14 ore | Disturbo Ossessivo Compulsivo Summit 2024 esplora in profondità i vari approcci legati al trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo con i maggiori esperti internazionali sul tema.
197,00 € IVA inclusa
Docenti:
Francesco Mancini
, Alessandra Mancini
, Barbara Barcaccia
, Angelo M. Saliani
, Andrea Pozza
, Davide Dettore
, Guy Doron
, Amitai Abramovitch
, Jedidiah Siev
, Kimberley Quinlan
, David Veale
, Patrick McGrath
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Le persone con DOC hanno una qualità di vita molto bassa. Diversi studi hanno dimostrato che la qualità di vita di questi pazienti è peggiore di quella delle persone con depressione, schizofrenia, e dipendenza da sostanze. Infatti il DOC può distruggere le relazioni interpersonali, portando gli individui a conflitto coniugale, separazione e divorzio, e può anche interferire pesantemente con la capacità delle persone di studiare o lavorare. Molti pazienti con DOC hanno un’occupazione ben al di sotto dei loro titoli di studio e delle loro capacità e hanno spesso problemi nello svolgere le normali attività quotidiane.
Secondo il DSM-5, pensieri suicidari sono presenti nella metà degli individui con DOC e circa il 25% dei pazienti tenta il suicidio.
Confrontati con i maggiori esperti internazionali del settore intervenuti durante questo Summit, organizzato da PESI Italia e le Scuole di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva (APC e SPC), e apprendi i modelli di intervento più aggiornati rispetto al DOC.
Il DOC oggi è considerato un disturbo curabile e la terapia cognitivo comportamentale è il trattamento elettivo. Ciononostante, alcuni clienti risultano resistente al trattamento e spesso il tempo che intercorre tra l’esordio dei sintomi ossessivo-compulsivi e il ricorso all’aiuto specialistico può arrivare fino a 15 anni. In questo lungo lasso di tempo i pazienti con il DOC affrontano ostacoli e sofferenze in tutte le aree di funzionamento importanti.
Ecco perché è fondamentale diffondere tra gli psicoterapeuti e gli psichiatri le conoscenze sul DOC e sugli interventi psicoterapici evidence-based per curarlo.
Il Summit sul DOC fornisce spiegazioni dettagliate e accurate di come il Disturbo Ossessivo Compulsivo funzioni, attraverso presentazioni teoriche arricchite da esempi clinici sulla sua fenomenologia e sui suoi meccanismi di mantenimento, e nuove strategie e tecniche di trattamento attraverso workshop pratici.

In questa presentazione il professor Francesco Mancini discuterà su come la causa delle ossessioni e delle compulsioni è un’intensa paura di essere colpevoli. Esiste un’antica tradizione scientifica che considera le preoccupazioni morali eccessive alla radice del disturbo. La tesi qui proposta è un tentativo di portare avanti quella tradizione e definire più accuratamente il tipo di senso di colpa temuto dai paziente con DOC, cioè la colpa deontologica. Illustra come la paura di essere colpevoli possa spiegare le numerose domande sollevate dalle manifestazioni ossessivo-compulsive e come funziona la mente ossessiva, al fine di comprendere i determinanti prossimali del disturbo.

David Veale, durante il suo intervento, illustra come riconoscere e diagnosticare il BDD nel DSM-5 e nell’ICD-11. Inoltre riporta i fattori che mantengono i sintomi, compresa la funzione di processi quali il confronto tra sé e gli altri, l’eccessiva concentrazione su di sé, il camuffamento del proprio aspetto, il monitoraggio e l’evitamento di minacce sociali quali la vergogna, il rifiuto e il senso del ridicolo da parte degli altri.
La terapia cognitivo-comportamentale e i farmaci SSRI sono consigliati per il trattamento del BDD. La CBT può essere utilizzata per i problemi di immagine corporea nei disturbi da deturpazione e nei disturbi alimentari. L’inversione delle abitudini è consigliata per il picking cutaneo. Saranno infine presentate le principali strategie per portare all’impegno e al cambiamento, con particolare attenzione alla cessazione del ruminare e del fare paragoni, all’abbandono dei comportamenti di evitamento e di ricerca di sicurezza, tra cui l’attenzione focalizzata su se stessi e la riscrittura delle immagini per i ricordi avversi.

Alessandra Mancini traduce questo modello nel linguaggio della Schema Therapy (ST), integrando la comprensione della dinamica del disturbo con la spiegazione di come esso si sia sviluppato nella vita del paziente. Le tecniche immaginative della ST consentono di intervenire sulla vulnerabilità storica al disturbo, mostrando al paziente i nessi tra le sue esperienze passate e la sintomatologia attuale e, attraverso il rescripting, promuovendo l’accettazione della possibilità di sentirsi colpevoli.

Si forniranno esempi di come l’ERP possa essere utilizzato al meglio anche lavorando a distanza con qualcuno che sta sperimentando il Training di Inversione delle Abitudini per i Comportamenti Ripetitivi Focalizzati sul Corpo (Habit Reversal Training for Body Focused Repetitive Behaviors), proprio dove si verifica la maggior parte dei suoi comportamenti.

In questo intervento, Jedidiah Siev esaminerà le modifiche relative alla valutazione, all’atteggiamento terapeutico, alla motivazione e al razionale del trattamento, alla gestione dell’incertezza e del rischio legati al peccato, ai modi per collaborare efficacemente con il clero, nonché agli adeguamenti specifici nell’esecuzione delle tecniche cognitivo-comportamentali.

In questa relazione, Davide Dettore farà un resoconto dei disturbi di personalità più frequentemente in comorbilità al Disturbo Ossessivo Compulsivo e affronterà le conseguenze connesse a tale associazione e le soluzioni che sono state elaborate per fronteggiare questa eventualità.

Saranno esplorati cinque assunti chiave, tra cui l’impegno con schemi di pensiero disadattivi e il processo di condizionamento che collega questi schemi alle abitudini mentali. Il protocollo prevede la distinzione tra narrazioni controllabili e pensieri automatici, l’identificazione del punto di transizione tra questi processi e le strategie per ritardare e disimpegnarsi da queste narrazioni. Questa sessione approfondita mira a dotare i partecipanti delle conoscenze e degli strumenti necessari per interrompere il ciclo dei sintomi del Disturbo Ossessivo Compulsivo, agendo sulle abitudini mentali iniziali.

Angelo Maria Saliani suggerisce come il continuum accomodamento-antagonismo catturi solo parzialmente il complesso sistema di reazioni interpersonali al disturbo. Ciascuna di queste reazioni innesca una specifica trappola interpersonale che contribuisce a mantenere il sintomo e ad alimentare un unico grande processo a spirale che tipicamente culmina con la colpevolizzazione del paziente e il rafforzamento delle sua sensibilità alla colpa deontologica.

Andrea Pozza presenterà la letteratura empirica e i modelli teorici sulla relazione terapeutica dalla prospettiva del terapeuta che segue in psicoterapia cognitivo comportamentale il paziente con DOC, analizzando quali fattori legati al funzionamento di personalità del terapeuta possano correlare con una migliore o peggiore relazione con il paziente.

La pratica dell’autocompassione è uno degli strumenti più utili per il trattamento e il recupero del Disturbo Ossessivo Compulsivo. Le ricerche dimostrano che l’autocompassione non solo è molto efficace nel ridurre l’ansia, la depressione e lo stress, ma migliora anche la motivazione, l’autostima e il senso di benessere, e spinge a superare l’angoscia dei pensieri intrusivi e ripetitivi e delle emozioni dolorose.
Kimberley Quinlan ti aiuterà a utilizzare l’autocompassione nel tuo kit di strumenti emotivi e professionali, e dimostrerà quanto essa sia potente per spezzare il ciclo delle ossessioni e delle compulsioni, gestendo al contempo l’autogiudizio, l’autocritica e l’autopunizione.

Amitai Abramowitch e il suo gruppo di lavoro hanno sviluppato due nuove misure di screening ultrabrevi per giovani (OCI-CV-5) e adulti (OCI-4) con DOC, destinate a essere inserite in contesti medici non specializzati. In questo intervento, il dott. Abramowitch ne illustrerà i punti di forza, le debolezze e l’utilizzo.
La durata del corso è di 14 ore.
Potrai seguire le lezioni con interpretariato simultaneo in lingua italiana o in lingua inglese.
I Corsi Ondemand sono formati da videolezioni registrate. Una volta acquistato, lo troverai disponibile nella tua Area riservata e potrai seguirlo quante volte vorrai per 12 mesi dalla data di acquisto. È fruibile da desktop, da tablet e da smartphone.
Le registrazioni dei corsi a cui ti sei iscritta/o sono elencati nella tua Area Riservata, a cui puoi accedere effettuando il login. Ciascun corso, gratuito e/o a pagamento, ti rimane accessibile per 12 mesi dalla data di registrazione, salvo differenti informazioni fornite nel programma.
L’eventuale presenza di crediti ECM, ed il relativo numero di crediti, viene indicata ad inizio pagina e nel box di iscrizione. Se presenti, all’interno del programma c’è un paragrafo “Crediti ECM” in cui poter visualizzare la data a partire dalla quale potrai effettuare il quiz ECM e la data massima entro cui riuscire a superarlo con successo. Tali informazioni e date sono riportate anche nel box di iscrizione.
Per calcolare le tempistiche di accreditamento bisogna far riferimento alla “Data di scadenza del Quiz ECM” indicata nello specifico corso di formazione, NON alla data in cui viene superato il Quiz ECM. La data di scadenza del Quiz ECM la trova indicata nella pagina del corso, sia nel box di iscrizione che nel paragrafo dedicati a Crediti ECM.
Ebbene, entro 90 giorni dalla data di scadenza del Quiz ECM dobbiamo comunicare i dati ad AGENAS. A sua volta AGENAS trasmetterà i dati al COGEAPS e solo a quel punto le risulteranno accreditati.
Mediamente, consigliamo quindi di calcolare circa 4 mesi dalla data di scadenza del Quiz ECM. Precisiamo, in ogni caso, che l’Attestato di acquisizione ECM del corso a cui ha partecipato, vale come certificazione dei crediti acquisiti.
Sì, il corso rilascia un attestato di partecipazione.
Tutti i corsi di FCP, con speaker internazionali, dispongono di traduzione in italiano. In particolare: i Corsi online e le Master Class dispongono di interpretariato simultaneo, i Corsi Ondemand dispongono di sottotitolazione e/o voice over in italiano, i Corsi residenziali – in-person – dispongono di interpretariato simultaneo o consecutivo. Tali informazioni vengono generalmente specificate sulla pagina di presentazione di ciascun corso.
La presenza di materiale extra dipende dal docente e dal corso specifico: solitamente ci sono pdf contenenti i power point del docente.
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