I traumi sono eventi di vita estremi che minacciano la sopravvivenza fisica o psicologica. Una percentuale di persone che sperimentano traumi sviluppano un disturbo da stress post-traumatico (PTSD), ma molte altre hanno sintomi come la reattività fisiologica, attacchi di panico, ansia cronica, sentimenti di rabbia, intorpidimento, o perdita di fiducia.
Il trauma
Oltre a traumi come stupro, abusi infantili, o combattimento militare, un accumulo di eventi di vita negativi, irrisolto stress cronico (ad esempio, disoccupazione prolungata), passate relazioni abusive, o crescere in una famiglia disfunzionale può anche portare a reazioni simili a quelle legate ai traumi ed a suscettibilità all’innesco emotivo.
Piccoli e grandi traumi
I professionisti del trauma spesso si riferiscono a questi tipi di eventi come “piccoli traumi” per differenziarli dai “grandi traumi”. Entrambi, comunque, possono influenzare le relazioni in modo negativo.
Di seguito sono riportati quattro modi in cui i traumi possono influenzare negativamente le relazioni romantiche:
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Inneschi traumatici
Una parte del cervello chiamata amigdala è cablata per prendere il sopravvento e generare reazioni di combattimento, fuga, o congelamento; risposte più o meno adattive che il cervello innesca nel caso di un conflitto relazionale o in caso di un’emergenza.
Questo può portare a reazioni incontrollate: urla, perdita di controllo, sentirsi sopraffatti e chiusi. Tutte queste risposte possono causare nel partner la sensazione di essere attaccato, respinto, o abbandonato; tutto questo, a sua volta, innesca le risposte legate alle emergenze e il circolo vizioso continua.
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Attacco, fuga o congelamento
Se una di queste risposte ci ha aiutato a sopravvivere ad un trauma infantile (ad esempio, fuggire da un genitore borderline o combattere un genitore ubriaco e arrabbiato in modo da non danneggiare un fratello più giovane), il nostro cervello darà quel tipo di priorità di risposta e genererà automaticamente combattimenti, fuga, o congelamento quando l’amigdala segnala un’emergenza relazione.
Le conseguenze
Questo può comportare i seguenti comportamenti dannosi all’interno delle relazioni:
Attacco. Attaccare il partner verbalmente o fisicamente;
Fuga. Evitare di affrontare problemi o fuggire da situazioni di intimità;
Congelamento. Sentirsi impotenti, non in grado di agire
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Risposte basate sulla vergogna
Traumi interpersonali o rigetto cronico possono creare vergogna tossica. La vergogna è un’emozione distruttiva per le relazioni: fa desiderare di nascondersi o di provare rabbia verso le persone che percepiamo come se ci avessero disonorato o rifiutato.
Essa rende anche difficile sostenere le critiche, anche quelle costruttive, ed è probabile che si risponda ad esse con reazioni di difesa. La vergogna ci fa voler rinunciare alle relazioni piuttosto che a lottare per loro.
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Convinzioni rigide e negative sulle relazioni
Queste credenze possono influenzare il modo in cui percepiamo le azioni del partner, portandoti cioè interpretandole sotto la peggiore luce possibile.
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I traumi possono portare a scegliere partner malsani e rimanere con loro troppo a lungo
Traumi nella famiglia di origine possono lasciare con insicurezze e sentimenti di essere immeritevole di amore. Quindi si può essere più propensi a tollerare comportamento irrispettosi o a scusare il partner per comportamenti violenti.
Lavorare sulle eredità del Trauma nella Terapia di Coppia, con Janina Fisher
Conclusione
Se uno qualsiasi di questi modelli vi suona familiare, potrebbe essere una buona idea ottenere una valutazione da un professionista della salute mentale.
I traumi interpersonali lasciano la loro eredità attraverso credenze durature e modelli di comportamento che rendono più difficile trovare e mantenere relazioni autenticamente amorevoli. Diventando consapevoli di questi modelli, si può iniziare a pensare e agire in modo diverso, dandosi più rispetto e protezione.
Liberamente tradotto e adattato.
Fonte: www.psychologytoday.com
One thought on “Relazioni disfunzionali e trauma”
Maria Teresa Cadorin says:
Sono interessata se il corso fosse asincrono e non sincrono per gestirmi meglio il tempo.