“Bambini e Sport”, un tema sempre più discusso. Ma qual è il coinvolgimento dei genitori nella partecipazione dei propri figli allo sport giovanile? Ce ne parla il dott. Sergio Costa, Psicologo dello Sport, in questo suo interessante nuovo articolo sul tema.
Buona Lettura!
L’interesse scientifico per la famiglia, le sue dinamiche e relazioni interne, è legittimamente giustificato dal peso educativo che le viene assegnato in termini di benessere e sviluppo, soprattutto per i bambini. La famiglia rappresenta l’ambiente originario, la prima realtà esistenziale dell’individuo, il luogo in cui si svolgono le prime fasi dei processi di socializzazione e costruzione della propria identità.
L’influenza dei genitori sui bambini e la partecipazione allo sport
Nello sport si discute molto per cercare di definire le caratteristiche del buon genitore, come le coordinate per una buona educazione dei figli e, di conseguenza, come costruire un rapporto positivo tra genitori e figli.
Secondo Fredricks e Eccles (2005) l’influenza dei genitori sulle convinzioni dei bambini e sulla loro partecipazione allo sport può essere analizzata su 3 livelli:
- I genitori come modelli di ruolo.
- Le convinzioni dei genitori.
- Il supporto emotivo.
Riguardo al primo livello, Sallis, Prochaska e Taylor (2000) hanno mostrato il legame tra la partecipazione allo sport dei genitori e quella dei bambini. Invece, riguardo alle convinzioni dei genitori esiste una relazione positiva tra le loro percezioni sulle capacità dei propri figli e le valutazioni stesse dei figli nelle loro capacità atletiche (Fredricks & Eccles, 2002; McCullagh, Matzkanin, Shaw e Maldonado, 1993). Infine, in merito al supporto emotivo, il comportamento dei genitori può influenzare le convinzioni dei bambini allo sport attraverso il rinforzo e l’incoraggiamento, senza esercitare pressioni indebite, promuovendo senso di responsabilità e insegnando valori sportivi, nonché enfatizzando il divertimento.
Invece, esempi di coinvolgimento genitoriale negativo sono legati a comportamenti “iperprotettivi” e restrittivi o, in alternativa, disinteressati rispetto allo sport praticato dai loro bambini (Holt e Sehn, 2008).
Durante gli anni di specializzazione e d’investimento, al contrario, seguendo il modello di Cotè (1999), i genitori diventano meno coinvolti. Forniscono però più sostegno finanziario ed emotivo aiutando i loro figli a superare le sfide e gli ostacoli. Indagare il ruolo dei genitori nell’esperienza di sport dei propri bambini è importante per comprendere e prevenire il fenomeno dell’abbandono e della disaffezione sportiva.
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Bibliografia
Fredricks, J.A., & Eccles, J.S. (2002). Children’s competence and value beliefs from childhood through adolescence: Growth trajectories in two male-sex-typed domains. Developmental Psychology, 38, 519-533.
Fredricks, J.A. & Eccles, J.S. (2005). Family Socialization, Gender, and Sport Motivation and Involvement. Journal of Sport & Exercise Psychology, 27, 3-31.
Holt, N.L. (2008). Positive Youth Development Through Sport. London, New York: Routdlege.
McCullagh, P., Matzkanin, K.T., Shaw, S.D., & Maldonado, M. (1993). Motivation for participation in physical activity: A comparison of parent-child perceived competencies and participation motives. Pediatric Exercise Science, 5, 224-233.
Sallis, J.F., Prochaska, J.J., & Taylor, W.C. (2000). A review of the correlates of physical activity of children and adolescents. Medicine and Science in Sports and Exercise, 32, 963-975.
Sergio Costa
Psicologo dello Sport
PhD in Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche
Preparatore Mentale FIT
SergioCostaPsicologoSport.com