Psicologia ed Oncologia, ne parliamo ancora oggi; circa un paziente oncologico su tre soffre di disturbi mentali, questo quanto emerge da uno studio pubblicato il 6 Ottobre di questo anno sulla rivista internazionale Journal of Clinical Oncology.
Obiettivo dello studio è valutare la prevalenza dei disturbi psicologici più frequenti così da poter focalizzare un efficace intervento psiconcologico.
La ricerca, condotta in Germania su un campione di 2100 pazienti di età compresa tra i 18 e i 75 anni, mostra nuovamente come la diagnosi oncologica impatta sul paziente a livello psicologico.
Anja Mehnert, University Medical Center Leipzig afferma “Per quanto ne sappiamo, il nostro studio rappresenta la più grande indagine epidemiologica fino a oggi che ha stimato la prevalenza dei disturbi psicologici su 4 settimane, in pazienti con un cancro incluso tra i principali tipi di tumore, utilizzando un colloquio clinico standardizzato e validato”
Il protocollo sperimentale prevedeva un iniziale screening attraverso il test Patient Health Questionnaire Score (PHQ score), i pazienti con un punteggio superiore ad 8 venivano ulteriormente indagati.
L’indagine prendeva in carico la tipologia del disturbo psicologico, i punteggi del test, i dati demografici e sociali e il tempo trascorso dalla diagnosi.
La prevalenza assoluta (a 4 settimane) di un disturbo psicologico è del 31.8% (95%CI 29.8%-33.8%), quindi circa 1 paziente ogni 3 ne soffre. Nello specifico, i tumori più rappresentati nel campione vedono, come primo quello al seno (20,6%), seguito da prostata e colon/retto. Il tempo di diagnosi era in media 13 mesi e mezzo (da 0 a 126 mesi).
I ricercatori hanno osservato che circa il 32% dei pazienti aveva almeno un disturbo pscicologico e i tre con la maggiore prevalenza erano ansia (11,5%), disturbi di adattamento (circa 11%) e disturbi dell’umore (6,5%).
Circa il 6% delle persone analizzate aveva due disturbi e circa l’1,5% tre o più: la prevalenza maggiore è stata osservata nei pazienti con cancro al seno (42%), alla testa e al collo (41%) e con melanoma maligno (39%), mentre la minore era nei tumori al pancreas (20%), allo stomaco/esofago (21%) e alla prostata (22%).
La dottoressa Mehnert conclude «I nostri risultati forniscono la prova di un forte bisogno di interventi psico-oncologici su misura per entità tumorali specifiche per quanto riguarda il grado di sostegno richiesto».
E questo non è che l’ultimo di numerosi studi, qualche anno fa si è parlato molto, grazie a David Spiegel, pioniere della psiconcologia, della correlazione tra cura della depressione e allungamento della vita in donne con tumore al seno a cui era stata diagnosticata una depressione clinica.
Numerosi studi mostrano quanto i fattori depressivi giochino un ruolo negativo, non solo nella qualità della vita , ma anche nei percorsi di riabilitazione, che risultano chiaramente più faticosi e meno efficaci, per non parlare nelle fasi avanzate della malattia.
Valutazione, diagnosi e presa in cura, necessità e diritto del paziente.
L’argomento è caldo e attuale, studi mostrano dati e correlazioni, ma allo stato dell’arte cosa fa lo psicologo che si occupa e che si è specializzato in psico-oncologia?
Dal 2007 numerose sono state le sollecitazione anche dal Ministero della Salute a formare specialisti in psico-oncologia. Numerosi sono i corsi e poi che succede? Lasciamo a voi la parola, fateci sapere.
Fonti:
Four-Week Prevalence of Mental Disorders in Patients With Cancer Across Major Tumor Entities. Mehnert A, Brähler E, Faller H, Härter M, Keller M, Schulz H, Wegscheider K, Weis J, Boehncke A, Hund B, Reuter K, Richard M, Sehner S,Sommerfeldt S, Szalai C, Wittchen HU, Koch U. J Clin Oncol. 2014 Oct 6. pii: JCO.2014.56.0086. [Epub ahead of print]
Decrease in depression symptoms is associated with longer survival in patients with metastatic breast cancer: a secondary analysis. Giese-Davis J, Collie K, Rancourt KM, Neri E, Kraemer HC, Spiegel D. J Clin Oncol. 2011 Feb 1;29(4):413-20. doi: 10.1200/JCO.2010.28.4455. Epub 2010 Dec 13.