FCP > Formazione Gratuita in Psicologia e Psicoterapia > Psicoterapia Sensomotoria. Integrare le dimensioni corporee, emotive e cognitive.
In collaborazione con SensorimotorItalia.it, Partner italiano di Sensorimotor Psychotherapy Institute (SPI) e unico abilitato per il rilascio in Italia dei 3 livelli di Certificazione in Psicoterapia Sensomotoria, ti offriamo un ciclo di 6 webinar gratuiti, informativi e formativi, sulla psicoterapia sensomotoria!
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La psicoterapia Sensomotoria, sviluppata negli anni ’80 da Pat Ogden, attualmente può essere considerata un approccio terapeutico innovativo, poiché integra l’esperienza sensomotoria con quella emotiva e cognitiva; infatti, grazie ai contributi degli studi sull’attaccamento, delle neuroscienze e della dissociazione, rientra tra i principali e più efficaci trattamenti per l’elaboraizone delle esperienze traumatiche (Fisher and Ogden, 2009).
Sebbene la Psicoterapia Sensomotoria utilizzi come punto di accesso primario l’esperienza somatica anziché gli eventi o la “storia” del paziente, è diventata progressivamente un approccio psicoterapeutico integrato, frutto della consapevolezza dei limiti della suddivisione tra mente e corpo e della necessità di superare tale dicotomia anche a livello pratico/clinico.
Il lavoro sul corpo facilita il processamento delle memorie implicite, modifica l’apprendimento procedurale, aiuta a regolare l’arousal autonomico.
In collaborazione con SensorimotorItalia.it, Partner italiano di Sensorimotor Psychotherapy Institute (SPI) e unico abilitato per il rilascio in Italia dei 3 livelli di Certificazione in Psicoterapia Sensomotoria, ti offriamo un ciclo di 6 webinar gratuiti, informativi e formativi, sulla psicoterapia sensomotoria!
In questi incontri informativi gli psicoterapeuti di diversi orientamenti potranno cominciare a conoscere come un approccio bottom up possa sbloccare i processi impliciti delle memorie traumatiche e non, nella propria pratica clinica. Attraverso i 6 incontri verranno delineati i principi di base, la teoria e alcuni esempi clinici della psicoterapia Sensomotoria per sensibilizzare i terapeuti non solo verso un approccio che tenga conto del corpo, ma anche verso una visione che tenga conto dei processi impliciti presenti nelle memorie corporee il cui accesso è possibile attraverso il contatto diretto al corpo.
La psicoterapia sensomotoria è una terapia della parola orientata al corpo, sviluppata negli anni ’80 da Pat Ogden, Ph.D.. Unisce approcci cognitivi ed emotivi, dialogo verbale e interventi fisici che affrontano direttamente i ricordi impliciti e gli effetti neurobiologici del trauma.
Utilizza l’esperienza corporea come punto di ingresso principale nella terapia del trauma e mette in luce come gli eventi o la “storia” influenzano il corpo (Ogden, 2002, Fisher, 2003).
È arricchita dai contributi dei campi dell’attaccamento, delle neuroscienze e della dissociazione.
La psicoterapia sensomotoria si basa sull’assunto che corpo, mente e spirito non sono sfere separate ma un flusso continuo dell’esperienza.
“L’impulso a curare è reale e potente e risiede nel paziente. Compito nostro è evocare quel potere taumaturgico, superare le sue prove e i suoi bisogni ,e supportarne l’espressione e lo sviluppo. Non siamo guaritori. Siamo il contesto nel quale si ispira la guarigione” (Ron Kurtz).
Attraverso la descrizione dei sei principi fondanti della terapia sensomotoria, – Unicità, Organicità, Olismo, Non-violenza, Mindfulness, Alchimia Relazionale- potremo avere una chiave di lettura filosofica e vedere come essi essendo basati su tradizioni Buddiste e Taoiste ma modificati e adattati al nostro contesto terapeutico ed etico, creano le basi spirituali per la pratica clinica, componendo la particolare cornice entro cui la terapia prende vita, guidando la relazione terapeutica e la concettualizzazione, e coltivando un contesto terapeutico di supporto in cui il paziente possa onorare e fidarsi di questo continuum integrato della vita.
Quando si parla di finestra di tolleranza (D. Siegel, 1999; 2007; 2010) si intende uno spazio delimitato da due linee parallele entro cui si può rappresentare con una linea curva il tono di attivazione neuro-fisiologica a varie situazioni. Nel corso della giornata, il nostro stato di arousal si muove ogni tanto verso il margine superiore (tendendo allo stato di iper-arousal) e ogni tanto verso il margine inferiore della finestra di tolleranza (ipo-arousal), contestualmente a situazioni percepite più o meno “attivanti”, pericolose, sovraccaricanti, o più o meno “calmanti” e sicure.
Quando ci si sente sotto pressione o sotto attacco, il corpo e il cervello reagiscono di conseguenza, difendendosi da situazioni di paura o sovraccarico, mentre se ci sentiamo al sicuro e protetti ci comportiamo in modo diverso. Anche se non ce ne accorgiamo.
Per provare a capire cosa accade a noi stessi nelle diverse situazioni è importante fare riferimento al concetto di finestra di tolleranza, per poter poi imparare strategie di regolazione emotiva che consentano all’individuo di trovare dei modi efficaci di gestire attivazioni somatiche, stati emotivi e i pensieri correlati ai comportamenti messi in atto.
Nelle persone con sviluppo traumatico può accadere che le risorse fisiche, emotive, relazionali e cognitive, siano inibite e interferiscano con la capacità di elaborare e integrare le esperienze vissute. Questi effetti si traducono nel paziente con la sperimentazione di un costante senso di insicurezza in un continuum dove il mondo esterno e il corpo diventano una fonte di pericolo da cui fuggire.
L’utilizzo del corpo può arricchire e ispirare la pratica clinica: nella Psicoterapia Sensomotoria si lavora principalmente attraverso il sequenziamento sensomotorio, insegnando ai pazienti a osservare e tenere traccia delle sensazioni corporee e degli impulsi di movimento, sviluppare le risorse per riorganizzare le risposte difensive, modulare l’iperarousal e gli stati bloccati e alleviare la dissociazione.
Il corpo diventa un punto di accesso primario che consente di impostare il lavoro terapeutico anche in assenza di risorse cognitive.
Nelle lesioni traumatiche lavorare attraverso il corpo consente il miglioramento della consapevolezza somatica, con l’obiettivo di cambiare abitudini consolidate nella postura, nei gesti, nei movimenti che tengono il paziente bloccato nel passato.
L’incontro informativo si propone di presentare un’esperienza di gruppo incentrata sulla sperimentazione delle risorse somatiche, durante il periodo del Covid-19.
Una delle procedure più importanti della psicoterapia sensomotoria per l’identificazione delle ferite di attaccamento è l’osservazione del linguaggio del corpo. La comunicazione silenziosa tra i corpi (R. Kurtz, 1976) anticipa e affianca la narrazione verbale, il corpo infatti rappresenta nel qui ed ora i temi di attaccamento, le ferite, le risorse, i confini e le strategie di relazione. La narrazione somatica cioè la storia raccontata dalla postura, dai gesti, dalle espressioni facciali, dal movimento e dallo sguardo agiti durante le sedute di psicoterapia e’ l’oggetto principale di osservazione nel trattamento.
Attraverso casi esemplificativi la supervisione guiderà le/i psicoterapeute/i a comprendere che i/le pazienti/e attraverso l’osservazione delle proprie abitudini fisiche possono far emergere i processi impliciti modellati prima della narrazione verbale e reintegrarli abbassando le disregolazioni che ne conseguono, quando non c’e’ elaborazione (disregolazione dell’arousal, emozioni, risposte di difesa).
Curare i pazienti traumatizzati necessità un continuo lavoro emotivo da parte del terapeuta che dovrà necessariamente accogliere e regolare in modo interattivo la disregolazione emotiva del paziente. Il terapeuta sensorimotor dovrà pertanto avere ben chiaro il rischio di essere seriamente coinvolto nelle esperienze traumatiche delle persone che supporta.
Inoltre, la mancanza di opportunità di coregolazione durante l’infanzia costituisce per il paziente un trauma infantile che rende la coregolazione stessa pericolosa e interrompe quindi lo sviluppo di capacità coregolatorie, requisito indispensabile per sperimentare la sicurezza.
In entrambi casi il terapeuta dovrà identificare tempestivamente le difficoltà che sente con quel particolare paziente, riconoscendo i propri segnali somatici di allarme e utilizzando strategie regolatorie per proteggersi e gestire il controtrasfert.
Le registrazioni dei corsi a cui ti sei iscritta/o sono elencati nella tua Area Riservata, a cui puoi accedere effettuando il login. Ciascun corso, gratuito e/o a pagamento, ti rimane accessibile per 12 mesi dalla data di registrazione, salvo differenti informazioni fornite nel programma.
L’eventuale presenza di crediti ECM, ed il relativo numero di crediti, viene indicata ad inizio pagina e nel box di iscrizione. Se presenti, all’interno del programma c’è un paragrafo “Crediti ECM” in cui poter visualizzare la data a partire dalla quale potrai effettuare il quiz ECM e la data massima entro cui riuscire a superarlo con successo. Tali informazioni e date sono riportate anche nel box di iscrizione.
Per calcolare le tempistiche di accreditamento bisogna far riferimento alla “Data di scadenza del Quiz ECM” indicata nello specifico corso di formazione, NON alla data in cui viene superato il Quiz ECM. La data di scadenza del Quiz ECM la trova indicata nella pagina del corso, sia nel box di iscrizione che nel paragrafo dedicati a Crediti ECM.
Ebbene, entro 90 giorni dalla data di scadenza del Quiz ECM dobbiamo comunicare i dati ad AGENAS. A sua volta AGENAS trasmetterà i dati al COGEAPS e solo a quel punto le risulteranno accreditati.
Mediamente, consigliamo quindi di calcolare circa 4 mesi dalla data di scadenza del Quiz ECM. Precisiamo, in ogni caso, che l’Attestato di acquisizione ECM del corso a cui ha partecipato, vale come certificazione dei crediti acquisiti.
Sì, il corso rilascia un attestato di partecipazione.
Tutti i corsi di FCP, con speaker internazionali, dispongono di traduzione in italiano. In particolare: i Corsi online e le Master Class dispongono di interpretariato simultaneo, i Corsi Ondemand dispongono di sottotitolazione e/o voice over in italiano, i Corsi residenziali – in-person – dispongono di interpretariato simultaneo o consecutivo. Tali informazioni vengono generalmente specificate sulla pagina di presentazione di ciascun corso.
La presenza di materiale extra dipende dal docente e dal corso specifico: solitamente ci sono pdf contenenti i power point del docente.
233 recensioni per questo corso
MADDALENA MESTO (proprietario verificato) –
Il corso tratta un nuovo e importante modello di intervento sui traumi, intesi sia come danni relativi all’attaccamento che traumi fisici.
Federica Anghinolfi (proprietario verificato) –
Molto utile
Giovanna –
Approccio integrato ed attuale
Giovanna –
Interessante ed attuale
Nara Rubia Monteiro –
Molto interessante!