare gli obiettivi strategici, le procedure e  gli strumenti tecnici e relazionali per intervenire  sui disturbi di personalità̀ e sui casi complessi:

  • Terapia e management del paziente con disturbi di personalità di tipo prevalentemente inibito-coartato: disfunzioni del monitoraggio metacognitivo e decentramento
  • Terapia e management del paziente con disturbi di personalità di tipo prevalentemente non integrato e disregolato
  • Terapia e management del paziente con disturbo di personalità complesso con disfunzione di tutto il profilo metacognitivo 

Saranno presentati casi clinici, con analisi e discussione delle strategie di assessment e di intervento. La formazione alternerà momenti di didattica frontale con analisi e discussione in gruppo dell’assessment di funzionamento e delle strategie di intervento, role play, esercitazioni e discussioni in gruppo.

Clara Mucci

Lavorare con traumi complessi, disturbi di personalità e “corpi borderline”

Clara Mucci, Mercoledì 15  Ottobre 2025, RILASCIO ONDEMAND (4 ore)

  • saper valutare i livelli traumatici dei “traumi da mano umana” e le qualità dell’attaccamento e della trasmissione intergenerazionale, con gli effetti a livello neurobiologico, affettivo e di sviluppo del sistema mente-corpo-cervello, individuando inoltre le dimensioni dissociative della coscienza
  • saper individuare e distinguere il livello nevrotico e psicotico dall’organizzazione borderline, attraverso gli assi multidimensionali e le caratteristiche della personalità con disfunzionalità grave
  • saper impostare un trattamento per i disturbi gravi di personalità: tecniche, dinamiche, “testimonianza incarnata”, regolazione affettiva da corpo a corpo, da destra a destra e a sinistra, dal basso all’alto, tra l’uno e l’atro

Questo modulo sarà volto a collocare la eziopatogenesi dei disturbi di personalità nell’ambito degli sviluppi traumatici di vario livello, a partire dalla differenziazione dei livelli di trauma da mano umana. Verrà presentata anche una modalità di diagnosi differenziale multidimensionale che conferisce rilevanza alle eredità intergenerazionali. Verranno valutate le principali reazioni ai traumi complessi, a livello di regolazione affettiva, difese e modalità dissociative. Verranno fornite indicazioni per la conduzione del trattamento a partire da un raffronto con le tecniche della TFP Transfert Focused Therapy, che Otto Kernberg ha utilizzato nel trattamento dell’organizzazione borderline di personalità. Saranno illustrate le principali tecniche per il trattamento integrato mente-corpo-cervello dell’attaccamento disorganizzato (ricostruzione traumatica intergenerazionale, attaccamento, enactment, testimonianza incarnata, dinamiche del perdono volta all’elaborazione dell’identificazione con la diade vittima-persecutore).

Supervisione di casi clinici

Mercoledì 22 Ottobre 2025, LIVE ZOOM dalle 15.00 alle 19.00, condotta da Gianpaolo Salvatore

Supervisione di casi clinici
Nella supervisione di gruppo sarà conferita particolare rilevanza alla creazione di un campo intersoggettivo capace di rendere intensamente condivisi i casi portati dai colleghi e di azzerare la dimensione del timore di giudizio.

Saranno inoltre previsti pazi di simulazione degli scenari clinici rappresentati nella supervisione stessa.

La complessità del trauma e le componenti multiple del recupero

José Saporta, Mercoledì 29 Ottobre 2025, LIVE ZOOM dalle 15.00 alle 17.00 Da seguire per ECM Sincroni!

  • Identificare tre processi psico-biologici interrotti dal trauma e spiegare come tali processi interagiscono
  • Descrivere il contesto relazionale per l’intervento psicoterapeutico sul trauma complesso e identificare almeno due aspetti di tale contesto e come essi interagiscono con l’intervento psicoterapeutico, per attivare il recupero
  • Fornire tre esempi di crescita post-traumatica e tre esempi della diverse modalità che le persone vivono, a partire da esperienze traumatiche

Questa sessione approfondirà i processi multipli e interattivi – psicologici, biologici e interpersonali – che sono interrotti dal trauma complesso, e i processi multipli coinvolti nel trattamento. I vari interventi e il contesto relazionale entro cui essi si verificano mobilitano il sistema dei processi interattivi, guidando i risultati più comuni.

Saranno revisionati i risultati degli studi psicoterapeutici sullo stress post-traumatico, che supportano un modello di componenti multiple interattive nel trattamento del trauma complesso. I risultati auspicati vanno oltre il semplice alleviamento dei sintomi.

L’obiettivo è sviluppare un set di competenze fisiologiche, psicologiche e relazionali, incluse la capacità di dare senso all’esperienza in modi complessi e flessibili, un senso del Sé ampliato, che permetta di vivere l’esperienza in modo più inclusivo, un senso di agency rafforzato, una capacità riflessiva migliorata e una maggiore competenza intersoggettiva. Tali processi interagiscono ricorsivamente e si mobilitano l’uno con l’altro. Un cambiamento in un dominio permette il cambiamento negli altri.

Si discuterà, infine, del ruolo della cultura nel dare forma alle risposte al trauma, dei pericoli di omologare le esperienze dei sopravvissuti al trauma, approfondendo come gli individui vivono in modi differenti, dopo essere sopravvissuti a esperienze traumatiche.

L’interazione tra le modalità adattive di esistenza del terapeuta e del paziente

Gianpaolo Salvatore, Mercoledì 29 Ottobre 2025, LIVE ZOOM dalle 17.00 alle 19.00 Da seguire per ECM Sincroni!

  • Padroneggiare la comprensione della differenza tra focalizzazione sul contenuto/significante e focalizzazione sull’atto performativo
  • Riconoscere in diversi contesti di colloquio clinico tale differenza

Molto spesso il clinico – soprattutto nel contesto dell’intervento sui disturbi gravi di personalità – ha difficoltà a selezionare il focus terapeutico. Una delle manifestazioni di tale difficoltà è la tendenza del terapeuta a considerare ipersalienti i meri contenuti delle narrazioni dei pazienti. Ad accentuare questa difficoltà vi sono i frequenti casi in cui tali contenuti sono poveri (e.g., il paziente risponde in modo stentato all’esplorazione), iper-esternalizzanti (e.g.il paziente pone in relazione una non ben definita forma di sofferenza con aspetti fattuali o di azioni compiute da altri), molteplici e mutevoli (e.g., il paziente produce una molteplicità cangiante di narrazioni, priva di una gerarchia di rilevanza). Il terapeuta dovrebbe considerare questi contenuti alla luce di un principio “performativo”. Secondo questo principio, le narrazioni del paziente, così come il modo di posizionarsi nella relazione (come anche la richiesta stessa di aiuto nei modi, tempi e circostanze che la caratterizzano) sono da considerare come atti performativi irriflessivi, ossia azioni che inconsapevolmente veicolano, manifestano e riproducono una forma di soggettività, la forma idiosincratica dominante di relazione che il/la paziente intrattiene con sé e con il mondo. Questo presupposto si rivela di grande validità euristica nel contesto del colloquio clinico. Il terapeuta dovrebbe sviluppare una posizione di “curiosità” verso questa forma di soggettività e verso il modo in cui la propria soggettività – che a sua volta si declina come atto performativo nella relazione con il paziente – risuona con essa; e su queste basi far fluire il colloquio. In questa prospettiva, i contenuti scambiati nell’interazione terapeutica divengono rilevanti non solo per se stessi, ma soprattutto in virtù di “ciò che avviene” tra paziente e terapeuta mentre essi pongono in essere quello scambio di contenuti. Questo seminario clinico mostrerà diverse esemplificazioni di colloquio, desunte da differenti contesti (e.g., seduta individuale, supervisione individuale, supervisione di gruppo), al fine di mostrare il “principio performativo” in azione.

Supervisione di casi clinici

Mercoledì 05 Novembre 2025, LIVE ZOOM dalle 15.00 alle 19.00, condotta da Gianpaolo Salvatore

Supervisione di casi clinici
Nella supervisione di gruppo sarà conferita particolare rilevanza alla creazione di un campo intersoggettivo capace di rendere intensamente condivisi i casi portati dai colleghi e di azzerare la dimensione del timore di giudizio.

Saranno inoltre previsti pazi di simulazione degli scenari clinici rappresentati nella supervisione stessa.

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Disturbi di Personalità. Psicopatologia, Diagnosi e Trattamento

 

Dal 18 Giugno al 05 Novembre 2025 | 77 ore di formazione specialistica | 24 + 45 ECM in Sincrono e Asincrono | Accesso H24 per 12 mesi a tutti i contenuti | Interpretariato in italiano | Certificazione internazionale

POSSIBILITA’ DI RATEIZZARE: iscrizione in UNICA soluzione a 547€ // Iscrizione in 4 rate (167€+150€+150€+150) a 617€

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69 crediti ECM

PESI Italia srl. società che gestisce Formazione Continua in Psicologia è Provider ECM  n° 6888 accreditato dall’ l’Age.Na.S. (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) per la progettazione e l’erogazione dei corsi di formazione per il personale sanitario, nell’ambito del programma di educazione continua in medicina (ECM).

Il presente corso offre un doppio accreditamento ECM:

 
1) 24 ECM in FAD Sincrona
Il presente corso è accreditato in FAD Sincrona ID Evento 

Il rilascio dei 24 ECM in FAD Sincrona (previo superamento del quiz ECM) prevede che il discente sia online e segua TUTTE LE 4 SESSIONI FORMATIVE in diretta LIVE su ZOOM.

La partecipazione dei discenti viene rilevata attraverso la registrazione degli accessi alla piattaforma ZOOM durante la sessione di formazione. Ogni sessione formativa avrà un suo Quiz ECM intermedio, da effettuarsi entro 3 giorni dalla fine della sessione. Nel programma, a seguire, sono evidenziate tutte le 4 sessioni formative da seguire in diretta, al fine di poter effettuare il corrispettivi quiz ECM intermedi utili al rilascio finale dei 24 crediti ECM.

Le 4 sessioni formative offriranno 24 ECM (le trovate evidenziate sul programma)

Ognuno dei 4 moduli deve essere seguito per il 100% delle ore e ogni quiz intermedio deve essere svolto con successo entro i tre giorni dalla conclusione del modulo. Come da normativa, il non superamento anche di un singolo quiz intermedio impedisce di ottenere i 24 ECM Sincroni.

Il quiz ECM FINALE dovrà essere svolto entro i tre giorni successivi alla data di conclusione dell’attività formativa (01/11/2025) 

ID Evento 

Sono previsti 4 quiz intermedi.

  1. Il primo da svolgersi dopo la lezione sincrona del 18 Giugno 2025, avrà tempo fino alla mezzanotte del 21/06/2025 per completarlo.
  2. Il  secondo da svolgersi dopo la lezione sincrona del 16 Luglio 2025, avrà tempo fino alla mezzanotte del 19/07/2025 per completarlo.
  3. Il terzo da svolgersi dopo la lezione sincrona 17 Settembre 2025, avrà tempo fino alla mezzanotte del 20/09/2025 per completarlo.
  4. Il quarto e QUIZ FINALE da svolgersi dopo la lezione sincrona del 29 Ottobre 2025, avrà tempo fino alla mezzanotte del 01/11/2025 per completarlo.
2) 45 ECM in FAD Asincrona

Il presente corso è accreditato in FAD Asincrona ID Evento 

Obiettivi formativi tecnico-professionali: 18 – Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica, ivi incluse le malattie rare e la medicina di genere

Tutte le Professioni.

Il corso sarà attivo a partire dalle date che comunicheremo prossimamente.

Il quiz sarà compilabile dalla data che comunicheremo prossimamentesu www.formazionecontinuainpsicologia.it nella sezione “I MIEI CORSI”

La prova di apprendimento consisterà in un questionario composto da 135 domande a risposta multipla con 4 possibilità di risposta di cui una sola giusta. Bisogna superare almeno il 75% delle risposte.

Abbiamo valutato di aggiungere un secondo accreditamento in FAD Asincrona per garantirvi la possibilità di ottenere un buon numero di crediti ECM anche laddove non aveste modo di seguire in diretta LIVE tutte le 4 sessioni formative. 

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Disturbi di Personalità. Psicopatologia, Diagnosi e Trattamento

 

Dal 18 Giugno al 05 Novembre 2025 | 77 ore di formazione specialistica | 24 + 45 ECM in Sincrono e Asincrono | Accesso H24 per 12 mesi a tutti i contenuti | Interpretariato in italiano | Certificazione internazionale

POSSIBILITA’ DI RATEIZZARE: iscrizione in UNICA soluzione a 547€ // Iscrizione in 4 rate (167€+150€+150€+150) a 617€

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