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L’apporto antropologico alla questione psicoanalitica e i suoi riflessi nella clinica

Da qualche anno la teoria e la pratica psicoanalitica, in particolare quella lacaniana, sono oggetto di una lettura il cui scopo è quello di ricollocare sulla scena dell’accadere storico lo psicoanalista in posizione di rifondatore del legame sociale, nella supposizione che il suo sapere sia in grado di suturare “in ultima istanza” il campo della fondazione tanto delle soggettività individuali, quanto di quella delle formazioni sociali e politiche.

Corso Gratuito

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Corso attivo dal giorno 15/05/2023

Docenti:
Vicenzo Rapone , Alpes Italia  

  • 1 ora di formazione
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Da qualche anno la teoria e la pratica psicoanalitica, in particolare quella lacaniana, sono oggetto di una lettura il cui scopo è quello di ricollocare sulla scena dell’accadere storico lo psicoanalista in posizione di rifondatore del legame sociale, nella supposizione che il suo sapere sia in grado di suturare “in ultima istanza” il campo della fondazione tanto delle soggettività individuali, quanto di quella delle formazioni sociali e politiche.

Partendo dal  libro “Lacan e Lévi-Strauss o “il ritorno a Freud”, scritto da Markos Zafiropoulos ed edito da Alpes, vedremo come “Restaurare il padre”, affinché la socialità possa beneficiare del potere ordinante del simbolico, affinché, ancora, si possa tornare a leggerla alla luce dei rapporti teorici che la tradizione ci ha consegnato: questo l’implicito di uno stile d’analisi sempre più diffuso e popolare, che si tende a legittimare per il tramite del ricorso all’opera di Lacan. Questa prospettiva, caldeggiata non senza una certa venatura nostalgica da autorevoli interpreti, si autorizza sulla scorta di una diagnostica preliminare dello stato presente delle cose: la realtà contemporanea vedrebbe l’emergere di economie psichiche segnate da debilità, che invocano un intervento, in cui lo psicoanalista gioca il ruolo di maître, di ispiratore del legislatore, se non legislatore in prima persona.

Con Lacan e Levi-Strauss, Markos Zafiropoulos mostra invece come, attraverso il recupero dell’antropologia strutturale, la psicoanalisi si lasci sin dagli inizi alle spalle la questione dell’indebolimento della figura paterna, e che l’atto inaugurale della psicoanalisi consista proprio nel superamento della questione della “contrazione del potere simbolico della figura paterna”, con tutte le conseguenze che ne derivano in campo clinico.

Obiettivi didattici

  1. Puntualizzare la questione del declino del paterno nel quadro della clinica psicoanalitica;
  2. Specificare l’apporto dell’antropologia culturale al campo psicoanalitico

Docenti

vincenzo rapone

Vicenzo Rapone

Vincenzo Rapone è professore associato di Filosofia del diritto, Dipartimento di Scienze Politiche, dell'Università “Federico II".
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Alpes Italia srl è una Casa Editrice che svolge un ruolo attivo nella comunicazione, avvalendosi della collaborazione di Autori prestigiosi, italiani e stranieri, che hanno riconosciuto nel suo...
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