Accedi

Depressione e disturbo bipolare prove di un’interconnessione

depressione e bipolare

Dove sono i miei occhiali? è sulla punta della lingua! ho spento il ferro? sto perdendo la testa!

Spesso le persone affette da depressione o disturbo bipolare dubitano delle proprie abilità, riferiscono “pensieri offuscati”, e un nuovo studio pubblicato su Brain mette in evidenza che questa percezione è reale. Infatti la descrizione, la concentrazione e il processo decisionale risultano veramente peggiori in persone affetti da disturbi dell’umore.
I ricercatori dell’università di Michigan hanno testato l’idea del pensiero “fuzzy” o offuscato in due modi.

Il primo esperimento ha confronto 260 donne con disturbo depressivo maggiore (MDD), 202 con uno dei tre tipi di disturbo bipolare (BD) e 150 controlli. Alle partecipanti sono state mostrate una serie di lettere per lo più casuali sullo schermo per tre minuti, dopo di che veniva chiesto di dare una risposta quando alcune lettere comparivano sullo schermo, questo per esaminare il loro controllo cognitivo e l’attenzione.

Un secondo test su un piccolo sottocampione di ciascun gruppo (19, 16 e 17, rispettivamente) era eseguito in risonanza magnetica(MRI).

Quasi tre quarti dei partecipanti con MDD erano depresse, mentre la metà di quelle con disturbo bipolare era nel periodo depressivo durante il test. Nessuno era in uno stato maniacale. I livelli di istruzione erano praticamente identici nei tre gruppi, così come lo erano i punteggi su un pre-test per l’intelligenza.

I controlli erano, in media, sia più accurati che più rapidi nella risposta.

Alcune delle donne sia con MDD che con BD sono state in grado di eseguire il test ben al di sopra della media rispetto ai controlli. Tuttavia, coloro che avevano maggiori difficoltà sia in termini di precisione che nei tempi di risposta, avevano disturbi dell’umore.

Quando si confrontano le risposte con le scansioni cerebrali di MRI gli autori concludono,

“Queste difficoltà di attenzione sembrano essere a destra nella corteccia parietale posteriore.”

L'iimagine mostra le differenze nelle attivazioni cerebrali tra le performance buone e cattive
L’iimagine mostra le differenze nelle attivazioni cerebrali tra le performance buone e cattive

Area considerata importante nel processo decisionale esecutivo del cervello.

Tuttavia, la piccola dimensione del campione in risonanza ha portato gli autori a dire che i risultati devono essere comunque  presi con molta cautela.

Tutti e tre i gruppi di partecipanti avevano peggiori performance in risonanza, probabilmente per l’effetto ansiogeno che potevano avere nella macchina di risonanza, ma il calo era più forte nelle persone con disturbo bipolare.

“Questi risultati supportano l’idea di vedere i disturbi dell’umore come un continuum disfunzionale tra i disturbi dell’umore, piuttosto che dinstinti in diagnosi indipendenti”, spiega l’autore principale dott Kelly Ryan.

Le due condizioni sembrerebbero dunque interconnesse

Copyright: Psicologi@Lavoro
Non riprodurre senza autorizzazione

Corsi correlati

Corso Online
18 ECM
Certificazione Internazionale in Mindfulness
La live si terrà il 12 aprile 2024
257€ 217€
o 72 € al mese a tasso 0.
Iscriviti al corso
Corso Online
48 ECM
Certificazione TIST (Trauma-Informed Stabilization Treatment) Livello 01 – Ed.04
La live si terrà il 22 ottobre 2024
517€
o 172 € al mese a tasso 0.
Iscriviti al corso

Articoli correlati

Lavoro e organizzazioni
Il supporto dello psicologo per il cambiamento professionale 
“Flessibilità”, “apertura al cambiamento”, “spirito di iniziativa”, sono...
Lavoro e organizzazioni
Rapporti di lavoro: come costruirli e gestirli al meglio
La Psicologia è la scienza che studia i comportamenti e le relazioni (CNOP, 2015) e il ruolo...

Partecipa lasciando un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare questi tag HTML:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>