Come ne usciremo?
Questa e’ la domanda più comune che in questi giorni difficili viene posta a noi psicologi. Questo che stiamo trascorrendo, se ci pensiamo, e’ il periodo piu’ tranquillo tra quelli di tipo bellico vissuti nel passato (guerre e pestilenze). E’ molto probabile che nel tempo diverse persone che hanno vissuto esperienze pregresse di grande difficoltà abbiano sviluppato un disturbo post traumatico da stress, eppure ci sono molti studi che evidenziano come eventi difficili della vita rendano gli individui piu’ forti.
Il fatto che noi stiamo vivendo un evento equiparabile, a livello psicologico, ad una guerra tendiamo a nasconderlo a noi stessi. Viviamo in una società così comoda e consumistica che rimane difficile dover pensare di superare degli eventi difficili, eppure ci troviamo proprio in uno di questi momenti. Ma ho una buona notizia da dare: la crescita post traumatica esiste.
Quanto dagli eventi negativi possiamo trarre di positivo?
Chi vive esperienze traumatiche negative sara’ domani più forte. Il benessere psicologico non è necessariamente legato alla forza ma al saper apprezzare ció che abbiamo, le piccole cose, le relazioni che ci circondando, avere delle passioni, fare bene il proprio lavoro…ovvero godersi a pieno la vita. E superando gli eventi negativi tutto ció sara possibile. Uscire oggi è limitato se non impossibile e quando domani potremo uscire di nuovo sará vissuto come una conquista. Avremo una consapevolezza più profonda di questo momento e ci godremo di più la vita. Martin Seligman e Christopher Peterson sono i padri della psicologia positiva la quale studia proprio questi aspetti del benessere.
Il trauma può essere una fonte di risorse, stringersi la mano, abbracciarsi, sono tutte esperienze che verranno finalmente rivalutate. Ed è questa ciò che viene considerata crescita post traumatica. Accettiamo il cambiamento in corso, il disagio che stiamo vivendo non e’ contro di noi, non è un momento facile ed i timori che proviamo ora sono del tutto naturali. Importante è interpretare il disagio del momento come una risposta naturale di adattamento a questo momento di stress.
Un buon metodo per elaborare il trauma, che possiamo anche insegnare ai nostri alunni, è costruire una narrazione del trauma stesso. Come? Raccontando in modo ordinato e logico la vicissitudine.
Creando una storia di questo evento che sta accadendo, daremo senso alla situazione.
Ed inoltre possiamo approfittare di questo momento per riscrivere le nostre priorità; creare il mindset giusto per affontare un momento difficile ed uscirne nel modo migliore, imparando a gestire il tempo, dedicando buone energie allo studio, imparando a riconoscere e gestire le nostre emozioni. Per approfondire la tematica vi invito a consultare le ricerche sulla crescita post traumatica. E ci tengo a ripetere che ne usciremo tutti più forti.
Dott.ssa Roberta Cappelluti