Il modo in cui affrontiamo una crisi o un evento traumatico (e il coronavirus ha molte caratteristiche traumatiche perché è imprevedibile e incontrollabile) dipende, in gran parte, da quanto siamo resistenti. La resilienza è la capacità di riprendersi da esperienze difficili e battute d’arresto, di adattarsi, di andare avanti e a volte anche di crescere.
La capacità di resilienza di un individuo è dettata da una combinazione di genetica, storia personale, ambiente e contesto situazionale. Finora, gli studi hanno mostrato che la parte genetica, in realtà, è relativamente piccola.
Molto più importante, a quanto pare, è la storia di un individuo.
Il fattore determinante più significativo della resilienza – notato in quasi tutte le revisioni e gli studi sulla resilienza degli ultimi 50 anni – è la qualità dei nostri rapporti personali più stretti, specialmente con i genitori e con i caregiver principali. I precoci attaccamenti ai genitori giocano un ruolo cruciale, che dura tutta la vita, nell’adattamento umano.
Quanto ti sei sentito amato da bambino/a è un grande predittore di come gestirai ogni tipo di situazione difficile più avanti nella vita.
Bessel van der Kolk
Studi longitudinali hanno dimostrato che i primi 20 anni di vita sono particolarmente critici.
Traumi diversi in età diverse hanno il loro impatto sulle nostre percezioni, interpretazioni e aspettative.
Bessel van der Kolk
Si può pensare alla resilienza come a un insieme di abilità che possono essere, e spesso lo sono, apprese. Parte della costruzione delle abilità deriva dall’esposizione a esperienze molto difficili, ma gestibili.
Il modo di affrontare le difficoltà dipende da ciò che c’è nella nostra cassetta degli attrezzi per la resilienza. Per alcune persone la cassetta degli attrezzi è piena di farmaci. Per altri di alcol, cibo, gioco d’azzardo.
Ma questi non favoriscono la resilienza.
Gli strumenti comuni alle persone resilienti sono invece l’ottimismo (che è anche realistico), la moralità, le convinzioni religiose o spirituali, la flessibilità cognitiva ed emotiva e i legami sociali. Le persone più resistenti tra noi sono quelle che in genere non si soffermano sulla negatività, che cercano le opportunità che potrebbero esistere anche nei momenti più bui. Durante una quarantena, per esempio, una persona resiliente potrebbe decidere che è un buon momento per iniziare una pratica di meditazione, seguire un corso online o imparare a suonare la chitarra.
Le ricerche hanno dimostrato che la dedizione a una causa importante o il credere in qualcosa di più grande – religiosamente o spiritualmente – ha un effetto di miglioramento della resilienza, così come la capacità di essere flessibili nel proprio pensiero.
Steven M. Southwick, professore emerito di psichiatria, PTSD e resilienza alla Yale University School of Medicine e co-autore del libro “Resilience: The Science of Mastering Life’s Greatest Challenges” ha affermato:
Le persone resilienti imparano ad accettare con attenzione ciò che non possono cambiare di una situazione e poi si chiedono cosa possono fare effettivamente.
Il Prof Southwick ha condotto studi con ex prigionieri di guerra e ha mostrato come, sebbene abbiano sofferto profondamente, molti alla fine hanno trovato nuove aree di crescita e di significato nella loro vita.
Di seguito, i 5 consigli dell’American Psychological Association:
1. Costruire connessioni
Dare priorità alle relazioni. Il dolore di eventi traumatici può portare alcune persone a isolarsi, ma è importante accettare l’aiuto e il sostegno di chi ci è vicino.
Unitevi a un gruppo. Il sostegno sociale fornito dall’attività in contesti gruppali, comunità religiose o altre organizzazioni locali può aiutare a riacquistare la speranza.
2. Favorire il benessere
Prendersi cura del proprio corpo. La cura di sé può essere una parola d’ordine popolare, ma è anche una pratica legittima per la salute mentale e la costruzione della resilienza. Promuovere fattori positivi dello stile di vita come una corretta alimentazione, un sonno abbondante, l’idratazione e l’esercizio fisico regolare può rafforzare il corpo per adattarsi allo stress e ridurre ansia.
Praticare mindfulness. Mindfulness, lo yoga e altre pratiche spirituali come la preghiera o la meditazione possono aiutare le persone a creare connessioni e a ripristinare la speranza, permettendo di affrontare situazioni che richiedono resistenza. Scrivere un diario, meditate o pregate, permette la riflettessione sugli aspetti positivi della vita.i.
Evitate gli sbocchi negativi. Concentratevi sul dare al vostro corpo le risorse per gestire lo stress, piuttosto che cercare di eliminare del tutto la sensazione di stress mediante l’assunzione di alcol, droghe e altre sostanze
3. Trovare uno scopo
Aiutare gli altri. Il volontariato o semplicemente sostenere un amico nel momento del bisogno, può stimolare l’autostima e farvi entrare in contatto con altre persone generando la piacevole sensazione di aiutare qualcuno in maniera tangibile. La resilienza ne può trarre beneficio.
Siate proattivi. È utile riconoscere e accettare le proprie emozioni durante i momenti difficili, ma è anche chiedersi “Cosa posso fare?”. Se i problemi sembrano troppo grandi per essere affrontati, può essere utile scomporli in pezzi gestibili.
4. Abbracciare pensieri sani
Mantenete le cose nella giusta prospettiva. Identificare le aree di pensiero irrazionale, come la tendenza a catastrofizzare e adottare un modello di pensiero più equilibrato e realistico. Modificare il modo in cui interpretate l’evento e rispondere ad esso.
Accettare il cambiamento. Accettate che il cambiamento faccia parte della vita. Accettare che non tutto possa essere cambiato
Mantenere una prospettiva di speranza. Imparare dal passato. Capire come è stato in precedenza affrontato potrebbe aiutare a scoprire come rispondere efficacemente a nuove situazioni difficili.
5. Cercare aiuto
È importante chiedere un aiuto professionale se si ha la sensazione di non essere in grado di gestire da soli le situazioni di difficoltà, di svolgere attività di base della vita quotidiana a causa di un’esperienza traumatica o di altre esperienze di vita stressanti che ci ostacolano.
https://www.apa.org/topics/resilience
https://www.nytimes.com/