Esplora un modello innovativo per trattare il trauma e altre condizioni che coinvolgono il rapporto Mente-Corpo, incentrato sulla Regolazione Emotiva e Psicosomatica, con uno straordinario panel di speaker: Stephen Porges, Deb Dana, Allan Schore, Vincenzo Caretti, Clara Mucci e molti altri ancora…
La Psicoterapia Integrata della Regolazione Emotiva e Psicosomatica (PIREP) è una psicoterapia che integra la mente, il corpo e la relazione, restituendo unità ai diversi livelli dell’esperienza umana — neurofisiologico, affettivo e interpersonale — all’interno di un modello clinico coerente e fondato scientificamente.
Questo corso nasce con l’obiettivo di fornire ai terapeuti una formazione avanzata e integrata, fondata sulla Teoria Polivagale, sulle neuroscienze affettive, sul funzionamento del Default Mode Network (DMN) e sui processi mentalizzanti della Theory of Mind (ToM).
Il modello unisce corpo, mente e relazione in una visione unitaria della cura, in cui la psicoterapia diventa un processo di co-regolazione neurofisiologica tra terapeuta e paziente.
Il corso forma professionisti capaci di leggere la sofferenza psichica come espressione di una disregolazione complessiva — emotiva, psicosomatica e relazionale — e di intervenire favorendo la riattivazione delle risorse autonomiche, affettive e rappresentazionali.
La PIREP si articola attorno a tre pilastri clinici fondamentali:
A questi si aggiungono due principi clinici trasversali che orientano l’intero percorso psicoterapeutico:
Il programma comprende 9 moduli didattici, ciascuno articolato in due workshop di 3 ore.
Ogni workshop prevede momenti di lezione teorica e momenti di supervisione clinica, con discussione di casi reali anche presentati dai partecipanti.
La formazione include inoltre l’apprendimento delle tecniche bottom-up (Respirazione Mindfulness, Focusing) e della tecnica top-down del Role-Playing, strumenti essenziali per integrare corpo, emozione e narrazione nell’ambito del processo terapeutico.
Durante il corso, infine, apprenderanno l’utilizzo clinico e interpretativo di tre strumenti diagnostici sviluppati nel modello PIREP, fondamentali per la mentalizzazione mente-corpo-relazione:
Il corso intende così formare terapeuti capaci di operare in modo integrato sui tre livelli del funzionamento umano — autonomico, rappresentazionale e relazionale — trasformando la psicoterapia in una scienza della Sicurezza e della Connessione umana, in cui corpo, mente e relazione ritrovano la loro unità trasformativa.
POSSIBILITA’ DI RATEIZZARE!
Iscrizione in UNICA soluzione a 547€ // Iscrizione in 2 rate da 297€+300€ (totale 597€)
La Master Class si svolge da Marzo a Maggio 2026. Le 55 ore di training ti rimarranno interamente disponibili nella tua area riservata per 12 mesi. La Master Class rilascia 50 ECM in FAD Sincrona. Il corso include il libro Manuale di Psicoterapia Integrata della Regolazione Emotiva e Psicosomatica.
Potrai seguire le lezioni dei docenti internazionali in lingua inglese con traduzione simultanea.
Stephen Porges, Deb Dana, Jan Winhall in esclusiva, solo per gli psicologi italiani: un’occasione unica per incontrare i massimi esperti della Teoria Polivagale e della regolazione psicocorporea, con l’opportunità di interagire e porre domande in diretta, per esplorare dal vivo le tecniche e le stratregie più efficaci da utilizzare con i tuoi pazienti.
Un modello con strumenti innovativi: potrai acquisire strumenti pratici e conoscenze relative a un tema sempre più rilevante per l’intervento psicologico, la regolazione emotiva e psicosomatica, attraverso un percorso strutturato e sistematico che integra le conoscenze psicocorporee più recenti (dalla regolazione autonomica alla neurocezione) a concetti più tradizionali (come l’alleanza terapeutica, il lavoro sul trauma e sui sogni). Oltre a ciò, potrai sperimentare nella pratica l’uso di 3 strumenti diagnostici fondamentali per la mentalizzazione mente-corpo-relazione: l’ISS, il DIQ e il PDI.
Un percorso interattivo: le sessioni formative non prevedono solo momenti di lezione frontale, ma ampio spazio sarà dedicato alla pratica, a sessioni di question time e di interazione diretta con docenti di fama internazionale e con il gruppo di colleghi, oltre a momenti di supervisione clinica, per sviluppare in modo esperienziale competenze spendibili nella tua attività clinica.
Un regalo esclusivo: partecipando alla Masterclass, riceverai in omaggio una copia del libro “Manuale di Psicoterapia Integrata della Regolazione Emotiva e Psicosomatica”, curato da Vincenzo Caretti, Andrea Fontana e Adriano Schimmenti. Il libro ti verrà inviato da Giovanni Fioriti Editore a partire dalla sua data di uscita, cioè Febbraio 2026, in tempo per cominciare a leggerlo prima dell’inizio della Masterclas!
Tutte le sessioni vengono svolte su ZOOM MEETING, con servizio di interpretariato simultaneo per gli speaker internazionali. Verranno inoltre videoregistrate e tutti i video ti rimarranno disponibili per 12 mesi nella tua area riservata di FCP.
Ad inizio corso, tutti i partecipanti interessati potranno facoltativamente iscriversi ad un gruppo Whatsapp. La creazione di questa community persegue lo scopo di favorire lo scambio interattivo e il mutuo aiuto tra colleghi impegnati nella pratica professionale durante i mesi di corso.
															Stephen Porges
PhD, direttore e fondatore del Traumatic Stress Research Consortium, creatore della Teoria Polivagale.
															Deb Dana
LCSW, clinica, consulente e autrice di fama internazionale, specializzata nell’applicazione della Teoria Polivagale al trattamento dei traumi.
															Allan Schore
Ricercatore, speaker e clinico di fama internazionale, Docente presso la UCLA School of Medicine, autore de La Psicoterapia dell’Emisfero Destro.
															Jan Winhall
M.S.W. F.O.T., autrice, psicoterapeuta esperta di traumi e dipendenze, sviluppatrice di corsi presso il Polyvagal Institute.
															Vincenzo Caretti
Psicologo clinico, psicoanalista, Direttore dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Psicoanalitica (IIPP) di Palermo, creatore del modello PIREP.
															Clara Mucci
PhD Emory University, Atlanta, USA. Professore Ordinario di Psicologia Dinamica presso l’Università di Bergamo.
															Andrea Fontana
Psicologo, PhD e Psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Professore Associato di Psicologia Clinica presso l’Università LUMSA.
															Giovanbattista Di Carlo
Psicologo clinico e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Dottore di ricerca e giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo.
															Giulia Lanza di Scalea
Psicoterapeuta psicodinamica integrata. E’ la traduttrice ufficiale per Giovanni Fioriti Editore dei volumi di Deb Dana.
															Alessio Gori
Ph.D., psicologo, psicoterapeuta, Professore Associato di Psicologia Clinica presso l’Università di Firenze, Dipartimento di Scienze della Salute.
															Gabriella Rossi
Psichiatra, psicoterapeuta, Direttore Unità Operativa Semplice Autori di reato e alternative alla REMS del Dip. di Salute Mentale di Ferrara.
POSSIBILITA’ DI RATEIZZARE!
Iscrizione in UNICA soluzione a 547€ // Iscrizione in 2 rate da 297€+300€ (totale 597€)
La Master Class si svolge da Marzo a Maggio 2026. Le 55 ore di training ti rimarranno interamente disponibili nella tua area riservata per 12 mesi. La Master Class rilascia 50 ECM in FAD Sincrona. Il corso include il libro Manuale di Psicoterapia Integrata della Regolazione Emotiva e Psicosomatica.
Potrai seguire le lezioni dei docenti internazionali in lingua inglese con traduzione simultanea.
															
															Vincenzo Caretti e Andrea Fontana, Martedì 24 Marzo 2026, dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 15.30 alle 17.00
Il Modulo 1 presenta i principi del modello clinico integrato PIREP: una psicoterapia della sicurezza e della connessione, in cui mente e corpo costituiscono un unico sistema e dove la relazione terapeutica è il luogo in cui la regolazione e l’integrazione sono possibili. La lezione introduttiva delinea la figura del terapeuta PIREP come “regolatore incarnato”. In questo modello, infatti, la voce, lo sguardo e il ritmo dello scambio clinico diventano strumenti di co-regolazione, concettualizzando il controtransfert corporeo da reazione emotiva a bussola trasformativa. Su questa base, la PIREP integra neuroscienze affettive e tradizione psicodinamica, assumendo la teoria polivagale come cornice di riferimento. Il bisogno di sicurezza messo in luce dalla teoria polivagale è al centro del modello: solo in uno stato ventrovagale di sicurezza diventano accessibili funzioni mentali complesse e flessibili, mentre stati mentali e corporei cronici di minaccia o immobilizzazione restringono l’ingaggio sociale e la possibilità di mentalizzare. In questo quadro, il Default Mode Network (DMN) e la Theory of Mind (ToM) sono presentati come pilastri neurocognitivi della narrazione di sé e della comprensione degli stati altrui: il loro impiego dipende dalla neurocezione di sicurezza, che il terapeuta co-costruisce e regola con il paziente durante la seduta. Da questi principi, il modello PIREP promuove una clinica della presenza, nella quale gli interventi bottom-up e top-down sono scelti in funzione dello stato autonomico e della qualità della connessione tra clinico e paziente, evitando dicotomie tra parola e corpo. Inoltre, il modello pone un’attenzione costante all’alleanza terapeutica e alle sue riparazioni. Il modulo, poi, introdurrà tre concetti clinici fondamentali: il Sabotatore Interno, la Dissociazione dell’Intimacy e la Disregolazione Psicosomatica, come mappa per leggere sintomi, pattern relazionali e segnali somatici. L’obiettivo formativo è fornire agli allievi un modello operativo che favorisca nel paziente fiducia, continuità del Sé e capacità di agency. Il Modulo 1, quindi, presenta i principi della PIREP, mostrando come la promozione della sicurezza incarnata orienti ogni scelta tecnica nei moduli successivi.
															Stephen Porges, Martedì 24 Marzo 2026, dalle 17.00 alle 18.30
In questa sessione esclusiva per l’Italia, potrai approfondire con Stephen Porges le basi neuropsicologiche della Teoria Polivagale ed esplorare tecniche da utilizzare nella tua pratica clinica con i pazienti. Potrai porre domande in diretta al dott. Porges, esplorando dubbi e curiosità specifiche sul lavoro polivagale in psicoterapia.
															Giovanbattista Di Carlo, Martedì 31 Marzo 2026, dalle 11.00 alle 14.00. Da seguire per i 50 ECM in FAD Sincrona
Il modulo “La regolazione autonomica del terapeuta e l’alleanza terapeutica” esplora il ruolo centrale della regolazione emotiva e psicosomatica all’interno del processo terapeutico. Verrà approfondito come la regolazione affettiva tra terapeuta e paziente avvenga in gran parte attraverso scambi corporei impliciti, al di fuori della consapevolezza, e come questa interazione influenzi profondamente la qualità dell’alleanza terapeutica. L’autoregolazione del terapeuta diventa quindi uno strumento clinico essenziale per trasmettere sicurezza e contenere le angosce del paziente, sostenendo così un contesto relazionale che sia protetto e sintonizzato. Il terapeuta è infatti chiamato a tollerare le emozioni del paziente senza attivare difese che potrebbero compromettere la relazione, offrendo uno spazio di rispecchiamento che sia trasformativo. Verranno inoltre approfondite le competenze necessarie per adattare l’intervento terapeutico su più livelli (corporeo, verbale, supportivo, esplorativo) e in base al momento specifico della seduta, evidenziando come la qualità della cura dipenda in gran parte dalla responsività emotiva del clinico e dal saper stare in relazione. Infine, si rifletterà anche sul ruolo del setting, anche nei suoi elementi non verbali, ma fondamentale nella costruzione di un’alleanza terapeutica.
															Gabriella Rossi, Martedì 31 Marzo 2026, dalle 15.30 alle 18.30. Da seguire per i 50 ECM in FAD Sincrona
Il modulo ha l’obiettivo di approfondire ulteriormente la regolazione autonomica del terapeuta e il tema dell’alleanza terapeutica, la costruzione dell’alleanza, la riparazione delle rotture e gli indicatori psicosomatici di tali rotture; la co-regolazione con il paziente e segnali di sicurezza nella alleanza terapeutica.
															Andrea Fontana, Martedì 07 Aprile 2026, dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 15.30 alle 18.30. Da seguire per i 50 ECM in FAD Sincrona
Il Modulo 3 della PIREP affronta il processo diagnostico come snodo clinico e relazionale che integra mente e corpo, organizzato in fasi che includono assessment, definizione condivisa degli obiettivi, costruzione dell’alleanza e formalizzazione del contratto terapeutico. In questa cornice, l’alleanza non è solo un accordo di collaborazione, ma un legame incarnato di co-regolazione entro cui nominare difese e bisogni, negoziare confini, frequenza, durata e criteri di verifica del percorso. La formulazione del caso è polyvagal-informed e considera come la storia traumatica si iscriva nei pattern somatoformi e nelle dinamiche interpersonali, con particolare attenzione al Sabotatore Interno che ostacola intimità e cambiamento. Il modulo utilizza strumenti specifici: il PDI per mappare la disregolazione psicosomatica e orientare interventi bottom-up/top-down; il DIQ per rilevare la dissociazione dell’intimacy e trasformare la valutazione in leva terapeutica attraverso restituzioni condivise; il PID-5 per inquadrare il funzionamento di personalità nel modello dimensionale e calibrare obiettivi e contratto. La scelta e la restituzione degli strumenti diventano parte del lavoro di mentalizzazione e di negoziazione degli obiettivi, sostenendo engagement e sicurezza. Nel patto terapeutico si definiscono obiettivi operazionalizzati (regolazione dell’arousal, ampliamento della finestra di tolleranza, riparazioni di alleanza, incremento dell’agency e dell’intimacy) e modalità di monitoraggio nel tempo. Accanto a PDI, DIQ e PID-5, verrà utilizzato anche l’ISS (Internal Saboteur Scale) per l’individuazione e il lavoro mirato sul Sabotatore Interno, così da integrare precocemente nel contratto strategie di riconoscimento, contenimento e trasformazione delle sue manovre. L’obiettivo del modulo è consegnare al clinico una mappa condivisa e verificabile del problema, degli scopi e dei mezzi, in cui la diagnosi diventa già cura perché restituisce senso ai sintomi e apre alla pratica regolativa incarnata.
															Alessio Gori, Martedì 14 Aprile 2026, dalle 11.00 alle 14.00.
La lezione si propone di introdurre e approfondire concetti chiave legati alla regolazione emotiva e psicosomatica da una prospettiva integrata. In particolare, verranno affrontati i temi della mentalizzazione e della dissociazione dell’intimacy, chiarendone le dimensioni teoriche che ne costituiscono la base e discutendo i principali modelli di riferimento. L’incontro intende offrire uno spazio di riflessione e di sistematizzazione dei costrutti, con attenzione sia agli aspetti concettuali sia ai collegamenti con la clinica e la ricerca. Inoltre, il corso si porrà l’obiettivo di descrivere strumenti pratici e operativi funzionali alla valutazione delle dimensioni oggetto d’esame, favorendo così una comprensione più articolata e integrata di tali processi.
															Allan Schore, Martedì 14 Aprile 2026, dalle 15.00 alle 18.00.
In questa videolezione registrata, da seguire in diretta, con riferimento ai suoi studi attuali clinici, teorici e di ricerca sulla Teoria dell’Attaccamento, la Neuropsicoanalisi, la Traumatologia e la Psicoterapia, Allan Schore discuterà dei meccanismi di cambiamento emozionale, relazionale e neurobiologico relativi all’emisfero destro, che sono parte centrale della co-costruzione della relazione terapeutica, in special modo nelle fasi affettive più intense del trattamento. Descriverà, inoltre, il ruolo centrale della sincronia, dell’intersoggettività e delle regressioni cliniche in psicoterapia, oltre ad un modello neurobiologico psicoterapeutico interpersonale e fondato sul momento presente, per lavorare sulle riattivazioni dei traumi di attaccamento che si formano precocemente durante la terapia.
Le evidenze cliniche e neurobiologiche oggi suggeriscono che la nostra concezione dell’esperienza clinica è cambiata, passando da un modello che offre interpretazioni basate sugli insight dell’emisfero sinistro, al fine di rendere conscio ciò che è inconscio, a un modello clinico empatico, nel quale l’emisfero destro condivide, processa e regola in modo ottimale gli stati affettivi e corporei che il paziente comunica tramite l’emisfero destro, sia riducendo i sintomi a breve termine, sia promuovendo la crescita a lungo termine tramite la psicoterapia.
Il Dr. Schore discuterà anche di come gli studi più recenti e innovativi relativi all’hyperscanning del cervello sia del paziente, sia del terapeuta, in una sessione di psicoterapia, confermino il suo modello evidence-based della comunicazione non-verbale ed emozionale delle dinamiche di attaccamento da emisfero destro a emisfero destro.
Attraverso la proposta di dati clinici ed un’ampia letteratura scientifica interdisciplinare, Schore mostrerà come i trattamenti informati dalla ricerca neurobiologica e focalizzati sulle emozioni facilitino i cambiamenti terapeutici, attraverso le connessioni emozionali e sociali dell’emisfero destro, e come l’integrazione degli studi recenti sulla lateralità del cervello con i modelli centrati sulla relazione terapeutica permettano una comprensione più profonda non solo del perché, ma anche del come la psicoterapia operi, “sotto e oltre le parole” del paziente e del terapeuta.
															Andrea Fontana, Martedì 14 Aprile 2026, dalle 18.00 alle 19.00
In questa sessione di Question Time con il dott. Andrea Fontana, potrai approfondire aspetti relativi alla lezione di Allan Schore sulla Psicoterapia dell’Emisfero Destro.
															Clara Mucci, Giovedì 23 Aprile 2026, dalle 11.00 alle 14.00.
In questo modulo, la dott.ssa Clara Mucci approfondirà il tema del lavoro con le memorie implicite e traumatiche, attraverso la chiave innovativa della neuropsicoanalisi. In particolare, saranno approfonditi i diversi livelli traumatici del trauma da mano umana, il lavoro con pazienti che hanno attaccamento insicuro e disorganizzato e la trasmissione intergenerazionale delle memorie traumatiche. Inoltre, sarà approfondito il concetto di “finestra di disregolazione affettiva”, che aiuta a comprendere come si manifestano enactment e ripetizioni traumatiche in terapia e come gestire la regolazione affettiva, entro un approccio che guarda tanto alla mente quanto al corpo.
															Deb Dana, Giovedì 23 Aprile 2026, dalle 15.30 alle 18.30.
Quando comprendiamo il trauma attraverso la lente del sistema nervoso, passiamo dal chiedere “Cosa ti è successo?” a “Come ha reagito il tuo sistema nervoso?”.
Questo cambiamento di prospettiva invita a un diverso tipo di relazione terapeutica, che onora la saggezza del corpo e riconosce che dietro ogni comportamento c’è un sistema nervoso alla ricerca di sicurezza. La teoria polivagale ci mostra come il trauma rimodella l’esperienza di sicurezza del sistema nervoso e questa comprensione cambia il modo in cui lavoriamo con il trauma.
Questa lezione offre un approccio al lavoro sul trauma basato sulla teoria polivagale che illustra come il sistema nervoso autonomo sia depositario dell’esperienza traumatica e offra al contempo un percorso di guarigione. Attraverso l’insegnamento didattico e le pratiche esperienziali, scoprirai come lavorare con i clienti in attivazione simpatica o collasso dorsale, come sostenere la costruzione della capacità vagale ventrale, come creare ambienti e relazioni che segnalano sicurezza e modi per utilizzare la tua presenza regolata come risorsa di co-regolazione.
Scoprirai un quadro compassionevole e basato sulle neuroscienze per comprendere il trauma e promuovere la resilienza, un sistema nervoso alla volta.
															
															Vincenzo Caretti e Giovanbattista Di Carlo, Martedì 28 Aprile 2026, dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 15.30 alle 18.30. Da seguire per i 50 ECM in FAD Sincrona
Il modulo “La dissociazione dell’intimacy e il sabotatore interno” approfondisce le difficoltà che alcuni pazienti incontrano nella costruzione di legami affettivi sicuri e autentici, a causa di un funzionamento difensivo inconscio che ostacola la possibilità di vivere pienamente l’intimità. Partendo dalla teoria polivagale e dal concetto di neurocezione, si analizzerà come un sistema di allerta costantemente attivato possa portare alla percezione della vicinanza emotiva come minacciosa, innescando reazioni difensive come il ritiro, l’aggressività o la chiusura relazionale. In questo contesto si inserisce il concetto di Dissociazione dell’Intimacy: un meccanismo di protezione sviluppato in risposta a esperienze precoci traumatiche o incoerenti, che conduce alla disattivazione del desiderio di connessione per evitare sentimenti di dolore e sofferenza. Tale dinamica è sostenuta da una parte inconscia del Sé, il Sabotatore Interno, che può manifestarsi in modalità complesse e articolate, non limitandosi alla sola dimensione critica e/o svalutante che mina la fiducia nel Sé, nell’Altro e nella relazione. Queste organizzazioni patologiche tendono infatti a funzionare come assetti psichici dissociati che danno vita a modi di sentire e agire caratterizzati dalla tendenza ad attaccare le realizzazioni e le relazioni sane proprie e altrui, con un’aggressività che può manifestarsi in forme e con intensità diverse ma che è sempre associata a una certa quota di sofferenza indotta o patita, a sentimenti di onnipotenza e a vissuti di idealizzazione e/o erotizzazione perversa (Gazzillo, 2012). Il modulo propone quindi una lettura clinica di questo funzionamento, utile a comprendere come i pazienti possano desiderare relazioni profonde ma, al tempo stesso, temerle e respingerle, bloccando così lo sviluppo di una autonomia emotiva integrata e coerente.
															
															Vincenzo Caretti e Giulia Lanza di Scalea, Martedì 05 Maggio 2026, dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 15.30 alle 18.30. Da seguire per i 50 ECM in FAD Sincrona
L’obiettivo del modulo è introdurre, all’interno della cornice della Psicoterapia della Regolazione Emotiva e Psicosomatica, il contributo della Teoria Polivagale come fondamento neurofisiologico e psicologico della comprensione del trauma. Attraverso una revisione della letteratura scientifica e dei principali riferimenti teorici, esploreremo in che modo le esperienze precoci possano compromettere la capacità di entrare in connessione con gli altri. Verrà inoltre approfondito come la disregolazione della neurocezione possa essere affrontata nella pratica clinica, attraverso l’utilizzo di esercizi neurali, la valorizzazione delle dinamiche di rottura e riparazione dell’alleanza terapeutica e la costruzione di un senso di sicurezza condiviso.
Nello specifico, la neurocezione è il processo inconscio attraverso cui il sistema nervoso valuta costantemente se l’ambiente e la relazione sono sicuri o minacciosi. Quando questo sistema è disregolato, il corpo rimane in uno stato di allerta cronica o di collasso difensivo, compromettendo la capacità di fidarsi, pensare e connettersi. Il modulo ha dunque l’obiettivo di aiutare il terapeuta a riconoscere gli indicatori clinici della neurocezione di minaccia e a intervenire per ripristinare una percezione di sicurezza incarnata. Attraverso tecniche di embodiment e ri-embodiment, il clinico impara a regolare gli stati autonomici disorganizzati e a favorire la riattivazione del sistema ventrovagale. Il lavoro si concentra sulla trasformazione della difesa in connessione, affinché il corpo possa tornare a essere un luogo di fiducia e di presenza nella relazione terapeutica.
															
															Giovanbattista Di Carlo e Andrea Fontana, Martedì 12 Maggio 2026, dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 15.30 alle 18.30. Da seguire per i 50 ECM in FAD Sincrona
Il modulo “Lavorare sulle fantasie, i processi immaginativi e i sogni” esplora il valore clinico dell’immaginazione, delle fantasie e del materiale onirico nella pratica psicoterapeutica. Al centro del percorso formativo vi è l’idea che la capacità del terapeuta di accedere al proprio mondo interno — fatto di immagini, pensieri liberi, associazioni, simboli e sogni — costituisca una competenza fondamentale per favorire la rêverie, l’ascolto profondo e la comprensione del mondo interno del paziente. Quando il terapeuta non coltiva nella propria vita personale spazi immaginativi adeguati (attraverso letture, arte, cinema, contatto con la natura), rischia di perdere una parte essenziale della propria funzione trasformativa nella relazione terapeutica. L’immaginazione rappresenta infatti un ponte tra inconscio e coscienza, tra mondo interno ed esterno, e il suo impoverimento fuori dalla stanza analitica può avere un impatto diretto sulla vitalità del processo clinico e sul suo potere trasformativo. Verrà inoltre approfondita la centralità della dialettica tra soggettività e intersoggettività come elemento clinico fondamentale, considerando l’attività psicologica del terapeuta come intimamente connessa a quella del paziente nel qui e ora della seduta. Questo approccio richiede la capacità di riconoscere la forma che fantasie, pensieri e idee assumono nella relazione terapeutica, il che implica necessariamente la capacità di tollerare anche le manifestazioni più disturbanti di tale materiale psichico (Ogden, 2024). Il modulo offrirà quindi strumenti teorici e clinici per valorizzare il materiale immaginativo portato dal paziente, ma anche per interrogarsi sul proprio rapporto con la fantasia come risorsa viva e attiva del lavoro terapeutico e della relazione con il paziente.
															Gabriella Rossi, Martedì 19 Maggio 2026, dalle 11.00 alle 14.00. Da seguire per i 50 ECM in FAD Sincrona
In questo modulo si introducono i temi del lavoro con gli esercizi neurali bottom-up al servizio della sicurezza, la Mindfulness, il Grounding e Role Playing al servizio dell’Agency, dell’Intimacy e della Sicurezza; l’Empowerment, il Rilassamento e il Piacere nello stare con se stessi e nell’esplorazione della connessione con gli altri. In ogni modulo viene discusso un caso dopo l’introduzione della parte teorica.
															Jan Winhall, Martedì 19 Maggio 2026, dalle 15.30 alle 18.30. Da seguire per i 50 ECM in FAD Sincrona
Questa lezione presenterà un’analisi del Modello Polivagale del Felt Sense (FSPM), un approccio radicale per il trattamento dei traumi e delle dipendenze. Da una prospettiva incarnata, decostruiremo gli attuali modelli di trattamento patologizzanti dall’alto verso il basso, offrendo un nuovo paradigma basato sulle attuali neuroscienze. Il FSPM, formulato in oltre quarant’anni di pratica clinica, si basa su cinque quadri teorici: teoria femminista/del trauma, terapia del focusing/felt sense, neurobiologia interpersonale, modello di apprendimento della dipendenza e teoria polivagale.
Esamineremo ciascuno di essi mentre si basano l’uno sull’altro per formulare un modello di trattamento completo che celebra la saggezza del corpo. L’FSPM insegna ai clinici un nuovo modo di lavorare con due processi incarnati, il processo interocettivo di Gendlin chiamato Focusing/Felt Sense e il processo neurocettivo di Porges di regolazione del sistema nervoso. Questi due processi somatici costituiscono la base del modello di trattamento. Verrà introdotto uno strumento di valutazione e trattamento incarnato per creare valutazioni somatiche FSPM. Verranno presentati esempi di casi.
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La Master Class si svolge da Marzo a Maggio 2026. Le 55 ore di training ti rimarranno interamente disponibili nella tua area riservata per 12 mesi. La Master Class rilascia 50 ECM in FAD Sincrona. Il corso include il libro Manuale di Psicoterapia Integrata della Regolazione Emotiva e Psicosomatica.
Potrai seguire le lezioni dei docenti internazionali in lingua inglese con traduzione simultanea.
PESI Italia srl. società che gestisce Formazione Continua in Psicologia è Provider ECM n° 6888 accreditato dall’ l’Age.Na.S. (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) per la progettazione e l’erogazione dei corsi di formazione per il personale sanitario, nell’ambito del programma di educazione continua in medicina (ECM).
Il presente corso offre un accreditamento ECM in FAD Sincrona:
Il rilascio dei 50 ECM in FAD Sincrona (previo superamento del quiz ECM) prevede che il discente sia online e segua TUTTE LE 6 SESSIONI FORMATIVE EVIDENZIATE in diretta LIVE su ZOOM previste per questo tipo di accreditamento. La partecipazione dei discenti viene rilevata attraverso la registrazione degli accessi alla piattaforma ZOOM durante la sessione di formazione. Ogni sessione formativa avrà un suo Quiz ECM intermedio, da effettuarsi entro 3 giorni dalla fine della sessione.
Le sessioni da seguire LIVE sono evidenziate con la scritta in rosso “da seguire per i 50 crediti in FAD Sincrona” nel programma del corso.
Nel programma, a seguire, sono evidenziate le 6 sessioni formative da seguire in diretta, per il 100% delle ore del modulo al fine di poter effettuare il corrispettivi quiz ECM intermedi utili al rilascio finale dei 50 crediti ECM.
La FAD Sincrona prevede che il discente sia online e segua il corso in diretta LIVE su ZOOM per la totale durata. La partecipazione dei discenti viene rilevata attraverso la registrazione degli accessi alla piattaforma ZOOM durante la sessione di formazione.
Crediti ECM previsti: 50
ID Evento
Sono previsti 6 quiz intermedi.
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