I bambini che non manifestano rabbia: significati e possibili interventi

Laureata presso l'università di Bologna nel 2006, conseguo la specializzazione in psicoterapia sistemico-relazionale nel 2010, presso il Centro Bolognese di Terapia Famigliare. Dopo alcuni anni di l...
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L’emozione rabbia nei bambini non può non esserci! Quali significati e quali interventi possiamo usare con I bambini che non manifestano rabbia?

E’ naturale ricevere molte richieste di aiuto da parte di genitori e istituzioni nei confronti di situazioni esplosive e ben visibili come quelle relative a bambini che reagiscono con intense crisi di rabbia, comportamenti collerici e segnali di agitazione eclatanti. Questi bambini mettono gli adulti in difficoltà e gli adulti esasperati o spaventati chiedono che si intervenga.

E’ decisamente raro che “si porti dallo psicologo” un bambino “bravo e buono”, talmente bravo e buono da non scoppiare mai in manifestazioni emotive disturbanti per gli adulti, un bambino sempre controllato e adeguato, sempre amorevole, coscienzioso e in grado di comportarsi come ci si aspetta.

Questi bambini bravi, angelici, sono bambini e bambine che definiamo oblativi o adultizzati, che difficilmente vengono “visti” nella loro dimensione più autentica e profonda, cioè quella di bambini mascherati, congelati, molto sofferenti. Di conseguenza difficilmente vengono intercettati i loro bisogni e solo da adulti alcuni di loro riescono a chiedere direttamente aiuto perché necessitano di capire chi sono stati e chi sono adesso e sentono di dover curare un dolore profondo.

Noi psicologi sappiamo bene che non è possibile non provare quell’ampia gamma di emozioni e sentimenti che questi bambini non manifestano mai ed in primo luogo la rabbia (ma anche la gelosia, il disappunto, la delusione, la confusione o l’agitazione e persino un eccesso di gioia scomposta).

L’emozione rabbia non può non esserci, sappiamo che si sviluppa molto presto nel percorso di vita e svolge funzioni fondamentali nello sviluppo psico-sociale.

Dunque quali significati attribuire all’assenza di tali manifestazioni emotive e comportamentali?

Possiamo ipotizzare che l’assenza di comportamenti di rabbia sia un sintomo relazionale, frutto di un rapido apprendimento che permette ai bambini di garantirsi l’amore dei genitori (a volte soprattutto di uno dei due, ma in questa sede mi riferirò in generale alla coppia genitoriale) e, nello stesso tempo, assolve un bisogno di tali genitori: di avere un figlio non delusivo, di cui non vergognarsi e che fornisca risposte alle insicurezze che nutrono.

Si può dunque osservare un ribaltamento del corretto rapporto adulti-bambini, nel senso che sono i bambini a rispondere a livello profondo ai bisogni dei genitori e non viceversa, come invece dovrebbe essere.

Attraverso l’evitamento di tutti quei momenti scomodi o intollerabili ai genitori, i bambini oblativi cercano disperatamente di piacere loro, di essere apprezzati, accettai, visti e fondamentalmente di essere amati.

In realtà pagano un prezzo altissimo per questo, senza sapere che continueranno a farlo a lungo.

E’ molto importante quindi aiutare i bambini che vivono queste situazioni, così come è importante aiutare i loro genitori.

Non è semplice intercettarli come abbiamo già scritto, ma può capitare in seguito a momenti di crisi, cambiamenti non programmati, eventi imprevisti o l’emergere di sintomi, proprio nei bambini.

In questi casi è molto importante lavorare con la famiglia nel suo insieme e permettere agli adulti di entrare in contatto con le dinamiche che attivano per comprendere come possano rispondere diversamente ai propri legittimi bisogni senza “usare” i figli. Se i bambini non sono troppo piccoli è importante anche riservare loro uno spazio d’ascolto e di lavoro che diventerà un’occasione molto preziosa di recupero della propria vitalità e di conoscenza e accettazione delle proprie fisiologiche ambivalenze.

 

Durante il corso:

La rabbia infantile: strumenti e strategie per il lavoro psicologico con i bambini e i loro genitori esploreremo alcuni degli strumenti più utili allo psicologo nel lavoro di sostegno e di terapia con i bambini che usano la rabbia in modo dirompente e incontrollato come canale comunicativo, ma anche con i bambini e le bambine che appaiono senza rabbia, piccoli adulti perfettamente funzionanti, ma molto sofferenti.

Vedremo come sia possibile approcciare questi bambini e le loro famiglie attraverso canali diversi e multisensoriali.

 

Guarda il video di presentazione del corso online

 

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Francesca Broccoli

Psicologa Psicoterapeuta

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