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Acceptance and Commitment Therapy (ACT) per Bambini e Adolescenti

32 ore | PESI Italia srl, IESCUM e ACT Italia, ti offrono in esclusiva italiana una Master Class con alcuni tra i massimi esperti italiani e internazionali in ACT e processed based therapyche condurranno i partecipanti in un percorso attraverso la teoria e le pratiche cliniche, ricco di strumenti, procedure ed esempi clinici.

Black Friday 2024. I migliori stanno su FCP!

Il prezzo originale era: 247,00 €.Il prezzo attuale è: 87,00 €. IVA inclusa

Corso attivo dal giorno 16/10/2024
(17 Recensioni dei clienti)
  • 32 ore di formazione
  • Accesso su dispositivo mobile
  •  Attestato di partecipazione

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PESI Italia srl, IESCUM e ACT Italia, ti offrono in esclusiva italiana una Master Class con alcuni tra i massimi esperti italiani e internazionali in ACT e processed based therapyche condurranno i partecipanti in un percorso attraverso la teoria e le pratiche cliniche, ricco di strumenti, procedure ed esempi clinici.bbiamo vissuto e continuiamo a vivere  momenti difficili, caratterizzati da incertezza, che hanno prodotto sofferenza e fatto emergere nuove fragilità in tutti noi e in particolare nelle popolazioni particolarmente esposte dei bambini e degli adolescenti.

 

Il modello cognitivo-comportamentale dell’ACT – Acceptance and Commitment Therapy negli ultimi venti anni ha dimostrato la sua solida efficacia in molti ambiti e in particolare la sua intrinseca duttilità nell’intervento con bambini e adolescenti. La visione che l’ACT ha della sofferenza umana come parte costituente dello sviluppo e dell’esistenza la rende, inoltre, un aiuto particolarmente potente nell’affrontare gli attuali eventi storici e le conseguenti sfide sociali.

Metafore, storie, esercizi esperienziali costituiscono il cuore della terapia ACT, e forniscono al clinico un linguaggio e delle tecniche che attivano i processi di resilienza e favoriscono il benessere dei giovani pazienti e delle loro famiglie.

Alcuni tra i massimi esperti italiani e internazionali in ACT e processed based therapy condurranno i partecipanti in un percorso attraverso la teoria e le pratiche cliniche, ricco di strumenti, procedure ed esempi clinici.

 

Caratteristiche della Master Class​

La Master Class Acceptance and Commitment Therapy (ACT) per Bambini e Adolescenti è così composta:

  • 32 ore di formazione specialistica con i  massimi esperti internazionali sul tema;
  • sessioni esperienziali pratiche, con vignette cliniche e materiale didattico a disposizione del partecipante;
  • Tutti i video prevedono l’ interpretariato in Italiano.

 

Programma

 

ACT e Process Based Therapy

Steven Hayes

In questo speech, Steven Hayes, fondatore del modello ACT, descriverà gli ultimi progressi scientifici e le ricerche più avanzate che hanno portato al perfezionamento dell’Acceptance Commitment Therapy.

Gli interventi evidence-based si stanno spostando sempre di più sui trattamenti terapeutici basati sul processo, di cui l’ACT è un esempio fondamentale.

Il focus della ricerca e degli interventi coerenti con i suoi risultati, mostrano infatti che la direzione da seguire è quella che si focalizza sui processi di cambiamento, empiricamente definiti, e che siano dinamici, progressivi, multilivello e legati al contesto.

Attraverso la presentazione degli esiti di ricerche e meta-analisi, il prof. Hayes mostrerà quanto uno dei costrutti centrali del modello ACT, quello della flessibilità psicologica, risulti estremamente efficace nel comprendere e sostenere il cambiamento verso il benessere psicologico e psico-fisico.

 

Analisi e terapia nell’infanzia e nell’adolescenza

Paolo Moderato e Giovambattista Presti

Anche la psicologia clinica dello sviluppo è stata, per quasi un secolo, dominata dalla prospettiva psicoanalitica, come del resto la psicologia clinica dell’adulto. La competizione scientifica, motore dell’avanzamento della conoscenza, è stata tutta interna al movimento psicoanalitico stesso, si pensi solo al lacerante conflitto Anna Freud e Melanie Klein. A partire dagli anni ottanta, anche la psicologia clinica dello sviluppo e dell’adolescenza finalmente si affranca, trovando nuova vita grazie ai contributi dell’analisi del comportamento, la disciplina che costituisce il nucleo fondante dell’ACT e della scienza contestualista del comportamento umano, cioè della  CBT di terza onda.

Possiamo azzardare che lo sviluppo della psicologia clinica dell’infanzia ha quasi preceduto lo sviluppo dell’ACT con gli adulti. Di sicuro possiamo dire la nuova dimensione processuale che caratterizza, e anche va oltre l’ACT, si adatta molto bene disegnare gli interventi clinici in quella fase della vita che si caratterizza per una processualità continua, intesa come insieme dinamico di cambiamenti, ordinati e fasici, all’interno di un sistema naturale, compreso quello interiore, i cui eventi sono collegati sistematicamente l’uno all’altro, sia causalmente che funzionalmente.

Nel corso della mattina, seguendo l’impostazione proposta il giorno prima da S. Hayes, impareremo a fare l’analisi dei processi ACT e a capire quali principi vi siano sottesi, e come questi principi possano essere applicati in procedure di intervento.

 

Dare forma al coraggio nei bambini e negli adolescenti con Ansia e DOC

Lisa Coyne

Studi epidemiologici stimano un tasso di prevalenza del 28.8% lungo tutta la vita per i disturbi d’ansia (Kessler et al, 2005) ed una recente meta-analisi di 87 studi in 44 Paesi ha stimato l’attuale prevalenza a livello globale dei disturbi d’ansia al 7.3% (4.8-10.9%, con aggiustamenti per differenze metodologiche fra i vari studi, Baxter, Scott, Vos, & Whiteford, 2012). Mentre i trattamenti basati sull’esposizione per l’ansia ed il DOC in popolazioni di giovani e adulti ha un forte supporto empirico, c’è ampio spazio per apportare miglioramenti. In termini di risultati, l’analisi delle intenzioni al trattamento suggeriscono che circa 1 individuo su 5 abbandona i trattamenti basati sull’esposizione (Hofmann and Smits, 2008; Ong et al. 2016) ed una proporzione significativa di giovani non migliora o subisce delle ricadute (eg Ginsburg et al., 2013; 2018). Inoltre, è improbabile che i medici utilizzino i trattamenti basati sull’esposizione anche quando essi sono richiesti (Freihart et al, 2004; Deacon et al., 2013; Sars & Van Minnen, 2015), a causa del loro stesso evitamento esperienziale (Meyer et al., 2014; Scher, Herbert & Forman 2015). A complicare le cose, la semplice aggiunta dell’ACT all’Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP) non porta a risultati migliori dimostrabili (Twohig et al., 2018). Così, mentre l’esposizione funziona, essa potrebbe funzionare meglio ed i clinici potrebbero sviluppare maggiori competenze e flessibilità nel suo utilizzo. Molto probabilmente servirebbe un “approccio microanalitico” centrato sul paziente (Twohig et al., 2018) per migliorare i risultati degli approcci basati sull’esposizione per gli individui nei loro specifici contesti.

Questo workshop rivolto a professionisti con qualche esperienza o con l’ACT o con l’Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP), esplorerà come utilizzare l’ACT per migliorare i trattamenti basati sull’esposizione con bambini e adolescenti, supportando la loro curiosità, volontà, flessibilità e l’azione guidata da valori. Nello specifico, la relatrice discuterà di come incorporare specifiche strategie ACT nell’esposizione, per rafforzare l’apprendimento inibitorio nel trattamento basato sull’esposizione. Esempi clinici saranno utilizzati per illustrare le tecniche terapeutiche, in aggiunta ai contenuti didattici del workshop.

A seguito di questo workshop, i partecipanti saranno in grado di:

  1. Descrivere come un approccio all’esposizione basato sull’ACT differisca dalla terapia espositiva condotta con il modello tradizionale dell’abituazione
  2. Coinvolgere bambini ed adolescenti, utilizzando la valutazione come azione e direzione per contestualizzare l’esposizione e porre sotto controllo i compiti basati sull’esposizione
  3. Descrivere il modello DNA-V e le 3 classi funzionali di comportamento che esso affronta

 

Approfondire il modello DNA-V per aiutare gli adolescenti con storie di trauma a diventare più compassionevoli e a crescere con un Sé più flessibile e connessioni sociali più forti

Louise Hayes

In adolescenza tutto cambia. Improvvisamente possiamo vedere la nostra infanzia e le ferite del passato in modo che possono confonderci e rendere più difficile comprendere chi siamo e come ci adattiamo. In quella fase si entra in un periodo di crescita sociale, propensi verso il mondo esterno fatto di amicizie, connessioni sociali e indipendenza. Il periodo dello sviluppo comporta cambiamenti significativi nel senso del Sé, in quello attribuito agli aspetti fisici, alle amicizie ed alla comunità. Al giorno d’oggi, i giovani devono anche saper gestire tutto ciò in un contesto di cambiamenti sociali che comportano crisi esistenziali. Può essere difficile per ciascuno di noi farvi fronte, ma pensate a come tutto ciò possa essere ancora più complesso sulle spalle dei giovani. Ci sono tanti giovani che sperimentano il trauma.

Nonostante ciò, i giovani possono trovare modi per crescere più forti. In questo workshop si discuterà delle competenze terapeutiche intermedie e avanzate per dimostrare come aiutare i più giovani a costruire percorsi fondati sulla speranza. Il modello DNA-V è una sintesi della Contextual Behavior Science (CBS) per la crescita. Tale modello utilizza le ricerche prodotte dalla scienza evoluzionistica, la scienza comportamentale, l’ACT, la ricerca sulla compassione e la Psicologia Positiva per creare un nuovo paradigma, al fine di promuovere un percorso di vita più significativo. Utilizzeremo il DNA-V per sperimentare in pratica come sviluppare compassione, connessione ed un senso del Sé più profondo.

Obiettivi didattici:

  • Comprendere come il Sé possa diventare rigidio e poco flessibile;
  • Comprendere come creare una maggiore flessibilità del Sé, attraverso competenze terapeutiche che sviluppino apertura, compassione e linguaggio;
  • Aiutare i giovani a comprendere la propria storia e costruire competenze relazionali più forti.

 

ACT e adolescenza. Come sostenere giovani e adolescenti nella scoperta dei valori attraverso il modello DNA-V

Francesco Dell’Orco e Marta Schweiger

All’interno del panorama delle psicoterapie cognitivo-comportamentali esistono diversi protocolli d’intervento empiricamente validati rivolti a soggetti in età evolutiva. Una delle caratteristiche che li accomuna è di essere per lo più adattamenti e miniaturizzazioni di modalità e strumenti pensati per gli adulti. Ancora, questi protocolli descrivono per la maggior parte procedure finalizzate alla cura, ovvero hanno come obiettivo quello di esplicitare interventi in grado di ridurre sintomi che vengono descritti come clinicamente significativi. L’ACT si è rivelata e si rivela tutt’oggi uno strumento di lavoro decisamente interessante nel trattamento delle problematiche, ma più in generale delle sfide, dell’adolescenza. L’approccio dell’ACT e della scienza contestualista allo sviluppo è differente e mira a descrivere i fattori responsabili di una crescita sana. Il modello DNA-V (Ciarrochi & Hayes, 2014) rappresenta a oggi lo strumento più definito e funzionale in questo senso; fa luce sull’intero arco di sviluppo che porta un bambino a diventare un giovane adulto e sulle condizioni necessarie perché questa crescita avvenga in modo forte e flessibile.

Gli obiettivi di questo intervento sono:

  • apprendere le caratteristiche degli interventi ACT rivolti a giovani e adolescenti;
  • conoscere i processi del modello DNA-V
  • conoscere e saper utilizzare le procedure di assessment e di intervento secondo il modello DNA-V

I partecipanti a questo workshop impareranno:

  • le procedure di assessment e la concettualizzazione del caso secondo il modello DNA-V
  • esercizi esperienziali e metafore per ognuno dei processi del modello DNA-V
  • a muoversi in modo flessibile tra i processi del modello DNA-V a partire da esempi di colloquio clinico.

 

L’ACT con la famiglia ed i genitori

Koa Wittingham

In questa sessione, Koa Wittingham introdurrà un approccio comportamentale evoluzionistico, contestuale e dello sviluppo, al fine di supportare i genitori e la loro funzione di parenting, dimostrando come all’interno di tale quadro si possa attingere senza contraddizioni alla letteratura relazionale-emotiva e a quella comportamentale. Saranno discusse le evidenze a sostegno dell’uso dell’ACT per supportare i genitori e la funzione di parenting e l’uso dell’Hexaflex nella relazione genitore-figlio sarà introdotto ed esplorato come modo per concettualizzare l’ACT nel lavoro con le famiglie. Infine, in questo workshop si esploreranno tecniche pratiche e se ne discuterà il loro utilizzo con popolazioni di genitori e bambini diverse.

Obiettivi didattici:

  1. Comprendere come una cornice evoluzionistica possa comprendere sia la letteratura comportamentale, sia quella relazionale-emozionale
  2. Comprendere l’Hexaflex nella relazione genitore-bambino come base per concettualizzare l’ACT nel lavoro con le famiglie
  3. Acquisire competenze nell’uso di specifiche tecniche pratiche
  4. Considerare la flessibilità nell’adattare il modello ACT ai bisogni di popolazioni diverse

 

I processi ACT e RFT nel lavoro clinico individuale e di gruppo con la genitorialità complessa

 Anna Prevedini e Francesca Pergolizzi

Gli interventi comportamentali e in particolare il parent traning comportamentale sono indicati dalle principali linee guida internazionali come la prima linea di intervento per i disturbi esternalizzanti in età evolutiva (es. disturbi del comportamento). Anche in altri disturbi dell’età evolutiva come quelli internalizzanti (es. fobie, DOC, ecc.) e i disturbi del neurosviluppo (ADHD e autismo), il coinvolgimento attivo, collaborativo e costante dei genitori nell’intervento rivolto al figlio è indicato come auspicabile se non fondamentale. In quasi tutti i casi di disagio e sofferenza in età evolutiva, infatti, le figure principali di accudimento sono coinvolte nelle dinamiche connesse ai sintomi dei figli, sia come potenziali fattori di mantenimento sia come potenziali fattori di cura e resilienza.

Osservazioni cliniche ed empiriche suggeriscono che genitori e caregiver che hanno imparato “che cosa fare”, sono comunque sollecitati da emozioni, pensieri, regole, e impulsi che fanno parte della loro storia di apprendimento e che li ostacolano nel consolidare e implementare le nuove strategie apprese durante il training o le terapie comportamentali. Relational Frame Theory, Acceptance and Commitment Therapy e alcuni strumenti applicativi basati su ACT e RFT come la Matrice ACT sono approcci molto utili a evidenziare e superare l’ostacolo degli schemi di azione automatici e inefficaci, in favore di una genitorialità percepita come più consapevole, intenzionale ed efficace nel tempo.

Durante questo intervento, sarà evidenziata l’importanza dei processi del modello ACT e della teoria del linguaggio e della cognizione su cui si basa, l’RFT, nell’analisi dei comportamenti genitoriali adattivi e disadattivi, in particolare nel contesto di una genitorialità difficile e fonte di stress. A questo scopo saranno presentati strumenti per applicare l’ACT nel lavoro individuale e di gruppo con i genitori.

Dopo il training I partecipanti:

  • sapranno usare i processi del modello ACT e alcuni principi della Relational Frame Theory nell’analisi e nella concettualizzazione dei comportamenti genitoriali adattivi e disadattivi;
  • sapranno come usare la matrice ACT come strumento per attivare i processi ACT nel lavoro con i genitori;
  • avranno un’idea inziale di come usare il lavoro sui processi ACT per potenziare e sostenere l’abilitazione comportamentale necessaria a gestire in modo soddisfacente nel tempo le interazioni genitori-figli complesse.

 

Ansia e depressione in età evolutiva nella prospettiva ACT

Elena Campanini e Francesca Pergolizzi

Anche i bambini soffrono!

L’ACT offre un promettente approccio terapeutico transdiagnostico per un’ampia gamma di problemi di salute mentale dei bambini e degli adolescenti, negli ultimi tre anni post Covid ha subito un preoccupante incremento, basti vedere i dati relativi le richieste di aiuto presso le varie NPI. Sebbene la ricerca sull’ACT a favore di giovani pazienti sia ancora in fase di sviluppo, vi è un incoraggiante supporto teorico ed empirico in questo settore. Una recente meta-analisi dell’efficacia dell’ACT per i bambini e adolescenti ha rilevato che l’ACT era più efficace del trattamento tradizionale per ansia, depressione e altre difficoltà mentali e comportamentali (Fang & Ding, 2020a). Infatti, nonostante l’ACT, inizialmente, sia stato studiato per interventi solo con gli adulti, negli ultimi anni la sua applicazione è stata estesa gradualmente sempre più al mondo dei giovani e dei bambini, con la pubblicazione di alcuni casi clinici ed in seguito anche con  ricerche più accurate  e mirate. Le prime review come quella di Murrell e di Scherbarth, nel 2006, hanno analizzato e mostrato l’efficacia dell’intervento ACT per l’anoressia nervosa e i disturbi d’ansia in età evolutiva. Lisa Coyne, ed altri (2011), hanno dimostrato l’applicazione dell’act a disturbi complessi come la depressione, anoressia, psicosi e disturbo ossessivo compulsivo.

In questa Master Class intendiamo mostrare come è possibile personalizzare e adattare le procedure che promuovono la flessibilità psicologica nei bambini con problemi di ansia e depressione utilizzando linguaggi compatibili con le fasi evolutive dei piccoli pazienti, mediante metafore, storytelling, esercizi esperienziali che facilitano in modo significativo la capacità di affrontare le vulnerabilità personali, ampliare la visione di sé al di là delle etichette, e potenziare la consapevolezza di se e di ciò che è importante per la propria vita, in tutti i contesti di vita.  Obiettivi specifici del webinar sono: come fare concettualizzazione del caso, come proporre di pratiche di mindfulness per promuovere i 6 processi act, come misurare i cambiamenti in termini qualitativi e quantitativi, come utilizzare strategie di playtherapy nella prospettiva act.

Docenti

ACT Acceptance and Commitment Therapy in azione, con Steven Hayes

Steven Hayes

Steven C. Hayes è il fondatore del modello ACT - Acceptance and Commitment Therapy, ed è autore di 35 libri e di oltre 500 articoli scientifici. E' professore della Fondazione Nevada presso il...
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Paolo Moderato

Professore Emerito di Psicologia presso la IULM, Milano. Direttore scientifico della Scuola di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale per l'infanzia e l'adolescenza Humanitas Milano,...
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Giovambattista Presti

Medico, Psicoterapeuta è Professore Associato di Psicologia Generale, presso l’Università di Enna Kore, dove dirige il Kore University Behavioral Lab. Ha ricoperto incarichi di docente...
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Lisa Coyne

La dott.ssa Coyne è è fondatrice e consulenze clinico senior del McLean OCD Institute for Children and Adolescents presso il McLean Hospital ed è Professore Associato presso l’Harvard Medical...
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Louise Hayes

Louise Hayes è psicologa clinica, autrice, speaker internazionale e formatrice. E’ Past President dell’Association for Contextual Behavioural Science. Attualmente è Adjunct Senior Research...
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Francesca Pergolizzi

Francesca Pergolizzi

Francesca Pergolizzi, Psicologa e Psicoetrapeuta, dal 1980 si è particolarmente interessata alla gestione della relazione clinica con bambini piccoli, utilizzando il gioco secondo la prospettiva...
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Anna Prevdini

Anna Prevedini

La Dott.ssa Anna Prevedini PhD, psicologa e psicoterapeuta. Attualmente è Presidente di ACT-Italia (https://www.act-italia.org/), estensione ufficiale italiana riconosciuta dall’Association for...
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Koa Wittingham

Koa Wittingham è ricercatrice senior presso l’University of Queensland e psicologa specializzata sia in ambito clinico, sia in psicologia dello sviluppo. La sua ricerca è focalizzata su 3...
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Francesco Dell'Orco

Francesco Dell’Orco

Francesco Dell’Orco, Ph.D, psicologo e psicoterapeuta. E’ coautore del primo manuale italiano sull’ACT edito da Hogrefe:  Ha curato per Franco Angeli la traduzione italiana del recente volume...
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Marta Schweiger

Marta Schweiger, PhD, psicologa e psicoterapeuta, ha approfondito gli approcci dell’Analisi del Comportamento, dell’ Acceptance and Commitment Therapy e della Mindfulness per il benessere e la...
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Elena Campanini

Psicologa, specializzata in psicoterapia cognitivo comportamentale. Membro ACBS e ACT Italia. Impegnata attivamente da oltre 10 anni nella ricerca e nello studio clinico dell’Acceptance and...
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ACT Italia

ACT Italia è un’Associazione di Promozione Sociale, capitolo Italiano ufficiale della Association for Contextual Behavioral Science (ACBS – www.contextualscience.org). ACT Italia si propone di...
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IESCUM

IESCUM, Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano, è un centro studi e ricerche e impresa sociale a carattere non profit che nasce per promuovere lo studio scientifico e l’avanzamento...
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18 recensioni per questo corso

  1. Antonella Tripani (proprietario verificato)

    Formazione di grande qualità, docenti preparati e generosi. Spunti e pratiche interessanti per la mia professione

  2. Sofia Gusmeroli (proprietario verificato)

    .

  3. Eros Vallenari (proprietario verificato)

    Ottimo

  4. Eros Vallenari (proprietario verificato)

    Ottimo

  5. Giuseppina Pappalardo (proprietario verificato)

    corso molto formativo, soprattutto grazie alla professionalità e alla preparazione degli insegnanti

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    Ebbene, entro 90 giorni dalla data di scadenza del Quiz ECM dobbiamo comunicare i dati ad AGENAS. A sua volta AGENAS trasmetterà i dati al COGEAPS e solo a quel punto le risulteranno accreditati.
    Mediamente, consigliamo quindi di calcolare circa 4 mesi dalla data di scadenza del Quiz ECM. Precisiamo, in ogni caso, che l’Attestato di acquisizione ECM del corso a cui ha partecipato, vale come certificazione dei crediti acquisiti.

    Sì, il corso rilascia un attestato di partecipazione.

    Tutti i corsi di FCP, con speaker internazionali, dispongono di traduzione in italiano. In particolare: i Corsi online e le Master Class dispongono di interpretariato simultaneo, i Corsi Ondemand dispongono di sottotitolazione e/o voice over in italiano, i Corsi residenziali – in-person – dispongono di interpretariato simultaneo o consecutivo. Tali informazioni vengono generalmente specificate sulla pagina di presentazione di ciascun corso.

    La presenza di materiale extra dipende dal docente e dal corso specifico: solitamente ci sono pdf contenenti i power point del docente.