Sentimenti senza memoria in pazienti con Alzheimer

L’Alzheimer è una malattia mentale debilitante che cancella i ricordi, ma non l’impatto dei sentimenti e delle relazione sociali. Questo secondo un recente studio dell’ University of Iowa: anche nelle fasi successive della patologia, sembra che il malato riesca comunque a discriminare tra chi si occupa di lui e chi condivide con lui un sentimento; la ricerca sottolinea l’importanza di sostenere emotivamente coloro che vivono con la malattia.

I ricercatori ritengono che anche se questi pazienti non possono ricordare la visita più recente dei propri cari, mantengono comunque i sentimenti; le cure possono avere un impatto duraturo.

Gli autori dello studio hanno scoperto questo dopo aver mostrato ai pazienti con morbo di Alzheimer clip di film felici e tristi, e vedendo che i pazienti sostenevano stati emotivi di felicità o tristezza, nonostante il fatto che non potevano ricordare i film. “Questo conferma che la vita emotiva di un malato di Alzheimer è vivo e vegeto” Edmarie Guzmán-Vélez, uno studente di dottorato in psicologia clinica e l’autore dello studio, ha detto nel comunicato stampa. È interessante notare che i pazienti che ricordavano meno dei film hanno sperimentato più tristezza.

In altre parole, fornendo ai pazienti piccole gioie si può davvero fare la differenza – anche se si assume automaticamente che non lo ricorderanno. Mentre la capacità dei pazienti di Alzheimer di conservare i ricordi, il linguaggio, o il ragionamento potrebbe deteriorarsi, la loro capacità di provare emozioni e percepire le emozioni degli altri rimane forte anche alla fine.

I nostri risultati dovrebbero responsabilizzare caregivers, mostrando che le loro azioni verso i pazienti veramente contano“, ha detto Guzmán-Vélez nel comunicato stampa. “Frequenti visite e sociali interazioni, esercizio fisico, la musica, la danza, barzellette, o piccole attenzioni, come servire il cibo preferito al paziente, possono avere un impatto emotivo duraturo sul paziente e sul suo benessere percepito.

Fonte:

Guzmán-Vélez E, Feinstein J, Tranel D. “Feelings Without Memory in Alzheimer Disease.” Cognitive & Behavioral Neurology, 2014.

Copyright: Psicologi@Lavoro
Non riprodurre senza autorizzazione

Corsi correlati

Corso Online
9 ECM
Parent Coaching: una tecnica efficace per il sostegno alla genitorialità
La live si terrà il 02 dicembre 2025
197€ 167€
Iscriviti al corso

Articoli correlati

Terapia Umanistica Esistenziale
La psicologia umanistica
La psicologia umanistica La psicologia umanistica affonda le proprie radici nella corrente...

Partecipa lasciando un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare questi tag HTML:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>